L’Urbaniana University Press ha le sue origini nella Stamperia della Sacra Congregazione “de Propaganda Fide”. La creazione di una tipografia, a servizio della “propagazione della fede”, venne ritenuta necessaria poco dopo l’istituzione della stessa Congregazione “de Propaganda Fide”, che aveva fondat da papa Gregorio XV nel 1622. La nascita della Stamperia precede anche il Collegio Urbano, prima
sede della Pontificia Università Urbaniana, che venne fondata nel 1627 da papa Urbano VIII, del quale prende il nome. Per l’istituzione dell’officina tipografica fu determinante l’invio a “Propaganda Fide”, sempre nel 1622, del Memoriale di Lucas Holsta (Holstenius, 1596-1661). Nel suo Memoriale faceva leva sull’importanza dei contributi eruditi e sulla loro diffusione a stampa per promuovere l’unità della Chiesa: «Uno studioso vale più di un centinaio di predicatori». Nel 1626 l’imperatore Ferdinando II donò a Propaganda Fide i caratteri illirici di S. Girolamo, glagolitici occidentali, e di S. Con questi caratteri, arrivati a Roma dall’Austria, e con l’aggiunta di altri caratteri greci e latini, Giovanni Bandini e Francesco Paolini, correttori della Stamperia Camerale, iniziarono i lavori della Stamperia di Propaganda. La tipografia faceva capo alla Prefettura della Stampa, guidata a quel tempo dal cardinal Guido Bentivoglio d’Aragona (1577-1644). Più tardi fu aggiunta una prefettura responsabile per la correzione dei libri delle chiese orientali. Il primo volume stampato fu probabilmente una versione greca della “Guía de pecadores” (1588) del frate domenicano Luigi da Granada. Seguirono opere di grammatica, di diritto, di controversie e di spiritualità, tutte finalizzate al servizio dei missionari presenti in Oriente. Il primo catalogo uscì nel 1639, conteneva i titoli stampati dal 1628. Il secondo catalogo, del 1667, costituisce uno splendido esempio del vigore missionario e della perizia tecnica della Stamperia di Propaganda. Ideato dallo studioso greco Leo Allatius, presentava eccellenti opere a servizio dei missionari, come quelle del religioso maronita Abraham Ecchellensis (1600-1664), filosofo e linguista, traduttore della Bibbia in arabo, dello stesso Allatius, del cardinale Giovanni Bona (1609-1674), dei missionari carmelitani scalzi. Il quinto catalogo, curato da Costantino Ruggeri, vide la luce nel 1761, la tecnica tipografica della Stamperia aveva raggiunto livelli altissimi. Soprintendeva allora ai lavori l’eccellente proto Agostino Rufo di Verona, mentre il giovane Giambattista Bodoni (1740-1813) prestava servizio come apprendista. Bodoni era giunto a Roma nel 1758, lavorò nella Stamperia di Propaganda fino al 1767, anno in cui si trasferì alla Corte Ducale di Parma¬, divenendo ben presto il “tipografo dei re, il re dei tipografi”. Quando Napoleone scese in Italia, la Stamperia subì un saccheggio, ma si riprese e continuò la sua preziosa opera missionaria per tutto il XIX secolo. Nel 1909 stampò gli “Acta Sanctae Sedis”, preparando la via a quelli che sarebbero diventati gli “Acta Apostolicae Sedis”. Nello stesso anno la Stamperia “de Propaganda Fide” venne incorporata nella Tipografia Poliglotta Vaticana. L’Urbaniana University Press prosegue l’attività editoriale nel rispetto di questa tradizione. Con le sue opere contribuisce alle finalità missionarie della Pontificia Università Urbaniana.
“Euntes Docete” – “Andate e insegnate”, è il motto dell’Università e della casa editrice.