03/01/2025
Possession (1981) di Andrzej Żuławski è un'opera che non si lascia catalogare facilmente. Horror, dramma psicologico, thriller e metafora politica si fondono in un'esperienza viscerale che sfida lo spettatore.
La trama segue la disintegrazione del matrimonio tra Mark (Sam Neill) e Anna (Isabelle Adjani), ma il film va oltre: esplora il subconscio umano, il desiderio e il lato oscuro dell'amore. Anna è dilaniata tra due uomini... e una creatura mostruosa che incarna la sua alienazione e il suo conflitto interiore.
La follia: L'interpretazione da brividi di Adjani, premiata a Cannes, rappresenta una donna consumata da una crisi esistenziale.
Metafora politica: Ambientato a Berlino durante la Guerra Fredda, il muro che divide la città riflette simbolicamente le barriere tra i personaggi.
Mostruosità: L'orrore fisico della creatura (curata dagli effetti di Carlo Rambaldi) è una manifestazione tangibile delle emozioni represse.
Uno stile unico: Żuławski usa una regia febbrile e frenetica, con movimenti di macchina vertiginosi e una fotografia che alterna il freddo blu della realtà e il rosso sanguigno del desiderio e della violenza.
Possession è un viaggio nella psiche umana e nelle dinamiche di potere emotivo, attuale come allora. È un film che richiede coraggio per essere visto e ancor più per essere compreso.