Paolo Dossena è, prima che un imprenditore discografico, un artista, che ha determinato in maniera inequivocabile il corso della musica, italiana e non, degli ultimi decenni: autore, produttore, editore, scopritore di alcuni dei più longevi e riconosciuti artisti è, da oltre vent’anni, anche fondatore e titolare della CNI (Compagnia Nuove Indye), etichetta indipendente che si misura con i lingua
ggi della world music, già da quando il genere non era stato ancora codificato ed ufficializzato nelle sue estensioni internazionali da un certo Peter Gabriel. Quella di Dossena è una storia lunga, che ha sempre inquadrato il mondo della musica da un unico punto di vista: quello di una proposta che avesse chiara dignità artistica e culturale. Il suo lavoro si è concentrato soprattutto nel triangolo geografico compreso tra Parma, dove è nato e Parigi e Roma, dove ha lavorato e lavora. Gli artisti coi quali ha lavorato in Francia, si chiamano Alain Barriere, Charles Aznavour, Sylvie Vartan e Johnny Halliday, quando entrambi erano al centro dell’attenzione mediatica in tutta Europa, alla fine degli anni sessanta. In Italia ha consolidato la carriera di Jimmy Fontana, scrivendo il testo della sua canzone più famosa (La nostra favola- Delilah), di Dalida e Luigi Tenco, per il quale ha prodotto anche “Ciao amore ciao”, la canzone con la quale il cantautore si è congedato dalla musica e dalla vita, in quel drammatico Sanremo del 1967. La lunga collaborazione con lo storico discografico Ennio Melis, che per quasi trent’anni è stato la guida della RCA, la più importante etichetta italiana, introduce di diritto Dossena nella vita culturale degli anni settanta e nelle attività del Cenacolo, a Roma, luogo d’incontro e laboratorio di idee, dove ha realizzato alcune tra le produzioni più importanti di quegli anni, destinate a cambiare il corso della musica italiana: De Gregori, Venditti, Cocciante, tra gli altri, ma anche Paolo Conte, Enzo Jannacci e Patty Pravo (porta la firma di Dossena una delle canzoni immortali della nostra storia, Pazza Idea). Ricercatezza e intelligenza, quindi, sono le costanti delle scelte artistiche di Paolo Dossena, che incrocia, nel suo lavoro, le intelligenze più illuminate della nostra epoca: da Fellini, a Montale, a Pasolini, a Carmelo Bene, Mastroianni, Moravia. Con queste premesse, il cammino successivo è segnato. L’interesse per la cultura, il perseguire quello che non è stato ancora inventato e la curiosità sono gli stimoli che, nei primi anni novanta, gli fanno abbandonare ogni corrente mainstream, per quanto ricercata, della canzone italiana e a dare vita alla CNI- Compagnia Nuove Indye (1992), etichetta nella quale passato e futuro trovano la sintesi perfetta nelle proposte di Almamegretta, Agricantus, Sud Sound System, nella svolta radicale, dal soul alla world di Enzo Avitabile, nelle invenzioni dei Trancendental, Novalia, Nidi d’Arac, tra gli altri. Nel 2018 nasce una nuova label, “Armel Music”, in collaborazione con Mauro Marchetti, per dare spazio e “voce” a realtà musicali di grande spessore artistico in particolar modo alle formazioni corali e vocali, ma anche a strumentisti di alto livello, con programmi e produzioni originali, uniche, e spesso in prima esecuzione. I CD finora pubblicati vedono protagonisti “Il Coro di Voci Bianche dell’Arcum, diretto dal M° Paolo Lucci”, il “Modus Ensemble” ed il “Coro Città di Roma” diretti dal M° Mauro Marchetti”, “Il Coro Musicanova diretto dal M° Fabrizio Barchi”, il “Libercantus Ensemble” diretto dal M° Vladimiro Vagnetti, la “Corale Zumellese di Mel” diretta dal M° Manolo Da Rold, il “Coro Voci Bianche Garda Trentino” diretto dal M° Enrico Miaroma
Negli anni la CNI si libera sempre più delle gabbie di genere e include altre forme espressive: i grandi Maestri, Ennio Morricone, Luis Bacalov, Stelvio Cipriani entrano nella rosa delle produzioni di Dossena, che, intanto, si è aperto anche all’editoria libraria. Oggi COMPAGNIA NUOVE INDYE ® in stretta collaborazione con Amazon è diventata una realtà editoriale internazionale importante che vende in tutto il mondo i suoi libri avvalendosi della collaborazione di diversi consulenti tra cui Leonardo Lodato. Nel 2014 esce Xena Tango, libro e cd, un progetto nato dalla collaborazione del Maestro Bacalov e della cantautrice genovese Roberta Alloisio con alcuni grandi musicisti argentini. Si tratta di una brillante operazione culturale, con la quale si vuole ristabilire il profondo legame tra il fenomeno dell’emigrazione (genovese in particolare e italiana in generale) tra l’800 e il 900 e la nascita del tango argentino. A “Xena Tango” fa seguito un nuovo progetto editoriale “Freak Out” sul leader degli Skiantos, il geniale Roberto Freak Antoni (firmato da Daniela Amenta e la preziosa collaborazione di Ida Guglielmotti). Sempre con l’affettuosa vicinanza di Luis e la collaborazione della sua creatrice Marina Rivera prende vita una importante collana di libri per bambini: “Le Avventure di Alina”, in cui le parole delle canzoni di Luis Bacalov sono firmate da Janna Carioli. Ha pubblicato “Raropiù” il mensile di cultura musicale collezionismo e cinema. Dal 2021 ha pubblicato i seguenti libri:
Paolo Rigotto – Troppa Musica
Renato Giordano – Prossima fermata. L’isola che c’è
Gabriella Belloni – C’è una ragazza che come me…
Mario Bonanno – Fenomenologia dell’altro Battiato
Leonardo Lodato – Cielo, la mia musica! Leonardo Lodato, Viola Nocenzi – Pensiero Viola
Gabriele Marciano – Writings on The Wall
Horace Walpole - Il castello di Otranto (Traduzione di Renato Giordano)
Salvatore Audino, Giorgio Nurisso - Loft Music part. 1-2-3
Fernando Fratarcangeli - Catherine Spaak. Icona del nostro tempo
Don Backy - Testi come poesie
Nour Eddine Fatty - Hijra
Renato Giordano - La nota di Dio
Don Backy - Senza capo nè coda
Pietro Vanessi - Incipit
Antonio Guccione - Aston Love
Bartolomeo Cosenza - Nuovo approccio all'apprendimento della Musica (I)
José el de la quimera - Milongueros
Livio Mario Cortese - Atlantide c'è
Anna Rita Cammerata - In fragranza di segreto
Fernando Fratarcangeli - Semplicemente Patty Pravo
Guglielmo Campione - Connessioni profonde
Compagnia Nuove Indye è una factory che riflette in maniera coerente il carattere del suo fondatore: curiosità, passione per la sperimentazione, ricerca, ma anche leggerezza, fruibilità e divertimento sono le qualità che concorrono alla costruzione di una via “alternativa” alla definizione semplicistica dell’arte e della musica, con uno sguardo sul mondo, di ieri e di oggi e uno sul futuro. La musica è una delle più alte espressioni artistiche e, per questo, la più libera e fluida e se oggi la CNI è un punto di riferimento per artisti, produttori, imprenditori ed editori è perché, in un mondo che cambia, di questo cambiamento si sente parte. C’era musica prima del vinile, ce ne sarà dopo il digitale, ma, ne è convinto Dossena, la trasformazione dei formati e degli strumenti di comunicazione non spegnerà mai l’emozione che si accende tra chi crea la musica e chi la ascolta, tra un artista e il suo pubblico.