Il Fuori Coro - Caduti della Polizia Locale

Il Fuori Coro - Caduti della Polizia Locale Il Fuori Coro nasce dall'unione spontanea di colleghi appartenenti alla Polizia Locale di vari Comuni
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MARIO CASCARINI - ROMA14 dicembre 1966 – 14 dicembre 2024Potremmo definire Mario Cascarini un fantasma. Un fantasma dell...
14/12/2024

MARIO CASCARINI - ROMA
14 dicembre 1966 – 14 dicembre 2024
Potremmo definire Mario Cascarini un fantasma. Un fantasma della Polizia Locale.
Il suo nome è riportato sulla lapide che ricorda i Caduti della Polizia Locale di Roma, posta nel cortile del Comando, e nei (pochi) siti che ricordano ed elencano il numero, sempre più elevato, dei colleghi che hanno perso la vita indossando la nostra uniforme. Ma, a parte la dicitura “è stato investito da un’auto”, in merito alla tragica fine del collega, in rete, non si trovano altre notizie, se non qualche scarna riga sulla pagina Facebook de “Il Pizzardone”. Per sapere cosa sia successo quel giorno di cinquantadue fa abbiamo consultato i quotidiani dell’epoca, gli unici che riportassero notizie più precise e circostanziate in merito ai fatti accaduti.
E’ il tardo pomeriggio del 12 dicembre 1966 ed è già buio quando Mario Cascarini e Sergio Poggiani, vigili motociclisti del Comune di Roma, intervengono al Km 17,00 della Via Cristoforo Colombo per i rilievi di un incidente. Ci sono anche dei lavori in corso, ed insieme ad un operaio cercano di sistemare convenientemente le transenne e i segnali di pericolo per poter operare in sicurezza. Proprio in quel momento sopraggiunge una Fiat 850, il cui conducente, 53 anni, che sta tornando a casa ad Ostia, non accorgendosi della loro presenza, urta la transenna, perde il controllo del veicolo e piomba addosso ai tre, scaraventandoli sull’asfalto. Si fermano altri automobilisti a soccorrere i tre malcapitati, che vengono trasportati al pronto soccorso del Sant’Eugenio. Sergio Poggiani, 36 anni, ha il femore fratturato; l’operaio, 44 anni, un braccio fratturato; Mario Cascarini, che di anni ne ha 37, ha un trauma cranico, e le sue condizioni appaiono preoccupanti fin da subito. Nonostante le numerose trasfusioni di sangue cui viene sottoposto, donato dai suoi colleghi, le sue condizioni si aggravano sempre di più. Mario muore alle prime luci dell’alba del 14 dicembre, lasciando sole la moglie e due bambine di 8 e 11 anni. I rilievi tecnici dell’incidente vengono effettuati dalla polizia stradale, e viene ipotizzato che il pericolo non fosse sufficientemente segnalato. Il sindacato dipendenti comunali sottolinea le gravi responsabilità del Comando dei Vigili e del Comune che, tra l’altro, solo dopo l’incidente “consigliano” ai vigili di non sostare in mezzo alle strade in ore serali e viene fornito ai motociclisti il casco bianco, simile a quello della stradale e perciò visibile da lontano. I funerali si svolgono in forma solenne nella chiesa di Santa Maria della Consolazione la mattina del 16 dicembre. Il feretro viene scortato da un picchetto d’onore composto da quaranta vigili urbani in rappresentanza dei vari gruppi, e viene portato a spalla dai colleghi del reparto motociclisti.
La memoria è un pezzo di storia e per questo è un onore per noi mantenerla sempre viva.
Personaggi di questo spessore morale e professionale meritano di entrare a far parte della Memoria Storica degli appartenenti alla Polizia Locale di tutta Italia perché rappresentano motivo di orgoglio per la Polizia Locale di Roma e per tutti noi.
ONORE A MARIO CASCARINI!
ONORE AI CADUTI DELLA POLIZIA LOCALE!
Il Fuori Coro

PAOLO PROCOPIO – CATANZARO11 dicembre 2009 – 11 dicembre 2024Sono le 14,00 dell’11 dicembre 2009 quando Paolo Procopio, ...
11/12/2024

PAOLO PROCOPIO – CATANZARO
11 dicembre 2009 – 11 dicembre 2024
Sono le 14,00 dell’11 dicembre 2009 quando Paolo Procopio, agente motociclista 44enne della Polizia Locale di Catanzaro, a bordo della moto di servizio, rimane coinvolto in un incidente stradale andando a scontrarsi contro una Fiat Punto all’incrocio tra Viale Cassiodoro e Via Lucrezia della Valle. Nonostante l’arrivo praticamente immediato dei soccorsi, per lui non c’è purtroppo più nulla da fare, mentre altre tre persone vengono trasportate all’ospedale.
I funerali si svolgeranno tre giorni dopo, il 14 dicembre. La camera ardente viene allestita nella sala del Consiglio Comunale, nel settecentesco Palazzo De Nobili. Sono centinaia le persone che rendono omaggio a Paolo, mentre i colleghi fanno il picchetto d’onore. Era conosciuto a Catanzaro, non solo perché era “un esempio per le istituzioni, grazie alla disponibilità dimostrata nei confronti di tutti e al senso civico che ha sempre manifestato, anche nei piccoli gesti quotidiani” come ricordato dal Sindaco nell’orazione funebre, ma anche per essere stato un calciatore amato ed apprezzato, per aver militato in varie squadre cittadine e per stato convocato nella Nazionale della Polizia Locale d’Italia, come ricordato anche dall’Assessore con delega alla Polizia Locale, intervenuto a nome dell’intera Amministrazione Comunale.
Negli anni successivi vengono organizzati, spesso con finalità benefiche, Memorial e Tornei di calcio, dove giovani e meno giovani si sfidano sul campo in nome di Paolo, per ricordarlo ed onorarne la memoria.
Nel dicembre 2013, in occasione dell'inaugurazione di quello che è considerato il primo museo dedicato alla Polizia Locale in Italia, il Comando del Corpo di Catanzaro viene intitolato alla memoria di Giuseppe Rattà e Paolo Procopio; la cerimonia, molto sentita, si è svolta alla presenza dei familiari degli Agenti caduti. “Ritengo sia altamente simbolica e significativa l’intitolazione del Comando ai due eroi del Corpo, che suggella ancora di più il legame forte e lo spirito di servizio che anima gli Agenti che proteggono, è proprio il caso di dirlo, la Città di Catanzaro”, afferma il Sindaco nell’occasione, mentre il Comandante del Corpo aggiunge che “la memoria è sacra, e la sacralità della memoria vogliamo che sia anche nostra. Vogliamo ricordare i nostri caduti e vogliamo continuare nel percorso della memoria rivisitando le attività e l’immagine di chi ci ha preceduto”.
A settembre 2018, in una commovente cerimonia, è stato deposto un mazzo di fiori sul luogo dell’incidente, mentre il suono delle sirene dei mezzi della Polizia Locale si levava alto al cielo, unito al rombo delle moto convenute sul posto, quelle moto che Paolo tanto amava.
La memoria è un pezzo di storia e per questo è un onore per noi mantenerla sempre viva.
Personaggi di questo spessore morale e professionale meritano di entrare a far parte della Memoria Storica degli appartenenti alla Polizia Locale di tutta Italia perché rappresentano motivo di orgoglio per la Polizia Locale di Catanzaro e per tutti noi.
ONORE A PAOLO PROCOPIO
ONORE AI CADUTI DELLA POLIZIA LOCALE!
Il Fuori Coro

PIERLUIGI MARCHIONNESCHI - ROSIGNANO MARITTIMO (LI)28 novembre  2019  -   28 novembre 2024Deceduto il 28 novembre del 20...
28/11/2024

PIERLUIGI MARCHIONNESCHI - ROSIGNANO MARITTIMO (LI)
28 novembre 2019 - 28 novembre 2024

Deceduto il 28 novembre del 2019, all'ospedale di Cecina dove era stato prontamente trasportato per essere soccorso, l'Assistente Scelto della Polizia Locale di Rosignano Marittimo (LI) Pierluigi Marchionneschi,
Il 28 novembre di sei anni fa, alle ore 17 circa, subito dopo aver prestato servizio di viabilità nella zona dove è ricompreso un complesso scolastico cittadino, Pierluigi cadeva a terra colpito da grave malore, la dissecazione della aorta. A nulla sono valsi i tempestivi soccorsi prestatigli ed i sanitari di turno non hanno potuto che constatare il decesso di questo nostro sfortunato collega.

Pierluigi Marchionneschi, 63 anni, ha lasciato nel dolore e nella disperazione la moglie e due giovanissime figlie. Marito, padre e collega riconosciuto per le qualità morali e professionali, amato e benvoluto da tutti, lascia nel più totale sconcerto e dolore i famigliari, gli amici ed i colleghi tutti.

Ancora una volta il lavoro di poliziotto locale ha preteso una vittima. Una morte, quella di Pierluigi che pesa come un macigno e come un macigno va ad aggiungersi ai penosi ricordi di altri colleghi caduti durante il servizio e nell'adempimento del Dovere.
La tragicità di questa vicenda, però, non può non portarci a riflettere sul perché un operatore di Polizia Locale sia ancora, a 63 anni, a lavorare sulla strada, a fare servizi più consoni alla fisicità di qualche giovane agente, piuttosto che a quella di un veterano quale Pierluigi era.
Un lavoro usurante quello del poliziotto locale che, seppur non riconosciuto come tale, sicuramente è spesso causa di cedimento psicofisico che non di rado si risolve in problematiche serie od estreme.

La Polizia Locale di tutta Italia esprime con grande costernazione le più sentite condoglianze alla famiglia e ai colleghi di Pierluigi Marchionneschi per la sua prematura scomparsa. Siamo una grande famiglia ed esprimiamo con affetto la nostra vicinanza in questo momento di grande sconforto e sofferenza.
Riposa in pace dunque fratello, ti sia lieve la terra e ti conforti il pensiero che non sarai dimenticato.

UN ALTRO CADUTO CHE SI AGGIUNGE AD UNA GIÀ LUNGA LISTA! UN'ALTRA PROFONDA CICATRICE PER TUTTI NOI COLLEGHI CHE, SEBBENE LONTANI, CI STRINGIAMO FORTE ATTORNO A PIERLUIGI ED A TUTTI I SUOI CARI.

Un’altra morte che verrà, dai più, presto dimenticata, quasi che un Agente della Polizia Locale non avesse un volto o fosse invisibile. Noi del Fuori Coro non possiamo permettere e non permetteremo che la morte di Pierluigi Marchionneschi rimanga avvolta dal silenzio e dall’indifferenza di tutti coloro che preferiscono ritenere che i Caduti in servizio della Polizia Locale non siano meritevoli di essere onorati e ricordati. Per questo dobbiamo far conoscere a tutti coloro che vorranno prestarci orecchio chi era Pierluigi ed in che circostanze ha perso la vita, così come tanti altri nostri fratelli prima di lui. Fratelli che nessuno tranne noi , fratelli che teniamo sempre nel cuore e nel ricordo.

ONORE A PIERLUIGI, UN ALTRO FRATELLO DELLA POLIZIA LOCALE CADUTO IN SERVIZIO.

ONORE A TUTTI I CADUTI DELLA POLIZIA LOCALE

Il Fuori Coro

INTITOLAZIONE PIAZZA CADUTI POLIZIA LOCALE RAGUSA Buongiorno a tutti. Sono Ignazio Bonomo Ufficiale della Polizia Locale...
26/11/2024

INTITOLAZIONE PIAZZA CADUTI POLIZIA LOCALE RAGUSA

Buongiorno a tutti. Sono Ignazio Bonomo Ufficiale della Polizia Locale di Modica e Vice presidente dell'Associazione Il Fuori Coro. A nome del Presidente Francesco Lazzari e di tutta l'Associazione, ringrazio e saluto il Sindaco e il Comandante della Polizia Locale di Ragusa, tutti i rappresentanti delle Istituzioni, le autorità, i rappresentanti delle varie Associazioni di categoria e tutti i colleghi provenienti dai vari comuni.

Oggi, 26 novembre, è senza dubbio un giorno di forti emozioni, quelle stesse emozioni che prendono il posto delle parole quando queste, da sole, non bastano.
E questo perché vedere intitolata questa bella piazza ragusana ai Caduti della Polizia Locale di tutta Italia, i nostri Caduti, ci riporta a ripercorrere le loro strade, a ricordare le loro storie e ad aver condiviso, con i loro familiari, le stesse lacrime.
Noi de Il Fuori Coro, Associazione di Agenti ed Ufficiali della Polizia Locale di vari Comuni d'Italia, che mi onoro di rappresentare in qualità di Vice Presidente e che qualcuno qui presente già conosce, da 10 anni portiamo la non facile opera di divulgazione delle storie personali dei Caduti della Locale italiana, portando nel contempo solidarietà e sostegno ai loro familiari e rendendoci parte attiva perché questi abbiano i dovuti riconoscimenti dalla dipartita dei loro cari. E tutto questo, non perché si cerca la vanità di un plauso o la leziosità delle lodi ma per trasmettere un senso di continuità ideale di quei valori che difendiamo ogni giorno sulle strade e tra la gente per onorare quel tacito accordo stipulato a servizio e tutela della comunità tutta.

Pertanto, le emozioni che oggi tutti noi abbiamo il privilegio di provare, saranno il degno corollario a questi nostri eroici e sfortunati colleghi, ai loro familiari ed al loro ricordo, tenuto vivo nella memoria di chi ebbe la fortuna di conoscerli e di apprezzarne le doti umane e professionali. Il tempo passa, il ricordo resta.

Concludo comunicandovi che le Associazioni Il Fuori Coro e L'Osservatorio per la Polizia Locale di cui porto i saluti del Presidente Dott. Antonio Barbato e del Presidente Onorario Dott. Franco Notarrigo, in virtù del protocollo recentemente stilato, hanno collaborato alla stesura di un libro dal titolo "Storia e i Caduti della Polizia Locale d'Italia", già presentato lo scorso luglio a Misterbianco nel corso di un convegno. Scopo dell’iniziativa è quello di costituire un fondo a favore dei familiari dei nostri caduti e delle vittime del dovere con i proventi scaturenti dalla vendita del libro. A tal proposito vi informo che la versione definitiva del libro sarà stampata nel mese di gennaio 2025. Nella speranza che tale iniziativa riscontri il gradimento, soprattutto, di tutti i colleghi d’Italia, vi invitiamo a promuovere il libro in ogni occasione e circostanza e soprattutto di comprarlo. Grazie.

Onori a tutti i Caduti della Polizia Locale Italiana.

GIUSEPPE BRIZZI - UNIONE TERRE VERDIANE (PR)26 novembre 2009 - 26 novembre 2024E’ il pomeriggio del 25 novembre 2009; Gi...
26/11/2024

GIUSEPPE BRIZZI - UNIONE TERRE VERDIANE (PR)
26 novembre 2009 - 26 novembre 2024
E’ il pomeriggio del 25 novembre 2009; Giuseppe Brizzi, giovane agente della Polizia Locale delle Terre Verdiane, è impegnato in un posto di controllo lungo la strada provinciale tra Parma e Cremona e, mentre arresta il traffico per permettere ad un camion di immettersi sulla carreggiata dopo essere stato controllato, viene investito in pieno da una Opel Agila guidata da un ottantaseienne della zona. L’impatto è tremendo. Giuseppe viene trasportato all’Ospedale Maggiore di Parma, in condizioni apparse da subito gravissime. Nella notte viene sottoposto ad un intervento chirurgico, ma le lesioni riportate non gli lasciano scampo e nel pomeriggio del 26 novembre, muore nel reparto di rianimazione.
L’anziano alla guida del veicolo investitore ha successivamente patteggiato un anno di reclusione, con sospensione della pena, per omicidio colposo. Nessuna responsabilità invece è stata imputata al Comandante della Polizia Locale delle Terre Verdiane e al responsabile della sicurezza, iscritti anche loro nel registro degli indagati con l’accusa di negligenza, ma assolti con formula piena tre anni dopo.
Giuseppe Brizzi, originario di Catanzaro e residente a Roccabianca, aveva solo 27 anni quando p***e la vita. Era iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza e lavorava dal 2006 come agente del corpo di Polizia Locale delle terre Verdiane nel distretto di Soragna e Roccabianca. La sua scomparsa ha suscitato un vasto cordoglio soprattutto fra i colleghi e gli amministratori che hanno avuto modo di conoscerlo e di apprezzare le doti di un ragazzo che per cercare un avvenire dignitoso, non aveva esitato a lasciare la sua terra ed a trasferirsi ad oltre mille km di distanza. Giuseppe era conosciuto come un ragazzo impegnato nel sociale ed in occasione del suo decesso, con la donazione degli organi, ha salvato alcune vite. Ad un anno della sua morte si è svolta la cerimonia di intitolazione della Centrale Operativa della Polizia Locale dell’Unione Terre Verdiane. A Mesoraca, sua città di origine, a novembre del 2012 nel corso di una toccante commemorazione, gli è stata intitolata una piazza.
In occasione del decimo anniversario della sua scomparsa, Giuseppe e’ stato ricordato con una messa presso la Chiesa dei Santi Bartolomeo e Michele di Roccabianca. Amici e colleghi erano presenti, a testimoniare l'affetto per Giuseppe.
La malasorte lo colse nell'adempimento del suo dovere quale fulgido esempio per tutti coloro che apprezzano le doti di volontà, sacrificio ed abnegazione nel lavoro.
La memoria è un pezzo di storia e per questo è un onore per noi mantenerla sempre viva.
Personaggi di questo spessore morale e professionale meritano di entrare a far parte della Memoria Storica degli appartenenti alla Polizia Locale di tutta Italia perché rappresentano motivo di orgoglio per la Polizia Locale delle Terre Verdiane e per tutti noi.
ONORE A GIUSEPPE BRIZZI!
ONORE AI CADUTI DELLA POLIZIA LOCALE!
Il Fuori Coro

BRUNO MONTESI – ROMA24 novembre 1981 - 24 novembre 2024Ricorre oggi l'anniversario della morte del vigile urbano Bruno M...
24/11/2024

BRUNO MONTESI – ROMA

24 novembre 1981 - 24 novembre 2024
Ricorre oggi l'anniversario della morte del vigile urbano Bruno Montesi, deceduto a Roma il 24 novembre 1981.
Il primo marzo 1980 una pattuglia di motociclisti della polizia municipale romana transitava alle 17,10 su ponte Garibaldi quando l'agente Bruno Montesi, classe 1949, vide una donna in acqua nel Tevere dibattersi tra i flutti per reggersi a galla; noncurante dei rischi, Montesi non esitò a gettarsi nelle acque putride del fiume, in uniforme e stivali, rischiando egli stesso di affogare, ingerendo l'acqua putrida; riuscì con veloci bracciate ad afferrare la donna, Pierina Cassini, e a portarla a riva, salvandole la vita.
Dopo un po' di tempo l'eroico vigile si ammalo' di leptospirosi, dimagrendo in poco tempo 12 chili. I medici gli asportarono parte del fegato ma le cure non servirono a salvargli la vita e purtroppo la malattia ebbe il sopravvento. L'acqua infetta lo aveva corroso, fino a togliergli l'ultimo respiro. Morì a soli 32 anni, dopo atroce agonia, lasciando soli una moglie e tre figli piccoli.
Purtroppo dopo 41 anni solo i vigili pensionati conoscono bene questa storia. Il Comune ha conferito la medaglia d'argento al valoroso dipendente, ma non ha fatto altro per dimostrare riconoscenza all'eroe Bruno Montesi, né per ricordarlo per sempre come esempio di altruismo e di grande coraggio civico per le nuove leve.
Non gli è stata riconosciuta la causa di servizio e non è stato lasciato il posto di lavoro ad un altro suo familiare.
In suo ricordo è stata presentata anni fa una mozione in Campidoglio per intitolargli la scuola permanente di formazione della Polizia Locale di Roma Capitale, ma ad oggi non ci sono ancora riscontri. Dal 1982, per molti anni, si è tenuta nei locali del Comando del Corpo organizzata dall'ARVU la rassegna d'arte "Bruno Montesi" all'interno della quale colleghi pittori e scultori avevano la possibilità di esporre le proprie opere.
Nel 2011, alla presenza della sua famiglia, è stata inaugurata la targa che intitola il Museo della polizia locale a suo nome.
Ma se le spoglie di Bruno ancora riposano in una tomba sulla quale è possibile spendere un ricordo o una preghiera lo si deve alle donazioni raccolte da due associazioni romane di colleghi che si sono fatte carico di rinnovare la concessione cimiteriale.
La memoria è un pezzo di storia e per questo è un onore per noi mantenerla sempre viva.
Personaggi di questo spessore morale e professionale meritano di entrare a far parte della Memoria Storica degli appartenenti alla Polizia Locale di tutta Italia perché rappresentano motivo di orgoglio per la Polizia Locale di Roma capitale e per tutti noi.
ONORE A BRUNO MONTESI!
ONORE AI CADUTI DELLA POLIZIA LOCALE!
IL FUORI CORO

CARMELO D'ADDETTA - SAN NICANDRO GARGANICO (FG)13 novembre 2018 - 13 novembre 2024È il pomeriggio del giorno di Ferragos...
13/11/2024

CARMELO D'ADDETTA - SAN NICANDRO GARGANICO (FG)

13 novembre 2018 - 13 novembre 2024

È il pomeriggio del giorno di Ferragosto di sei anni fa. Sulla Strada Statale 693 che costeggia il Gargano si verifica un grave incidente che coinvolge tre veicoli e nel quale perderanno la vita tre ragazzi oltre a svariate persone che rimarranno ferite.
Carmelo D'Addetta, agente della Polizia Locale di San Nicandro Garganico, mentre coadiuva i carabinieri che effettuavano i rilievi ed i soccorsi gestendo con la sua pattuglia la viabilità nel tratto di strada interessato dall'incidente, viene travolto da una vettura ivi sopraggiunta. Viene immediatamente trasportato all'Ospedale di San Severo in prognosi riservata per esser sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.

Nonostante le gravi condizioni, nei giorni successivi l'intervento, la possibilità di una lenta ripresa è viva ed accende la speranza nei suoi cari; invece, purtroppo, dopo aver lottato tre mesi, la mattina del 13 novembre il cuore di Carmelo cessa di ba***re, lasciando nella costernazione e nel dolore, la moglie e quattro figli.

I funerali si svolgono il 22 novembre; viene dichiarato il lutto cittadino ed il sindaco invita tutta la cittadinanza a partecipare alla celebrazione religiosa.
Presso il Comando della Polizia Locale viene allestita la camera ardente da dove, poco dopo le 10, parte il corteo funebre preceduto dai gonfaloni listati a lutto e scortato da auto e moto della Polizia Locale. Corteo che attraversa la città sostando davanti al municipio, dove le note del Silenzio tributano a Carmelo l'estremo saluto per poi dirigersi verso la Chiesa del Carmine, la parrocchia che egli da sempre frequentava.
Centinaia i colleghi intervenuti dai comuni vicini, presenti il sindaco di Sannicandro, il presidente della Provincia di Foggia, i sindaci dei comuni della zona. Presenti anche rappresentanze dei Carabinieri, della Polizia Stradale, dei Vigili del Fuoco, del servizio 118 e tutti coloro che avevano condiviso quell'emergenza a lui fatale.

Assai conosciuto e stimato, Carmelo che aveva 60 anni, svolgeva il suo lavoro con grande umanità e la sua prematura scomparsa, nell'adempimento del proprio Dovere, ha turbato e commosso tutta la comunità sannicandrese che conosceva, rispettava e aveva un legame particolare con lui.

A gennaio 2019 in occasione di un convegno nazionale, alla presenza dei familiari e del Comandante della Polizia Locale di San Nicandro Garganico, a Carmelo D'Addetta è stata assegnata dall'A.N.C.U.P.M. una medaglia d'oro alla memoria "per aver pagato con la vita la sua grande dedizione e l'attaccamento al lavoro".
A marzo Carmelo è stato anche ricordato in una breve commemorazione al Senato della Repubblica.

La memoria è un pezzo di storia e per questo è un onore per noi mantenerla sempre viva.
Personaggi di questo spessore morale e professionale, meritano di entrare a far parte della Memoria Storica degli appartenenti alla Polizia Locale di tutta Italia perché rappresentano motivo di orgoglio per la Polizia Locale di San Nicandro Garganico e per tutti noi.

ONORE A CARMELO D'ADDETTA!

ONORE AI CADUTI DELLA POLIZIA LOCALE!

WALTER PROCACCINI - ROMA06 novembre 1977 - 06 novembre 2024Walter Procaccini, collega motociclista di Roma assegnato al ...
06/11/2024

WALTER PROCACCINI - ROMA
06 novembre 1977 - 06 novembre 2024
Walter Procaccini, collega motociclista di Roma assegnato al II Gruppo, e' di servizio sabato 06 novembre quando alle 13,00 circa riceve una nota di ricerca: una Vespa rossa con due persone a bordo che avevano appena effettuato uno scippo. Poco dopo il nostro collega vede transitare una Vespa rispondente alle caratteristiche della nota di ricerca e senza indugio si pone all'inseguimento. Appena raggiunti e affiancati, uno dei due delinquenti per guadagnare la fuga sferra un calcio alla ruota della moto di Walter facendolo così rovinare a terra.
Viene trasportato d'urgenza al reparto craniolesi del San Giovanni, ma a nulla valgono i tentativi di rianimazione e spira nella notte per le ferite riportate.
È da subito enorme la partecipazione emotiva della cittadinanza e delle autorità locali. Viene allestita una camera ardente che vede rendere omaggio al nostro collega il Sindaco Argan e il Comandante Andreotti oltre a tantissimi colleghi e ad un fiume di cittadini commossi che si riverseranno il giorno seguente al funerale solenne.
Walter era sposato da soli 4 mesi. Al fianco della vedova si schierano il Sindaco, il Comandante, tutti i suoi colleghi, e tanti, tantissimi romani emozionati in una cerimonia toccante e sentita.
Nel febbraio successivo gli viene assegnato alla presenza delle autorità di governo, militari e civili, il Premio Sicurezza e Libertà per aver sacrificato la sua vita a favore della collettività.
Il 10 ottobre 1988, con delibera del Consiglio Comunale, gli viene intitolata una strada.
La memoria è un pezzo di storia e per questo è un onore per noi mantenerla sempre viva.
Personaggi di questo spessore morale e professionale, meritano di entrare a far parte della Memoria Storica degli appartenenti alla Polizia Locale di tutta Italia perché rappresentano motivo di orgoglio per la Polizia Locale di Roma e per tutti noi.
ONORE A WALTER PROCACCINI!
ONORE AI CADUTI DELLA POLIZIA LOCALE!
IL FUORI CORO

RENATO STUCCHI – PIOLTELLO (MI)03 novembre 1976 - 3 novembre 2024E’ la tarda mattinata del 3 novembre 1976 quando una pa...
03/11/2024

RENATO STUCCHI – PIOLTELLO (MI)
03 novembre 1976 - 3 novembre 2024
E’ la tarda mattinata del 3 novembre 1976 quando una pattuglia di vigili urbani di Pioltello, comune dell’hinterland milanese, nel transitare nei pressi della stazione si avvede che un venditore ambulante di frutta e verdura ha occupato abusivamente un posto. Provvedono quindi a sanzionarlo. L’ambulante, risultato poi con precedenti penali, reagisce in modo abnorme, scagliandosi violentemente con un coltello contro Renato Stucchi, 29 anni, che sta scrivendo il verbale, colpendolo più volte. Colto di sorpresa, Renato non ha nemmeno il tempo per tentare una reazione, come nulla possono fare né il collega in servizio con lui, né il giovane figlio dell’ambulante. Renato Stucchi viene soccorso da un’ambulanza e trasportato all’Ospedale di Cernusco sul Naviglio, ma muore durante il tragitto. L’assassino viene invece arrestato per omicidio volontario.
Renato Stucchi era in servizio da sei anni, e i colleghi parlavano di lui come uomo molto comprensivo. Lascia la giovane moglie e un bimbo di pochi mesi.
La strada è da sempre un luogo di lavoro particolare. Particolare vista l'umanità che si riversa su di essa con le proprie dinamiche, le proprie problematiche e le proprie contraddizioni. Chi poi sulla strada svolge un tipo di lavoro come quello di Agente di Polizia Locale, sa bene che gestire ed interagire con questa umanità è spesso pericoloso quando non drammatico. Quanto accaduto al collega ed amico Stucchi ne è la inconfutabile prova. Inconfutabile ma non accettabile, né comprensibile. Non si può morire per avere elevato un verbale a chi era nel torto palese, a chi ha pensato di risolvere con un colpo di lama un contenzioso amministrativo. Non si potrà mai trovare pace né una consolatoria ragione nella morte violenta di un collega "reo" di svolgere il proprio lavoro. Per questo vogliamo onorare Renato Stucchi, un ragazzo semplice e volenteroso, "attaccato" al suo lavoro ed alla sua divisa. Vogliamo che resti impresso nella memoria di chi lo ha conosciuto e di chi a lui è succeduto; vogliamo che la sua storia venga conosciuta da tutti.
La memoria è un pezzo di storia e per questo è un onore per noi mantenerla sempre viva.
Personaggi di questo spessore morale e professionale meritano di entrare a far parte della Memoria Storica degli appartenenti alla Polizia Locale di tutt’Italia, perché rappresentano motivo di orgoglio per la Polizia Municipale di Pioltello e per tutti noi.
ONORE A RENATO STUCCHI!
ONORE A TUTTI I CADUTI DELLA POLIZIA LOCALE!
IL FUORI CORO

Il tempo non cancella il ricordo. Onore a tutti i Caduti della Polizia Locale Italiana
02/11/2024

Il tempo non cancella il ricordo. Onore a tutti i Caduti della Polizia Locale Italiana

AURELIO ZAGHINI - SAVIGNANO SUL RUBICONE (FC)26 ottobre 1987 - 26 ottobre 2024Il 26 ottobre del 1987 Aurelio Zaghini svo...
26/10/2024

AURELIO ZAGHINI - SAVIGNANO SUL RUBICONE (FC)
26 ottobre 1987 - 26 ottobre 2024
Il 26 ottobre del 1987 Aurelio Zaghini svolge servizio serale. Passando vicino ad una gioielleria in centro storico, viene richiamato dalle grida d'aiuto di un gioielliere che aveva appena subito una rapina a mano armata. Nonostante siano già stati esplosi dei colpi di pi***la, Aurelio Zaghini senza indugio si pone all'inseguimento dei rapinatori in fuga e, colpito all'addome da un colpo, cade a terra senza vita.
Nonostante le approfondite indagini da parte delle forze dell'ordine, i suoi assassini non sono mai stati assicurati alla giustizia.
Il suo grande atto di coraggio gli ha portato diversi riconoscimenti. I più importanti sono la Medaglia d'Oro al Valor Civile, il riconoscimento dello status di vittima del dovere, una via ed una targa commemorativa nel comune di Savignano sul Rubicone, il riconoscimento della Medaglia d'oro dalla Fondazione Carnegie per particolari atti di eroismo. Tutto molto bello e va dato il merito alle Amministrazioni Comunali di Savignano sul Rubicone di essersi sempre prodigate affinché il ricordo di Aurelio rimanesse sempre vivo.
In occasione del trentesimo anniversario del suo omicidio, l'amministrazione comunale ha scelto, in accordo con l'Unione Rubicone e Mare, di intitolare alla memoria di Aurelio Zaghini la sezione distaccata di Savignano della Polizia Locale dell'Unione, con una cerimonia a cui è stata invitata a partecipare tutta la cittadinanza.
Aurelio Zaghini veniva chiamato dai suoi concittadini "il vigile Buono".
Al momento della sua uccisione Aurelio Zaghini lascia la moglie e tre figlie in giovane età che da quel momento verranno private della gioia di abbracciare quell'uomo buono. Una delle sue figlie ci onora con la sua presenza nel Gruppo "il Fuori Coro".
In questo indissolubile intreccio di familiare/fuoricorista, ricevi il nostro abbraccio, consapevole che il tuo caro papà occuperà sempre un posto nei nostri cuori.
La memoria è un pezzo di storia e per questo è un onore per noi mantenerla sempre viva. Personaggi di questo spessore morale e professionale meritano di entrare a far parte della Memoria Storica degli appartenenti alla Polizia Locale di tutta Italia perché rappresentano motivo di orgoglio per la Polizia Locale di Savignano sul Rubicone e per tutti noi.
ONORE AD AURELIO ZAGHINI!
ONORE AI CADUTI DELLA POLIZIA LOCALE!
IL FUORI CORO

CLAUDIO MAZZAMUTO - MILANO22 ottobre 2002 - 22 ottobre 2024Claudio Mazzamuto era un poliziotto locale di Milano. È deced...
22/10/2024

CLAUDIO MAZZAMUTO - MILANO
22 ottobre 2002 - 22 ottobre 2024
Claudio Mazzamuto era un poliziotto locale di Milano. È deceduto la sera del 22 ottobre del 2002 a seguito di incidente stradale mentre, unitamente al suo collega di pattuglia si recava in ausilio di alcuni controllori dell'ATM che erano stati aggrediti.
Nonostante lampeggianti e sirena, una Mercedes che sopraggiungeva ad alta velocità li prende in pieno ed a seguito del violentissimo impatto Claudio perde la vita ed il suo collega rimane ferito. Già solo a leggere questo freddo resoconto, si percepisce la drammaticità di quanto accaduto. Ma nel raccogliere le informazioni per questo post abbiamo scoperto alcuni aspetti del collega e dell'uomo.
Claudio Mazzamuto è stato ricordato dai suoi colleghi come persona sempre disponibile, sempre pronto ad intervenire, generoso, orgoglioso della sua uniforme. Il suo impegno lavorativo lo ha portato a ricevere ben 11 riconoscimenti tra cui il più importante, l'Ambrogino d'oro, pochi mesi prima, per il coraggio dimostrato nello sventare un attentato terroristico nella stazione Duomo della metropolitana.
L'uomo Claudio Mazzamuto aveva una bimba di 5 anni che da quel giorno ha dovuto imparare a vivere senza padre. A giudicare dalla folla presente al suo funerale, era un uomo amato e rispettato. Alla presenza delle autorità locali, picchetti d'onore di Polizia, Carabinieri, Finanza, Vigili del Fuoco, personale ATM e tanti, tantissimi colleghi in divisa ed in borghese ed i suoi "fratelli del Nucleo Tutela Trasporto pubblico", come hanno voluto essi stessi definirsi.
Il Comandante, davanti all'ingresso della Basilica di Sant'Ambrogio, ha voluto ricordarlo con queste parole: "Claudio si sentiva sempre al servizio dei cittadini, sia quando era in servizio che quando non lo era. Vorrei che al suo comportamento si ispirassero tutti i vigili urbani di Milano".
Con queste parole vogliamo ricordarlo e ci piace immaginare che se fosse ancora qui, forse oggi, sarebbe un Fuori Coro anche lui.
La memoria è un pezzo di storia e per questo è un onore per noi mantenerla sempre viva. Personaggi di questo spessore morale e professionale meritano di entrare a far parte della Memoria Storica degli appartenenti alla Polizia Locale di tutta Italia perché rappresentano motivo di orgoglio per la Polizia Locale di Milano e per tutti noi.
ONORE A CLAUDIO MAZZAMUTO!
ONORE AI CADUTI DELLA POLIZIA LOCALE!
IL FUORI CORO

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Rome

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