13/12/2024
«Dove ha inizio una storia? Dove comincia quella catena di eventi che trasforma una persona, che la porta da un luogo a un altro?»
A Irisburg, una piccola città nella pen*sola scandinava, Nikki condivide una vita tranquilla e felice con la sua compagna Simone.
Fuori c’è un mondo nuovo: il vecchio mondo patriarcale è stato spazzato via dal Contagio, una pandemia che per generazioni lo ha devastato.
Il Contagio infatti era diffuso dagli uomini, che ora vengono quindi tenuti in quarantene a prova di fuga, mentre la società è riservata alle donne, chiamate “portatrici”.
Solo così si può evitare che i corpi di portatrici e “diffusori” entrino in contatto.
Perché, se questo accade, entrambi sviluppano la malattia che in 48 ore li porta alla morte: la differenza è che il diffusore viene colto da un f***e bisogno di fecondare più portatrici possibile prima di morire.
La società post pandemica sembra un’utopia eco-femminista: i cittadini del mondo possono risiedere dove vogliono, mangiare carne è impensabile, il dibattito politico ruota attorno al modo migliore per gestire le risorse limitate e il lavoro è stato abolito.
Al suo posto, le portatrici devono svolgere un numero limitato di ore di servizio ogni settimana e, in cambio del contributo dato alla democrazia con il voto, ricevono un’unità abitativa e un buono vita.
Ma niente è come sembra e, quando Simone decide di avere un bambino, Nikki scoprirà verità insospettate non solo sulla sua compagna, ma anche su sé stessa e sul loro mondo.
Ne Le portatrici, Jessica Schiefauer costruisce un mondo immaginario plasmato dal Contagio ma anche da nuove tecnologie, modalità di trasporto e metodi di riproduzione, completo di un proprio vocabolario.
Con la traduzione di Samanta K. Milton Knowles, la nuova edizione de è in libreria. 📚