Nei giorni scorsi Suor Simona Brambilla si è rivolta alle religiose riunite nell'UISG (Unione Internazionale delle Superiore Generali). Si tratta di una realtà, proprio come l'USG (Unione Superiori Generali), dove vengono coltivate le peggiori idee sulla vita consacrata. Religiose, femministe represse, religiosi con idee di sacerdozio da mettersi le mani nei capelli, in particolare sono concentrate lì quelle suore che covano rabbia per non poter ricevere il sacramento dell'ordine e vedono il servizio al sacerdozio come "sfruttamento" o "schiavitù".
Fra le persone che Brambilla ha citato, definendolo "grande maestro", c'è Padre Amedeo Cencini, il grande abusatore di coscienze. È bene notare come nel momento attuale si stia facendo spazio, sempre più, la convinzione che il sacerdozio alle donne non è qualcosa di problematico mentre c'è un odio sconsiderato (in particolare da parte delle donne laiche e religiose) verso gli omosessuali. Come dice Cencini, il grande maestro, guai a pensare a conferire la sacra ordinazione agli "HOMOSESSUALI", "HAFFAMATI DI SESSOH".
La situazione è surreale. Nel discorso di Suor Brambilla, che comunque ha diverse parti interessanti e non sono assolutamente da cestinare, emerge però chiaramente la repressione covata per anni e la sofferenza per le angherie subite. Il problema è che qualcuno fatica a capire che quelli che sono veri e propri abusi di coscienza li hanno subiti tutti: vescovi, sacerdoti, frati, suore, laici, ecc... Tutti perché è un modus agendi che si è radicato e nulla centra "il potere delle donne" o "il sacerdozio femminile". Anzi, per quanto qualcuno non voglia ammetterlo, i dati parlano chiaro e quelle realtà dove ci sono donne al potere sono quattro volte più problematiche.
Ma le nostre preoccupazioni, come dimostra Brambilla, sono chiamare Pastora e Prefetta le donne che hanno raggiunto alcuni luoghi di potere (pur non avendone alcun diritto).
Il presidente del Consiglio della Repubblica Italiana oggi in Conferenza stampa ha affermato alcune cose semplici, chiare, che toccano anche il #Vaticano e la Chiesa Cattolica. Non dimentichiamo che Soros è una presenza molto gradita a Santa Marta.
Napolioni show nella Cattedrale di Cremona
Fare il pagliaccio ad Ancona non era sufficiente.
A Cremona ogni celebrazione in cattedrale risente delle uscite ridicole di un tizio che nel seminario marchigiano ha fatto passare le pene dell’inferno ai suoi seminaristi.
Da come si mette a posto la mitria, poi, siamo sicuri che il primo a dover andare da Sovernigo forse era proprio lui. ...
Per fortuna certe idiozie devono segnalarcele perché la televisione ormai la guardano solo le megere di quartiere senza dentiera.
In pochi minuti uno show di idiozie. Impossibile non notare come Insero, dopo essere stato preso a pedate in Vicariato, ora sia andato ad elemosinare luci a LED negli studi RAI. Tra lui e Fortunato non si capisce chi è più ridicolo.
Come vedete la strategia di farsi amici i giornalisti a qualcuno giova. Non giova alla Chiesa di Dio e alla sua immagine, ma giova ai singoli. Un po' come quei preti pisani che vanno in tv a invocare sanzioni per i vescovi quando molto ci sarebbe da dire sulla loro vita personale e sulle loro arcidiocesi. Colpire la Chiesa è ormai uno sport, l'importante è elogiare sé stessi.
Ma la vera domanda è: noi dobbiamo davvero pagare lo stipendio alla gente per farla apparire in TV con trucco e parrucco? Questo è il ministero sacerdotale? Ormai questa gente ha capito che c'è chi a Santa Marta passa il giorno del Signore a guardare la RAI piuttosto che celebrare Messa e quindi cercano di sfondare sul grande schermo.
Poi c'è De Donatis, il quale ha già fatto pochi danni al Laterano e ora si diverte a dire scemenze in TV. Questi sono i risultati di nomine a caso di gente che il Diritto Canonico lo ha visto nel binocolo. Spiegate al Penitenziere Maggiore che la Penitenzieria Apostolica è un TRIBUNALE. Non "diciamo", non un "Dicastero", non le idiozie che dice in 1 minuto di video.
Papa Francesco questa mattina con le suore
47° Incontro europeo dei giovani organizzato dalla Comunità di Taizé a Tallinn
L’apparecchio non gli funziona e lui inizia a battere sul microfono perché non sente. L’audio in Piazza si sentiva e anche in Tv. 🙄
Lo sguardo avido. Omelia di Mons. Mario Delpini del 24 dicembre 2024.
Omelia di monsignor Mario Delpini nella notte santa di Natale
Oggi il dottor Roberto Concas ci ha gentilmente invitato una copia di un suo studio molto interessante sull’uomo vitruviano. Grazie mille. Benedetto XVI ricordava: “L’arte «parla» sempre, almeno implicitamente, del divino, della bellezza infinita di Dio, riflessa nell’Icona per eccellenza: Cristo Signore, Immagine del Dio invisibile”.