"Bettino Craxi è uno dei personaggi più potenti e controversi della Prima Repubblica. È stato segretario del Partito Socialista, uno dei socialisti che ha fondato l'autonomismo come anticomunismo e che, su questa linea, ha tenuto una strategia di modernizzazione dell'Italia. Il problema è che con la fine della Guerra Fredda e le inchieste della magistratura si è scoperto che il sistema che aveva messo in piedi era un sistema nel quale c'era un elemento di corruzione, per il finanziamento occulto dei partiti, che era illecito. Questo ha provocato una serie di effetti a catena".
Così Massimo Franco, ospite della rubrica "Prima Repubblica" a cura di Francesco De Leo, racconta la figura di Bettino Craxi, protagonista del suo ultimo libro Il fantasma di Hammamet. Perché l'ombra di Bettino Craxi incombe ancora sull'Italia" (Solferino). Puoi riascoltare la puntata integrale di "Prima Repubblica" on demand sul sito di Radio Radicale.
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"Trump è espressione del capitalismo più predatorio, selvaggio e violento. Le sue politiche arricchiscono chi è già molto ricco a scapito di chi ha redditi medi o bassi", afferma Carlo Calenda, senatore e segretario di Azione, intervistato da Sonia Martina.
Nell’intervista, Calenda analizza le conseguenze dei primi decreti firmati dal nuovo Presidente degli Stati Uniti. Tra i temi affrontati: il ritiro degli USA dall’accordo OCSE sulla Global Minimum Tax, definito un colpo alle classi medie, e il rischio crescente rappresentato dalle criptovalute che Calenda considera "un gigantesco schema Ponzi".
Calenda si sofferma anche sulle crisi industriali italiane sottolineando la necessità di misure immediate per sostenere le imprese, soprattutto di fronte ai rischi legati ai dazi e ai rincari energetici.
Puoi riascoltare l’intervista integrale a Carlo Calenda on demand sul sito di Radio Radicale.
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Nei primi 13 giorni del 2025 sono stati registrati 6 suicidi e 2 decessi per cause da accertare nelle carceri italiane, un dato che segna un triste record rispetto agli anni precedenti. Un fenomeno che non può essere considerato un evento privato, ma un problema sociale urgente.
Nella rubrica "La nuda verità - Punto di vista", Maria Antonietta Farina Coscioni e Massimo Barra riflettono su questa crisi. Barra propone una distinzione chiave: i suicidi in carcere riguardano due gruppi principali, tossicodipendenti e non tossicodipendenti, con sintomatologie e motivazioni diverse.
"La terapia è la vera prevenzione per i suicidi tra i detenuti tossicodipendenti. Il resto sono chiacchiere inutili", spiega Barra, denunciando le inefficienze di un sistema lento e poco coordinato, che ostacola il trasferimento dei detenuti dalle carceri alle comunità terapeutiche. "Per mandare un tossicodipendente a curarsi fuori dal carcere possono volerci mesi, a volte anni, mentre queste persone hanno bisogno di risposte immediate".
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"Craxi non era arrogante: aveva un carattere ruvidissimo, infatti come padre era molto complicato, dietro il quale nascondeva un cuore di burro. Era un uomo di una tenerezza impressionante. Poi era tutto politico. Lui difendeva una cosa sola: il primato della politica. Il 3 luglio 1992, Craxi, davanti alla nazione e quindi nell'aula del Parlamento, non fa una chiamata di correità. Tutt'altro. chiede a un'intera classe dirigente di quell'epoca di dare una fine politica alla Prima Repubblica. Non tramava nell'ombra, cercava semplicemente di capire che cosa era successo e che cosa stava succedendo, qual era la genesi, chi erano i personaggi in quel momento protagonisti di quella che lui definiva falsa rivoluzione".
Così Stefania Craxi, senatrice di Forza Italia, ricorda il padre bettino di cui in questi giorni ricorre il venticinquesimo anniversario della scomparsa. Puoi ascoltare l'intervento integrale di Stefania Craxi in occasione della presentazione del libro di Massimo Franco "Il fantasma di Hammamet. Perché l'ombra di Bettino Craxi incombe ancora sull'Italia" (Solferino), on demand sul sito di Radio Radicale.
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Nella rubrica "Due microfoni", Emilio Targia intervista Francesco Merlo per ricordare Oliviero Toscani, scomparso a 82 anni. Toscani, definito "il Pannella della fotografia", è descritto come un artista capace di rivoluzionare lo sguardo, trasformando le sue immagini in manifesti culturali contro il razzismo, la pena di morte e le convenzioni sociali.
"Le sue fotografie non parlavano mai di prodotti: usava la pubblicità per lanciare messaggi universali. La sua idea di fotografia era dinamica, lontana dai musei, parlava al mondo come i vetri istoriati delle cattedrali", ricorda Merlo, sottolineando la genialità provocatoria ma intrisa di umanità di Toscani.
Un omaggio a un maestro che ha lasciato un segno indelebile nella cultura visiva e sociale.
Puoi riascoltare l’intervista integrale sul sito di Radio Radicale.
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Nella rubrica "Puntini sull'AI", Marco Cerrone discute con Fortunato Musella, professore di Scienza Politica, del futuro dell’università nell’era dell’intelligenza artificiale.
Cerrone chiede: "Le università pubbliche riusciranno a mantenere la loro centralità o rischiano di essere messe in ombra dalle grandi piattaforme che dominano il mercato dell’IA?" Musella risponde indicando tre condizioni essenziali: "Continuare a fare ricerca, agire come una comunità integrata e mantenere il valore pubblico dell’università, che non è profit ma al servizio della cittadinanza".
La puntata esplora anche come ristrutturare la didattica e definire nuovi strumenti per adattarsi a un mondo in rapida evoluzione tecnologica.
Puoi riascoltare la puntata integrale sul sito di Radio Radicale.
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Nell’intervista di Lanfranco Palazzolo, Anna Rossomando, senatrice del Partito Democratico, critica duramente il DDL Sicurezza e le politiche del governo sulle carceri, definite "liberticide" e contrarie ai principi costituzionali.
"La situazione delle carceri è drammatica. Si tagliano fondi alla giustizia di prossimità e alle spese legali per gli assolti, mentre si aumenta il numero di detenuti con leggi repressive", afferma Rossomando. Sottolinea inoltre che "il cosiddetto pacchetto sicurezza introduce misure che consentono l’uso della forza anche contro le cosiddette resistenze passive".
La senatrice esprime preoccupazione per l’attuale quadro politico: "Il Parlamento è umiliato, non c’è spazio per il confronto. Stiamo assistendo a un pericoloso stravolgimento delle regole democratiche".
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La questione del DDL Sicurezza continua a far discutere, anche a livello internazionale. Sei Relatori Speciali delle Nazioni Unite hanno espresso preoccupazioni su possibili violazioni dei diritti fondamentali, tra cui la libertà di espressione e di associazione. In Italia, il dibattito resta acceso tra maggioranza e opposizione.
Nell’intervista a Lanfranco Palazzolo, Alberto Balboni, presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato, difende il provvedimento: "Questo disegno di legge non è a favore del Governo, ma dei cittadini che chiedono più sicurezza. Senza sicurezza non c’è libertà, soprattutto per le fasce più deboli della società".
Sul tema dello scudo penale per le forze dell’ordine, Balboni precisa: "Non si parla di scudo penale in senso tecnico, ma di evitare che l’iscrizione automatica nel registro degli indagati diventi una condanna anticipata, compromettendo chi ha agito per tutelare la sicurezza pubblica".
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La questione del terzo mandato per i presidenti di Regione, sollevata dai governatori Vincenzo De Luca e Luca Zaia, continua a far discutere. Se in Campania è stata approvata una legge regionale impugnata dal governo nel Veneto la Lega propone una modifica legislativa incontrando però resistenze politiche.
Nell’intervista con Lanfranco Palazzolo, il professor Mario Segni esprime una posizione netta: "Sono contrario a mandati troppo lunghi, il ricambio è necessario. La regola dei due mandati è giusta e va rispettata." Segni ricorda inoltre come, in passato, la sua stessa battaglia per l’elezione diretta dei sindaci e dei presidenti di Regione prevedesse il limite di due mandati, ritenuto essenziale per favorire il rinnovamento politico.
Puoi riascoltare l’intervista integrale sul sito di Radio Radicale.
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Simonetta Matone, deputata della Lega, commenta ai microfoni di Lanfranco Palazzolo il dibattito sul DDL sicurezza, in particolare le polemiche sullo scudo penale per le forze dell’ordine.
"Non c’è nessuna deriva autoritaria ma piuttosto una deriva delegittimante nei confronti di chi si limita a fare il proprio dovere", afferma Matone. "Non rispettare l’alt a un posto di blocco è un reato. Nel momento in cui forzi un posto di blocco ti assumi il rischio di ciò che può accadere", aggiunge, denunciando una criminalizzazione delle forze dell’ordine che considera grave e inaccettabile.
Puoi riascoltare l’intervista integrale sul sito di Radio Radicale.
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Partito Radicale deposita pdl Zuncheddu e altri su risarcimento vittime giustizia
Stamattina il Partito Radicale insieme alla tesoriera Irene Testa, a Gaia Tortora Presidente d'onore del Partito Radicale e a dieci vittime di giustizia ha depositato una proposta di legge di iniziativa popolare per consentire a chi è stato assolto di usufruire di una provvisionale di mantenimento in attesa della sentenza di risarcimento.
Da domani sulla piattaforma governativa sarà possibile firmare la proposta di legge Zuncheddu e altri su risarcimento danni vittime di giustizia.
Cecilia Sala, giornalista italiana arrestata a Teheran il 19 dicembre scorso, è stata liberata ed è in viaggio verso l'Italia.
Nelle interviste realizzate da Lanfranco Palazzolo, Elena Bonetti (Azione): "Siamo estremamente felici per la liberazione di Cecilia Sala e grati a chi ha lavorato per ottenere questo importante risultato". Stefano Maullu (Fratelli d’Italia): "Questo è il risultato della straordinaria credibilità che Giorgia Meloni ha ottenuto in così poco tempo in un contesto difficilissimo". Deborah Bergamini (Forza Italia): "Anche se ogni giorno ci è sembrato un secolo, si è riusciti a liberare Cecilia in tempi molto rapidi".
Puoi ascoltare tutte le interviste realizzate da Lanfranco Palazzolo e Sonia Martina sul sito di Radio Radicale.
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