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Il volume ripercorre il difficile e frastagliato processo di emersione, in Italia, delle organizzazioni di tendenza dall...
18/11/2024

Il volume ripercorre il difficile e frastagliato processo di emersione, in Italia, delle organizzazioni di tendenza dall’ambito empirico a quello giuridico. Innanzitutto tratta del contributo fornito alla individuazione della fattispecie dai giudici italiani e dalla Corte costituzionale, investiti di questioni conflittuali tra lavoratori e datori di lavoro in ambito giornalistico e di scuole confessionali. Quindi ripercorre il momento d’oro della dottrina lavoristica italiana che, attratta dalla complessa questione e anche dall’esperienza tedesca al proposito, cerca di dare il proprio contributo alla sistematizzazione della materia, regalando ai posteri importanti studi e monografie nonché riflessioni ancora oggi attuali e imprescindibili per chiunque approcci il tema. Poi passa all’analisi dell’art. 4 della legge n. 108 del 1990 e alla copiosa giurisprudenza che, nell’ultimo decennio del secolo scorso, si adopera per interpretare tale complessa norma anche alla luce dell’evoluzione del diritto commerciale. Infine, da ampio rilievo alla direttiva 2000/78/CE e alla sua trasposizione nell’ordinamento italiano con il d. lgs. 216/2003, nonché alla giurisprudenza delle Corti europee.

"Organizzazioni di tendenza e fenomeno religioso nell’esperienza italiana
Il percorso evolutivo di una travagliata fattispecie" è disponibile in tutte le librerie fisiche e digitali.

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Il tema della presenza di una possibile ontologia in Fichte negli anni di Jena, risulta un argomento complesso sia perch...
16/11/2024

Il tema della presenza di una possibile ontologia in Fichte negli anni di Jena, risulta un argomento complesso sia perché i riferimenti a questa non sempre sono espliciti, e sia perché l’approccio trascendentale alla filosofia e al sapere in genere, costringono l’autore a realizzare un’ontologia piuttosto atipica, da non confondere con un’ontologia tradizionale e sostanziale, in quanto l’essere fichtiano non risulta mai un ente statico, ma piuttosto dinamico e sempre in relazione. Per tale motivo, il presente lavoro si propone un arduo duplice compito: cercare nella Grundlage e negli scritti del periodo jenese (1794-98), la genesi di un sistema filosofico, che nonostante le evidenti variazioni riscontrabili nella “lettera”, abbia mantenuto lo “spirito” costante, anche nelle successive esposizioni della Wissenschaftslehre; individuare tramite l’analisi di concetti quali “trascendentale”, “pratico”, “contraddizione”, “non-io”, le radici ontologiche e metafisiche della filosofia fichtiana, non per assumerle come unica chiave di lettura, ma per indicarne la peculiarità rispetto sia alla metafisica tradizionale che anche in particolare rispetto alla metafisica kantiana.

https://www.inschibbolethedizioni.com/scheda-libro/fichte.-ontologia-trascendentale-e-genesi-dell'etica-a-jena

Dobbiamo a J.-L. Marion una riflessione importante sul tema della Rivelazione. Questo saggio si confronta con la sua pro...
15/11/2024

Dobbiamo a J.-L. Marion una riflessione importante sul tema della Rivelazione. Questo saggio si confronta con la sua proposta e ne ripercorre alcuni momenti cruciali. Il punto di vista però è differente e si potrebbe riassumere in questo modo: una Rivelazione non è tale se non assume il carattere di una ripetizione intensiva. La ripetizione intensiva dispiega lo statuto formale di ciò che dovremmo intendere per Rivelazione. Uno statuto formale che rende questa ripetizione sempre una modalità intensiva, nella modalità di una re/istituzione. Se esprimessimo questo con il linguaggio dell’intelligenza teologica diremmo che una teologia della Rivelazione non è ben compresa se non a partire da una teologia della creazione. Una ripetizione intensiva non è che il corrispondersi, in una reciproca conferma, di una teologia della creazione e di una teologia della Rivelazione. Questo saggio esce in contemporanea con uno studio di Massimo Donà, pubblicato sulla stessa collana e dedicato anch’esso a Jean-Luc Marion, in vista di una discussione possibile con il filosofo francese.

https://www.inschibbolethedizioni.com/scheda-libro/ciò-che-non-resta%2C-di-dio-con-jean-luc-marion%2C-in-prossimità-di-un-«impensabile»-altrove

Rilanciamo la recensione di Federico Migliorati sul libro "Antinomie. Letteratura, intellettuali, idee" di Alfonso Berar...
14/11/2024

Rilanciamo la recensione di Federico Migliorati sul libro "Antinomie. Letteratura, intellettuali, idee" di Alfonso Berardinelli, apparsa su Il Gazzettino Nuovo nella rubrica Spazio Libri.

La critica letteraria sempre più svilita, il ruolo dell'intellettuale, il Montale "irregolare", la teoria della letteratura e molto altro è rinvenibile in "Antinomie", pregevole raccolta di saggi e spigolature di Alfonso Berardinelli apparsa per InSchibboleth. Ne tratto questa settimana nella rubrica su Il Gazzettino nuovo & Temporadio.

Segnaliamo che sulla rubrica Agorà di Avvenire di oggi, Sabato 9 novembre, è presente una recensione del volume "Eredità...
11/11/2024

Segnaliamo che sulla rubrica Agorà di Avvenire di oggi, Sabato 9 novembre, è presente una recensione del volume "Eredità e ascesa. La filosofia di Antoine de Saint-Exupéry" di Francesco Marino.

La ricerca affronta il pensiero di Derrida alla luce dal suo rapporto con il giudaismo. L’analisi segue tre concetti chi...
09/11/2024

La ricerca affronta il pensiero di Derrida alla luce dal suo rapporto con il giudaismo. L’analisi segue tre concetti chiave: lingua, legge e terra, sviluppati nel confronto con la modernità ebraica. La prima parte mette in relazione la decostruzione del logocentrismo con l’attenzione ebraica per l’alterità della significazione e della scrittura, tramite il rapporto con le Scritture e la “lingua santa”. La seconda connette la cifra sradicante e singolare della legge mosaica con la decostruzione del legalismo. La terza affronta la rilettura della cifra esodale e messianica del giudaismo, utile a Derrida per ripensare il politico. Tale prospettiva mira a suggerire quanto l’ebraicità derridiana possa rappresentare una chance per l’Europa a-venire.

"Sulle tracce di Abramo. Resti di ebraismo in Jacques Derrida" è disponibile in tutte le librerie fisiche e digitali.

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A ottantuno anni dalla pubblicazione, Antoine de Saint-Exupéry (1900-1944) è mondialmente noto come autore de Il Piccolo...
08/11/2024

A ottantuno anni dalla pubblicazione, Antoine de Saint-Exupéry (1900-1944) è mondialmente noto come autore de Il Piccolo Principe, di cui è stata, nei decenni, ampiamente scavata la valenza filosofica, spesso anche prescindendo dalle reali intenzioni di chi lo scrisse. Eppure, quel libro è solo una piccola isola nell'arcipelago di pensieri che riempiono le pagine saint-exupériane. Il presente volume costituisce una sorta di mappa di un pensiero complesso, variegato, anche bisognoso di sviluppi, ponendosi il compito di riportarne in superficie i diversi temi, i quali si inseriscono a pieno titolo nel contesto della discussione filosofica contemporanea.

"Eredità e ascesa. La filosofia di Antoine de Saint-Exupéry" è disponibile in tutte le librerie fisiche e digitali.

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«Sei reale, mio ideale?», si chiede Gerty MacDowell sulla spiaggia di Sandymount, in “Ulisse”. La stessa domanda rivolge...
01/11/2024

«Sei reale, mio ideale?», si chiede Gerty MacDowell sulla spiaggia di Sandymount, in “Ulisse”. La stessa domanda rivolge qui Giulia Ricca, da diverse angolazioni, a Joyce lettore di Dante e D'Annnunzio, creatore di una nuova estetica e di una nuova forma romanzesca. L'epifania, da originaria espressione usata da D’Annunzio nel “Fuoco”, diventa in Joyce vera e propria teoria della rappresentazione e obliquo fondamento di un nuovo realismo. Allo stesso modo Joyce legge Dante, filosofo scolastico visionario, e Cavalcanti e le sue epifanie negative all'orizzonte estremo del conoscibile: con questi antichi maestri italiani, Joyce esplora regioni sconosciute, tra correnti sotterranee e rigore classico, per una letteratura che, anche in un’epoca di «dissoluzione della realtà», ribadisca la sua identità umanistica..

"Epifania italiana. I classici di Joyce" è disponibile in tutte le librerie fisiche e digitali.

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Segnaliamo che sulla rivista “Il Giornale di Metafisica 2024/1”, nella sezione Bibliografica, sono presenti due recensio...
22/10/2024

Segnaliamo che sulla rivista “Il Giornale di Metafisica 2024/1”, nella sezione Bibliografica, sono presenti due recensioni: una di Alberto De Vita sul volume “Di fantasmi, incantesimi e destino. Emanuele Severino, ultimo calligrafo della verità” di Massimo Donà e una di Michele Ricciotti sul volume “Appercezione e noesi” di Massimo Donà e Carmelo Meazza.

Segnaliamo che sulla rivista "Il Borghese" n.10 anno XXIV è stata pubblicata una recensione di Giovanni Sessa sul libro ...
14/10/2024

Segnaliamo che sulla rivista "Il Borghese" n.10 anno XXIV è stata pubblicata una recensione di Giovanni Sessa sul libro "Appercezione e noesi" di Massimo Donà e Carmelo Meazza, edito da Inschibboleth.

«Per una parte essenziale, la fenomenologia assume, nel nostro secolo, il ruolo stesso della filosofia». Il modo di proc...
05/10/2024

«Per una parte essenziale, la fenomenologia assume, nel nostro secolo, il ruolo stesso della filosofia». Il modo di procedere dell’autore consiste innanzitutto nel descrivere il fenomeno ridotto alla donazione, successivamente nel ridefinire il dono, contro la sua interpretazione economica, a partire dalla pura donazione, poi nel determinare i caratteri del fenomeno come un rigoroso dato e, infine, nel distinguere i gradi di donazione del dato. Dato che costituisce l’elemento centrale di un trittico iniziato con Riduzione e donazione. Ricerche su Husserl, Heidegger e la fenomenologia e completato da In sovrappiù. Studi sui fenomeni saturi nel quale Jean-Luc Marion elabora in modo sistematico la sua proposta di una Fenomenologia della donazione.

"Dato che. Saggio per una fenomenologia della donazione" è disponibile in tutte le librerie fisiche e digitali.

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La filosofia aspira a essere più che mera retorica: non può derogare da questa pretesa senza tradire se stessa. Al conte...
04/10/2024

La filosofia aspira a essere più che mera retorica: non può derogare da questa pretesa senza tradire se stessa. Al contempo, è inevitabilmente anche retorica: già in Platone, la critica alla retorica è parte integrante della riflessione filosofica, con il duplice scopo di distanziarsi da essa e di chiarirne il ruolo imprescindibile nella costruzione, formulazione e presentazione di una teoria. Così intesa, la retorica non è mera sofisticazione né vuoto eloquio; piuttosto, il termine denota una funzione antropologica (la capacità di persuadere come facoltà spontanea degli esseri umani) e una tecnica (l’uso regolato di questa capacità). Partendo da questa premessa metodologica, il presente volume indaga la retorica fenomenologica in funzione, da un lato, delle diverse concezioni tematiche del linguaggio in Husserl, Heidegger e Blumenberg; dall’altro, dell’impiego di espedienti e stilemi retorici così come di metafore e tropi. Mitigando l’ostilità antiretorica di Husserl e criticando gli spregiudicati sofismi heideggeriani, sarà Blumenberg a descrivere la retorica come funzione essenziale del linguaggio ordinario, riabilitandola come strumento indispensabile della filosofia.

"Persuasione ed evidenza. Sul rapporto tra retorica e fenomenologia in Husserl, Heidegger e Blumenberg" è disponibile in tutte le librerie fisiche e digitali.

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Segnaliamo che sulla rivista "Il Regno" n.16 è stata pubblicata una recensione del libro "La società dell'ansia" di Vinc...
25/09/2024

Segnaliamo che sulla rivista "Il Regno" n.16 è stata pubblicata una recensione del libro "La società dell'ansia" di Vincenzo Costa, edito da Inschibboleth.

Nel folto delle inaccessibili foreste del monte Pelio si trova l’antro di Chirone, il centauro saggio, il “maestro” degl...
20/09/2024

Nel folto delle inaccessibili foreste del monte Pelio si trova l’antro di Chirone, il centauro saggio, il “maestro” degli eroi. La terra, l’acqua e il legno stesso del Pelio possiedono una forza indomabile: dal tronco dei suoi frassini il centauro ha costruito la lancia di Achille. Nelle “terre selvagge” del mito hanno luogo riti di passaggio e cacce iniziatiche; qui si compie la metamorfosi verso l’età adulta o il fallimento, nel caso sfortunato in cui il cacciatore si trasformi a sua volta in preda. I discepoli di Chirone imparano a misurarsi con la caccia, il rituale di sangue e fuoco per eccellenza, che è innanzitutto sacrificio: in altre parole, uccisione di una parte del proprio “Sé”.

"Miti di caccia. Meleagro e altri cacciatori sfortunati" è disponibile in tutte le librerie fisiche e digitali.

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Dobbiamo a J.-L. Marion una riflessione importante sul tema della Rivelazione. Questo saggio si confronta con la sua pro...
18/09/2024

Dobbiamo a J.-L. Marion una riflessione importante sul tema della Rivelazione. Questo saggio si confronta con la sua proposta e ne ripercorre alcuni momenti cruciali. Il punto di vista però è differente e si potrebbe riassumere in questo modo: una Rivelazione non è tale se non assume il carattere di una ripetizione intensiva. La ripetizione intensiva dispiega lo statuto formale di ciò che dovremmo intendere per Rivelazione. Uno statuto formale che rende questa ripetizione sempre una modalità intensiva, nella modalità di una re/istituzione. Se esprimessimo questo con il linguaggio dell’intelligenza teologica diremmo che una teologia della Rivelazione non è ben compresa se non a partire da una teologia della creazione. Una ripetizione intensiva non è che il corrispondersi, in una reciproca conferma, di una teologia della creazione e di una teologia della Rivelazione. Questo saggio esce in contemporanea con uno studio di Massimo Donà, pubblicato sulla stessa collana e dedicato anch’esso a Jean-Luc Marion, in vista di una discussione possibile con il filosofo francese.

"L’éclair di una Rivelazione. In una certa mediana tra J.-L. Marion e J. Derrida" è disponibile in tutte le librerie fisiche e digitali.

https://www.inschibbolethedizioni.com/scheda-libro/l’éclair-di-una-rivelazione.-in-una-certa-mediana-tra-j.-l.%C2%A0marion-e-j.-derrida

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