La 2000 JD Edizioni nasce in modo non ufficiale nel 1996, con una raccolta di poesie chiamata "Assenzio per due" una pubblicazione in tiratura molto limitata dal forte sapore underground. Fu il suo amore per la scrittura che rese le pubblicazioni periodiche. La diffusione veniva affidata alle amicizie e alle librerie più piccole. I "libercoli" venivano stampati in copisteria, contenevano assemblag
gi grafici fatti con le forbici e la colla. Byron cercava qualcosa che potesse fondere la vecchia xerox-art del punk, le fanzine dei non lontani anni ottanta e la poesia minimalista americana. Dopo vari tentativi trovò il modo di usare assemblaggi di foto che
potessero completare il significato delle parole, cercando di non perdere la qualità grafica in stampa economica. Nacque la raccolta di scritti prosastici su assemblaggi pop: "Criduchat". Il passo
successivo fu rapido. Le immagini della raccolta vennero selezionate (assieme al lavoro di colui che diverrà il suo maggior collaboratore Danny B.River) per una mostra di arte contemporanea al Rialto Sant'Ambrogio. La serata offrì alla 2000 JD Edizioni i quindici minuti di gloria, con tanto di intervento televisivo dello stesso Byron. Era giunto il momento di delineare il volto della casa editrice. Gli spazi
sembravano aprirsi, cominciò una intensa stagione di reading. Ci furono articoli su celebri quotidiani come il "Manifesto" e "La Stampa". Byron fu forse il primo che fece un reading su Raymond Carver, anticipando quello celebre della grande Minimum Fax, casa che allora era in pieno crescendo. Il 2002 fu l'anno della rivista autoprodotta NKME, acronimo di New King Mob Echo. L'idea era quella di giocare con la letteratura e riprendere in mano il situazionismo. La vecchia rivista inglese King Mob Echo aveva anticipato in modo intelligente quello che sarebbe stato da salvare del nichilismo degli anni duri
della Tatcher. Una rivolta gradevole, giocando a spronare gli altri a comprendere la realtà che li circonda. L'esperimento nostrano fu altalenante. I dieci collaboratori di Byron Rink e Kira Jalongo (altra fondatrice della rivista) si dispersero. NKME non andò oltre il quinto numero e fu soppressa nel 2003. Nel frattempo sorsero collaborazioni con altre realtà autoprodotte. Serate di spettacoli teatrali, concerti e reading. Il catalogo aumentava e nacquero le prime collane: una collana poetica, una di teatro ed una (recente) di fumetti. La distribuzione raggiunse e fu supportata da librerie importanti librerie romane come: "Altroquando", "Fahrenheit","Anomalia".