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Asma e Bpco, ‘I dialoghi del respiro’ diventano un podcastDopo il successo sui social, ‘I dialoghi del respiro’, il prog...
15/11/2024

Asma e Bpco, ‘I dialoghi del respiro’ diventano un podcastDopo il successo sui social, ‘I dialoghi del respiro’, il progetto su asma e Bpco realizzato da HealthDesk con il supporto non condizionato di Gsk, acquista nuova vita e diventa un podcast.

Il progetto ha visto la giornalista scientifica Roberta Villa confrontarsi con alcuni dei maggiori esperti di Pneumologia in otto dirette Instagram in cui ha già superato le 250 mila visualizzazioni.

Da oggi è on line la prima puntata dedicata al rapporto tra asma e sport con Claudio Micheletto, direttore dell’Unità di Pneumologia dell'Azienda ospedaliera universitaria Verona.

È possibile ascoltare ‘I dialoghi del respiro’ sulle principali piattaforme di podcast.

Spotify: https://open.spotify.com/show/6e0FlSMnz8iUneHzi4RDHg

Apple Podcast: https://podcasts.apple.com/us/podcast/i-dialoghi-del-respiro/id1779272903

Amazon Music: https://music.amazon.com/podcasts/ff51718c-8938-44da-b222-947cedfb488d/i-dialoghi-del-respiro

Pocket Casts: https://pca.st/hj900b96

Podcast Addict: https://podcastaddict.com/podcast/i-dialoghi-del-respiro/5441838

Un passo verso la normalità per le persone con miastenia gravis«Come cambia la vita? In peggio, ma poi la malattia ti in...
07/11/2024

Un passo verso la normalità per le persone con miastenia gravis

«Come cambia la vita? In peggio, ma poi la malattia ti insegna tante cose». Ci scherza su Mariangela Pino, una delle circa 17 mila persone in Italia affetta da miastenia gravis, una malattia neuromuscolare autoimmune, rara, debilitante e cronica che porta alla perdita della funzione muscolare e a un grave indebolimento.

Per Mariangela tutto è cominciato da disturbi agli occhi. «È successo dopo una vacanza. Il pomeriggio mi andavano giù le palpebre; poi la sera ho cominciato a vederci doppio. Dopo una settimana, mi sono fatta accompagnare al Pronto soccorso oftalmico, ma da lì mi hanno subito indirizzato in Neurologia».

Quelli alla vista sono tra i sintomi più comuni della miastenia gravis e, per quanto non mettano a repentaglio la vita, possono essere invalidanti privando dell’autonomia. Ma non è l’unico modo in cui la miastenia colpisce. La caratteristica più comune è la mancanza di forze, l’esauribilità precoce, vale a dire la tendenza a stancarsi velocemente. «Si fa fatica a salire le scale, a stendere la biancheria, addirittura a portare un bicchiere alla bocca», dice il presidente dell’Associazione Italiana Miastenia e Malattie Immunodegenerative Amici del Besta (AIM), Renato Mantegazza.

Nei casi più severi e con il progredire della malattia, la miastenia gravis può avere anche sintomi più gravi, come la compromissione della deglutizione e l’insufficienza respiratoria che, se non opportunamente riconosciuta e trattata, può mettere a rischio la vita.

Da oggi per i pazienti affetti da questa patologia c’è un’opzione terapeutica in più. L’Agenzia Italiana del Farmaco ha infatti approvato la rimborsabilità di ravulizumab. Nelle sperimentazioni cliniche il farmaco ha mostrato di ridurre la disabilità e migliorare la qualità di vita dei pazienti. Il fatto che si somministri ogni due mesi, inoltre, può migliorare l’aderenza terapeutica e semplificare la vita dei pazienti...
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Miastenia AIM

Legge di Bilancio: la coperta corta non scalda la  . O forse sì. Anche troppo, però. Inutile girarci intorno: il testo d...
26/10/2024

Legge di Bilancio: la coperta corta non scalda la . O forse sì. Anche troppo, però. Inutile girarci intorno: il testo della Legge di Bilancio presentato dal Governo scontenta parecchio la sanità. Alcuni sindacati hanno già annunciato che sciopereranno e scenderanno in piazza. Ma anche le aziende farmaceutiche hanno da ridire. Il clima, insomma, rischia di surriscaldarsi ⤵
https://www.healthdesk.it/diritto-salute/legge-bilancio-coperta-corta-non-scalda-sanit-forse-s-anche-troppo

Disturbi dell'alimentazione, ecco dove curarsiCresce l’attenzione ai disturbi dell’alimentazione. Sul territorio naziona...
15/10/2024

Disturbi dell'alimentazione, ecco dove curarsi
Cresce l’attenzione ai disturbi dell’alimentazione. Sul territorio nazionale sono infatti presenti 132 centri di cura a cui si aggiungono 48 associazioni. È il dato che emerge dalla mappatura disponibile sulla piattaformadisturbialimentari.iss.it dell’Istituto Superiore di Sanità.

Dalla mappatura emerge una forte differenza territoriale nella distribuzione dei centri: dei 132 centri, quasi la metà (63) si trovano al Nord, 45 sono al Sud e nelle isole e 24 al Centro Italia. La Regione che registra il maggior numero di servizi dedicati è l’Emilia Romagna (23, di cui 10 centri Ssn, 4 afferenti al privato accreditato, 9 associazioni), seguita dal Piemonte (20, di cui 12 centri Ssn, 4 del privato accreditato e 4 associazioni). Nel complesso, 105 appartengono al servizio sanitario nazionale e 27 al sistema del privato accreditato.

La maggior parte dei centri è strutturato per prendere in carico utenti dai 13 ai 45 anni. Ma il 18% afferma di poter prendere in carico bambini di sei anni o meno e il 51% la fascia tra 7 e 12 anni. Il 78% anche persone con età superiore ai 45 anni. Rispetto alla modalità di accesso, nel 49% dei servizi è necessaria la prenotazione al Cup o la richiesta Ssn ma nel 33% dei casi la modalità di accesso ai centri è libera e senza impegnativa.

Complessivamente tra gli specialisti che lavorano nelle équipe vi sono prevalentemente psicologi, medici specialisti in psichiatria o neuropsichiatria infantile, dietisti e infermieri. Meno della metà dei centri (il 42%), afferma di avere posti letto dedicati esclusivamente ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, con percentuali variabili per ricovero di tipo psichiatrico o internistico, sia per minori sia per adulti.

Indirizzo

Via Nostra Signora Di Lourdes, 41
Rome
00167

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