18/10/2024
📢 PRESIDIO IN PIAZZA V. VENETO SALERNO (STAZIONE), ORE 17:30
FERMIAMO IL DDL 1660! | 19 OTTOBRE, GIORNATA NAZIONALE DI MOBILITAZIONE CONTRO IL DDL 1660.
Il DDL 1660, già approvato in camera dei deputati, è solo l’ultimo tassello di una stretta repressiva messa in atto da governi di centro destra e di centro sinistra negli ultimi trent’anni.
Numerose sono le riforme, dalla Turco-Napolitano con la criminale istituzione dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (ai tempi C.P.T.), ai vari pacchetti “sicurezza” Minniti e Salvini, che hanno aperto le porte a questo DDL, colpendo i diritti e le condizioni dei settori popolari.
Toccando il diritto di manifestare in ogni sua forma infatti, il DDL 1660 va a toccare le emergenze reali e le condizioni precarie che si nascondono dietro le finte “emergenze di ordine pubblico”, rispondendo con la repressione alle rivendicazioni delle categorie più deboli: i settori popolari, le persone migranti, le comunità minoritarie, le persone detenute, e di conseguenza, i movimenti, le organizzazioni sindacali, le realtà politiche che quotidianamente fanno proprie queste lotte.
A partire dall’emergenza abitativa, trasformata in “emergenza occupazioni abusive”, con la previsione di aumento di pena per chi occupa, ma anche per chi “solidarizza” con le occupazioni;
L’emergenza delle condizioni delle persone detenute, sottoposte a torture e violazioni quotidiane, con un bilancio di almeno 100 morti l’anno in Italia dentro le carceri, viene affrontata con l’iper criminalizzazione delle rivolte dentro le strutture penitenziare, aumentando le pene, e criminalizzando la “resistenza passiva” durante le proteste; stesse misure che il DDL 1660 introduce per far fronte alle rivolte dentro i C.P.R., dove, allo stesso modo, violenze e sopraffazione sono all’ordine del giorno; lo stesso trattamento repressivo è previsto per le persone migranti nei centri di "accoglienza", che si rivelano sempre più strutture di controllo.
Vengono criminalizzati il “terrorismo della parola” (detenzione di materiale con finalità di terrorismo), le proteste contro la realizzazione di grandi opere ritenute “strategiche”, ed in risposta ai 1000 morti sul lavoro l’anno o alla devastazione ambientale, vengono inasprite le pene per i blocchi stradali, ferroviari, ed altre tipiche forme di lotta. In compenso vengono ampliati poteri e tutele di prefetti e personale delle forze dell’ordine.
Questi sono solo alcuni dei punti toccati dal DDL 1660 "dittatura", completamente liberticida, e pensato appositamente per colpire la lotta in ogni sua forma, ma soprattutto le emergenze sociali e reali, aggravate dall’impoverimento generale derivante dall’impegno del Governo italiano nella guerra, e nel genocidio in Palestina.
LE LOTTE NON SI ARRESTANO! FERMIAMO IL DDL 1660!