REA Radio & TV

REA Radio & TV E’ l’Associazione delle emittenti televisive e radiofoniche locali dei Paesi dell’Unione Europea: ne fanno parte più di 420 emittenti radiotelevisive.

01/05/2023
08/01/2023

SBRIGHIAMOCI COL NUCLEARE. La centrale nucleare di Crey de Merville francese fu costruita principalmente da noi italiani con una marginale cooperazione francese. Costruimmo anche quella di latina, Caorso, Trino Vercellese Sessa Aurunca che poi furono spente per via del referendum . Per dire che abbiamo tutte le capacità professionali e tecnologiche per progettare le necessarie centrali nucleari in Italia per sottrarci al ricatto estero del gas e del petrolio. Cosa aspettiamo? Dal punto di vista della sicurezza oggi possiamo impiegare una tecnologia molto più avanzata della centrale francese degli anni 80 che pure non ha mai avuto problemi. Poi c'è da dire che il nucleare di oggi è meno devastante delle trivellazioni che si vorrebbero fare riducendo il suolo a un colabrodo e il mare a una discarica a cielo aperto.. Il problema delle scorie? Presto, molto presto, avremo centrali a scorie zero per via delle ricerche abbastanza avanzate sul nucleare a fusione in sostituzione di quello a fissazione. La differenza è enorme. Il nucleare a fusione di basa sul rivoluzionario principio di portare a fusione l'atomo di idrogeno con piccole quantità di energia ottenendo grandi quantità di energia rispetto a quella impiegata per la fusione. Dunque si sbrighi l'Italia se non vuole ridursi a cliente povero dei ricchi paesi estrattori di gas e petrolio non potendolo importare ai prezzi imposto abtorto collo. La soluzione del nucleare è l'unica praticabile per garantire un futuro alla nostra economia e allo stato sociale. Il nucleare a fusione è più rispettoso dell'ambiente dello stesso fotovoltaico in quanto produce grandissime quantità di energia con risibili scorie da smaltire facilmente controllabili in siti altamente specializzati . Fra pochi anni ci accorgeremo del danno del fotovoltaico dovuto alle incontenibili quantità di tellururo di cadmio da smaltite in siti non facilmente controllabili per gli altri costi di reimpiego così come è accaduto per l'amianto che lo abbiamo visto disperso nell'ambiente confuso con il materiale da costruzione per la poca attenzione del cittadino e la trascuratezza delle amministrazioni comunali.

16/04/2022

Auguri di Buona Pasqua agli amici radiotelevisivi con l'invito a firmare la petizione "Salvare le Radio Televisioni Locali" con un semplice click su www.reasat.eu

BREVE STORIA DELLE RADIO TV LOCALI CHE LASCIO AI GIOVANI PER NON DIMENTICARE.  E’ proprio vero che gli italiani dimentic...
20/02/2022

BREVE STORIA DELLE RADIO TV LOCALI CHE LASCIO AI GIOVANI PER NON DIMENTICARE. E’ proprio vero che gli italiani dimenticano facilmente. Proviamo a ricordare come sono andate le cose nei passati settennati presidenziali a proposito della libertà d’informare ed essere informati.
Proviamo a interrogare la memoria storica per un breve ripasso sugli ultimi settennati presidenziali da Leone ( 1971 -1978), Pertini (1978 – 1985), Cossiga (1985-1992), Scalfaro (1992-1999), Ciampi (1999-2006), Napolitano (2006-2015), a Mattarella (2015-2021) provando a valutare l’opera dei singoli Presidenti rispetto alle garanzie costituzionali prestate durante il loro mandato e, tra queste, prendendo a campione la garanzia più importante che al cittadino si debba assicurare qual’è la libertà di parola e di espressione prima ancora del lavoro, delle cure e dello studio.
L’homo sapiens non è tale se non è homo socialis al quale si può negare tutto tranne il diritto di espressione e di parola. Infatti cosa rimane di un uomo ben curato e nutrito e persino istruito senza diritto di parola?
Eppure la conquista della libertà di espressione e di parola è stata molto sofferta e pur essendo un diritto inalienabile dell’uomo è, negli ordinamenti democratici, un diritto regolamentato ma non limitato a pochi per non essere finto, mentre nei regimi totalitari è un diritto negato.
Con il primo Governo Badoglio, 25 luglio 1943, si pose fine al fascismo. Il 1° gennaio 1948 entrò in vigore la Costituzione italiana, ma solo dopo 28 anni e sette mesi, sotto la vigenza presidenziale dii Giovanni Leone , esattamente il 28 luglio 1976, con la sentenza 202 della Corte Costituzionale, a seguito di lunghissime battaglie giudiziarie e politiche fatte da giovani giornalisti sessantottini e radioamatori, tra cui il sottoscritto, fu sancita la fine del monopolio RAI per cui furono legalizzate le stazioni trasmittenti private.
Con tale sentenza si dette piena attuazione all’articolo 21 della Costituzione. “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”
Il 1976 fu l’anno delle svolte politiche con il trionfo di Craxi su De Martino alla segreteria del PSI (Midas Hotel 15 marzo 76). Fu l’anno della crisi interna della DC dovuta al famoso tema del compromesso storico per il quale l’Italia ebbe anche una crisi nei rapporti internazionali con i Paesi alleati tra cui gli Stati Uniti di Gerry Ford. L’Italia, con la regia del Presidente Leone, per non essere isolata escogitò una finta pace tra Moro, coautore del compromesso storico con il comunista Berlinguer, e Andreotti i quali si passarono Governo.
Accadde il 29 luglio 1976, quando Moro, con la benedizione di Leone, consegnò il governo nelle mani del rivale di partito Andreotti dopo essersi assicurato che tutti i suoi progetti politici fossero andati in porto.
Non fu un caso che la sentenza 202 della Corte Costituzionale, che dichiarava la fine del monopolio della RAI, fu pronunciata il 28 luglio 1976. Cioè il giorno precedente la consegna del governo Moro nelle mani di Andreotti con le dovute garanzie del Presidente Giovanni Leone per la liberalizzazione dell’etere oggetto di monopolio della RAI, ex EIAR dell’epoca fascista.
Da quel giorno iniziò la storia delle Radio Televisioni Locali che oggi vorrebbero sopprimere per tornare a quell’epoca nella versione moderna oligopolista. Il seguito della storia la trovate nel portale della www.reasat.eu con l’invito a firmare la petizione “SALVARE LE RADIO TELEVISIONI LOCALI”
San Cesareo, 18 febbraio 2022 Antonio Diomede

La petizione lanciata da Rea, l’Associazione delle emittenti televisive e radiofoniche locali dei Paesi dell’Unione Europea, per “salvare le radio televisioni locali”.

19/02/2022

Antonio Diomede Presidente REA - Il nuovo pericolo per la libera informazione

OGGI 13 FEBBRAIO È LA GIORNATA MONDIALE DELLA RADIO. NOI DELLA REA NON FESTEGGIAMO. SIAMO IN LUTTO PER LE CENTINAIA DI P...
13/02/2022

OGGI 13 FEBBRAIO È LA GIORNATA MONDIALE DELLA RADIO. NOI DELLA REA NON FESTEGGIAMO. SIAMO IN LUTTO PER LE CENTINAIA DI PICCOLE E MEDIE RADIOTVU' CHE IL GOVERNO STA CHIUDENDO NEL VILE SILENZIO DELLA STAMPA E DEL CAPO DELLO STATO. FIRMA LA PETIZIONE https://chng.it/4mP5NrQ8

Salviamo le Radio Televisioni Locali

Difendiamo la libertà di parola. Firma la petizione su www.reasat.eu
12/02/2022

Difendiamo la libertà di parola. Firma la petizione su www.reasat.eu

La petizione lanciata da Rea, l’Associazione delle emittenti televisive e radiofoniche locali dei Paesi dell’Unione Europea, per “salvare le radio televisioni locali”.

10/02/2022

LA VOLPE È IN AGGUATO. Confindustria ha già messo le mani avanti. Bonomi dice che l'industria pagherà una bolletta energia di 35 miliardi e si rivolge a Draghi affinché ne tenga conto nel Decreto che sta per essere licenziato dal Governo. Draghi annuisce. Prende appunti e parte il tormentone della TV delle grandi notizie in tutti i telegiornali della associata RAI. Non lo sapevate? Il servizio pubblico fa parte di Confindustria. È già accaduto con i precedenti Ristori del Governo Conti con i 135 miliardi che la UE ha prestato all'Italia per far fronte alla crisi da pandemia. La maggior parte di quel danaro è finito nelle tasche degli industrialotti lasciando a bocca asciutta tutti gli altri. La cosa più scandalosa l'hanno fatta con il settore radiotelevisivo locale stanziando 7O milioni di euro di cui l'80,75% finirono nelle casse delle reti clienti di Auditel, associata a Confindustria dove, come detto, è anche associata la RAI che ora, insieme a EiTower (Mediaset) gestiscono le reti T2 anche delle malcapitate emittenti locali. Ora si vorrebbe ripetere l'operazione con il prossimo decreto energia senza considerare che il caro energia è stato già pagato dai consumatori con il vortiginoso rincaro dei prezzi che possiamo registrare quando andiamo al supermercato. Per dire che si continua con governi controllati dalle lobby che non perdono occasione per arricchirsi proprio quando ci sono le crisi per le quali dovrebbero essere aiutati i più deboli.

Per maggiori informazioni sull’inserimento delle tv andate sul sito.
06/02/2022

Per maggiori informazioni sull’inserimento delle tv andate sul sito.

Smart TV Italia guarda futuro. All’interno della nostra app, disponibile su qualsiasi device compreso tutte le Smart TV in commercio, trovi tanti canali televisivi divisi per regione e categoria. La facilità d’uso della nostra app ha fatto sì, che in poco tempo sia diventata l’app di riferim...

A SANREMO SE LA CANTANO E SE LA SUONANO. Se i sociologi volevano la conferma di come i giovani italiani stanno cambiando...
05/02/2022

A SANREMO SE LA CANTANO E SE LA SUONANO. Se i sociologi volevano la conferma di come i giovani italiani stanno cambiando l'hanno ottenuta analizzando le loro canzoni e i conseguenti comportamenti sia nei testi che nelle musiche che abbiamo visto. In tutto ciò sono emersi i fattori del look e il non più velato effeminismo diventato di moda in tutti i contesti televisivi come elemento di ottima distinzione per fare carriera nei media. Non si capisce se nella vita privata coloro che dichiarano o fingono di essere gay lo sono davvero. Sono tanti. Ci sarebbe da preoccuparsi per la procreazione. Converrebbe per legge consentire banche di sperma già da domattina. Coloro che avranno accumulato tanto sperma saranno i nuovi ricchi. Tornando alle canzoni di Sanremo i giovani artisti, tutti bravi e dotati di grandi qualità musicali, nei testi si sono mostrati non comprensibili. I loro testi sono talmente individuali da non poter essere compresi. Sembra confermarsi la tendenza dei politici di nuova generazione con i loro partiti marchiati con nome e cognome che solo loro sanno cosa vorrebbero dire e fare. Quelle canzoni sembrano confermare la tendenza ai partiti personali. Non si capiscono i testi tanto meno il senso di quella comunicazione che la buona musica ti lascia nella testa. Siamo al vuoto assoluto di testa dove ognuno se la canta e la suona.

Indirizzo

Via Dei Pioppi 20
San Cesareo
00030

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