Il Bollettino d'Arte è una pubblicazione ufficiale del Ministero della Cultura, fondata nel 1907.
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È uno strumento – di riconosciuto prestigio internazionale – di informazione e studio del patrimonio artistico, archeologico e architettonico italiano, indagato in molti settori di interesse come ad esempio il restauro, il paesaggio, i giardini storici, i siti archeologici etc. Al periodico si affiancano annualmente uno o due «Volum
i speciali» su argomenti specifici. Indirizzato principalmente agli esperti e agli studiosi, il «Bollettino d’Arte» intende allargarsi ad un pubblico più vasto, per sensibilizzare tutti gli interessati e allargare le conoscenze su alcuni aspetti del patrimonio culturale italiano. Rubriche
Saggi • Articoli e segnalazioni
Relazioni di restauro • Tutela e valorizzazione
Recensioni di libri e mostre
📨 Sono aperte fino all'11 aprile le candidature per partecipare ai tirocini formativi e di orientamento per 133 giovani laureati fino a 29 anni in progetti inerenti alle attività di tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale presso il Ministero della Cultura
📄 30 posti presso la Direzione generale Archivi e gli Archivi di Stato e le Soprintendenze archivistiche e bibliografiche afferenti: Soprintendenza Archivistica Marche Soprintendenza archivistica e bibliografica della Puglia Soprintendenza Archivistica Emilia Romagna Soprintendenza Archivistica della Sardegna Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana Soprintendenza archivistica e bibliografica della Liguria Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Lombardia Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania Soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Umbria Sabamo Abruzzo Molise Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Basilicata Soprintendenza archivistica e bibliografica della Calabria Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio Soprintendenza Archivistica e Bibliografica - Piemonte e Valle d'Aosta Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio - Friuli Venezia Giulia Soprintendenza archivistica e bibliografica Veneto e Trentino Alto Adige
Archivio di Stato di Bologna Archivio di Stato di Firenze Archivio di Stato di Genova Archivio di Stato di Milano Archivio di Stato di Roma Archivio di Stato di Napoli Archivio di Stato di Torino Archivio di Stato di Venezia - Pagina istituzionale Archivio di Stato Trento Archivio di Stato di Campobasso Archivio di Stato di Cagliari Soprintendenza Archivistica della Sicilia - Archivio di Stato di Palermo
📖 30 posti presso le Biblioteche nell'ambito della Direzione generale Biblioteche e diritto d'autore: Biblioteca nazionale centrale di Roma Biblioteca Nazionale Centrale Firenze Biblioteca Statale di Macerata Biblioteca Universitaria Alessandrina Roma Biblioteca Universitaria di Cagliari Biblioteca Universitaria Di Genova Nazionale "Vittorio Emanuele III"
Complesso monumentale e Biblioteca dei Girolamini
Biblioteca Universitaria di Pavia Biblioteca Universitaria di Pisa - MiC - Ministero della Cultura Biblioteca Nazionale di Potenza Biblioteca Angelica Biblioteca Medica Statale MiBACT
Biblioteca di storia moderna e contemporanea Biblioteca Universitaria di Sassari
Biblioteca Statale Stelio Crise di Trieste Biblioteca Nazionale Marciana
🖼 10 posti presso la Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio
💻 11 posti presso l’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale Digital Library e istituti afferenti: ICAR - Istituto Centrale per gli Archivi, ICCD - Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, ICCU - Istituto Centrale per il Catalogo Unico
🔎 11 posti presso la Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali e istituti afferenti: Istituto centrale per il Restauro e Istituto centrale per la grafica
🏛 30 posti presso i museitaliani nell'ambito della Direzione generale Musei: Reale e Palazzo Spinola Genova
VIVE - Vittoriano e Palazzo Venezia
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Il BdA nasce nel 1907 con la guida di Corrado Ricci, allora Direttore Generale dell'Amministrazione di Antichità e Belle Arti, come organo mensile d'informazione del settore del patrimonio artistico nazionale, perlopiù a cura dei funzionari interni al settore dell'amministrazione, poi via via aperto a collaboratori esterni.
L'informazione sulle attività, con prevalente funzione di rapida messa a conoscenza di acquisti, restauri e importanti ritrovamenti, una sorta di notiziario, venne ben presto riassorbita all'interno della più ampia fisionomia di rivista di arte antica e moderna, caratteristica confermata con la seconda serie che si avvia nel 1921 sotto la direzione di Arduino Colasanti; e, più marcatamente, con Roberto Paribeni (direttore dal 1928), che si propone di estendere l'interesse e l'attenzione anche a quel settore della produzione artistica solitamente non considerata dall'ottica idealista allora dominante in Italia, vale dire alla categoria di oggetti come ceramiche, vetri, stoffe, mobili: un'apertura che si dispiegò, inoltre, nell'allargare ulteriormente la schiera di studiosi anche stranieri che furono invitati a collaborare al BdA.
Dopo un periodo – quello bellico – di attività con il nome mutato in Le Arti (dal 1938 al 1944), nel 1948 il periodico (edito a partire da quell'anno dall'Istituto Poligrafico dello Stato) riprendeva l'originale testata dando luogo sotto la guida di Guglielmo De Angelis d'Ossat alla quarta serie, che idealmente riprendeva il filo riallacciandosi alle due prime serie, mantenendone sostanzialmente invariato il carattere di rivista di storia delle arti e di rendiconto delle attività istituzionali di tutela e valorizzazione, con periodicità anziché mensile, trimestrale.
Analogamente strutturata come la precedente anche la quinta serie (1965-1976), che si distingue per una diversa veste tipografica.
La sesta serie, varata sotto la direzione dell'Ufficio Centrale per i Beni Ambientali, Architettonici, Archeologici, Artistici e Storici, decorre a partire dal 1979; la periodicità diviene bimestrale a partire dal 1983, salvo poi ritornare trimestrale dal n. 95 (1996).
Il crescere, con le nuove tecnologie di conservazione e restauro applicate ai beni d'arte, di una esigenza largamente avvertita di presentazione e di riflessione sui materiali oggetto di interventi conservativi e su altre questioni di rilevante interesse per il patrimonio artistico nazionale, ha portato ad estendere, su numeri appositi (Supplementi, Serie speciale, Volumi speciali, Monografie ed anche Allegati), raccolte di saggi tematici che attengono alle tre discipline (archeologia, storia dell'arte, architettura) rappresentate sul BdA che altrimenti avrebbero trovato poco spazio all'interno del periodico, solitamente destinato ad accogliere contributi di argomento vario e di taglio più breve.
Sono cambiamenti che hanno investito in primis la veste grafica a partire dalla copertina, con cui il periodico si è presentato, introducendo la “finestra” con un’immagine che funge da richiamo visivo ai testi, aprendo così la strada ad un nuovo modo di presentarsi delle riviste specialistiche. Anche l’uso del colore nelle fotografie che illustrano gli articoli è sempre più diffuso, così come l’introduzione di grafici esplicativi, di tabelle e documentazioni scientifiche (radiografie, stratigrafie, diagrammi), a corredo delle tematiche sempre più specialistiche delle indagini legate alla conservazione e alla tutela.
Il Bollettino d’Arte ha celebrato nel 2007 il suo primo secolo di vita
Parallelamente, sono cresciuti l’apprezzamento e l’interesse del pubblico nei confronti della rivista; non solo tra gli studiosi e gli specialisti, ma anche tra gli appassionati e cultori delle materie trattate che vanno dall’archeologia all’arte moderna. Per ve**re incontro ad una esigenza di maggiore diffusione e visibilità della Rivista e per garantire una migliore regolarità nella pubblicazione è stata varata una nuova serie, la settima, che dal 2009 è stata stampata e distribuita prima da Leo S. Olschki editore di Firenze e poi da De Luca Editori d'Arte. Dal fascicolo 21 (gennaio-marzo 2014) la stampa e la distribuzione della Rivista è affidata per i prossimi tre anni alla Casa Editrice «L'Erma» di Bretschneider S.r.l.Rimangono comunque invariate le caratteristiche della serie precedente, dalla periodicità trimestrale dei fascicoli, all’appuntamento annuale con uno o più volumi speciali.