24/12/2023
Siamo arrivati alla vigilia, finisce oggi il nostro calendario dell'Avvento ma vogliamo farvi un regalo: condividere con voi per intero l'ultimo racconto di "𝟮𝟰 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗶 𝗮 𝗡𝗮𝘁𝗮𝗹𝗲", il libro che abbiamo scelto come strenna natalizia e che ha accompagnato e accompagnerà centinaia di bambini e bambine alla scoperta di quei valori di cui vorremmo si parlasse tutto l'anno, non solo in occasione delle festività.
Grazie a Silvia Vecchini che ha intessuto per noi una trama che oggi, finalmente, viene alla luce: e grazie a Lucia de Marco, Illustrazioni per aver dato corpo a tutti i sentimenti, e sono proprio tanti, che attraversano questo libro.
Il nostro augurio di serene feste e buona lettura a chi sarà curioso di conoscere questa storia: l'ultimo passo verso il Natale.
L’ASINO IN VIAGGIO
C’era un asino che portava sulla groppa una donna e un uomo, e li conduceva pian piano. Passarono il bosco, passarono il fiume e chiesero ospitalità al villaggio.
L’uomo e sua moglie trascorsero lì la notte ma dovettero presto riprendere il cammino. La donna aspettava un bambino e insieme all’uomo era diretta a un altro villaggio.
L’asino quella notte parlò agli altri animali riuniti nella stalla della locanda e disse che era fiero di portare su di sé il bambino che stava per nascere, un bambino speciale, promesso dall’inizio del tempo come un segno d’amore che avrebbe unito cielo e terra.
Per lui gli angeli sarebbero discesi dal firmamento per cantare, ma il bambino aprendo gli occhi avrebbe visto per primo lui, un asino, poi un bue e gli animali di una stalla, proprio come quella della locanda dove si trovavano adesso. Per quel bambino pieno di mistero, una stella avrebbe attraversato il cielo di notte guidando
tre re venuti da lontano, da oltre il deserto, per portargli dei doni.
Ma i primi a festeggiarlo sarebbero stati i più poveri, pastori e pastorelle svegliati nella notte, le loro pecore e i loro capri. Gli animali annuirono ciascuno col proprio verso. Tutti, ma proprio tutti, ne avevano sentito parlare almeno una volta, perché era
dal tempo della creazione del mondo che la promessa di questo bambino passava da bocca a orecchio tra gli animali.
Quando il villaggio si svegliò, i due viandanti erano già ripartiti e l’asino con loro.
Ma qualche notte dopo, quando gli animali della locanda videro passare la stella nel cielo, si ricordarono delle parole dell’asino e un brivido scosse il bosco e accese tutto il sentiero, arrivò sulla cima della montagna spazzata dal vento, fece zampillare la sorgente e increspò l’acqua del fiume, quella del pozzo e quella del mare, fece
gioire le pietre preziose nella miniera e suonare il flauto d’argento, svegliò gli uccelli che dormivano sui rami, fece saltare le caprette e i cavalli nei recinti, maturò il frutto più rosso e spinse l’altalena, fece cadere le armi ai soldati che montavano la guardia e rotolare dai cuscini le corone dei re, ba***re il cuore degli innamorati e degli sposi, toccò quello delle persone sole ed entrò come una carezza nel sonno dei bambini e delle bambine, e tutti loro sognarono un giorno di doni e dolcezze, amore, pace e gioia.
E così avvenne.