![𝐂𝐈𝐍𝐄𝐌𝐀 𝐄 𝐏𝐒𝐈𝐊𝐄✍️𝑹𝒖𝒃𝒓𝒊𝒄𝒂 𝒒𝒖𝒊𝒏𝒅𝒊𝒄𝒊𝒏𝒂𝒍𝒆 𝒂 𝒄𝒖𝒓𝒂 𝒅𝒊 𝑴𝒂𝒓𝒊𝒂 𝑨𝒏𝒕𝒐𝒏𝒊𝒆𝒕𝒕𝒂 𝑪𝒐𝒄𝒄𝒂𝒏𝒂𝒓𝒊 𝒅𝒆' 𝑭𝒐𝒓𝒏𝒂𝒓𝒊🎥𝐶𝑂𝑁𝐶𝐿𝐴𝑉𝐸 𝑑𝑖 𝐸𝑑𝑤𝑎𝑟𝑑 𝐵𝑒𝑟𝑔𝑒𝑟𝐂𝐨𝐧𝐜𝐥𝐚𝐯𝐞 ...](https://img4.medioq.com/883/284/1166272098832840.jpg)
16/01/2025
𝐂𝐈𝐍𝐄𝐌𝐀 𝐄 𝐏𝐒𝐈𝐊𝐄
✍️𝑹𝒖𝒃𝒓𝒊𝒄𝒂 𝒒𝒖𝒊𝒏𝒅𝒊𝒄𝒊𝒏𝒂𝒍𝒆 𝒂 𝒄𝒖𝒓𝒂 𝒅𝒊 𝑴𝒂𝒓𝒊𝒂 𝑨𝒏𝒕𝒐𝒏𝒊𝒆𝒕𝒕𝒂 𝑪𝒐𝒄𝒄𝒂𝒏𝒂𝒓𝒊 𝒅𝒆' 𝑭𝒐𝒓𝒏𝒂𝒓𝒊
🎥𝐶𝑂𝑁𝐶𝐿𝐴𝑉𝐸 𝑑𝑖 𝐸𝑑𝑤𝑎𝑟𝑑 𝐵𝑒𝑟𝑔𝑒𝑟
𝐂𝐨𝐧𝐜𝐥𝐚𝐯𝐞 (𝟐𝟎𝟐𝟒). 𝐃𝐢 𝐄𝐝𝐰𝐚𝐫𝐝 𝐁𝐞𝐫𝐠𝐞𝐫, 𝐝𝐚𝐥 𝐫𝐨𝐦𝐚𝐧𝐳𝐨 𝐝𝐢 𝐑𝐨𝐛𝐞𝐫𝐭 𝐇𝐚𝐫𝐫𝐢𝐬. 𝐃𝐞𝐟𝐢𝐧𝐢𝐭𝐨 𝐭𝐡𝐫𝐢𝐥𝐥𝐞𝐫. 𝐂'𝐞̀ 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐞𝐫𝐭𝐚 𝐭𝐞𝐧𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐦𝐚 𝐟𝐨𝐫𝐬𝐞 𝐥'𝐢𝐧𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐝𝐮𝐫𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐢𝐧 𝐞𝐪𝐮𝐢𝐯𝐨𝐜𝐢. 𝐏𝐢𝐮𝐭𝐭𝐨𝐬𝐭𝐨 𝐅𝐚𝐧𝐭𝐚𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚, 𝐟𝐚𝐧𝐭𝐚𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐚. 𝐒𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐧𝐜𝐥𝐚𝐯𝐞 𝐢𝐧 𝐜𝐮𝐢 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐚 𝐞𝐥𝐞𝐠𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐜𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐏𝐚𝐩𝐚 𝐆𝐫𝐞𝐠𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐗𝐕𝐈𝐈 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐝𝐨𝐫𝐚𝐯𝐚 𝐥𝐞 𝐥𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐭𝐚𝐫𝐭𝐚𝐫𝐮𝐠𝐡𝐞.
Molto claustrofobico, molto buio attorno a bianchi ombrelli innocenti, ai rossi incisivi dei cardinali e dei tappeti, nella Ca****la Sistina e nei porticati del Vaticano.
Sono riuniti tra varie fumate nere e un via vai di suore da cui "si pretende l'invisibilità", energiche (Isabella Rossellini) o fragili, le eminenze provenienti da tutto il mondo capitanate dal decano (Ralph Fiennes) probo, umano, in piena crisi religiosa.
Altri temi ormai molto noti e standardizzati (la corruzione, gli scandali, i complotti, i pettegolezzi, la fede e i dubbi, l'avanzata dei cardinali neri, le ambizioni travestite -anche inconsciamente - da umiltà, i segreti e gli intrighi politici della Chiesa, l'ala tradizionalista reazionaria - Sergio Castellitto -, quella liberale progressista - Stanley Tucci -), si sviluppano in dialoghi asciutti (Golden Globe per la Sceneggiatura a Peter Straughan) affidando a fatti puntiformi, a una gestualità dalla potenza epica e a dominanti primi piani, l'intreccio tra i conflitti personali e quelli istituzionali. Tanto noti che Avvenire parla di una "involontaria parodia...".
Il commento musicale, ora inquieto ora duro ora solenne, aggiunge un contributo non secondario alla qualità di un'opera senz'altro ben confezionata.
Ecco che esplode anche un colpo di teatro sulla identità di un cardinale messicano nominato dal Papa prima di morire, missionario su molti fronti di guerra, che risolve in un messaggio di monito, di apertura e di pace, tanto nobile quanto ovvio, un finale che è specchio dei cambiamenti dei tempi. Verità inconfutabile. Che manca tuttavia di sottigliezza.