Edizioni Bignami

Edizioni Bignami Pagina della storica Casa Editrice Edizioni Bignami di Milano, creatrice dei famosi "Bignamini". Blo

Dal 1931, anno della fondazione a opera di Ernesto Bignami a Milano, le Edizioni Bignami sono al fianco di studenti e professori per l'apprendimento e il ripasso di tutte le principali materie di studio. Più di 200 titoli pensati per Scuole Medie, Superiori e Corsi Universitari, per avere sempre a portata di mano regole, esempi e concetti principali. Il formato tascabile e la riconoscibilissima co

pertina marrone hanno reso celebre il nome di Bignami in tutta Italia, aiutando studenti di tutte le età a superare esami e interrogazioni. I riassunti Bignami sono tutt'oggi un validissimo strumento per studenti, ma anche per i professori, che possono trovare nei Bigini Bignami testi validati e affidabili. Consulta il nostro sito www.bignami.com per conoscere i nostri prodotti
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“E Marie attualmente è ancora regina di un paese in cui si possono vedere ovunque boschi scintillanti di alberi di Natal...
25/12/2024

“E Marie attualmente è ancora regina di un paese in cui si possono vedere ovunque boschi scintillanti di alberi di Natale, castelli di marzapane trasparenti, in breve di tutte le più incredibili meraviglie, sempre che si abbiano gli occhi giusti per vederle“

E. T. A. Hoffmann, “Lo Schiaccianoci e il re dei topi”

Fra il fumo e la nebbia di un pomeriggio di dicembretu lasci che la scena si accomodi da sola - e così sembrerà -con un ...
24/12/2024

Fra il fumo e la nebbia di un pomeriggio di dicembre
tu lasci che la scena si accomodi da sola - e così sembrerà -
con un «Ti ho riservato questo pomeriggio»; […]
Pronta per tutte le cose da dire, o lasciate non dette.
Noi siamo stati, diciamolo, ad ascoltare l’ultimo polacco
trasmetterci i Preludi coi suoi capelli e le punte delle dita.
«Così intimo, questo Chopin, che penso la sua anima
dovrebbe farsi risorgere solo fra amici
Non più di due o tre, che non tocchino il fiore già sgualcito e discusso nelle sale da concerto.»

T. Eliot, “Ritratto di signora”

22 dicembre 1858Nasce a Lucca Giacomo Puccini, ultimo grande maestro del melodramma italiano. Consacrato dai suoi contem...
22/12/2024

22 dicembre 1858
Nasce a Lucca Giacomo Puccini, ultimo grande maestro del melodramma italiano. Consacrato dai suoi contemporanei quale erede di Giuseppe Verdi, è ancora oggi fra i compositori più amati e rappresentati sui palcoscenici di tutto il mondo. Trascorre l’infanzia in una famiglia numerosa e di lunga tradizione musicale, che lo esorta a seguirne le orme: grazie al sostegno di uno zio si iscrive alla classe di violino, passando in un secondo tempo a quella di composizione, presso l’Istituto Pacini di Lucca. Ma sarà durante il suo soggiorno a Milano, dove, a dispetto di un carattere indisciplinato, consegue il diploma di conservatorio, che il suo genio inizia a fiorire, dando alla luce le prime due opere, “Le Villi” e “Edgar” (quest’ultima accolta in modo tiepido dal pubblico scaligero). Il definitivo successo giungerà nel 1893, con il dramma “Manon Lescaut”, rappresentato a Torino, per volontà di Giulio Ricordi, otto giorni prima del “Falstaff” di Verdi. Mosso dal desiderio di coltivare la propria vocazione operistica nell’idillio di un luogo ameno e pittoresco, si trasferisce a Torre del Lago, a pochi chilometri dal paese natale, e qui, nell’arco di trent’anni dà voce alle protagoniste dei suoi più struggenti e indimenticabili capolavori, da Tosca a Madama Butterfly, a Mimì (“La bohème”), a Magda (“La rondine”) fino a Suor Angelica (nel “Trittico” di cui fanno parte anche “Il tabarro” e “Gianni Schicchi”). Figure femminili le cui storie di forza, fragilità, ribelle indipendenza, passione, amore, abbandono, raggiungono picchi di intensità emotiva che travolgono lo spettatore fino alla commozione, fino a sfiorarne, attraverso sublimi e strazianti armonie, le corde più intime. Di particolare importanza si rivelerà, per il maestro toscano, anche la lunga collaborazione con i librettisti Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, nonché di Giuseppe Adami, che per lui scrisse, tra gli altri, l’ultimo melodramma, incompiuto: “Turandot”.

“Ho sempre portato con me un gran sacco di malinconia. Non ne ho ragione, ma così son fatto” (Giacomo Puccini)

ANNIO“Ah perdona al primo affettoQuesto accento sconsigliato;Colpa fu del labbro usatoA così chiamarti ognor”SERVILIA“Ah...
16/12/2024

ANNIO
“Ah perdona al primo affetto
Questo accento sconsigliato;
Colpa fu del labbro usato
A così chiamarti ognor”
SERVILIA
“Ah tu fosti il primo oggetto,
Che finor fedel’ amai;
E tu l’ultimo sarai
Ch’abbia nido in questo cor”
ANNIO
“Cari accenti del mio bene”
SERVILIA
“Oh mia dolce, cara speme!”
SERVILIA, ANNIO
“Più che ascolto i sensi tuoi,
in me cresce più l’ardor.
Quando un’alma è all’altra unita,
Qual piacer un cor risente!
Ah si tolga dalla vita
Tutto quel che non e amor”

W. A. Mozart (T. Mazzolà su libretto di Metastasio), “La clemenza di Tito”

12 dicembre 1821Nasce a Rouen Gustave Flaubert, pioniere del romanzo moderno, tra i massimi esponenti, con Balzac e Sten...
12/12/2024

12 dicembre 1821
Nasce a Rouen Gustave Flaubert, pioniere del romanzo moderno, tra i massimi esponenti, con Balzac e Stendhal, del Realismo francese. Dimostra sin da bambino una forte attitudine per la letteratura e inizia a comporre, appena undicenne, brevi commedie. Quattro anni più tardi, nel fiore dell’adolescenza, cova un amore segreto e totalizzante per la moglie di un editore musicale, Elisa Schlesinger, incontrata sulla spiaggia di Trouville: il sentimento di solitudine, abbandono e turbamento interiore che ne scaturisce lo travolge a tal punto da indurlo a scriverne nella sua opera giovanile di carattere biografico “Memorie di un pazzo” (1836). Sempre alla figura di Elisa sarà poi ispirato il personaggio di Marie Arnoux, in uno dei suoi massimi capolavori, “L’educazione sentimentale”. Ventiduenne, provato da una crisi epilettica, dal crollo degli ideali giovanili e dalla disillusione, dall’antinomia fra i sogni romantici a lungo serbati in cuore e il mondo materiale, si ritira in una residenza di Croisset, vicino al paese natio, dedicando quasi tutta l’esistenza alla scrittura quale antidoto e consolazione alla grettezza della realtà. Nel 1956 pubblica a puntate sulla rivista R***e de Paris lo scandaloso “Madame Bovary”, che gli costa un processo per presunta immoralità e oltraggio alla religione, ma grazie al quale è ancor oggi annoverato fra i maggiori scrittori di ogni tempo. Ad arricchire la sua bibliografia, negli anni della maturità, concorrono opere di notevole valore quali “Salammbô”, la versione definitiva de “L’educazione sentimentale” (1869), e il romanzo incompiuto, pubblicato postumo, “Bouvard e Pécuchet”.

“Madame Bovary c’est moi” (Gustave Flaubert)

7 dicembre 2024 “La forza del destino” - Giuseppe VerdiA cinquantanove anni dalla Prima del 1965, sotto l’allora direzio...
07/12/2024

7 dicembre 2024
“La forza del destino” - Giuseppe Verdi
A cinquantanove anni dalla Prima del 1965, sotto l’allora direzione del maestro Gianandrea Gavazzeni, il grande melodramma verdiano inaugura per la seconda volta la stagione scaligera. Rappresentato a San Pietroburgo nel 1862 (e andato in scena, nella versione definitiva, alla Scala nel ‘69) su libretto di Francesco Maria Piave, vede l’avvicendarsi, lungo un arco temporale di diversi anni, la storia del travagliato amore fra Alvaro e Leonora, figlia del Marchese di Calatrava, la cui morte accidentale in seguito a una tragica fatalità, accende nel cuore del fratello Carlo il fuoco inestinguibile della vendetta, che né una voce di perdono né il patto inviolabile di una fraterna amicizia potranno placare. A fare da cornice alle vicissitudini dei protagonisti, sulle cui teste un destino implacabile e beffardo gioca le sue imprevedibili carte sconvolgendone le esistenze, la follia della guerra che atto dopo atto rivela il suo volto più crudele e distruttivo: dall’entusiasmo dei giovani arruolati, animati da vane illusioni e sogni di gloria (“È bella la guerra, viva la guerra”) al crudo responso del campo di battaglia, al sangue, alla morte e alle macerie del terzo atto. Sul podio il maestro Riccardo Chailly accompagna l’orchestra della Scala e un cast d’eccezione, tra cui figurano Anna Netrebko (Leonora), Brian Jadge (Alvaro) e Ludovic Tézier (Carlo), nell’allestimento del regista pugliese Leo Muscato.

“Questa è musica troppo alta, troppo al di sopra di noi” (Riccardo Chailly)

Indirizzo

Via Pisa 200
Sesto San Giovanni
20099

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 12:30
Martedì 09:00 - 12:30
Mercoledì 09:00 - 12:30
Giovedì 09:00 - 12:30
Venerdì 09:00 - 12:30

Telefono

+390222470756

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Dal 1931 le Edizioni Bignami offrono a studenti e appassionati testi sintetici, curati e validi, che garantiscono riassunti di qualità per lo studio e l’approfondimento di un’ampia varietà di argomenti.

Fondata a Milano da Ernesto Bignami, la Casa Editrice ha sede a Sesto San Giovanni (MI).

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