26/01/2025
Una cucina di stampo classico e fortemente orientata al cliente in un ambiente casual luxury: la perfetta alchimia tra sala e piatti da Enoteca la torre
La sua storia nasce a Viterbo grazie a Roberto Pepponi, suo figlio Michele e Silvia Sperduti, moglie di Michele e grande esperta di eventi e catering.
Il compito di indirizzarne la rotta spetta a Kotaro Noda e Luigi Picca, chef e restaurant manager del neonato ristorante che lo fanno egregiamente, poiché nel 2010 arriva la prima stella Michelin. Dal 2011 in poi molti cambiamenti, a partire da quello più clamoroso, il divorzio improvviso dallo chef giapponese, che lascia le redini a Danilo Ciavattini.
Nel 2013 arriva il trasferimento a Villa Laetitia, residenza romana della stilista Anna Fendi Venturini, e nello stesso anno, alla squadra capitanata da Luigi Picca, si aggiunge il sommelier Rudy Travagli. Nel 2016 un altro avvicendamento ai fornelli, a riempire il posto vacante lasciato da Danilo Ciavattini arriva il ventisettenne campano Domenico Stile.
Nel 2022 arriva la seconda stella Michelin, che premia il raggiungimento di una solidità a lungo inseguita e oggi più che mai concreta.
La cucina di Domenico Stile è curata e rigorosa, come impongono i dettami classici della scuola francese, ma anche moderna, grazie all’utilizzo di cocktail e distillati sotto forma di essenze e al legame forte con le sue radici napoletane che rompono gli schemi, divertono e caratterizzano. Questa sintesi genera proposte trasversali, dirette e ricche di gusto, frutto di lavorazioni lunghe e complesse eseguite con grande impegno e passione.
La cantina vanta oltre mille etichette, spazia dai grandi champagne, millesimati e non, alle bollicine più rappresentative di Franciacorta e del resto d’Italia. Tanti rossi, soprattutto Piemonte, diviso per zone di produzione e Toscana, divisa per province, con tanta profondità e diverse verticali, ma anche il Lazio con le etichette più rappresentative, poi molta Francia e infine Svizzera, Spagna, Slovenia e Albania.