Ida Carmina (m5s): “Totò Schillaci non era solo un grande campione dello sport ma un grande campione della vita. La sua umiltà, nonostante il successo, lo rendeva unico”.
"Totò Schillaci non era solo un grande campione dello sport ma un grande campione della vita", ha dichiarato Ida Carmina, deputata del Movimento 5 Stelle ed ex sindaca di Porto Empedocle intervistata da Lanfranco Palazzolo. Schillaci, simbolo delle "notti magiche" di Italia '90, ha lasciato un'impronta profonda non solo per i suoi successi sportivi ma anche per il suo impegno sociale. Nato nella periferia di Palermo, riuscì a riscattarsi attraverso il calcio, diventando un esempio per molti giovani.
Carmina ha ricordato Totò Schillaci come una persona umile e sempre disponibile verso gli altri: "La sua grandezza stava nella sua umiltà. Nonostante il suo successo era alla mano e impegnato nel sociale". Schillaci, oltre al calcio, si era dedicato a iniziative sociali, come la fondazione di una scuola calcio aperta anche a bambini immigrati.
La deputata ha sottolineato come Schillaci rappresenti un esempio di riscatto sociale e di legalità: "La sua storia dimostra che per creare sicurezza nelle città non bastano misure repressive. Servono educazione, scuole e impegno sociale".
Puoi ascoltare l'intervista integrale a Ida Carmina on demand sul sito di Radio Radicale.
👉 https://www.radioradicale.it/scheda/738866/
#TotòSchillaci #NottiMagiche #Calcio #Italia90 #Sport #Sicilia
Giovanna Reanda: "Era il 16 settembre del 2022, dopo tre giorni di coma muore a Teheran Masha Amini".
"Era il 16 settembre del 2022, dopo tre giorni di coma muore a Teheran Masha Amini. Questa ragazza curda, quindi non persiana, non sciita, si trovava in vacanza con la sua famiglia ed era stata arrestata il 13 dalla polizia religiosa perché non indossava il velo correttamente. La ragazza viene portata in una stazione di polizia, brutalmente picchiata, batte la testa e cade in coma.
In breve tempo diventa il simbolo di una generazione, la generazione Z, il simbolo di una lotta per una libertà che tutta quella generazione di giovani iraniani sognava e sogna. A due anni dalla sua morte il regime continua a temerla. La madre è tenuta segregata in una località che non si conosce e si muore per impiccagione (una persona ogni 7 ore in Iran) ma cantare e ballare nelle piazze per la libertà, per Masha e per tutte le altre in Iran si continua a fare.
La rivoluzione dell'amore che non si è mai fermata. "Donna, vita, libertà", questo il grido che ha portato nelle piazze di tutto il Paese centinaia di migliaia di persone, soprattutto giovani, giovanissimi, ragazze e ragazzi insieme, a sfidare un regime oscurantista.
Questa ragazza ha innescato un moto rivoluzionario che ha avuto eco anche in Occidente, compresa l'Italia. Le vittime delle manifestazioni sono tantissime. È difficile dare numeri esatti ma sicuramente gli arresti hanno superato quota 19 mila e le condanne a morte sono state eseguite senza un giusto processo.
L'Occidente, prima o poi, dovrà porsi il problema di come sostenere il popolo iraniano nel suo anelito a una vita diversa. Oggi, come del resto ha fatto il Partito Radicale per moltissime settimane in solitudine, c'è un'iniziativa politica che ricorda quel 16 settembre di due anni fa. Lo faremo questo pomeriggio ascoltando le voci di giornalisti e attivisti iraniani e non solo, insieme a Irene Testa. E non possiamo non ricordare le corrispondenze quotidiane del nostro Mariano Giustino, che in questi giorni presenta il suo ultimo libro 'Iran a mani
Nicola Moltemi sul Ddl sicurezza: "Questo strumento è fondamentale soprattutto a tutela delle categorie più deboli"
La Camera ha approvato il DDL Sicurezza, un pacchetto di norme che introduce nuove misure per aumentare, secondo le intenzioni dei promotori, la sicurezza nel Paese. Tra le principali novità spiccano l’introduzione delle bodycam per le forze dell’ordine e una stretta contro le occupazioni abusive, con pene più severe per chi detiene illegalmente immobili altrui. Il provvedimento include anche nuove disposizioni per limitare la commercializzazione della cannabis light e rafforzare il supporto legale agli agenti coinvolti in procedimenti giudiziari.
Per commentare il DDL Sicurezza, Lanfranco Palazzolo ha intervistato Nicola Molteni, sottosegretario all’Interno (Lega), che ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto in Commissione. "Questo strumento è fondamentale per alzare le soglie di difesa, soprattutto per le categorie deboli, come gli anziani vittime di truffe o dell’occupazione abusiva". Molteni ha respinto le critiche dell’opposizione che avevano accusato alcune norme di essere discriminatorie, affermando che "questa è una risposta giuridica a fenomeni di allarme sociale reale, come quello delle borseggiatrici nelle stazioni".
Molteni ha inoltre sottolineato come il pacchetto preveda un miglioramento delle condizioni operative delle forze dell’ordine con l’introduzione delle bodycam e la garanzia di coperture legali più ampie per gli agenti. "Le bodycam sono uno strumento di deterrenza e trasparenza, a beneficio non solo delle forze dell’ordine ma anche della comunità", ha aggiunto Molteni, evidenziando l'importanza di questo provvedimento per la sicurezza complessiva del Paese.
Puoi ascoltare l’intervista integrale a Nicola Molteni on demand sul sito di Radio Radicale:
👉 https://www.radioradicale.it/scheda/738283/
#DdlSicurezza #ForzeDellOrdine #OccupazioneAbusiva #CannabisLight #bodycam #borseggiatrici
“L'impressione che uno ha è che la Boccia si sia trasformata come il pifferaio magico, nel senso che suona le sue note e tutti le vanno dietro. In questa vicenda, che di fatto ha trattato soprattutto uno spaccato di costume, di stile, di senso (o meglio, di non senso) delle istituzioni, i media hanno avuto un ruolo importante: tutta la vicenda nasce sui giornali e va avanti nel sistema dell'informazione di questo Paese, mettendo l'opinione pubblica di fronte a un fatto e lasciandole la possibilità di giudicare”.
Così Augusto Minzolini, giornalista, gia parlamentare, intervistato sul caso Boccia da Lanfranco Palazzolo.
“Fin qui siamo andati bene". Prosegue Minzolini. “Ora di fatto non è che puoi andare avanti, non c'è un'altra evoluzione. Capisco anche i desideri dell'audience, perché ha fatto parlare molto, però a un certo punto tutti i casi finiscono. Un'altra cosa che secondo me è stata fuori posto è quella di portare la vicenda, con la denuncia del verde Bonelli, sul piano giudiziario. Questo richiedere, ed è un po' un automatismo della sinistra, sempre un ruolo supplente della magistratura, anche quando non c'è motivo, è una cosa che non mi piace perché ormai è un portato di quarant'anni che forse sarebbe meglio chiudere, finire”.
Puoi riascoltare l’intervista integrale di Lanfranco Palazzolo ad Augusto Minzolini on demand sul sito di Radio Radicale.
#AugustoMinzolini #Boccia #Sangiuliano #media #commento
“Nonostante tutto il dibattito estivo in cui Forza Italia sosteneva che la cittadinanza andasse semplificata alla fine non è cambiato assolutamente nulla. Ci siamo ritrovati in una situazione di grande discussione ma poi il voto contrario di tutta la maggioranza, compatta, ha bloccato tutto. È una dinamica che accade spesso in Italia: i dibattiti sulle leggi riempiono le pagine dei giornali ma non trovano riscontro nei fatti, soprattutto quando si arriva al voto in Parlamento. A rimetterci sono stati centinaia di migliaia di ragazzi apolidi o con cittadinanze di Paesi che non conoscono nemmeno, che desideravano poter esercitare il loro diritto e dovere di essere cittadini italiani”.
Queste le parole di Ettore Rosato intervistato da Lanfranco Palazzolo. Puoi ascoltare l’intervista integrale on demand sul sito di Radio Radicale.
#CittadinanzaItaliana #IusScholae #RiformaCittadinanza #Parlamento
Vincenzo Vita: "Sangiuliano sta facendo egli stesso un pasticcio. È vittima delle sue macchinazioni"
"Sangiuliano sta facendo egli stesso un pasticcio. È vittima delle sue macchinazioni perché questa vicenda, che poteva essere chiusa con tante scuse, si è ingigantita, si sta ingigantendo e potrebbe ingigantirsi ancora. Lui ha raccontato, parrebbe, delle cose non confortate dai fatti e questa signora, che poi capiremo esattamente chi è, sta a sua volta, e non credo di offenderla, traendo agio da questa vicenda perché comunque alla fine lei ne uscirà come un'influencer notissima ben più di quanto fosse. Una brutta storia che non credo finirà benissimo per Sangiuliano. Lui è incappato in quella cosa in cui un ministro non può mai incappare, cioè dire, non dire, farsi smentire. È un ministro della Repubblica che deve stare molto attento a non incappare in questi incidenti"
Così Vincenzo Vita, già parlamentare, presidente Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, intervistato da Lanfranco Palazzolo.
Puoi ascoltare l’intervista integrale a Vincenzo Vita on demand sul sito di Radio Radicale.
#Sangiuliano #ministro #boccia
“Continua anche in Sicilia oggi a Favignana l'attività ispettiva di Forza Italia nel mondo del carcere. Niente amnistia o indulti ma valutazioni attente per i detenuti anziani o gravemente malati e per i detenuti tossicodipendenti. Gli arresti domiciliari in una comunità rappresentano un'alternativa al carcere. Vogliamo certezza della pena ma anche degli istituti di detenzione a dimensione umana”.
Così Maurizio Gasparri dopo una visita al carcere di Favignana a seguito dell’iniziativa “Estate in Carcere” promossa dal Partito Radicale e Forza Italia.
#carceri #favignana #amnistia #indulto #alternative
“Noi di Forza Italia, insieme al Partito Radicale, siamo impegnati a visitare le carceri italiane nel mese di agosto, per comprendere meglio la situazione e dimostrare sensibilità al tema. Abbiamo contribuito a migliorare il decreto legge sul sovraffollamento carcerario, proponendo emendamenti come la detenzione domiciliare, l'affidamento in prova al servizio sociale e la possibilità per i tossicodipendenti di scontare le pene in comunità terapeutiche. Sebbene non tutti i problemi siano stati risolti, sono previsti ulteriori interventi nelle prossime settimane e mesi”.
Così Pierantonio Zanettin, senatore (FI-PPE), intervistato da Lanfranco Palazzolo. Zanettin ha poi aggiunto:
“All'interno del Governo, come è noto, ci sono sensibilità diverse. Noi siamo sicuramente un partito che per quanto riguarda i temi della giustizia è garantista e si ispira ai principi cristiani da una parte e dell'umanesimo liberale dall'altra. Noi siamo forse fra quelli che hanno maggiore sensibilità sui temi delle carceri pur sapendo che questo è un tema che non porta voti e su cui è difficile trovare il consenso dell'opinione pubblica. Nonostante ciò c'è grande responsabilità da parte nostra perché abbiamo a cuore il buon andamento delle istituzioni così come il rispetto dei soggetti più fragili”.
Puoi riascoltare l’intervista integrale a Pierantonio Zanettin sul sito di Radio Radicale.
#Giustizia #Carceri #DirittiUmani #PartitoRadicale
@partitoradicale_ufficiale @forzaitaliaufficiale
Elezioni in Venezuela: le Nazioni Unite, attraverso il portavoce di Antonio Guterres, hanno chiesto ‘completa trasparenza’ sui risultati elettorali mentre l'opposizione, guidata da María Corina Machado, accusa il governo di brogli. In un clima di tensione il presidente Maduro si difende sostenendo la correttezza del sistema elettorale. Il sospetto di manipolazioni rimane tuttavia forte, alimentando incertezze e proteste interne ed esterne al Paese.
Sulle elezioni in Venezuela Lanfranco Palazzolo ha intervistato il senatore Mario Borghese (gruppo Misto, MAIE):
“Il Comitato nazionale elettorale ha dichiarato la vittoria di Maduro ma se si contano i verbali vince Edmundo González. Esiste un sito web dove è possibile vedere tutti i verbali e risulta che Edmundo González vince quasi per l'80%. Una situazione molto strana. Lula ha dichiarato che il sistema è sicuro perché è un voto elettronico con un voto cartaceo ma ha anche detto che vuole vedere i verbali per sapere chi ha vinto. Lo stesso ha chiesto il presidente della Repubblica argentina, dell'Uruguay e del Cile. Inoltre i risultati mostrano il 51,2% per Maduro, il 42,2% per González. Se si sommano questi dati si ottiene il 96,8%. Ogni altro candidato ha preso il 4,6%. Sommando tutto si arriva al 132%. Hanno votato tutti i venezuelani e un 32% di persone in più che non sappiamo chi sono”.
Puoi ascoltare l’intervista integrale al senatore Mario Borghese sul sito di Radio Radicale.
#Venezuela #Maduro #González #Machado #elezioni #brogli
“Più la condizione è degradata, più difficile che il carcere possa svolgere, durante l'esecuzione della pena, la funzione rieducativa. È così che abbiamo dato vita a questa iniziativa e abbiamo elaborato un documento con il Dipartimento giustizia di Forza Italia in collaborazione con il Partito Radicale Italiano che ha una tradizione di presenza nelle carceri. Organizzeremo visite in molte carceri italiane durante l'estate, incontreremo naturalmente i direttori, i detenuti, la Polizia penitenziaria, tutti gli operatori, i Garanti dei detenuti e i giudici di sorveglianza. Noi non abbiamo mai parlato di amnistia: è una posizione del Partito Radicale con cui noi abbiamo un accordo politico ma non è la posizione né del Governo né di Forza Italia”.
Così Antonio Tajani, segretario nazionale di Forza Italia, durante la conferenza stampa organizzata con Maurizio Turco, segretario del Partito Radicale e Irene Testa, tesoriere del Partito Radicale, per fare il punto sulla condizione carceraria attuale in Italia e per presentare una serie di iniziative congiunte da avviare già durante la stagione estiva.
“Sono stato eletto segretario di Forza Italia in base a un programma”. Spiega Antonio Tajani. “Il mio discorso di candidatura conteneva anche, in maniera esplicita, il tentativo di affrontare la questione carceri. Il Partito Radicale è uno di quegli interlocutori con i quali pensiamo di occupare uno spazio politico che è tra Giorgia Meloni e Elly Schlein, e siccome noi siamo non soltanto un partito cristiano, liberale, riformista, atlantista ed europeista ma anche un partito garantista, credo che sui temi del garantismo e dell'europeismo, con il Partito Radicale possiamo compiere un percorso comune che sia portatore di buoni risultati per i nostri concittadini”.
Puoi riascoltare la conferenza stampa integrale di Antonio Tajani, Maurizio Turco e Irene Testa sul sito di Radio Radicale.
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“Oggi rispetto a un anno fa, quando avevamo circa 57 mila detenuti o poco meno, continuiamo ad avere circa 5 mila detenuti in più ogni anno e questo mi fa pensare che tra poco si riproporrà quella tragica situazione che ci portò alla Corte europea e che portò la Corte a condannare l'Italia nel 2013 con la famosa ‘Sentenza Torreggiani’. A me la parola ‘Indulto’ non piace molto perché dà l'idea di un perdono indifferenziato. Se si è capaci però di dare una forma di perdono alle persone che lo meritano ecco che la situazione cambia. Stiamo andando rovinosamente verso un numero esplosivo. Siamo vicini all'estate e tutti mi dicevano quando ero Ministro che nelle carceri il disagio si decuplica quando fa caldo, quando il problema di non potersi fare una doccia, quando il problema di non avere quel minimo di confort che abbiamo nelle nostre case si fa sentire con l'estate. La situazione è allarmante. Bisogna trovare misure di breve, medio e lungo periodo e bisogna farlo subito”
Così la professoressa Paola Severino, già Ministro della Giustizia, intervistata da Riccardo Arena per la rubrica “Radio Carcere”.
Puoi riascoltare l’intervista a Paola Severino e la puntata integrale di Radio Carcere sul sito di Radio Radicale.
#RadioCarcere #Severino #giustizia #indulto #giustizia24 #sovraffollamento
“È un tema, l'ultimo che cito, che sempre più richiede vera attenzione: quello della situazione nelle carceri. Non ho bisogno di spendere grandi parole di principio, basta ricordare le decine di suicidi, decine di suicidi, in poco più di sei mesi in quest'anno. Vorrei condividere una lettera che ho ricevuto per il tramite del Garante di quel territorio da cui i detenuti di un carcere di Brescia. La descrizione è straziante: condizioni angosciose agli occhi di chiunque abbia sensibilità e coscienza. Indecorose per un Paese civile qual è e deve essere l’Italia. Il carcere non può essere il luogo in cui si perde ogni speranza, non va trasformata in questo modo in palestra criminale. Vi sono in atto alcune proficue, importanti attività di recupero attraverso il lavoro. Dimostrano che in molti casi è possibile un diverso modello carcerario. È un dovere perseguirlo subito, ovunque”.
Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un estratto del discorso tenuto alla cerimonia di consegna del "Ventaglio" da parte dell'Associazione stampa parlamentare.
Puoi ascoltare il discorso integrale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul sito di Radio Radicale.
#Mattarella #CerimoniaDelVentaglio #dignità #carceri
Carceri: la mozione del Partito Radicale. Lanfranco Palazzolo ha intervistato sul tema Luana Zanella, deputata di Alleanza Verdi e Sinistra.
“Non c'è una parola di questa mozione che io non condivida. È la sintesi di un grande lavoro che ha fatto il Partito Radicale nel corso dei decenni ormai a fronte di una situazione delle carceri italiane davvero drammatica, insostenibile e direi vergognosa. Penso che tutte le proposte siano attuabili purché ci sia volontà politica e credo che dovremmo come forze politiche essere coinvolte di più, direttamente e assumere delle azioni decisive direi sia all'interno delle Commissioni che dell'Aula stessa”.
Puoi ascoltare l’intervista integrale sul sito di Radio Radicale
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“Le notizie, quando sono scomode e sollevano problemi, pongono ferite che obbligano i protagonisti a confrontarsi con una situazione. In maniera analoga Fanpage ha fatto nel nostro Paese con l'inchiesta sulla Gioventù Nazionale di Fratelli d'Italia, al cui interno e al termine di un'inchiesta di oltre cinque mesi, i giornalisti di Fanpage hanno testimoniato la presenza di personaggi, posizioni e attività che sono incompatibili con i valori della Costituzione e includono l'intolleranza nei confronti degli ebrei e indeboliscono le attività e il messaggio della stessa Giorgia Meloni e di quello che lei sta facendo dentro il suo partito. Anche in questo caso sono notizie scomode di fronte alle quali però i protagonisti possono reagire, attivarsi e tentare di sanare queste ferite”.
Così Maurizio Molinari, Direttore de La Repubblica e direttore editoriale del Gruppo GEDI, nella rubrica “Storie di democrazia” a cura di Francesco De Leo.
Puoi riascoltare on demand l’intervento integrale di Maurizio Molinari sul sito di Radio Radicale.
#democrazia #inchieste #informazione
“Che la Russia ha votato contro oppure si è astenuta su tutte le risoluzioni, o quasi tutte le risoluzioni, contro la Corea del Nord insieme alla Cina questo era un fenomeno noto anche negli anni precedenti però lì si trattava più che altro di tutelare un Paese in qualche modo clientelare sia di Pechino che di Mosca. Adesso diventa un alleato chiave, anche perché Iran e Corea del Nord, il nuovo asse del male, sono i fornitori più importanti di munizioni con le quali la Russia sta bombardando l'Ucraina. Anche se molti militari russi fanno capire che le munizioni nordcoreane sono di pessima qualità, la quantità supplisce alla qualità: su 5 milioni di munizioni se anche una su cinque fa cilecca, purtroppo, gli altri 4 milioni giungono a destinazione”.
Così Anna Zafesova, analista de La Stampa e de Il Foglio, intervistata da Ada Pagliarulo per la rubrica “Postsovietika”, disponibile on demand sul sito di Radio Radicale.
#russia #ucraina #cina #coreadelnord #putin
La guardia costiera libica prende a bastonate alcuni naufraghi appena salvati dal mercantile Mardive.
Il video ripreso dall’aereo di ricognizione Seabird e pubblicato da Sea Watch mostra la Guardia Costiera libica che aggredisce con bastoni circa 60 migranti salvati in acque internazionali dal mercantile Mardive Zohr 1. I libici, saliti a bordo della nave, hanno minacciato l'equipaggio e costretto i migranti a salire sulla motovedetta.
“Ancora una volta il nostro aereo da ricognizione Seabird è testimone di un brutale respingimento da parte della cosiddetta guardia costiera libica” Spiega la ONG: “Ieri circa 60 persone erano state soccorse in acque internazionali dal mercantile Mardive Zohr 1",
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“Marco Pannella mi ha invitato a rivedere tanti aspetti della mia formazione culturale e religiosa per centrare la mia attenzione verso le persone che non hanno avuto quella occasione di mettere a frutto le proprie capacità e i propri talenti. Perché sono finiti in carcere? Perché hanno perso la libertà? Perché hanno abbandonato le relazioni affettive e culturali? Perché non hanno nessun impegno politico? Perché non si occupano degli altri?”
Così Don Ettore Cannavera, presidente d'onore del Partito Radicale, durante il suo intervento al Consiglio Generale del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito tenutosi a Roma Sabato 14 e domenica 15 giugno 2024.
“Marco è stato molto influente nella mia formazione”, ha proseguito don Ettore Cannavera, “al di là delle appartenenze culturali che hanno le radici nella nostra infanzia, nell'adolescenza, negli studi universitari. Io che sono diventato prete a 24 anni avevo un'idea completamente diversa da quella che ho adesso e Marco e il Partito Radicale, io uso molto la parola “Radicale”, mi hanno insegnato che bisogna andare alle radici dei problemi, che bisogna andare a trovare perché tanta gente perde la sua vita, perde la sua libertà, finisce in un carcere, si suicida. Perché sono diversi da noi che non lo facciamo? Ma noi ne siamo responsabili, noi come comunità, come società? Ecco, il Partito Radicale va a cogliere le radici di tutti i problemi che noi stiamo vivendo.
Puoi riascoltare il Consiglio Generale del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito nella sua versione integrale sul sito di Radio Radicale.
#partitoRadicale #MarcoPannella
Scontri in aula a Montecitorio. Durante la discussione sull’autonomia differenziata l’Onorevole dei 5 Stelle Donno voleva mettere sulle spalle di Calderoli la bandiera italiana. A quel punto è scattato il parapiglia.
Lanfranco Palazzolo ha raccolto il punto di vista di Nicola Fratoianni, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra: “Donno ha semplicemente esposto la bandiera di fronte, molto vicino al ministro Calderoli ma senza alcuna violenza. Sono intervenuti i commessi e lo hanno isolato. Non c'era pericolo per nessuno, francamente. Dai banchi della Lega, della destra, sono scesi come un'orda di barbari. Io ho visto arrivare i pugni sulla testa, ripetutamente, finché Donno non è caduto a terra”.
L’Onorevole Alfredo Antoniozzi, deputato di Fratelli d’Italia, ha dichiarato ai microfoni di Lanfranco Palazzolo: “Finché c'è lo scontro dialettico nei limiti della correttezza civile va tutto bene. Quando la provocazione arriva a mettere le mani addosso, e in particolare i Cinque Stelle hanno provocato tutto il tempo anche mettendo le mani addosso a un ministro, è finita a rissa. Donno è andato con la bandiera di fronte a Calderoli. Gli ha messo le mani addosso e poi sono partiti 5 o 6. Poi non si capisce più niente perché sono arrivati giustamente i collaboratori, i commessi etc... non si capisce cosa sia successo perché erano 40 persone che si spingevano. È una provocazione costante, non se ne può più”.
Puoi ascoltare le interviste integrali di Lanfranco Palazzolo sul sito di Radio Radicale
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A un anno dalla scomparsa di Silvio Berlusconi, Lanfranco Palazzolo ha intervistato il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri:
“Vogliamo ricordarne l’opera politica di Berlusconi, l’opera di imprenditore, l’opera di editore, l’innovatore che è stato in tutti i campi che ha toccato. Nell’edilizia è stato fautore di modelli urbanistici a dimensione umana; nel calcio promotore di grandi successi italiani anche se con giocatori provenienti da tante parti del mondo ma con un impianto sanamente tradizionale italiano. La sua squadra, il Milan è quella che insieme all’Inter e ad altre ha una storia più antica nel nostro calcio.
Nella politica ha sicuramente creato uno schema bipolare. Ha fondato il centrodestra consentendo alle generazioni successive, come è successo alla Meloni, di poterlo guidare in ragione dei voti che hanno conquistato sul campo. Dice Confalonieri, che di Berlusconi è stato credo addirittura compagno di scuola, parlando di se stesso: ‘Siamo tutti diventati presidenti di qua e presidenti di là. Ma Berlusconi sarebbe stato Berlusconi anche con altri al nostro posto'.
Vuol dire che Berlusconi è stato un protagonista qualche piano sopra tutti noi e anche se ci fosse stato qualcun altro al nostro posto a fare il capogruppo o il Ministro la storia sarebbe stata uguale”.
Puoi riascoltare l’intervista integrale di Lanfranco Palazzolo a Maurizio Gasparri sul sito di Radio Radicale.
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“Oggi il giudice incaricato di seguire il processo di Ilaria ha dichiarato ai nostri avvocati ungheresi che è sufficiente che arrivi una comunicazione da parte delle autorità competenti italiane, nella fattispecie il Ministero degli Esteri e il Ministero degli Interni, che dica come sono andate le elezioni e Ilaria potrebbe essere scarcerata.
Loro potrebbero chiedere la revoca dell'immunità, questo lo possono fare. Dopodiché il Parlamento europeo deve votare se concedere o no questa revoca. Non so cosa ha in mente Orbán, bisogna chiedere a lui. Credo però che si coprirebbe di ridicolo”.
Questo quanto dichiarato Roberto Salis, padre di Ilaria, ai microfoni di Lanfranco Palazzolo.
Puoi ascoltare l’intervista integrale sul sito di Radio Radicale.
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