25/11/2024
"Voci" dalla Giuria dei Giovani (4):
Il cortometraggio 'Il racconto di Ester' di Simona Barletta è un cortometraggio profondamente toccante che esplora la fragilità della memoria e il dolore di ciò che resta nascosto. Con delicatezza e poesia, la registra ci mostra una notevole sensibilità nel rappresentare le emozioni dei personaggi. Il video e il ritmo della narrazione contribuiscono a creare un'atmosfera intima, in cui lo spettatore viene coinvolto, sentendo quasi il peso dei ricordi che i personaggi portano con sé [Alessia]
Ogni video è molto significativo [Sara]
Carini i cortometraggi ci sono nuovi temi trattati rispetto agli altri anni, però non mi hanno entusiasmata molto, il cortometraggio che tra tutti ho preferito è “a new world” [A.J.]
"Il racconto di Ester" di Simona Barletta è un cortometraggio toccante e ben fatto, che riesce a emozionare con una storia raccontata in modo semplice e delicato. Un lavoro che colpisce per la sua sensibilità [Irene]
"Mara mira il mare" ho deciso di fare il mio commento su questo cortometraggio, mi è piaciuto molto non mi ha toccato nel personale, ma è sempre un argomento molto sensibile lo hanno saputo spiegare molto bene in poco tempo [Marco]
Cortometraggi migliori rispetto a quelli dell'anno precedente. Alcuni senza un senso e mal recitati [Jacopo]
Potevano strutturare meglio il video sugli incidenti stradali [Riccardo]
Il video “Mara mira il mare” di Mario Boccuni è una riflessione poetica e visiva sulla contemplazione, sull’attesa e sull’introspezione. La figura di Mara, immersa in un paesaggio costiero, sembra rappresentare un momento di connessione profonda con la natura e con il mare, simbolo di vastità e di incertezze. L’uso del mare come elemento centrale suggerisce una tensione tra l’infinito e il finito, tra il desiderio di esplorare e il bisogno di restare fermi, quasi come se la protagonista cercasse risposte in un ambiente che, pur essendo apparentemente statico, è in costante cambiamento. Dal punto di vista visivo, la composizione e l’uso del ritmo tra immagini e suoni contribuiscono a creare un’atmosfera di calma e di meditazione, ma anche di mistero. Il mare, con la sua immensa bellezza e la sua impetuosità, funge da specchio dell’interiorità di Mara, invitando lo spettatore a riflettere sul proprio rapporto con la natura e con il proprio sé. Il video non offre risposte definitive, ma lascia spazio a una serie di interpretazioni personali e sensoriali, creando un’esperienza visiva che è tanto emozionale quanto filosofica. In definitiva, è un’opera che esplora temi universali attraverso una lente intima e contemplativa, invitando chi guarda a riflettere sul proprio posto nel mondo e sulla continua ricerca di significato [Eleonora]