Edizioni Bignami

Edizioni Bignami Pagina della storica Casa Editrice Edizioni Bignami di Milano, creatrice dei famosi "Bignamini". Blo

Dal 1931, anno della fondazione a opera di Ernesto Bignami a Milano, le Edizioni Bignami sono al fianco di studenti e professori per l'apprendimento e il ripasso di tutte le principali materie di studio. Più di 200 titoli pensati per Scuole Medie, Superiori e Corsi Universitari, per avere sempre a portata di mano regole, esempi e concetti principali. Il formato tascabile e la riconoscibilissima co

pertina marrone hanno reso celebre il nome di Bignami in tutta Italia, aiutando studenti di tutte le età a superare esami e interrogazioni. I riassunti Bignami sono tutt'oggi un validissimo strumento per studenti, ma anche per i professori, che possono trovare nei Bigini Bignami testi validati e affidabili. Consulta il nostro sito www.bignami.com per conoscere i nostri prodotti
Leggi i nostri articoli di approfondimento sul nostro blog www.edizionibignami.it

30 gennaio 1873 Viene pubblicato “Il giro del mondo in 80 giorni”, irresistibile avventura frutto della fantasia del mae...
30/01/2025

30 gennaio 1873
Viene pubblicato “Il giro del mondo in 80 giorni”, irresistibile avventura frutto della fantasia del maestro della narrativa Jules Verne. Le rocambolesche peripezie dell’impassibile gentiluomo londinese Phileas Fogg, determinato a circumnavigare il globo terrestre non tanto per ammirarne i suggestivi e ameni paesaggi, ma per una scommessa lanciata ai soci del club che frequenta abitudinariamente, furono subito accolte con straordinario successo di pubblico. Fra spericolati viaggi a bordo di treni, navi a vapore e cavalcate a dorso d’elefante, il grande scrittore francese accompagna il sedentario e meticoloso gentleman e il suo nuovo maggiordomo Passepartout, in una traversata di centoquindicimiladuecento minuti spaccati, che da Londra li condurrà a toccare le più importanti città del mondo, da Brindisi a Bombay, a Yokohama, a New York, passando per San Francisco. Alla fine dell’avventura l’uomo “matematicamente esatto”, privo di emozioni e ben lungi dall’abbandonarsi a qualunque relazione sentimentale (“perché la vita di relazione produce attrito, e quindi ritardo”), si troverà imprevedibilmente arricchito dall’ebbrezza dell’avventurosa esperienza, ma soprattutto dall’amore di una donna salvata per caso lungo il percorso, e che lo renderà una persona felice. Numerosi, negli anni, anche i racconti, le storie a fumetti, le pellicole cinematografiche o d’animazione ispirate da questo piccolo capolavoro senza tempo, su tutti l’omonimo lungometraggio del 1956, vincitore di cinque Premi Oscar, con un superlativo David Niven.

“L’imprevisto non esiste”

“Per l’altra vitanon mi turba pensier.Se tu mi doni un’ora di riposo in cui s’acqueti l’alma. Se sveli al mio buio pensi...
28/01/2025

“Per l’altra vita
non mi turba pensier.
Se tu mi doni un’ora di riposo
in cui s’acqueti l’alma.
Se sveli al mio buio pensier
me stesso e il mondo.
Se avvien ch’io dica all’attimo fuggente:
arrestati, sei bello!”

A. Boito, “Mefistofele”

25 gennaio 1882Nasce a Londra Virginia Woolf, scrittrice, saggista e attivista nella lotta per la parità di genere. Tras...
25/01/2025

25 gennaio 1882
Nasce a Londra Virginia Woolf, scrittrice, saggista e attivista nella lotta per la parità di genere. Trascorre l’infanzia in un ambiente vittoriano, ricevendo la propria istruzione in casa, a differenza dei fratelli maschi che frequentano regolarmente le scuole, e successivamente l’Università di Cambridge. La serie di lutti che, a partire dall’adolescenza, si abbattono sulla sua vita, uniti a pesanti traumi (come gli abusi e le molestie sessuali subite dai fratellastri) ne compromettono irrimediabilmente la salute psichica, portandola più volte a tentare il suicidio. Nonostante le ripetute crisi, coltiva alacremente la forte vocazione per la scrittura che la animava sin da bambina, pubblicando romanzi fra i più amati e significativi della letteratura britannica del XX secolo: “La signora Dalloway” (1925), il capolavoro dai risvolti autobiografici “Al faro” (1927), “Orlando” (ispirato alla storia della poetessa, amica ed amante Vita Sackville-West), “Gli anni”, “Tra un atto e l’altro”. Fervente attivista nel movimento delle suffragette, si batte per l’emancipazione della donna nella società, riportando il suo grido di ribellione nel saggio del 1929 “Una stanza tutta per sé”. Nella primavera del 1941, ormai consapevole di non poter più controllare i continui crolli mentali, lascia una straziante lettera al marito, che le era rimasto accanto anche nei momenti più drammatici, e pone fine ai suoi giorni nelle acque del fiume Ouse (nel Sussex)

“Carissimo. Sono certa che sto impazzendo di nuovo. Sono certa che non possiamo affrontare un altro di quei terribili momenti. […] Tu mi hai dato la più grande felicità possibile. Sei stato in ogni senso tutto quello che un uomo poteva essere. So che ti sto rovinando la vita. So che senza di me potresti lavorare e lo farai, lo so... Vedi non riesco neanche a scrivere degnamente queste righe... Voglio dirti che devo a te tutta la felicità della mia vita. Sei stato infinitamente paziente con me. E incredibilmente buono. Tutto mi ha abbandonata tranne la certezza della tua bontà. Non posso continuare a rovinare la tua vita. Non credo che due persone avrebbero potuto essere più felici di quanto lo siamo stati noi”

19 gennaio 1809Nasce a Boston Edgar Allan Poe, scrittore, poeta e saggista, figura di primo piano della letteratura mond...
19/01/2025

19 gennaio 1809
Nasce a Boston Edgar Allan Poe, scrittore, poeta e saggista, figura di primo piano della letteratura mondiale. È considerato, con il racconto “I delitti della Rue Morgue”, il capostipite della crime novel e del genere “giallo”. Nel corso di un’esistenza tormentata, segnata da solitudine, eccessi, spesso oltremisura enfatizzati, e difficoltà economiche, terminata prematuramente con una morte ancora avvolta da un alone di mistero, firma profondi componimenti poetici (“Il corvo”, “Solo”, fra i più intimamente introspettivi) e raccolte di racconti entrati nella memoria collettiva, oltre ad un celebre romanzo, “Le avventure di Gordon Pym” (del 1838). Le sue storie di ambientazione gotica, contenute nei “Racconti del terrore”, hanno appassionato nel corso dei decenni milioni di lettori, ispirando generazioni di scrittori e registi che da essi hanno tratto trasposizioni cinematografiche di successo. Fra i maggiormente noti al grande pubblico si ricordano “Il gatto nero”, “Il pozzo e il pendolo”, “Berenice”.

“I could not bring my passions from a common spring” (Edgar Allan Poe)

“Carlo mio, con me dividi il tuo pianto, il tuo dolor! […] Versami in cor il tuo strazio crudele, L’anima tua non sia ch...
18/01/2025

“Carlo mio, con me dividi
il tuo pianto, il tuo dolor! […]
Versami in cor il tuo strazio crudele, L’anima tua non sia chiusa per me”

G. Verdi (J. Méry - C. du Locle), “Don Carlo”

9 gennaio 1908Nasce a Parigi Simone de Beauvoir, filosofa e scrittrice, figura di spicco dell’Esistenzialismo accanto al...
09/01/2025

9 gennaio 1908
Nasce a Parigi Simone de Beauvoir, filosofa e scrittrice, figura di spicco dell’Esistenzialismo accanto al compagno di vita Jean-Paul Sartre, nonché icona assoluta del movimento femminista. Cresciuta in una famiglia benestante (caduta presto in disgrazia a causa della bancarotta del nonno), le viene impartita una rigida educazione presso la scuola cattolica Désir, della quale diviene una “studentessa modello”, con una forte propensione per le discipline umanistiche e filosofiche. Fra le aule dell’istituto stringerà una indissolubile amicizia con la compagna Elisabeth Mabille (soprannominata Zaza), che le insegna “l’indipendenza e l’irrispettosità” verso le rigide norme imposte dalla comunità e dal pensiero borghese. Al loro commovente e inscindibile legame, spezzato dalla morte prematura di Elisabeth, la scrittrice dedica uno struggente romanzo, “Le inseparabili”, riscoperto e pubblicato solo in epoca recente. L’incontro della vita con Sarte, avviene durante gli anni dell’Università, alla Sorbona, un legame anti-convenzionale quanto indissolubile, vissuto nella patto di “infedeltà come dovere reciproco”. Nel 1949, con il saggio “Il secondo sesso”, nel quale riflette sui tabù sessuali, le discriminazioni e il ruolo di subalternità cui le donne sono state relegate nel corso della storia, scardina secoli di pensiero maschilista basato sulla superiorità del genere maschile nella società. Fra le opere principali figurano saggi, raccolte di racconti, e romanzi quali “I mandarini”, “Memorie di una ragazza perbene”, “Una donna spezzata”, “Quando tutte le donne del mondo”, “La cerimonia degli addii”

“Di me sono state create due immagini. Sono una pazza, una mezza pazza, un’eccentrica. Ho abitudini dissolute: una comunista raccontava, nel 1945, che a Rouen da giovane mi aveva vista ballare nuda su delle botti. Ho praticato con assiduità tutti i vizi, la mia vita è un continuo carnevale. Con i tacchi bassi, i capelli tirati, somiglio a una patronessa, a un’istitutrice […] a un caposquadra dei boy-scout. Passo la mia esistenza fra i libri o a tavolino, tutto cervello” (SImone de Beauvoir)

“Donne, donne, eterni Dei chi vi arriva a indovinar?”G. Rossini (C. Sterbini), “Il barbiere di Siviglia”                ...
08/01/2025

“Donne, donne, eterni Dei
chi vi arriva a indovinar?”

G. Rossini (C. Sterbini), “Il barbiere di Siviglia”

5 gennaio 1920Nasce a Brescia il maestro Arturo Benedetti Michelangeli, pianista di fama mondiale, tra i più grandi inte...
05/01/2025

5 gennaio 1920
Nasce a Brescia il maestro Arturo Benedetti Michelangeli, pianista di fama mondiale, tra i più grandi interpreti del XX secolo. Uomo dal carattere introverso, ammantato di un’aura mistica, conduce una vita riservata, spirituale, ai limiti dell’ascetismo: un’intera esistenza spesa al servizio del suo più grande amore, quello per la musica, cui si dedica con un senso del sacrificio fuori dal comune ed una ricerca della perfezione quasi maniacale. Pur esibendosi nelle sale da concerto in un repertorio più ristretto, a confronto di altri suoi illustri colleghi, raggiunge vette di precisione tecnica e sensibilità nel fraseggio forse ineguagliate, in particolare nei compositori dell’Impressionismo, Debussy e Ravel, che amava sopra ogni altro. Fortemente convinto che l’istruzione dovesse essere un diritto e non un privilegio, dedica, parallelamente all’attività concertistica, diversi anni della sua vita all’insegnamento, ospitando gratuitamente nella propria residenza in Val di Rabbi, e poi a Lugano, giovani allievi da tutto il mondo.

“Il suo pianoforte interroga, pacatamente, pone domande...e certo, rammenterà bene la vivacità e gli slanci del romanticismo della gioventù...però li sente remoti, sognati e sognanti, anche se li rievoca volentieri, in una cameretta o in un vasto spazio dove il ricordo può diventare commemorazione” (Alberto Arbasino)

“E Marie attualmente è ancora regina di un paese in cui si possono vedere ovunque boschi scintillanti di alberi di Natal...
25/12/2024

“E Marie attualmente è ancora regina di un paese in cui si possono vedere ovunque boschi scintillanti di alberi di Natale, castelli di marzapane trasparenti, in breve di tutte le più incredibili meraviglie, sempre che si abbiano gli occhi giusti per vederle“

E. T. A. Hoffmann, “Lo Schiaccianoci e il re dei topi”

Fra il fumo e la nebbia di un pomeriggio di dicembretu lasci che la scena si accomodi da sola - e così sembrerà -con un ...
24/12/2024

Fra il fumo e la nebbia di un pomeriggio di dicembre
tu lasci che la scena si accomodi da sola - e così sembrerà -
con un «Ti ho riservato questo pomeriggio»; […]
Pronta per tutte le cose da dire, o lasciate non dette.
Noi siamo stati, diciamolo, ad ascoltare l’ultimo polacco
trasmetterci i Preludi coi suoi capelli e le punte delle dita.
«Così intimo, questo Chopin, che penso la sua anima
dovrebbe farsi risorgere solo fra amici
Non più di due o tre, che non tocchino il fiore già sgualcito e discusso nelle sale da concerto.»

T. Eliot, “Ritratto di signora”

22 dicembre 1858Nasce a Lucca Giacomo Puccini, ultimo grande maestro del melodramma italiano. Consacrato dai suoi contem...
22/12/2024

22 dicembre 1858
Nasce a Lucca Giacomo Puccini, ultimo grande maestro del melodramma italiano. Consacrato dai suoi contemporanei quale erede di Giuseppe Verdi, è ancora oggi fra i compositori più amati e rappresentati sui palcoscenici di tutto il mondo. Trascorre l’infanzia in una famiglia numerosa e di lunga tradizione musicale, che lo esorta a seguirne le orme: grazie al sostegno di uno zio si iscrive alla classe di violino, passando in un secondo tempo a quella di composizione, presso l’Istituto Pacini di Lucca. Ma sarà durante il suo soggiorno a Milano, dove, a dispetto di un carattere indisciplinato, consegue il diploma di conservatorio, che il suo genio inizia a fiorire, dando alla luce le prime due opere, “Le Villi” e “Edgar” (quest’ultima accolta in modo tiepido dal pubblico scaligero). Il definitivo successo giungerà nel 1893, con il dramma “Manon Lescaut”, rappresentato a Torino, per volontà di Giulio Ricordi, otto giorni prima del “Falstaff” di Verdi. Mosso dal desiderio di coltivare la propria vocazione operistica nell’idillio di un luogo ameno e pittoresco, si trasferisce a Torre del Lago, a pochi chilometri dal paese natale, e qui, nell’arco di trent’anni dà voce alle protagoniste dei suoi più struggenti e indimenticabili capolavori, da Tosca a Madama Butterfly, a Mimì (“La bohème”), a Magda (“La rondine”) fino a Suor Angelica (nel “Trittico” di cui fanno parte anche “Il tabarro” e “Gianni Schicchi”). Figure femminili le cui storie di forza, fragilità, ribelle indipendenza, passione, amore, abbandono, raggiungono picchi di intensità emotiva che travolgono lo spettatore fino alla commozione, fino a sfiorarne, attraverso sublimi e strazianti armonie, le corde più intime. Di particolare importanza si rivelerà, per il maestro toscano, anche la lunga collaborazione con i librettisti Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, nonché di Giuseppe Adami, che per lui scrisse, tra gli altri, l’ultimo melodramma, incompiuto: “Turandot”.

“Ho sempre portato con me un gran sacco di malinconia. Non ne ho ragione, ma così son fatto” (Giacomo Puccini)

ANNIO“Ah perdona al primo affettoQuesto accento sconsigliato;Colpa fu del labbro usatoA così chiamarti ognor”SERVILIA“Ah...
16/12/2024

ANNIO
“Ah perdona al primo affetto
Questo accento sconsigliato;
Colpa fu del labbro usato
A così chiamarti ognor”
SERVILIA
“Ah tu fosti il primo oggetto,
Che finor fedel’ amai;
E tu l’ultimo sarai
Ch’abbia nido in questo cor”
ANNIO
“Cari accenti del mio bene”
SERVILIA
“Oh mia dolce, cara speme!”
SERVILIA, ANNIO
“Più che ascolto i sensi tuoi,
in me cresce più l’ardor.
Quando un’alma è all’altra unita,
Qual piacer un cor risente!
Ah si tolga dalla vita
Tutto quel che non e amor”

W. A. Mozart (T. Mazzolà su libretto di Metastasio), “La clemenza di Tito”

12 dicembre 1821Nasce a Rouen Gustave Flaubert, pioniere del romanzo moderno, tra i massimi esponenti, con Balzac e Sten...
12/12/2024

12 dicembre 1821
Nasce a Rouen Gustave Flaubert, pioniere del romanzo moderno, tra i massimi esponenti, con Balzac e Stendhal, del Realismo francese. Dimostra sin da bambino una forte attitudine per la letteratura e inizia a comporre, appena undicenne, brevi commedie. Quattro anni più tardi, nel fiore dell’adolescenza, cova un amore segreto e totalizzante per la moglie di un editore musicale, Elisa Schlesinger, incontrata sulla spiaggia di Trouville: il sentimento di solitudine, abbandono e turbamento interiore che ne scaturisce lo travolge a tal punto da indurlo a scriverne nella sua opera giovanile di carattere biografico “Memorie di un pazzo” (1836). Sempre alla figura di Elisa sarà poi ispirato il personaggio di Marie Arnoux, in uno dei suoi massimi capolavori, “L’educazione sentimentale”. Ventiduenne, provato da una crisi epilettica, dal crollo degli ideali giovanili e dalla disillusione, dall’antinomia fra i sogni romantici a lungo serbati in cuore e il mondo materiale, si ritira in una residenza di Croisset, vicino al paese natio, dedicando quasi tutta l’esistenza alla scrittura quale antidoto e consolazione alla grettezza della realtà. Nel 1956 pubblica a puntate sulla rivista R***e de Paris lo scandaloso “Madame Bovary”, che gli costa un processo per presunta immoralità e oltraggio alla religione, ma grazie al quale è ancor oggi annoverato fra i maggiori scrittori di ogni tempo. Ad arricchire la sua bibliografia, negli anni della maturità, concorrono opere di notevole valore quali “Salammbô”, la versione definitiva de “L’educazione sentimentale” (1869), e il romanzo incompiuto, pubblicato postumo, “Bouvard e Pécuchet”.

“Madame Bovary c’est moi” (Gustave Flaubert)

7 dicembre 2024 “La forza del destino” - Giuseppe VerdiA cinquantanove anni dalla Prima del 1965, sotto l’allora direzio...
07/12/2024

7 dicembre 2024
“La forza del destino” - Giuseppe Verdi
A cinquantanove anni dalla Prima del 1965, sotto l’allora direzione del maestro Gianandrea Gavazzeni, il grande melodramma verdiano inaugura per la seconda volta la stagione scaligera. Rappresentato a San Pietroburgo nel 1862 (e andato in scena, nella versione definitiva, alla Scala nel ‘69) su libretto di Francesco Maria Piave, vede l’avvicendarsi, lungo un arco temporale di diversi anni, la storia del travagliato amore fra Alvaro e Leonora, figlia del Marchese di Calatrava, la cui morte accidentale in seguito a una tragica fatalità, accende nel cuore del fratello Carlo il fuoco inestinguibile della vendetta, che né una voce di perdono né il patto inviolabile di una fraterna amicizia potranno placare. A fare da cornice alle vicissitudini dei protagonisti, sulle cui teste un destino implacabile e beffardo gioca le sue imprevedibili carte sconvolgendone le esistenze, la follia della guerra che atto dopo atto rivela il suo volto più crudele e distruttivo: dall’entusiasmo dei giovani arruolati, animati da vane illusioni e sogni di gloria (“È bella la guerra, viva la guerra”) al crudo responso del campo di battaglia, al sangue, alla morte e alle macerie del terzo atto. Sul podio il maestro Riccardo Chailly accompagna l’orchestra della Scala e un cast d’eccezione, tra cui figurano Anna Netrebko (Leonora), Brian Jadge (Alvaro) e Ludovic Tézier (Carlo), nell’allestimento del regista pugliese Leo Muscato.

“Questa è musica troppo alta, troppo al di sopra di noi” (Riccardo Chailly)

“La scrittura e le cose non si somigliano. Tra esse, Don Chisciotte vaga all’avventura”, diceva Michel Foucault. Vi siet...
28/12/2020

“La scrittura e le cose non si somigliano. Tra esse, Don Chisciotte vaga all’avventura”, diceva Michel Foucault.
Vi siete mai dedicati alla scrittura? Quali emozioni suscita in voi l’atto creativo?

In quest’anno così particolare – a tratti assurdo – e diverso, vi auguriamo di cuore un felice Natale, cercando di allie...
25/12/2020

In quest’anno così particolare – a tratti assurdo – e diverso, vi auguriamo di cuore un felice Natale, cercando di allietare questa giornata con una splendida filastrocca a tema di Gianni Rodari.
Merry Christmas, da Edizioni Bignami!
“Quest’anno mi voglio fare
un albero di Natale
di tipo speciale,
ma bello veramente.
Non lo farò in tinello, lo farò nella mente,
con centomila rami,
e un miliardo di lampadine
e tutti i doni
che non stanno nelle vetrine.
Un raggio di sole
per passero che trema,
un ciuffo di viole
per il prato gelato,
un aumento di pensione
per il vecchio pensionato.
E poi giochi,
giocattoli, balocchi
quanti ne puoi contare
a spalancare gli occhi:
un milione, cento milioni
di bellissimi doni
per quei bambini
che non ebbero mai
un regalo di Natale,
e per loro un giorno
all’altro è uguale,
e non è mai festa.
Perché se un bimbo
resta senza niente,
anche un solo, piccolo,
che piangere non si sente
Natale è tutto sbagliato.”
Gianni Rodari

 “L'incarco de le corna è lo più lieve ch'al mondo sia, se ben l'uomo tanto infama: lo vede quasi tutta l'altra gente; e...
23/12/2020


“L'incarco de le corna è lo più lieve ch'al mondo sia, se ben l'uomo tanto infama: lo vede quasi tutta l'altra gente; e chi l'ha in capo, mai non se lo sente”: nel leggere l’Orlando Furioso, capolavoro di Ludovico Ariosto del 1516, capita spesso di trovare perle di saggezza come questa.

Il poema cavalleresco è composto di 46 canti in ottave e narra le vicende di Orlando, alla cui sorte si intrecciano le avventure di numerosi e indimenticabili altri personaggi. Quanto conoscete quest’opera?



[Immagine: “La pazzia di Orlando”, Gustave Doré]

Per approfondire: https://www.bignami.com/letteratura-italiana/120-l-orlando-furioso-ariosto-riassunto.html

Come dice Helen Exley, “I libri possono essere pericolosi. I migliori devono avere impressa questa etichetta: «Questo po...
21/12/2020

Come dice Helen Exley, “I libri possono essere pericolosi. I migliori devono avere impressa questa etichetta: «Questo potrebbe cambiare la vostra vita.»”: quali sono i libri che vi hanno cambiato la vita? Lo ritenete possibile?

Indirizzo

Via Pisa 200
Sesto San Giovanni
20099

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Lunedì 09:00 - 12:30
Martedì 09:00 - 12:30
Mercoledì 09:00 - 12:30
Giovedì 09:00 - 12:30
Venerdì 09:00 - 12:30

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