Appunti di Viaggio

Appunti di Viaggio Appunti di Viaggio pubblica libri e una rivista sulla preghiera, ecumenismo, dialogo interreligioso, Resta il mistero dell'esistenza di tante religioni.

APPUNTI DI VIAGGIO - LA PAROLA
Una rivista: "Appunti di Viaggio [note di ricerca spirituale]"
Due marchi editoriali: "Edizioni Appunti di Viaggio", "La parola". Cari amici lettori, mai come oggi gli uomini hanno avvertito con tanta urgenza il desiderio di sentirsi uniti nel grembo di Dio, tutti fratelli e figli dello stesso Padre, e mai come oggi si è sentita tanto profonda e viva la differenza tr

a le varie religioni, lontane tra loro per Scritture, teologie, dogmi di fede, riti e, soprattutto, strutture di potere, che sono seme e ragione di attaccamento, sospetto, rivalità e a volte guerre, come può vedere chi ha occhi per vedere. Né si intravede, per ora, una possibilità di vero dialogo tra di esse, perché ognuna si dichiara portatrice dell'unica Verità né sembra disposta a riconoscere la verità delle altre. In queste condizioni è difficile arrivare ad intendersi, perché alle "parole" si contrappongono le "parole", alle "verità" di fede, le "verità" di fede, alle "strutture" di potere, le "strutture" di potere. L'unica cosa che oggi sembrerebbe possibile è trovare un punto di incontro sul piano dei valori, cioè individuare dei valori che possano essere condivisi da tutte le religioni e possano diventare patrimonio dell'intera umanità, quali ad esempio la "pace", la "tolleranza", ed altri, e cioè: un insieme di "valori" da garantire ad ogni uomo che venga alla luce, a qualunque popolo, religione, classe appartenga. E forse questo è un obiettivo minimo per il quale potremmo cominciare a lavorare concretamente. Sono certo che, in questo momento storico, ognuno è tenuto a cercare la Verità nella propria religione e nel proprio cuore. Le conversioni da una religione all'altra, poi, più che dalle opere di proselitismo, nascono dall'opera imperscrutabile dello Spirito di Dio che soffia dove vuole e parla al cuore dell'uomo. Questo non vuol dire però che tutto si equivalga: la relatività di tutti i sentieri spirituali di fronte alla Meta, non va intesa come un "relativismo" che ritiene indifferente il sentiero scelto per raggiungerla. Infatti, ogni religione ed ogni serio cammino spirituale deve a ragione salvaguardare e difendere la propria specificità come un dono prezioso per l'umanità intera, perché frutto della preghiera e della ricerca di uomini di fede ispirati dallo Spirito e benedetta dalla santità di molte persone. Pensate ad esempio all'importanza dello Zen nel mostrare il cammino per praticare il silenzio, per entrare nel vuoto: non esiste un camino più perfetto. Lo Zen è un dono per l'umanità intera, anche per i cristiani. E così è per lo Yoga. Così per il "Chassidismo" e la "Kabbalah" nell'ebraismo. Così per il "Sufismo" nell'Islam. E ciò vale anche per le religioni da cui nascono queste "vie": ad esempio il popolo ebraico è il popolo dell'Alleanza con Dio, e questo è irrevocabile. Da esso è nato il figlio di Dio, Maria e gli apostoli. Tutto ciò ha un valore inestimabile per l'umanità intera. Credo allora che un ebreo abbia il diritto di restare un credente nella propria religione che ha avuto meriti così grandi, credo anzi abbia il dovere di difendere la popria specificità religiosa e, se si convertirà ad un'altra religione, ciò dovrà avvenire solo per intima convinzione, per il soffio dello Spirito nel "mistero" del suo cuore. La stessa cosa vale per i credenti delle altre religioni. Resta comunque questo fortissimo desiderio di unità che opera nel cuore degli uomini. Che risposta dargli? In ogni religione esistono dei cammini speciali fondati sulla fede, sull'amore, sulla preghiera, sulla consapevolezza, sulla contemplazione: strumenti privilegiati per superare l'ego ed entrare in comunione con Dio e, in Lui, con ogni essere umano e l'intero universo. Questi cammini permettono di penetrare in uno spazio immenso, silenzioso, accessibile ad ogni uomo che sia stato adeguatamente provato con il crogiuolo della purificazione: lo Spirito di Dio. In questo "luogo" che tutto trascende, dove sono il nulla e la luce, non esistono teologie, né dogmi, né rituali, né parole che possano più dividere: Tutto è uno. In questo "uno" ogni cosa ha il suo posto, ogni persona, ogni creatura, ma anche ogni "cammino" spirituale, ogni religione: tutto è amato e benedetto. Ogni elemento che ne partecipa fa parte di un unico mosaico con mille colori, un unico disegno che non è decifrabile con gli occhi del mondo, ma qui trova il suo senso, il suo significato ultimo. Ogni uomo che riesce ad accedere in questo luogo danza di gioia, e qui accade che un monaco benedettino riesca a capirsi con un monaco zen, un mistico sufi con un chassid ebreo, anche se utilizzano linguaggi diversi. Per averne prova potete leggere gli scritti dei contemplativi e dei mistici delle varie religioni e vi renderete conto dei molti punti di contatto che ci sono tra di loro. Ecco, esiste una rivista, Appunti di Viaggio, nata nel 1991, che si occupa appunto di questi "cammini", in particolare delle meditazioni silenziose di radice cristiana, della mistica ebraica, islamica, di zen, di yoga, ed è nata dall'esperienza di un gruppo di persone che, per molti anni, hanno praticato una giornata di ritiro mensile basato sulla Meditazione Profonda e sul silenzio. Un po' come facevano gli antichi Padri, che si ritiravano nel deserto alla ricerca della hesychìa, della "quiete interiore", della pace del cuore, della immobilità e del silenzio della mente. La rivista, oltre agli articoli di importanti maestri ed esperti nei vari "cammini", contiene delle speciali rubriche che informano sui "corsi di introduzione" alla meditazione, sulle nuove "iniziative" che nascono in campo spirituale, e sui vari "gruppi" che si vanno formando in molte città, ai quali poter fare riferimento per un cammino comune. Dalla rivista Appunti di Viaggio sono poi nate le "Edizioni Appunti di Viaggio", per approfondire con libri speciali i temi della rivista, soprattutto in ambito cristiano; ad essa, per approfondire i cammini spirituali in ambito laico, con un occhio attento alle religioni "altre", si affianca ora il nuovo marchio: "La parola". Amici carissimi, vi abbiamo rivolto questa breve nota per invitarvi ad unirvi a noi in questa nostra ricerca, leggendo i nostri libri ma, soprattutto, abbonandovi alla nostra rivista: inizierà un "Viaggio" che vi porterà lontano, un'Avventura spirituale che, se sarà sostenuta da una grande fede e da un cuore da guerriero, potrebbe accompagnarvi fino al Risveglio. Venite gente, vi aspettiamo. L'Editore

Sentire, per Vittoz, vuol dire essere recettivi, ossia nutrire il proprio essere attraverso il contatto con la realtà, e...
08/12/2024

Sentire, per Vittoz, vuol dire essere recettivi, ossia nutrire il proprio essere attraverso il contatto con la realtà, essere coscienti, presenti alla situazione del momento. Se la mia testa è piena di preoccupazioni, giudizi, preconcetti, non posso essere presente a quello che avviene, sono da un’altra parte e la mia percezione della realtà potrà risultare distorta. Le "pre-occupazioni" si interessano a ciò che potrebbe succedere piuttosto che a quello che sta succedendo adesso. L’occuparsi, ossia il prendersi cura, è profondamente diverso dal pre-occuparsi. I giudizi e i "pre-giudizi" chiudono alla curiosità di scoprire cose nuove. I "pre-concetti" sono spesso guidati dalla nostra paura di non essere all’altezza o di non essere accettati e approvati. I concetti invece si formano in seguito all’osservazione attenta e oggettiva della realtà e delle situazioni. Ma se i nostri corpi sono in un luogo e le nostre menti rivolte a qualcos’altro, questo non sarà possibile in quanto l’esperienza del momento presente non viene vissuta.

Tratto da
Elisabetta Rossi
DALLA CONFUSIONE ALL’ARMONIA
Il metodo Vittoz alla luce della medicina, della psicologia e della spiritualità
Prefazione di
Andrea Schnöller
Edizioni La parola Roma
http://www.appuntidiviaggio.it/9788895120669--dalla-confusione-all-armonia--rossi-elisabetta.html

Care amiche e amici di Appunti di Viaggio, riportiamo di seguito la bellissima recensione di Silvana Panciera su uno dei...
07/12/2024

Care amiche e amici di Appunti di Viaggio, riportiamo di seguito la bellissima recensione di Silvana Panciera su uno dei nostri nuovi usciti: “Rivelazioni dell’Amore” a cura di Marco Bosio.

Durante 7 giorni di malattia nel maggio 1373, all’età di poco più di 30 anni, Juliana di Norwich riceve 16 rivelazioni sulla passione di Cristo e la Trinità. Prenderà poi 20 anni per trascriverle. A una prima “breve” redazione segue infatti quella “lunga”, cioè quella che oggi ci è stata tramandata e che Marco Bosio traduce con il titolo “Rivelazioni dell’Amore”. Grazie a questa attuale preziosa edizione, abbiamo la possibilità di avere “in Appendice la versione in Middle English di Serenus de Cressy del 1670 che riprende l’originale scritto dalla stessa Juliana andato perduto”, come si legge nell’iniziale Nota dell’Editore Pasquale Chiaro. Nella sua cella di pochi metri quadrati adiacente alla chiesa di Saint Julian nella località di Norwich, all’epoca seconda solo a Londra per numero di abitanti, Juliana vive una vita da anacoreta. Marco Bosio nell’introduzione descrive alcuni aspetti peculiari della sua biografia, tra i quali, prima della scelta di reclusa, la sua possibile permanenza nell’ordine benedettino, forse attraverso l’abbazia benedettina di Carrow, da cui dipendeva la chiesa di Saint Julian. Marco Bosio allude anche a una sua possibile origine ebraica, seguendo in questo l’ipotesi proposta dalla studiosa Julia Bolton Holloway.
Prima di mettere in luce quelle che sono a mio avviso le principali qualità di questa traduzione e non potendo qui riassumere i contenuti delle sue 16 visioni, invito a ripercorrere brevemente la vita e l’opera di Juliana nella scheda a lei dedicata nel sito Beguines.info: https://beguines.info/?page_id=2339&lang=it

La traduzione di Marco Bosio ha delle innegabili qualità di chiarezza e di ricerca di conformità al testo iniziale, al punto di riprendere tale e quale la punteggiatura inglese, che differisce da quella italiana, e mantenendo una voluta scrittura “colloquiale”, proprio come nell’originale stile espositivo di Juliana. Inoltre per ogni termine che poteva essere tradotto in diversi modi, Marco Bosio inserisce una nota in cui spiega la ragione della scelta di quel termine tra i vari possibili sinonimi. Si percepisce la sua profonda amicizia spirituale con Juliana forse anche in ragione del loro inserimento nell’ordine benedettino di cui Marco Bosio è oblato e nel quale Ordine Juliana ebbe un ipotizzabile soggiorno. “Se guardo a Juliana, mi scrive Marco Bosio, percepisco una donna che è andata oltre: partita dalla tipica pietà per il Cristo e le sue sofferenze, dall'imitazione di queste stesse, Juliana si trova in qualcosa di assolutamente inatteso, che poi comunica in modo diretto, immediato, spontaneo, ma mi sembra anche in modo molto personale, individuale.”.
Non viene invece riferita nessuna menzione della possibile vicinanza di Juliana al movimento beghinale come invece a me sembrerebbe plausibile.
Da un punto di vista letterario il libro delle Rivelazioni è il più antico testo scritto in inglese da una donna. E dal punto di vista della letteratura mistica femminile è uno dei pochissimi testi dell’epoca in cui le proprie esperienze mistiche venivano scritte direttamente dalla donna che le viveva.

Durante il Covid il mantra “alla fine tutto sarà bene” si era imposto forse ignorando che questa espressione è uno dei cardini della teologia di Juliana “all shall be well”, una certezza che regolarmente riecheggia nella sua opera insieme all’eterna protezione che ci è garantita da Cristo, nostra Madre. Ma Marco Bosio allarga il senso di questo “tutto sarà bene” riportandolo all’idea di un ordine universale per cui si potrebbe più appropriatamente dire “alla fine tutto sarà al suo giusto posto”.

Per ottenere il libro Juliana di Norwich, Rivelazioni dell'amore, introduzione e traduzione di Marco Bosio, Edizione Appunti di viaggio, Roma 2024, oltre che nelle librerie, ci si può rivolgersi all’Editore :[email protected] - 00 39 06 47825030 o acquistarlo direttamente presso una delle più conosciute librerie dell’e-commerce. Un bel regalo di ottimismo per chiudere questo martoriato 2024 e aprire il 2025 con accresciuta fede.

Questo è anche il mio più sincero augurio per voi

Vive come un reclusa in una cella adiacente alla Chiesa di San Giuliano a Conisford, Norwich, capitale del Norfolk, in Inghilterra, nel cuore di questa città potente e prospera che nel XIV secolo è…

06/12/2024

  "La Realtà è Silenzio ha il fascino della frammentazione: non è un testo sistematico o ordinato. A dire il vero è un p...
03/12/2024

"La Realtà è Silenzio ha il fascino della frammentazione: non è un testo sistematico o ordinato. A dire il vero è un po’ come ogni meditazione: una ricerca a tentoni, un lasciar andare che inverte la direzione del pensiero, dirigendolo verso l’interno. L’ordine si vede solo alla fine". (tratto dalla prefazione di Pablo d'Ors)

I più recenti studi sulle neuroscienze mostrano come i benefici di cui si giovano i praticanti del metodo Vittoz, sia a ...
06/11/2024

I più recenti studi sulle neuroscienze mostrano come i benefici di cui si giovano i praticanti del metodo Vittoz, sia a breve che a lungo termine, siano legati alla neuroplasticità cerebrale.
La neuroplasticità è la straordinaria proprietà del cervello di riorganizzarsi e adattarsi durante tutto il corso della vita, per potersi adeguare e cambiare in risposta alle influenze ambientali e interne, e favorendo così l’apprendimento, altrimenti impossibile in quanto la ritenzione e l’assimilazione di nuove informazioni non sarebbe consentita.
Tratto da:
DALLA CONFUSIONE ALL’ARMONIA
Il metodo Vittoz alla luce della medicina, della psicologia e della spiritualità
di Elisabetta Rossi
Edizioni La parola Roma
http://www.appuntidiviaggio.it/9788895120669--dalla-confusione-all-armonia--rossi-elisabetta.html

Consumiamo una grande quantità di tempo e di energia nel tentativo di adattare la realtà ai nostri desideri, piuttosto c...
04/11/2024

Consumiamo una grande quantità di tempo e di energia nel tentativo di adattare la realtà ai nostri desideri, piuttosto che a realizzare e conoscere noi stessi; viviamo dominati dall’esteriorità che ci allontana dalla nostra vera natura. «La nostra pace non deve dipendere dalle cose esteriori, ma da un principio interiore di libertà che ci permette di gestire ciò che è doloroso».
Tratto da:
DALLA CONFUSIONE ALL’ARMONIA
Il metodo Vittoz alla luce della medicina, della psicologia e della spiritualità
di Elisabetta Rossi
Edizioni La parola Roma
http://www.appuntidiviaggio.it/9788895120669--dalla-confusione-all-armonia--rossi-elisabetta.html

Cari amici di Appunti di Viaggio vi segnaliamo questo evento della Psicoterapeuta Marzia Pileri, autrice del libro "Resi...
02/11/2024

Cari amici di Appunti di Viaggio vi segnaliamo questo evento della Psicoterapeuta Marzia Pileri, autrice del libro "Resilienza. Manuale per l'uso, edizioni La parola": Mercoledì 29 gennaio 2025, presso il ristorante Spazio Tiziano, viale Tiziano, 68 - 00196 Roma RM.

«Tanti auguri per la festa di Ognissanti, che siano Loro a ispirare il tuo cammino soprattutto nelle giornate meno lumin...
01/11/2024

«Tanti auguri per la festa di Ognissanti, che siano Loro a ispirare il tuo cammino soprattutto nelle giornate meno luminose» Appunti di Viaggio

Cari amici di Appunti di Viaggio vi segnaliamo la prossima presentazione del libro di Marzia Pileri, Resilienza. Manuale...
18/10/2024

Cari amici di Appunti di Viaggio vi segnaliamo la prossima presentazione del libro di Marzia Pileri, Resilienza. Manuale per l'uso, edizioni La parola.

11/10/2024
   La spiritualità viene spesso confusa con la religiosità, è messa in relazione con la sfiducia negli scienziati, e più...
13/09/2024

La spiritualità viene spesso confusa con la religiosità, è messa in relazione con la sfiducia negli scienziati, e più si cerca di coglierne l’essenza più appare elusiva. Questo paradosso, per cui ciò che ha più significato per noi in fondo è anche ciò che ci è meno comprensibile, non è nuovo e si ritrova in tutte le tradizioni spirituali, religiose e non. Ci rende consapevoli che nelle questioni spirituali ogni essere umano ha un viaggio da affrontare prima di poter cogliere il senso di che cosa sia. Per potersi manifestare, la spiritualità ha bisogno di una qualche forma di educazione e pedagogia (G. Bormolini, A. Ghinassi, S. Milanese, LA CURA SPIRITUALE. Meditazione e cura integrale nella malattia e nella preparazione alla morte, Appunti di Viaggio, Roma 2024).

Cari amici di Appunti di Viaggio vi segnaliamo questo evento proposto dal Centro Studi "Teilhard de Chardin per il futur...
12/09/2024

Cari amici di Appunti di Viaggio vi segnaliamo questo evento proposto dal Centro Studi "Teilhard de Chardin per il futuro dell'uomo":
https://teilhard.eu

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Via Eugenio Barsanti, 24
Rome
00146

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Lunedì 09:30 - 13:30
Martedì 09:30 - 13:30
Mercoledì 09:30 - 13:30
Giovedì 09:30 - 13:30
Venerdì 09:30 - 13:30

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Una rivista: "Appunti di Viaggio [note di ricerca spirituale]" Due collane tematiche: "Edizioni Appunti di Viaggio", "La parola". Cari amici lettori, mai come oggi gli uomini hanno avvertito con tanta urgenza il desiderio di sentirsi uniti nel grembo di Dio, tutti fratelli e figli dello stesso Padre, e mai come oggi si è sentita tanto profonda e viva la differenza tra le varie religioni, lontane tra loro per Scritture, teologie, dogmi di fede, riti e, soprattutto, strutture di potere, che sono seme e ragione di attaccamento, sospetto, rivalità e a volte guerre, come può vedere chi ha occhi per vedere. Né si intravede, per ora, una possibilità di vero dialogo tra di esse, perché ognuna si dichiara portatrice dell'unica Verità né sembra disposta a riconoscere la verità delle altre. In queste condizioni è difficile arrivare ad intendersi, perché alle "parole" si contrappongono le "parole", alle "verità" di fede, le "verità" di fede, alle "strutture" di potere, le "strutture" di potere. L'unica cosa che oggi sembrerebbe possibile è trovare un punto di incontro sul piano dei valori, cioè individuare dei valori che possano essere condivisi da tutte le religioni e possano diventare patrimonio dell'intera umanità, quali ad esempio la "pace", la "tolleranza", ed altri, e cioè: un insieme di "valori" da garantire ad ogni uomo che venga alla luce, a qualunque popolo, religione, classe appartenga. E forse questo è un obiettivo minimo per il quale potremmo cominciare a lavorare concretamente. Resta il mistero dell'esistenza di tante religioni. Sono certo che, in questo momento storico, ognuno è tenuto a cercare la Verità nella propria religione e nel proprio cuore. Le conversioni da una religione all'altra, poi, più che dalle opere di proselitismo, nascono dall'opera imperscrutabile dello Spirito di Dio che soffia dove vuole e parla al cuore dell'uomo. Questo non vuol dire però che tutto si equivalga: la relatività di tutti i sentieri spirituali di fronte alla Meta, non va intesa come un "relativismo" che ritiene indifferente il sentiero scelto per raggiungerla. Infatti, ogni religione ed ogni serio cammino spirituale deve a ragione salvaguardare e difendere la propria specificità come un dono prezioso per l'umanità intera, perché frutto della preghiera e della ricerca di uomini di fede ispirati dallo Spirito e benedetta dalla santità di molte persone. Pensate ad esempio all'importanza dello Zen nel mostrare il cammino per praticare il silenzio, per entrare nel vuoto: non esiste un camino più perfetto. Lo Zen è un dono per l'umanità intera, anche per i cristiani. E così è per lo Yoga. Così per il "Chassidismo" e la "Kabbalah" nell'ebraismo. Così per il "Sufismo" nell'Islam. E ciò vale anche per le religioni da cui nascono queste "vie": ad esempio il popolo ebraico è il popolo dell'Alleanza con Dio, e questo è irrevocabile. Da esso è nato il figlio di Dio, Maria e gli apostoli. Tutto ciò ha un valore inestimabile per l'umanità intera. Credo allora che un ebreo abbia il diritto di restare un credente nella propria religione che ha avuto meriti così grandi, credo anzi abbia il dovere di difendere la popria specificità religiosa e, se si convertirà ad un'altra religione, ciò dovrà avvenire solo per intima convinzione, per il soffio dello Spirito nel "mistero" del suo cuore. La stessa cosa vale per i credenti delle altre religioni. Resta comunque questo fortissimo desiderio di unità che opera nel cuore degli uomini. Che risposta dargli? In ogni religione esistono dei cammini speciali fondati sulla fede, sull'amore, sulla preghiera, sulla consapevolezza, sulla contemplazione: strumenti privilegiati per superare l'ego ed entrare in comunione con Dio e, in Lui, con ogni essere umano e l'intero universo. Questi cammini permettono di penetrare in uno spazio immenso, silenzioso, accessibile ad ogni uomo che sia stato adeguatamente provato con il crogiuolo della purificazione: lo Spirito di Dio. In questo "luogo" che tutto trascende, dove sono il nulla e la luce, non esistono teologie, né dogmi, né rituali, né parole che possano più dividere: Tutto è uno. In questo "uno" ogni cosa ha il suo posto, ogni persona, ogni creatura, ma anche ogni "cammino" spirituale, ogni religione: tutto è amato e benedetto. Ogni elemento che ne partecipa fa parte di un unico mosaico con mille colori, un unico disegno che non è decifrabile con gli occhi del mondo, ma qui trova il suo senso, il suo significato ultimo. Ogni uomo che riesce ad accedere in questo luogo danza di gioia, e qui accade che un monaco benedettino riesca a capirsi con un monaco zen, un mistico sufi con un chassid ebreo, anche se utilizzano linguaggi diversi. Per averne prova potete leggere gli scritti dei contemplativi e dei mistici delle varie religioni e vi renderete conto dei molti punti di contatto che ci sono tra di loro. Ecco, esiste una rivista, Appunti di Viaggio, nata nel 1991, che si occupa appunto di questi "cammini", in particolare delle meditazioni silenziose di radice cristiana, della mistica ebraica, islamica, di zen, di yoga, ed è nata dall'esperienza di un gruppo di persone che, per molti anni, hanno praticato una giornata di ritiro mensile basato sulla Meditazione Profonda e sul silenzio. Un po' come facevano gli antichi Padri, che si ritiravano nel deserto alla ricerca della hesychìa, della "quiete interiore", della pace del cuore, della immobilità e del silenzio della mente. La rivista, oltre agli articoli di importanti maestri ed esperti nei vari "cammini", contiene delle speciali rubriche che informano sui "corsi di introduzione" alla meditazione, sulle nuove "iniziative" che nascono in campo spirituale, e sui vari "gruppi" che si vanno formando in molte città, ai quali poter fare riferimento per un cammino comune. Dalla rivista Appunti di Viaggio sono poi nate le "Edizioni Appunti di Viaggio", per approfondire con libri speciali i temi della rivista, soprattutto in ambito cristiano; ad essa, per approfondire i cammini spirituali in ambito laico, con un occhio attento alle religioni "altre", si affianca ora il nuovo marchio: "La parola". Amici carissimi, vi abbiamo rivolto questa breve nota per invitarvi ad unirvi a noi in questa nostra ricerca, leggendo i nostri libri ma, soprattutto, abbonandovi alla nostra rivista: inizierà un "Viaggio" che vi porterà lontano, un'Avventura spirituale che, se sarà sostenuta da una grande fede e da un cuore da guerriero, potrebbe accompagnarvi fino al Risveglio. Venite gente, vi aspettiamo. L'Editore