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Maltempo in Calabria :esprimo massima solidarietà alla popolazione della Calabria, mia regione d'origine.FORZA CALABRIA;...
22/10/2024

Maltempo in Calabria :
esprimo massima solidarietà alla popolazione della Calabria, mia regione d'origine.
FORZA CALABRIA; CORAGGIO CALABRESI.

Esondato un torrente le cui acque con fango e detriti hanno invaso la sede stradale

Ed eccomi col mio "Fallo di cuore" in fiera a Francoforte, undicesimo di una magnifica squadra che ha già vinto la propr...
16/10/2024

Ed eccomi col mio "Fallo di cuore" in fiera a Francoforte, undicesimo di una magnifica squadra che ha già vinto la propria partita: quella di esserci, nonostante gli ostacoli e le difficoltà.
Ad maiora semper, amici e amiche che amate sognare

Mentre il calcio italiano soffre per i "Gravi falli" di tifoserie e vertici societari, il mio "Fallo di cuore" vola a Fr...
10/10/2024

Mentre il calcio italiano soffre per i "Gravi falli" di tifoserie e vertici societari, il mio "Fallo di cuore" vola a Francoforte, insieme alla squadre di magnifici 11, come piccolo contributo per un'educazione a vivere in modo diverso il calcio e lo sport in generale. Appello a istituzioni: raccomandatelo nelle scuole, non solo quelle sportive.

Scandali e arresti nel calcio:"Il doppio gioco" da me denunciato decenni orsono, in verità è triplo gioco:- sui campi di...
04/10/2024

Scandali e arresti nel calcio:
"Il doppio gioco" da me denunciato decenni orsono, in verità è triplo gioco:
- sui campi di calcio (il gioco verace e coinvolgente)
- nei "palazzi" delle società (misterioso e opaco)
- nelle curve (gioco violento e sporco)
Un saggio sicuramente adatto per l'educazione a un calcio sano che dovrebbero adottare le scuole.
Chi volesse leggere il libro può ordinarlo ai miei contatti privati e lo riceverà direttamente a domicilio.

Lutto nel calcio minorileAncora una grave tragedia in un campo di calcio con la terribile morte di un bambino travolto d...
15/09/2024

Lutto nel calcio minorile
Ancora una grave tragedia in un campo di calcio con la terribile morte di un bambino travolto dal ribaltamento di una porta.
Da anni predico nei miei saggi l'esigenza di garantire la massima sicurezza negli impianti sportivi... a che p**o siamo?

Pubblica con noi con contratto di edizione personalizzato.Nel nostro biglietto da visita trovi i servizi offerti.Ti aspe...
15/09/2024

Pubblica con noi con contratto di edizione personalizzato.
Nel nostro biglietto da visita trovi i servizi offerti.
Ti aspetto nel mondo di EDDA Edizioni

Cultura Italiana vituperata dalla politica e da suo sottobosco.C'è un che di irritante e di stucchevole in quel che sta ...
13/09/2024

Cultura Italiana vituperata dalla politica e da suo sottobosco.

C'è un che di irritante e di stucchevole in quel che sta avvenendo in questi giorni nei palazzi del potere attraversati da un'onda melmosa. Non tanto e non solo per le vicende in sé con gli intrecci presunti di sesso e potere; non credo possa esistere un mondo di casti (semmai di caste, in senso di privilegi non certo di virtù) quando si parla di potere, quanto per il dispregio palese nei dibattiti fra i protagonisti, ancora freschi di "affettività" di "abbracci" contrabandati perfino come relazione di letto oltre che di cuore, e i loro sostenitori pro e contro, tutti intenti a screditare l'altro, mettendo in dubbio, dicendo e non dicendo, perfino i curricula e i titoli di studio. La cosa che stupisce, a meno che non mi sia sfuggita qualche puntata, è che i diretti interessati non producano semplicemente l'evidenza incontrovertibile almeno di tutoli di studio (peraltro solitamente richiesti a monte di una selezione e non a valle). Amici e amiche, la prova è semplice e banale, almeno per i titoli di studio (per le questioni di letto è più complicato) basta produrre pubblicamente, ormai non esiste privato, un banale certificato di diploma. Il cosiddetto vecchi "pezzo di carta"!

Tensioni nella Sanitàecco ciò che rilevavo nel mio doculibro,"Labirinto" in luglio 2026 all'interno dell'ospedale San Gi...
12/09/2024

Tensioni nella Sanità

ecco ciò che rilevavo nel mio doculibro,"Labirinto" in luglio 2026 all'interno dell'ospedale San Giovanni di Roma:

"In generale non mi fanno paura né il caldo né il freddo; tuttavia sapere che Roma, là fuori, è attanagliata da una temperatura prossima ai quaranta gradi e che, dentro, si è insufficientemente equipaggiati e impossibilitati a muoversi per sfuggire alla “magia” del freddo da condizionatore, acuisce in me la sensazione di essere in trappola. Quindi abbandono la stanza per passeggiare avanti e indietro lungo il corridoio, un po’ più vivibile e igienizzato, dal pavimento e dalle pareti di linoleum celeste-ospedale.
Non appena fuori dalla porta, sono investito da urla sovrumane provenienti dalla stanza quattro, antistante alla medicheria. Non posso fare a meno di pensare a spasmi di dolore insopportabile di qualche paziente. Normale amministrazione, penso, anche se in verità urla così nei giorni trascorsi in degenza non mi è mai capitato di sentire. Sono diretto, nel passeggiare, proprio verso quella parte e, avvicinandomi alla fonte, realizzo che le urla appartengono a persone diverse, almeno due. A frasi indecifrabili, lamentose, ma of-fensive nei toni, seguono improperi minacciosi, sicuramente fuori contesto, che non ti aspetteresti di udire.
«Mi hai rotto il c***o! (mi scuso coi lettori ma è testuale) hai capito? È da stanotte che rompi i co****ni! Ora basta! O ti spacco la testa e dall’ospedale giuro che esci steso!»
Mi pizzico la pelle per davvero, penso che da un momento all’altro mi sveglierò dall’ennesimo incubo. Di nuovo la domanda: “Che ci faccio, io, qui?”.
So di non sognare, ma ne voglio essere assolutamente certo: non vorrei si trattasse di un tiro mancino del Minotauro per impedirmi di raggiungere il centro del labirinto dove probabilmente, subdolo, si annida.
Proseguo verso la provenienza delle voci, di fronte alla medicheria, dove si forma un capannello di pazienti inqueti e curiosi indecisi tra l’entrare nella stanza delle urla o tirar via. Nel dubbio rimangono lì tremanti e non solo per la paura. Man mano che mi avvicino, si comprende meglio la dinamica: agli improperi indicibili si aggiunge una più sommessa litania, ma altrettanto minacciosa nelle intenzioni benché, all’apparire, tanto supplicante nei toni quanto indecifrabile nei contenuti.
Credo di udire un «non rivolgerti a me col TU!», un «mannaggia» e un «ammazza».
Al che segue un botto secco, probabilmente di un pugno su un ripiano, che per un attimo sembra far tremare le pareti e sobbalzare all’unisono i pazienti in capannello. Raggiungo la postazione. Mentre devo rispondere al cellulare che squilla, trovo un pertugio tra la folla radunata e insinuo lo sguardo all’interno della camerata.
Dai letti collocati l’uno di fronte all’altro vicino alla finestra, i due pazienti, occupanti e duellanti, si fronteggiano agitando braccia intubate, trafitte con aghi, incerottate e tumefatte.
Quello di destra, disteso e con le sole braccia e il viso al di fuori delle lenzuola, agita entrambe le mani puntando il dito, minacciando e imprecando frasi incomprensibili.
Un vecchio più di là che di qua.
Quello di sinistra è certamente più giovane e vitale, si fa per dire. È seduto con le gambe incrociate e gli occhi, solitamente dilatati, hanno le pupille quasi fuori dalle orbite. L’ho già visto altre volte percorrere il corridoio col fisioterapista per la riabilitazione.
Gonfiando le vene del collo e quasi lanciando fuori le pupille, ripete per l’ennesima volta il suo mantra: «Mi hai rotto il c***o, la devi smettere! Sennò t’ammazzo, quant’è vero Iddio».
Scaglia via con una mano una sedia metallica e con l’altra continua a ba***re ripetutamente ora il pugno ora il palmo della mano sul tavolo in formica di pertinenza del letto.
Lo fa con una tale foga che, se fosse sostenuta da altrettanta energia, ora svanita, il ripiano sicuramente si spezzerebbe. Non si spezza certo, ma il non spezzarsi è per gli astanti ancora peggio, visto il maggior fragore che produce.
Un’energia residua, comunque inspiegabile, quella che esce dal misero corpo maciullato dall’interno, dove un cuore difettoso ne ha fiaccato la potenza.
Se usasse la medesima energia per la riabilitazione, cosa che osservando la dinamica col terapista non appare, probabilmente sarebbe già fuori.
Non mi fermo. Proseguo i passi fino alla finestra alla fine del corridoio e mi soffermo dietro ai vetri per proiettarmi con la mente all’esterno: vi rimango qualche minuto isolandomi dal resto. Ma quando ripasso, costato che il duello si accende ancor più, forse alimentato dal maggior numero di spettatori che via via si ammassano in corridoio.
Minuti interminabili senza il minimo intervento di qualsivoglia preposto all’assistenza, medico o paramedico o, manco a pensarci, personale addetto alla sicurezza. Sembra, in quei minuti, una terra di nessuno; zona franca dove tutto può succedere per un tempo indefinito.
Mi viene spontaneo spostare il focus dal duello alla sala infermieri e, forse per caso, noto finalmente che in due si decidono a intervenire. Si tratta della simpatica ragazzona di colore, quell’Antonella che ha rasato le mie parti intime solleticando improbabili reazioni, e un’altra che diresti dal sorriso professionale privo di ogni sentimento o buona relazione verso il prossimo.
Escono di malavoglia e, già stressate, si dirigono verso l’arena.
Immagino, da vecchio docente, che nei corsi professionali abbiano anche ricevuto suggerimenti su come intervenire in casi critici simili, momenti di straordinaria follia e di inedite risse fra pazienti, forse perfino moribondi. Magari saranno state anche brave ai test.
Ma qui, sul campo, con la follia vera, appaiono smarrite, p***e.
Non riescono a fare di meglio che frapporsi fra i due inferociti contendenti, urlando e minacciando (non si comprende cosa) a loro volta per intimare la fine delle ostilità, senza lasciare intendere di essere interessate all’oggetto del contendere.
Tentativo vano al primo approccio. Anzi, il loro intervento sembra produrre l’effetto contrario. Infatti ciascuno dei due facinorosi, ritenendo di aver ragione, interpreta l’intervento delle “autorità” in suo favore e accresce la potenza di fuoco verbale.
Perfino il lamentoso moribondo ora alza la voce.
Cosa ci faccio, io, qui?
Sogno o son desto?
Mi pizzico ancora e avverto dolore al pizzico. Son desto e son qui!
Intanto all’ingresso fa la sua apparizione l’addetto al catering per il pasto del mezzodì.
Una mai perduta fame, ora ospedaliera, mi riporta alla realtà.
Dunque non mi potrò svegliare altrove.
Non mi curo più della stanza quattro, raggiungo la numero uno, la mia, e con i coinquilini: il russatore, il “sanlorenzino” e l’ultimo arrivato più giovane, operato alle coronarie, commentiamo con gli sguardi e senza parole l’accaduto. Consumo l’ennesimo pasto senza gusto ma per le calorie e le altre proprietà organolettiche studiate, si spera, al sol fine di nutrire e mantenere in vita il corpo.
La mente ha bisogno di ben altro e non vi sono catering o nutrizionisti in grado di scrivere la dieta adatta.

22 luglio 1927 - 22 luglio 2024 - novantasette anni della "magica" data del primo ordine del giorno nella storia dell'As...
22/07/2024

22 luglio 1927 - 22 luglio 2024 - novantasette anni della "magica"
data del primo ordine del giorno nella storia dell'Associazione Sportiva Roma,
Il mio omaggio nel libro "NOVECENTO. Roma nel pallone"

"Il pupo cresce e gioca a più non posso
se sposa e, presto, nasce ‘na famijia
Con Fortitudo e Alba, in giallorosso
Primi colori de la meravjia

Cor tempo diverrà "la grande Roma"
farà sognà lassotto ar cupolone
Magica sì, pe gnente zitta e bbona
Cor sor Venditti e co’ la sua canzona

Che la vorrà Core de sta città
Già ‘nata grande’ ma resta na pischella
Pischella sì, ma che grande a da restà
Roma de li Romani sempre bella"

https://www.fanpage.it/roma/si-accascia-sul-campo-da-calcio-mentre-gioca-con-gli-amici-morto-il-24enne-lorenzo-morellini...
12/07/2024

https://www.fanpage.it/roma/si-accascia-sul-campo-da-calcio-mentre-gioca-con-gli-amici-morto-il-24enne-lorenzo-morellini/

Questa tremenda notizia ha avuto per me l'effetto di un c***otto allo stomaco, in quanto appresa nello stesso giorno del "corretto si stampi" del libro "Fallo di cuore" ,dedicato ai calciatori "caduti sul campo di gioco", per sensibilizzare il mondo dello Sport e la società in generale a fare ogni sforzo per la prevenzione che non è mai abbastanza.
Mentre esprimo tutto il mio cordoglio alla famiglia, con mestizia, condivido l'anteprima della copertina.

Tutti pazzi per Lisa Jhonson...ho avuto il privilegio di essere fra i primi lettori del nuovo libro di Emili Giancarli. ...
10/07/2024

Tutti pazzi per Lisa Jhonson...
ho avuto il privilegio di essere fra i primi lettori del nuovo libro di Emili Giancarli. Ne sono rimasto coinvolto e ben suggestionato di cosa possono fare le donne determinate ad affermare la propria persona e il proprio talento fino al... Nobel
Ne consoiglio caldamente la lettura

In libreria il primo volume di "Lisa Johnson – Quando tutto ha avuto inizio" di Emili Giancarli, un romanzo a metà...

26 giugno 1980 - 26 giugno 2024per 44 anni "tu chiamale se vuoi... emozioni"
26/06/2024

26 giugno 1980 - 26 giugno 2024
per 44 anni "tu chiamale se vuoi... emozioni"

Ed eccoci sul Corso, il passeggio per eccellenza di Roma Caput Mundi. Luoghi dove si svolgono in parte le indagini del d...
12/06/2024

Ed eccoci sul Corso, il passeggio per eccellenza di Roma Caput Mundi. Luoghi dove si svolgono in parte le indagini del detective Raniero Smith per p***eguire i delitti (cold case) commessi nell'Isola Sacra, l'isola che non c'è, ovvero che c'è ma nessuno sa dove sia...

Appello al voto per rilanciare la Democrazia in EuropaAmici e amiche italiane, il miglior modo per sentirsi "Patrioti e ...
09/06/2024

Appello al voto per rilanciare la Democrazia in Europa
Amici e amiche italiane, il miglior modo per sentirsi "Patrioti e patriote" è quello di recarsi alle urne ed esprimere il proprio voto per la rappresentanza della "Patria" Italia alla "Patria più estesa" che si chiama Europa. Oggi, almeno a Roma, la giornata appare velata, poco invitante per il mare, tutti al voto dunque, prima del mare o al ritorno: c'è tempo fino alle 23.
A scanso di equivoci insorti dal precedente post: NON sono candidato, il mio è solo senso civico e neppure partigiano, giacché non fornisco indicazioni di voto. Buon voto a tutti e a tutte

Appello al Voto, contro la peggiore dittatura che si aggira in Europa: L'astensionismo che gioca sempre a favore dei peg...
08/06/2024

Appello al Voto, contro la peggiore dittatura che si aggira in Europa: L'astensionismo che gioca sempre a favore dei peggiori.
Alle 19,30, recandomi al Voto, ho intervistato gli operatori del seggio elettorale nel quartiere centrale di Roma circa l'affluenza. Quasi ci aspettavano in un'aula deserta, nessuna fila. Svolto il compito in pochi minuti. Dalla mini intervista, ne è emerso un quadro desolante: solo in 80, tutti anziani, si erano a quell'ora recati alle urne. Nessun giovane, o talmente pochi da sfuggire alla rilevazione. Ragazzi, ragazze (di ogni età) non cedete alla pigrizia o allo sconforto: ignorate perfino le volgarità di certe campagne elettorali e recatevi alle urne. Chiunque manderete in Europa, sarà di sicuro la vittoria della Democrazia anche se il voto andrà a chi non vi è di gradimento, ma che comunque votate in ossequio ai Vostri ideali. C'è tempo fino alle 23 di domani: una mezzoretta sicuramente la troverete, e quella mezzora rafforzerà la democrazia.

Ora e sempre: Repubblica Democratica fondata sul Lavoro Buona festa a tutti e a tutte e buona domenica
02/06/2024

Ora e sempre: Repubblica Democratica fondata sul Lavoro
Buona festa a tutti e a tutte e buona domenica

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00183

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