06/05/2024
NOVITÀ DAL MONDO IMMOBILIARE
💶⬆️Compravendite immobiliari, il calo rallenta ma i prezzi crescono ancora
🏠Un appartamento di 40 metri quadri in zona Lima-Porta Venezia arriva a toccare un prezzo di 350mila euro a Milano. È solo un esempio dei prezzi elevati che si incontrano nella città lombarda e che, pur non essendo il termometro del mercato residenziale italiano, mostrano come le quotazioni nel Paese resistano nonostante tassi di interesse tali da aver allontanato, almeno finora, dall’acquisto chi per farlo doveva necessariamente accendere un mutuo. Valori che in città come Milano lievitano.
✔️Secondo ISTAT nel quarto trimestre 2023 l’indice dei prezzi delle abitazioni rimane invariato rispetto al trimestre precedente e aumenta dell’1,8% sul 2022. A crescere sono soprattutto i prezzi delle abitazioni nuove che aumentano dell’8,9% (in accelerazione rispetto al +7,9% del trimestre precedente).
✔️Le compravendite, seppur in terreno negativo, negli ultimi mesi del 2023 hanno contenuto la perdita. Per gli italiani la casa resta un importante asset di portafoglio, sia come prima abitazione sia se acquistata per investimento. Nell’Osservatorio dell’agenzia delle Entrate pubblicato il 7 marzo scorso e relativo all’ultimo trimestre del 2023 la frenata delle compravendite di case registrata ha rallentato e il calo si è fermato al -3,3%, con quasi 202mila compravendite siglate (7mila in meno di un anno prima).
✅Nonostante il trend in atto, il mercato residenziale italiano è riuscito a esprimere quasi 710mila abitazioni vendute nel 2023 (-10% rispetto al 2022). Meno del 40%, negli ultimi tre mesi dell’anno passato, sono state acquistate con il mutuo.
👀Italiani alla finestra
«Il recente blocco delle operazioni c’è stato perché la gente è stata alla finestra in attesa della discesa dei tassi - spiega Antonio Intini, chief business officer di Immobiliare.it -, ma molte pratiche erano pronte per essere attivate. Bisogna sottolineare che i tassi intanto sono scesi dai massimi raggiunti oltre il 5% e sono piano piano diminuiti verso il 3,5 per cento».
🏦Questo il ragionamento in termini di credito. «Sul fronte immobiliare sta aumentando invece l’offerta, dalla metà del 2023 si sono registrati i primi segnali di questo trend, ma il calo è stato solo del 10% circa - continua Intini -. Un incremento che possiamo definire però fisiologico, e comunque compensato da una domanda che resiste alle pressioni negative». La domanda oggi si distribuisce su più annunci, visto il calo dell’offerta, facendo aumentare i tempi di vendita, si vende ancora bene ma in più settimane. «Il dato interessante è che diminuiscono gli annunci scontati, indice di sforzo del mercato», sottolinea l’intervistato. In linea di massima il cliente è comunque più selettivo.
Intini tiene a ridimensionare il calo delle compravendite, che - dice - hanno appena iniziato a contrarsi. «Il 2023 è stato il primo anno di discesa - spiega - e anche se adesso è difficile fare previsioni per il 2024, credo che supereremo le unità vendute lo scorso anno. Anche se le previsioni potranno essere più realistiche quando saranno resi noti i dati del primo trimestre 2024».
🤒Comuni capoluogo in sofferenza
A livello nazionale, le compravendite di abitazioni diminuiscono soprattutto nei Comuni capoluogo, dove il calo è del 4,7% (circa 3mila abitazioni scambiate in meno rispetto al quarto trimestre 2022), ma subiscono una flessione anche nei comuni non capoluogo, -2,7%.
🤕E nelle otto maggiori città per popolazione? Qui la variazione tendenziale annua negativa è stata del 5,7%, di poco superiore al dato nazionale: si contano circa 1.800 abitazioni acquistate in meno nel quarto trimestre 2023 rispetto allo stesso trimestre del 2022. I cali più elevati sono stati registrati a Firenze e Roma, rispettivamente -8% e -11 per cento. Seguono Torino (-3,2%) e Bologna con una diminuzione del 5,7%. A Milano e Napoli la diminuzione è rispettivamente del 2,3% e del 2,7%, infine, più contenuta è la decrescita a Palermo, che registra una variazione del -1,6%.
FONTE: Paola Dezza (Il Sole24ore)