11/12/2024
L’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Mercosur, firmato il 6 dicembre 2024 a Montevideo, apre nuove prospettive per il settore dell’olio d’oliva europeo, soprattutto per i produttori italiani e spagnoli. L’eliminazione dei dazi, attualmente al 10%, renderà accessibile un mercato di oltre 260 milioni di consumatori, riducendo i costi e aumentando la competitività. Tuttavia, il trattato suscita preoccupazioni tra le organizzazioni agricole come Coldiretti e Confagricoltura, che temono squilibri e danni per il settore agroalimentare europeo.
Le critiche si concentrano sulla mancanza di reciprocità delle regole. Nei Paesi del Mercosur vengono spesso utilizzati pesticidi e antibiotici vietati in Europa, e i diritti dei lavoratori non sempre sono garantiti. Inoltre, l’accordo potrebbe incentivare le contraffazioni alimentari, minando l’immagine di eccellenza dell’olio d’oliva europeo.
Nonostante ciò, Bruxelles celebra l’intesa come una vittoria strategica, con 350 indicazioni geografiche protette e un risparmio stimato di 4 miliardi di euro all’anno per le aziende europee. Per il presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, l’accordo è il più grande della storia in termini di tutela dei prodotti agroalimentari.
Il dibattito resta aperto: da un lato, l’eliminazione dei dazi rappresenta un’opportunità per rafforzare la presenza europea in mercati come il Brasile; dall’altro, senza regole chiare e misure di tutela, si rischia di penalizzare i produttori locali. L’accordo UE-Mercosur è un’occasione, ma anche una sfida, che richiede equilibrio tra vantaggi economici e salvaguardia della qualità.
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