Giorno tre. New normal, ricambio generazionale, e friggitrice elettrica. C’è una parola che ha risuonato negli animi delle migliaia di spettatori seduti sugli spalti dello United Center di Chicago per la terza e penultima sera di Convention democratica. Non è “gioia”, invocata dal vecchio Clinton in contrapposizione alle tenebre trumpiane, non è “classe media”, ben scandita dal governatore del Minnesota e forse prossimo vicepresidente Tim Walz (in contrapposizione ai tagli di tasse ai super ricchi del Grand Old Party). È: friggitrice ad aria.
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Il secondo giorno della Convention democratica è tutto a km zero. È infatti il trionfo di glorie locali. Da J.B. Pritzker, governatore dell'Illinois, a Michelle e Barack Obama.
🔎 Il racconto della seconda giornata della Convention del Partito democratico del nostro inviato a Chicago Michele Masneri lo potete leggere al LINK IN BIO 👆
La prima giornata della Convention democratica a Chicago
La prima giornata di Convention democratica a Chicago ha la forma di una specie di raduno aziendale misto a una messa cantata, così anche quando uno si vorrebbe commuovere non ci riesce fino in fondo. La parola “America” viene ripetuta centinaia di volte come se fosse una litania o prodotto da comprare, del resto si è in uno stadio, quello dove giocano di solito i Chicago Bulls. Tutti i testimonial-profeti della convention, da Kamala Harris a Joe Biden, invocano ossessivamente il nome di Donald Trump, talmente tante volte e reo di talmente tante colpe che quasi si ottiene l’effetto opposto, verrebbe da dargli il diritto di replica, di starlo a sentire. Sul soffitto dell’enorme stadio ci sono migliaia di palloncini rossi bianchi e blu, i colori della bandiera, che a un certo punto, si immagina, verranno liberati sul palco e sul pubblico in un finale liberatorio.
L'articolo di Michele Masneri continua qui https://www.ilfoglio.it/esteri/2024/08/20/news/la-convention-democratica-a-chicago-un-po-raduno-aziendale-un-po-messa-cantata-6863594/
L’ultima (doppia) gaffe di Biden, in un vertice Nato in cui era sembrato più lucido rispetto al dibattito disastroso di Atlanta. Il presidente ha chiamato Zelensky “Putin” e Kamala Harris “Trump”.
Nelle ultime settimane sono aumentati i democratici che supplicano Biden di ritirarsi - oltre alla big di Capitol Hill Nancy Pelosi e alla star di Hollywood George Clooney, glielo hanno chiesto diciassette deputati e un senatore - ma il presidente non sembra volere fare passi indietro. “Sono il più qualificato per battere Trump.
L’ho battuto una volta, lo farò ancora”, ha detto in una conferenza stampa nella quale, strafalcioni a parte, si è mostrato molto più lucido, energico e chiaro rispetto al dibattito sulla Cnn.
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Meloni: “Orbàn a Mosca? Le bombe sull’ospedale di Kyiv dimostrano che Putin non vuole dialogare”
A margine del vertice dell’Alleanza atlantica a Washington, la premier ha risposto alle domande sulla visita del presidente ungherese al Cremlino: “Se fossero iniziative che potessero portare a qualche spiraglio di pace o diplomazia, non ci vedrei nulla di male. Ma il giorno dopo questo segnale quello che si ottiene sono le bombe su un ospedale pediatrico”.
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Nel suo intervento su Sky News UK, il leader di Italia viva Matteo Renzi ha parlato delle elezioni presidenziali americane, suggerendo che Joe Biden dovrebbe ritirarsi: «Lo adoro, è stato un buon presidente e un eccellente vicepresidente, ma ora serve un cambiamento». Renzi, invitato in qualità di ex premier italiano, si è chiesto se i Democratici riusciranno a trovare un candidato capace di battere Trump entro le cinque settimane che mancano alla convention di Chicago.
Meloni equivale a Le Pen? Assolutamente no, secondo l’analisi del direttore del Foglio @claudio.cerasa
Nella destra italiana ci sono certamente estremisti ma la destra italiana, anche nella sua versione meloniana, fino a oggi, al governo, è stata un buon esempio di lotta contro l’estremismo.
La destra francese ha provato a portare il modello Vannacci al governo e per un soffio non c’è riuscita.
La destra italiana ha fatto del populismo un mezzo per provare a raggiungere un fine: mettersi la cipria, al governo, per provare a essere un argine contro gli estremismi anche di destra.
Non ha senso paragonare una destra che non sta con Putin, che non sta con Orbán, che si allontana da Vox, che rispetta Biden, che difende Zelensky, che marginalizza Salvini a una destra come quella francese.
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Da venerdì 12 luglio in edicola con il Foglio trovate anche “L’incantesimo di Taylor Swift”, il libro di Stefano Pistolini. È il secondo titolo della nuova collana editoriale del Foglio. Un libro grande come il tuo smartphone, da mettere in tasca, da portare ovunque. Come un telefono, ma funziona solo offline: è di carta. Vi aspettiamo in edicola!
Stamattina l’Ucraina si è svegliata di nuovo sotto attacco: è scattato un allarme aereo in tutto il paese e il presidente Volodymyr Zelensky ha scritto su Telegram: “I terroristi russi hanno attaccato di nuovo l’Ucraina con i missili. Diverse città: Kyiv, Dnipro, Kryvyi Rih, Sloviansk, Kramatorsk. Più di 40 missili di vario tipo. Sono stati danneggiati edifici residenziali, infrastrutture e un ospedale pediatrico”. L’ospedale colpito, Okhmatdyt, è nel centro della città di Kyiv, è il più grande ospedale pediatrico di tutta l’Ucraina ed è il principale centro di cura del paese per i tumori infantili. Le foto e i video di Kristina Berdynskykh. Leggi l’articolo al link in bio e nelle storie
Keir Starmer è (super)premier del Regno Unito.
Il Labour ha una supermaggioranza ai Comuni, i Tory hanno subìto una sconfitta disastrosa, con molti esponenti e aspiranti leader che non hanno più un seggio, compresa l’ex premier Liz Truss.
In giornata il cambio di governo storico, il leader laburista dice: “Ora il cambiamento può cominciare”. Il risultato è una favolosa eccezione, se si guarda quel che accade in Europa e in America.
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La partita delle nomine europee ha visto l’Italia di Meloni in difficoltà. Ha votato contro Costa e Kallas e si è astenuta su von der Leyen. Ma i giochi non sono ancora chiusi: la premier dovrà ora riuscire a far pesare i suoi voti in Europa. Adesso è isolata ma spera che il voto di conferma del Parlamento europeo possa rafforzare la sua mano negoziale per il commissario italiano. Il commento del direttore del Foglio @claudio.cerasa
“Rega arzateve pure voi”. Durante la comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Europeo, Meloni ha ricordato la morte di Satnam Singh, il bracciante indiano morto in seguito a un incidente a Latina che è stato abbandonato dal suo datore di lavoro senza che venissero chiamati i soccorsi. Meloni ha esortato i vicepremier ad alzarsi durante l’applauso in memoria del bracciante. Antonio Tajani ha colto l’occasione per informare la premier della richiesta dei visti per la famiglia di Singh.
“Rega arzateve pure voi”. Durante la comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Europeo, Meloni ha ricordato la morte di Satnam Singh, il bracciante indiano morto in seguito a un incidente a Latina che è stato abbandonato dal suo datore di lavoro senza che venissero chiamati i soccorsi. Meloni ha esortato i vicepremier ad alzarsi durante l’applauso in memoria del bracciante. Antonio Tajani ha colto l’occasione per informare la premier della richiesta dei visti per la famiglia di Singh.
Macron, Mattarella e gli altri ospiti del G7 che ascoltano la musica di Stefano Di Battista.
Dopo la cena al Castello svevo di Brindisi, i leader mondiali sono stati intrattenuti dal noto musicista jazz, che insieme alla sua orchestra si è esibito per un breve concerto. Tra applausi e grandi sorrisi. Leggi l’articolo al link in bio e nelle storie
“Una scena indecorosa, che tutti hanno condannato. Mi auguro che chi l’ha attivata comprenda che non è questo un comportamento parlamentare”.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha commentato così la rissa avvenuta alcuni giorni fa alla Camera durante la discussione sull’autonomia differenziata. L’occasione è stata una conferenza stampa in Romania, dove il capo dello stato si trova oggi in visita ufficiale.
Mattarella accende un faro sulla disinformazione russa: “Sull’Italia una tempesta di fake news”.
Il presidente della Repubblica, rispondendo a una domanda di una giornalista durante una conferenza stampa in Moldavia, ha detto: “Vi sono costantemente - e non sono di oggi e si intensificano particolarmente nei momenti elettorali - iniziative che, attraverso alcuni siti, che lo fanno con maggiore cautela, ma con evidenza, permanenti, ma anche con una molteplicità di siti web, che nascono e scompaiono velocemente, diffondendo una tempesta di disinformazione, di fake news, di falsità, volte tutte a screditare e destabilizzare anche il nostro paese”.
Il capo dello stato ha tenuto una visita ufficiale nella Repubblica di Moldova e ha incontrato la presidente Maia Sandu.
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Pagelle per i look delle first lady al G7 in Puglia. Si salva solo la moglie del presidente della Banca Mondiale, Ritu Banga. Molti hanno preso troppo letteralmente il suggerimento “informale”. Negli stessi giorni, Kate Middleton torna in pubblico con eleganza e stile. Il commento di @fabianagiacomotti
Comincia la seconda giornata del G7 a guida italiana.
È atteso l’arrivo del Papa che parteciperà a un tavolo sull’intelligenza artificiale, e dei leader dei paesi outreach come il presidente turco Erdogan, il premier indiano Modi e il presidente argentino Milei.
Ieri i leader hanno dato il via libera al progetto di un prestito da 50 miliardi di dollari per aiutare l’Ucraina nella sua difesa contro l’aggressione russa che verrà emesso usando come garanzia gli interessi maturati sui profitti che arrivano dai beni congelati della Banca centrale russa.
E’ una vittoria per Kyiv, che da settimane fa pressioni per ottenere un risultato sugli asset russi congelati, anche se un po’ azzoppato: non saranno mobilitati, come avrebbe voluto l’Ucraina, tutti i beni russi, bensì soltanto gli interessi maturati.
🔍 Leggi l’articolo di @giulia.pompili al link in bio e nelle storie
Il deputato del M5s Riccardo Ricciardi attacca il vicesegretario della Lega Andrea Crippa, che, dopo l’espulsione dall’Aula ieri del suo collega di partito Domenico Furgiuele per aver fatto il simbolo della Decima Mas, aveva detto: “Meglio il simbolo della Decima Mas che cantare Bella ciao”.
È una vergogna, dovresti uscire da quest’aula e vergognarti”, ha detto Ricciardi. I deputati dell’opposizione hanno poi mostrato un tricolore e hanno intonato l’inno antifascista.