Edizioni Alegre

Edizioni Alegre Alegre, sgonfiare le favole dei potenti, raccontare altre storie. A quel tempo Porto Alegre rappresentava la speranza di un mondo migliore.
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Edizioni Alegre nasce nel 2003 per iniziativa di Salvatore Cannavò, Giulio Calella e Checchino Antonini. Quella intuizione resta per noi un orientamento prezioso per una possibilità di trasformazione nel tempo in cui la sinistra storica si spinge fino alla propria scomparsa. Esistono, ed esisteranno, ancora nuovi movimenti che si oppongono al pensiero unico della finanza e alle narrazioni di regim

e, rivendicando "le ragioni del 99% della popolazione" contro quelle dell'1%. Sgonfiare le favole dei potenti e raccontare altre storie: è questo l'intento del nostro progetto editoriale attraverso la pubblicazione di idee in controtendenza, inchieste scomode e letteratura sociale. La nostra produzione si concentra su collane di inchiesta giornalistica, analisi storica e riflessione teorica, a cui si affiancano la collana “Scritture resistenti” fondate da Stefano Tassinari e la collana "Quinto tipo" diretta da Wu Ming 1: "oggetti narrativi non identificati" che sperimentano l'ibridazione tra i generi per raccontare storie "con ogni mezzo necessario". Ci ha sempre spinto il punto di vista dei "vinti" benjaminiani, cogliendo nelle sconfitte del Novecento una possibilità per il futuro. Sappiamo che questo non basta più e che occorre costruire senso e cultura per una trasformazione da riprogettare. L'orizzonte che si apre davanti a noi richiede pazienza, fili tenaci di una narrazione disintossicata dalle scorie del pensiero unico, letteratura e pensiero critico che tendano al cambiamento, alla rivoluzione.

«L’importanza di questo libro è dimostrata nel modo più lampante dall’inverosimile quantità di sforzi profusa, trent’ann...
16/11/2024

«L’importanza di questo libro è dimostrata nel modo più lampante dall’inverosimile quantità di sforzi profusa, trent’anni fa, per non farlo uscire. [...] Se in molti casi i documenti pubblicati non servono a “condannare” i singoli, la loro precisione, credibilità e autorevolezza tracciano un quadro mostruoso delle “atrocità di Mussolini”. E svelano empiricamente, e su vasta scala, ciò che sappiamo teoricamente: il fascismo (di ieri o di oggi) è essenzialmente un regime della violenza per la violenza. [...]
Se imparassimo la nostra storia criminale, forse avremmo orrore per chi continua a stare da quella parte».

👉Su Il Fatto Quotidiano di oggi Tomaso Montanari firma una monumentale recensione de "Le atrocità di Mussolini" di Michael Palumbo: https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/11/16/gente/7769139/

👉Per leggere il libro: https://edizionialegre.it/product/le-atrocita-di-mussolini/

💜 Arriva oggi in libreria "La Palestina è una questione femminista" di Nada Elia«Laddove l’esercito demolisce le case de...
15/11/2024

💜 Arriva oggi in libreria "La Palestina è una questione femminista" di Nada Elia

«Laddove l’esercito demolisce le case dei palestinesi – scrivono Francesca Coin e Sara Farris nella prefazione del libro – le donne creano nuove abitazioni in grotte di fortuna. Laddove tagliano l’acqua, inventano un sistema di desalinizzazione per trasformare in acqua potabile l’acqua del mare. Coltivatrici, raccoglitrici, trasformatrici e commercianti, le donne palestinesi hanno sempre avuto cura di preservare i semi, l’acqua e le varietà delle piante alimentari esistenti nella propria terra, perché sapevano che da quelle dipendeva la sussistenza delle loro comunità. È a questi esempi di riproduzione quotidiana che Elia ritorna per raccontare le pratiche concrete con cui le donne e gli uomini palestinesi lottano per la libertà e cercano di prosperare in condizioni di deprivazione».

👉Per leggere il libro: https://edizionialegre.it/product/la-palestina-e-una-questione-femminista/

𝗡𝗼𝗻 𝗰’𝗲̀ 𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘃𝗲𝗿𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮.𝗣𝗲𝗿 𝘂𝗻 𝗽𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗺𝘂𝘁𝘂𝗼 𝘀𝗼𝗰𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 – 𝗚𝗸𝗻, 𝘂𝗻 𝗮𝗽𝗽𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝟭𝟳 𝗻𝗼𝘃𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲M...
13/11/2024

𝗡𝗼𝗻 𝗰’𝗲̀ 𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘃𝗲𝗿𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮.
𝗣𝗲𝗿 𝘂𝗻 𝗽𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗺𝘂𝘁𝘂𝗼 𝘀𝗼𝗰𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 – 𝗚𝗸𝗻, 𝘂𝗻 𝗮𝗽𝗽𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝟭𝟳 𝗻𝗼𝘃𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲

Mentre si prepara la giornata “Sarà festa o rabbia” del 17 novembre a Firenze, lanciamo questo che è un appello di solidarietà alla lotta ex Gkn. Ma non è solo questo.

Diciamola così: la solidarietà a una lotta operaia contro delocalizzazione, licenziamenti e impoverimento dovrebbe essere un dovere elementare. Tanto più se stiamo parlando dell’assemblea operaia permanente più lunga della storia del movimento operaio italiano, assediata da ogni lato sul piano politico e logorata dalla mancanza di stipendi. Un dovere elementare che non sempre può essere dato per scontato, visto il grado di frantumazione che attraversa le forze della sinistra radicale, sociali e sindacali del nostro paese. Ribadirlo, quindi, non è ridondante.

Tuttavia, crediamo si tratti di andare oltre questo dovere elementare. La domanda che ci poniamo, che poniamo, ancora una volta: 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗽𝗲𝗿𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗰𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗰𝗼𝗻𝗳𝗶𝘁𝘁𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗲𝘅 𝗚𝗸𝗻? Possiamo lasciare il compito di una vittoria – o anche di decidere per la sconfitta – tutta sulle spalle di una comunità operaia che, nel logoramento dell’assedio, non può che assottigliarsi e finire inevitabilmente per cedere? Sul fronte sindacale, ad esempio, ha senso privilegiare i propri piccoli o grandi apparati sindacali rispetto al supporto di una lotta e di luoghi decisionali unitari, a partire dalle assemblee di lavoratori e lavoratrici e di istanze elettive democratiche dal basso?

Il capitale non sta lasciando e non lascerà niente di intentato. Di fatto ha azzerato qualsiasi diritto sindacale e democratico in quella fabbrica. Anche per loro la ex Gkn è un laboratorio. Smontarglierlo, farli rimbalzare, sarebbe necessario anche solo per le lotte che verranno. Eppure anche questo piano di considerazioni rimane insufficiente. Le organizzazioni firmatarie di questo appello, le singole e i singoli, non si considerano solo solidali verso quella lotta. Si considerano complici, coinvolte, sorelle e partecipi della sua traiettoria.

Se la lotta ex Gkn ha visto inevitabilmente indebolirsi la propria fase propulsiva, ha dall’altro lato visto rafforzarsi la propria capacità progettuale. La lotta ai licenziamenti nel tempo non può essere semplicemente il prolungamento di se stessa. 𝗣𝗲𝗿 𝗿𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗵𝗮𝗶 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗿𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮, 𝗽𝗲𝗿 𝗿𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗺𝗲𝘀𝗶 𝗱𝗶 𝗼𝗿𝗴𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗲 𝗱𝗲𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲. 𝗣𝗲𝗿 𝗿𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗵𝗮𝗶 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼. Gli operai ex Gkn sono stati costretti, loro malgrado, a traslare la lotta dal semplice rifiuto dei licenziamenti all’idea della fabbrica socialmente integrata. Dover “sopravvivere” qui e ora, rispondere subito al vuoto lasciato volutamente dal capitale, li ha costretti a uno scarto di elaborazione nell’applicazione di concetti come intervento pubblico, transizione ecologica, mutualismo, struttura del controllo operaio e sociale.

Il loro “qui e ora” non significa che nutrano illusioni sul fatto che simili idee siano applicabili nella cornice di questo sistema. Significa che rispondono all’attacco che il sistema porta, producendo un’idea concreta che rafforza la lotta. La forza di poter dire che un’altra fabbrica, un’altra vita, un’altra produzione, perfino un altro genere di relazioni umane, sarebbero difficili ma possibili già oggi con i mezzi a disposizione, evidenzia ancora di più come sia la cornice di sistema a impedire l’obiettivo.

Noi pensiamo che un simile laboratorio non esista in questo paese in nessun altro luogo. E che più viene lasciato alle sole forze del collettivo operaio, più è destinato a essere un laboratorio asfittico, sotto assedio, costretto a vivere solo di pesanti necessità. Come ha ripetuto la vertenza più volte: siamo in sala operatoria, con una grave emorragia, ci curiamo da soli e dobbiamo pensare anche a ciò che faremo da grandi. Ci sentiamo quindi di ribadire questi concetti:
La 𝘀𝗼𝗹𝗶𝗱𝗮𝗿𝗶𝗲𝘁𝗮̀ in termini di partecipazione ai grossi eventi della ex Gkn rimane un dovere stringente. Ma la partecipazione in termini di risorse, competenze, attenzione politica e sindacale, lo è altrettanto;

La 𝗹𝗼𝘁𝘁𝗮 ha chiesto più volte: diteci dove stiamo sbagliando. Ha messo “in piazza” le proprie scelte, permesso che diventassero un laboratorio, un dibattito. Non possiamo non cogliere questa possibilità, quella cioè di avere un laboratorio di discussione dove la convergenza si misuri con il presente e con il progetto;

Il 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 che la ex Gkn è stata costretta ad accennare, sotto un pesante stato di necessità e di forze risicate, riguarda almeno tre fondamentali aspetti che vanno tenuti saldamente uniti e formano in embrione le parti di questo possibile progetto:

- la 𝗰𝗼𝗻𝗴𝗶𝘂𝗻𝘁𝘂𝗿𝗮 𝘁𝗿𝗮 𝗺𝗼𝘃𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 (climatico, sociale, sindacale, transfemminista, contro la guerra ecc.);
- il 𝗺𝘂𝘁𝘂𝗮𝗹𝗶𝘀𝗺𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗹𝗶𝘁𝘁𝘂𝗮𝗹𝗲 come risposta al crollo del tessuto sociale del paese e come leva di aiuto allo sviluppo della coscienza di classe;
- la 𝗿𝗶𝘃𝗲𝗻𝗱𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝘁𝗿𝗮𝗻𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮 sotto controllo operaio e sociale, come alternativa politica all’imperante liberismo, per una proposta che sia maggioritaria nella società.

Non solo riteniamo che questo spiraglio vada tenuto aperto con tutte le nostre forze, ma anche che dovremmo ragionare tutte e tutti di come evitare che un simile patrimonio vada disperso. Faremo di tutto perché questo non avvenga. 𝗳𝗮𝗯𝗯𝗿𝗶𝗰𝗮 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗴𝗿𝗮𝘁𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗲̀ 𝘂𝗻 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝗿𝗿𝗶𝘃𝗼, 𝗺𝗮 𝘂𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗿𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗹𝗼𝘁𝘁𝗮. Chi oggi rimane silente su questo, dovrebbe almeno entrare nel dibattito su come pensa che delocalizzazioni e licenziamenti possano essere sconfitti.

Il sistema generalmente inteso – nelle sue mille facce (economica, politica, istituzionale, giuridica ecc.) – è perfettamente consapevole dell’esempio che rappresenterebbe uno sbocco anche solo momentaneamente vittorioso di questa lotta. Il pericolo è che questo non sia invece capito da noi. Noi, in breve, riteniamo che a questa convergenza non ci sia alternativa, che fuori da questa convergenza e da un laboratorio su questi temi non ci sia capacità di ribaltamento dei rapporti di forza. E di conseguenza non ci sia alternativa alla catastrofe di questo sistema.

Questa convergenza deve continuare nel rafforzamento della vertenza, nel difenderla a fianco della ex Gkn. Costruendo la giornata del 17 novembre sappiamo bene una cosa: se la ex Gkn dovesse cadere, mantenere viva una simile progettualità sarà molto più difficile. Ma sarà comunque un compito che dovremo darci. Per questo vogliamo cominciare a discutere di come costruire questo “laboratorio”, non certo una soggettività partitica, ma un 𝗣𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗠𝘂𝘁𝘂𝗼 𝗦𝗼𝗰𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝘁𝗿𝗮 𝗿𝗲𝗮𝗹𝘁𝗮̀ 𝘀𝗼𝗿𝗲𝗹𝗹𝗲, 𝘀𝗶𝗻𝗴𝗼𝗹𝗶 𝗲 𝘀𝗶𝗻𝗴𝗼𝗹𝗲, 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗲 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶, che intendono ritrovarsi attorno ai tre punti qualificanti (convergenza, mutualismo, intervento pubblico) in una prospettiva di trasformazione sociale ed ecologica e in un percorso di lotta che faccia oggi della vertenza Gkn un’esperienza esemplare per animare mille altre lotte.

𝗗𝗶𝘀𝗰𝘂𝘁𝗲𝗿𝗲𝗺𝗼 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝘀𝘂 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗮𝗿𝗿𝗶𝘃𝗮𝗿𝗲 𝗮 𝘂𝗻 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗱𝗶𝘀𝗰𝘂𝘁𝗲𝗿𝗻𝗲, 𝘂𝗻 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗮𝗿𝗮̀ 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗮 𝗹𝗼𝘁𝘁𝗮.

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«Táíwò, attingendo alla tradizione del pensiero coloniale, rifiuta di accontentarsi di verniciare le catene dell’oppress...
12/11/2024

«Táíwò, attingendo alla tradizione del pensiero coloniale, rifiuta di accontentarsi di verniciare le catene dell’oppressione con i colori dell’arcobaleno e propone un’alternativa materialistica che affronti «direttamente il compito di redistribuire le risorse e il potere sociale, piuttosto che perseguire obiettivi intermedi riscossi solo sul piano simbolico». Tale «politica costruttiva» non nega le specifiche oppressioni (di genere, di classe e di etnia), ma cerca un nesso comune nella pratica di lotta contro il potere».

👇Queste le parole di Luca Cangianti pubblicate Carmilla a proposito del libro "La cattura delle élite"

di Luca Cangianti Olúfẹ́mi O. Táíwò, La cattura delle élite. Come le identità oppresse vengono [...]

💜Ecco il primo libro del nuovo corso della collana Feminist con la direzione, come annunciato, di Francesca Coin e Sara ...
11/11/2024

💜Ecco il primo libro del nuovo corso della collana Feminist con la direzione, come annunciato, di Francesca Coin e Sara Farris.

👉 Dal 15 novembre arriva in libreria "La Palestina è una questione femminista" di Nada Elia, scrittrice palestinese della diaspora, attivista del Palestinian Feminist Collective e professoressa universitaria di Global and Gender studies negli Stati uniti: https://edizionialegre.it/product/la-palestina-e-una-questione-femminista/

Le donne palestinesi raramente vengono poste al centro dei dibattiti sulla Palestina, in genere interpretata attraverso una lente maschile e, spesso, militarizzata. Così come spesso sono escluse dai dibattiti del femminismo occidentale mainstream.
Nada Elia, con questo libro pieno di rabbia, amore e speranza, cambia il consueto punto di vista sul conflitto mediorientale mettendo al centro della sua analisi intersezionale l’attivismo delle donne palestinesi, e dimostrando che nessuna visione della resistenza può dirsi completa se non dedica ampio spazio al loro contributo.

✊In copertina l'opera di Ninjaz - Graffiti Artist, realizzata durante la sessione di live painting dell’evento All Eyes On Palestine svoltosi il primo ottobre davanti i cancelli dell'ex Gkn a Campi Bisenzio. Opera messa all'asta insieme ad altre dal Collettivo di Fabbrica per finanziare il progetto di S.O.S. GAZA organizzato da Mutuo Soccorso Milano APS, per sostenere la costruzione di un pozzo con pannelli solari e il progetto Woman with Palestine, a supporto delle donne palestinesi.

«Il libro era troppo scomodo per la memoria individuale di qualcuno dei protagonisti e dell’intero paese».Valerio Renzi ...
09/11/2024

«Il libro era troppo scomodo per la memoria individuale di qualcuno dei protagonisti e dell’intero paese».

Valerio Renzi su “Le atrocità di Mussolini. I crimini di guerra rimossi dell’Italia fascista” di Michael Palumbo

Una riflessione a partire dalla pubblicazione (finalmente) di "Le atrocità di Mussolini. I crimini di guerra rimossi dell’Italia fascista".

07/11/2024

Possiamo finalmente annunciarlo: Francesca Coin e Sara Farris sono le nuove direttrici della nostra collana Feminist!

«L’ultima ondata di movimenti femministi globali ha messo in difficoltà regimi, despoti e autoritarismi in tutto il mondo – dicono Francesca e Sara – Vogliamo che la collana Feminist sia un luogo dove queste pratiche di resistenza diventino teoria politica, capace di indicare strade di organizzazione e trasformazione. La collana Feminist si occuperà di cura e riproduzione sociale, di intersezionalità, di immaginari eco e transfemministi radicati in una coscienza di classe e antirazzista. Si occuperà di resistenza femminista ai regimi e alla guerra, di femminismo palestinese, arabo, nero e subalterno, in poche parole di come il femminismo può cambiare il mondo».

Pochi giorni di attesa e vi sveleremo il primo titolo del nuovo corso della nostra collana!

La seconda vittoria di Donald Trump rende più attuale e utile che mai il libro di Wu Ming 1 "La Q di Qomplotto". In ques...
06/11/2024

La seconda vittoria di Donald Trump rende più attuale e utile che mai il libro di Wu Ming 1 "La Q di Qomplotto".

In questi giorni abbonderanno le (necessarie) analisi sul perché Kamala Harris abbia perso, ma è vitale capire anche come Trump abbia potuto rivincere.

La società americana è stata preparata a quest'esito dalla diffusione incontrollata di fantasie di complotto, QAnon in primis, e dall'uso dei social come arma, soprattutto Twitter divenuto X e "weaponizzato" da Elon Musk al servizio di Trump.
Non è un caso se la Q è stata usata dalla campagna di Trump come "fischio per cani" rivolto ai "true believers". Si vede bene in questo video diffuso dallo stesso Musk: https://x.com/i/status/1853612871877329188

Nella bandella di "La Q di Qomplotto" si diceva:

«Eppure qualcosa è cambiato. Comincia una nuova fase. La storia di QAnon era solo un prologo».

👉Conoscere bene quel prologo aiuta a capire cosa ci aspetta, e come affrontarlo: https://edizionialegre.it/product/la-q-di-qomplotto/

Dal 20 al 29 novembre sarà in Italia Maya Wind, l'autrice di "Torri d'avorio e d'acciaio", il libro che dimostra la fond...
05/11/2024

Dal 20 al 29 novembre sarà in Italia Maya Wind, l'autrice di "Torri d'avorio e d'acciaio", il libro che dimostra la fondatezza della campagna di boicottaggio delle università israeliane al centro delle mobilitazioni universitarie in tutto il mondo contro la guerra a Gaza.

Maya presenterà il suo libro nei principali atenei italiani, in particolare a Roma, Napoli, Firenze, Pisa, Bologna, Torino, Milano e Venezia.
Momenti imperdibili di discussione e mobilitazione.

👇Qui tutti i dettagli delle iniziative in programma👇

Su Jacobin Italia lo storico Carlo Greppi ricostruisce la storia del libro di Michael Palumbo, "Le atrocità di Mussolini...
05/11/2024

Su Jacobin Italia lo storico Carlo Greppi ricostruisce la storia del libro di Michael Palumbo, "Le atrocità di Mussolini", che dopo trent'anni arriva finalmente negli scaffali documentando i crimini di guerra rimossi dell’Italia fascista

Vede finalmente gli scaffali il libro scomparso che documenta i crimini rimossi dell’Italia fascista e le atrocità commesse dai soldati italiani in Africa e in Europa

COME INTRAPPOLARE L'AUTONOMIA DEI SUBALTERNI E LE LOTTE DI CLASSE«Il neoliberalismo "progressista" ha ribrandizzato le v...
03/11/2024

COME INTRAPPOLARE L'AUTONOMIA DEI SUBALTERNI E LE LOTTE DI CLASSE

«Il neoliberalismo "progressista" ha ribrandizzato le vecchie oppressioni con il linguaggio dei gruppi rivoluzionari. Così facendo è stata screditata la critica e sono state selezionate tra le minoranze i campioni della meritocrazia; cantanti, sportivi e imprenditori. Il populismo neoliberale di estrema destra ha strumentalizzato a sua volta questa operazione al fine di rafforzare la separazione razziale, sessuale e di classe. In mezzo soffocano i subalterni.
Táíwò denuncia entrambi gli esiti e offre una visione di una politica egualitaria organizzata secondo principi democratici radicali».

👉Con queste parole pungenti ed efficaci Roberto Ciccarelli analizza su il manifesto "La cattura delle élite", il libro di Olúfẹ́mi Táíwò: https://ilmanifesto.it/come-intrappolare-lautonomia-dei-subalterni-e-le-lotte-di-classe

👉Per leggere il libro: https://edizionialegre.it/product/la-cattura-delle-elite/

🔴 Da oggi in libreria "Le atrocità di Mussolini. I crimini di guerra rimossi dell’Italia fascista" 🔴 Il libro di Michael...
01/11/2024

🔴 Da oggi in libreria "Le atrocità di Mussolini. I crimini di guerra rimossi dell’Italia fascista" 🔴

Il libro di Michael Palumbo porta alla luce la documentazione proveniente dagli archivi nazionali degli Stati Uniti a Washington DC e dalla Commissione delle Nazioni Unite per i Crimini di Guerra con cui, insieme a ulteriore materiale reperito in dieci lingue diverse, comprova le atrocità commesse in tutti i paesi in cui l’Italia entrò in guerra: dalla Libia all’Etiopia, dalla Grecia alla Jugoslavia. Crimini poi insabbiati dagli angloamericani per non disturbare gli equilibri del dopoguerra e mantenere a disposizione una classe dirigente utile alla crociata anticomunista della nuova Italia democratica.

Lo stile di Palumbo e la drammaticità degli eventi offrono un affresco tragico e illuminante di cosa è stata l’Italia fascista, un volto che le forze politiche eredi di quella stagione provano costantemente a rimuovere dalla memoria nazionale.

👉 Trovi il libro in libreria, sul nostro sito e nei commenti 👇

Su Jacobin Italia Cinzia Arruzza intervista Olúfẹ́mi Táíwò sul suo libro "La cattura delle élite". E ci ricorda che il p...
29/10/2024

Su Jacobin Italia Cinzia Arruzza intervista Olúfẹ́mi Táíwò sul suo libro "La cattura delle élite". E ci ricorda che il pensiero anticoloniale può essere l'antidoto al depotenziamento delle identity politics. Anche nelle prossime presidenziali Usa

Olúfẹ́mi Táíwò fa saltare le prospettive del dibattito dominante sulle «guerre culturali». E ci ricorda che il pensiero anticoloniale può essere l'antidoto al depotenziamento delle identity politics. Anche nelle presidenziali Usa

28/10/2024

Questo libro è stato già pubblicato nel 1992 (con il titolo L’Olocausto rimosso), ma nessuno lo ha mai trovato in libreria. Rizzoli decise infatti, subito dopo averle stampate, di mandare al macero tutte le copie di questo testo, ritenuto evidentemente troppo scomodo.
L'autore Michael Palumbo porta infatti alla luce la documentazione degli archivi degli Stati Uniti e della Commissione dell’Onu per i Crimini di Guerra che comprovano i crimini fascisti in Libia, Etiopia, Grecia e Jugoslavia, poi insabbiati dagli angloamericani per non disturbare gli equilibri del dopoguerra e mantenere a disposizione una classe dirigente utile alla crociata anticomunista.
Trent'anni dopo, Le atrocità di Mussolini arriva finalmente in libreria. Dal primo novembre.

👉 Se vuoi riceverlo a casa puoi acquistarlo subito dal nostro sito: https://edizionialegre.it/product/le-atrocita-di-mussolini/

«Il libro di Wind si basa su solide fonti storiche: ora che conosciamo la storia, Wind interroga le nostre responsabilit...
24/10/2024

«Il libro di Wind si basa su solide fonti storiche: ora che conosciamo la storia, Wind interroga le nostre responsabilità. Sostiene che l’adesione al pacbi (la campagna palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele) è necessaria non solo per spezzare un sistema internazionale di complicità e omertà, ma anche per spingere le università israeliane a non rendersi strumento della sistematica violazione dei diritti umani dei palestinesi e della libertà accademica dei colleghi e colleghe critiche delle politiche israeliane».

👉Sul il manifesto di oggi una bellissima recensione di Paola Rivetti di "Torri d'avorio e d'acciaio" di Maya Wind: https://ilmanifesto.it/universita-israeliane-una-lunga-complicita

👉Per leggere il libro: https://edizionialegre.it/product/torri-davorio-e-dacciaio/

20/10/2024

Di recente le identity politics sembrano rafforzare più che frenare la cattura delle élite, ma uscire dalla trappola è più complicato di quanto si possa pensare. Le élite usano infatti gli incentivi tipici delle società capitaliste, premiano i discorsi che permettono di individualizzare i problemi collettivi e cooptano alcuni selezionati “rappresentanti” delle soggettività oppresse per pacificare i movimenti, ribrandizzando le istituzioni esistenti senza modificare concretamente la società. Solo quando la cooptazione fallisce torna la repressione.

👉 Trovi "La cattura delle élite" in libreria e qui https://edizionialegre.it/product/la-cattura-delle-elite/

La scorsa domenica all'assemblea del Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze abbiamo partecipato all'asta per le...
16/10/2024

La scorsa domenica all'assemblea del Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze abbiamo partecipato all'asta per le opere realizzate durante la sessione di live painting dell’evento All Eyes On Palestine del 1 ottobre che si è svolta davanti i cancelli dell'ex Gkn a Campi Bisenzio.

😎 Con la nostra offerta ci siamo aggiudicati "Una sola lotta”, l'opera di Ninjaz - Graffiti Artist.

✊ Il ricavato dell'asta organizzata dal Collettivo di Fabbrica, che includeva anche le opere di Luchadora, Blau Sein e ZENRO, verrà utilizzato per finanziare il progetto di S.O.S. GAZA organizzato da Mutuo Soccorso Milano APS, per sostenere la costruzione di un pozzo con pannelli solari e il progetto Woman with Palestine, a supporto delle donne palestinesi.

⏳ Ma la storia di questo graffito che abbiamo tra le mani è appena iniziata. Infatti il volto della donna con la kefiah che ci siamo aggiudicati diventerà presto la copertina di un nostro libro della collana , che ha al centro proprio le donne palestinesi. Esce a novembre: solo poche settimane di attesa!

🔴 Siamo orgogliosi di far parte della comunità di azionisti che oggi si è riunita a Campi Bisenzio per approvare il pian...
13/10/2024

🔴 Siamo orgogliosi di far parte della comunità di azionisti che oggi si è riunita a Campi Bisenzio per approvare il piano di reindustrializzazione dal basso della ex Gkn 🔴
Questa lotta in tre anni ha prodotto tanti “miracoli”, non caduti dal cielo ma frutto della determinazione e della capacità di convergenza e azione collettiva.
Sembra un miracolo aver resistito tre anni, aver raccolto un milione e trecentomila euro per la nuova società, aver unito movimento per il clima e movimento operaio con tanto di presenza in assemblea oggi di Greta Thunberg.
Tra i miracoli fatti collettivamente ci sono stati i nostri Festival di letteratura working class, che hanno avuto un grande successo proprio grazie a questa convergenza culturale nel vivo di una lotta operaia.
All’assemblea oggi abbiamo proposto – comunque vada l’ultimatum posto alle istituzioni per rendere operativa la reindustrializzazione – di assumere la decisione di fare un nuovo “pesce d’aprile” ai padroni che vogliono continuare a raccontare le loro storie tossiche lasciando muto chi lavora.
👉 E così, all’unanimità, l’assemblea degli azionisti di Gff (Gkn for future) ha votato le date che abbiamo proposto per organizzare di nuovo insieme a Campi Bisenzio il prossimo festival di letteratura working class:
Tenetevi liberi per il 4, 5, 6 aprile 2025! 😎

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Rome
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