30/01/2025
Autrice: SILVIA de BASSA
RICORDATI DI BALLARE
COLLANA: Percorsi Narrativi
F.to 15x21, pp. 272, Euro 18,00
(Ed. 01/2025) Cod. ISBN 978-88-5501-255-3
IL TESTO E L’AUTRICE
È una manovra sbagliata nel parcheggio di Casa dolce Casa che provoca il primo incontro fra Giorgia, single e rispettato giudice, e Bianca, orafa con figlio dodicenne e alle prese con una faticosa separazione. Entrambe sono arrivate nella casa di riposo per fare visita alle madri, ricoverate nella struttura. Vera è più colpita nella mente, che si perde e si confonde, nonostante la presenza della figlia Giorgia. Invece per Marta, madre di Bianca, è il fisico che sta cedendo. Casa dolce Casa è sinonimo di solitudine, eppure, inaspettatamente, si trasformerà in un luogo quasi magico, dove si intrecciano destini, nascono nuovi amori, si ritrovano amici perduti e perfino gli anziani quasi rinascono a nuova vita. È Vera che accende il cambiamento, quando, in un momento fra il sogno e la realtà, ritrova il piacere della sua passione più grande: ballare. Un’arte che insegna a trovare una nuova armonia col proprio corpo, un passo differente per attraversare la vita e lasciarsi portare dalle giravolte che presenta il caso, perché si può ballare in due, procedendo eleganti e senza pestarsi i piedi. Ma si può danzare anche da soli e allora diventa un percorso interiore fatto di slanci e di pause, di forza e leggerezza, di regole ed anarchia, staccandosi dal quotidiano per trovarsi in un’altra dimensione, mentre si cerca il giusto passo per stare nel mondo. Marta e Vera, Giorgia e Bianca cambieranno così il loro animo e il loro sguardo. La stessa cosa capiterà al pubblico ministero Michele, che nella struttura cerca una donna e invece ne incontra un’altra, e a Giovanni, il medico che sta sperimentando una cura rivoluzionaria sugli ospiti, a base non di farmaci ma di parole e umanità. Una rivoluzione gentile alla quale contribuiranno anche alcuni comprimari essenziali. Alla fine tutte le storie e i destini convergeranno in uno spazio non a caso lontano da camere e corridoi: la veranda, il luogo dove si sente di più il calore del sole e che guarda verso il giardino e il mondo che sta là fuori.
SILVIA de BASSA, è nata nel 1965 a Modena, dove abita con la sua famiglia. Laureata in giurisprudenza, ha svolto attività di volontario sia con i bambini che con gli anziani. Sposata dal 1996 con un veterinario, madre di tre figli, ha vissuto per diversi anni a Milano dove ha esercitato la professione di avvocato civilista, seguendo, tra le altre, pratiche di diritto di famiglia e amministrazioni di sostegno. Ora esercita nel Foro di Modena. Questo lavoro totalizzante, spesso faticoso, a volte frustrante le permette di incontrare persone amareggiate, ascoltare le loro storie e cercare di aiutarle, facendo ogni volta i conti con il labirinto di regole, il galateo formale, il linguaggio astratto di quel meccanismo che si chiama legge. Così, alla fine di una causa, quando guarda i propri clienti, a volte sollevati, altre ancora più tristi, perché non tutte le storie finiscono come dovrebbero, nasce l’esigenza di raccontarne altre, lontane dalle regole formali di un’aula di tribunale e dal linguaggio articolato dell’arte processuale.