18/05/2024
Questa giornata viene istituita a livello mondiale nel 1977 da ICOM - International council of Museum - prediligendo ogni anno un tema specifico.
E in concomitanza del tema scelto per il 2024 - Musei per l’Educazione e la Ricerca - voglio innestare in voi la curiosità di un museo in particolare.
Sto parlando del > si trova a Berlino ed è il più grande museo ebraico d’Europa.
L’intero spazio è suggestivo, ogni angolo trasuda storia: foto, disegni dei bambini, lettere d’amore.
Vi lascio a seguire i 3 luoghi che maggiormente sono rimasti vivi nella mia testa.
La Torre dell’Olocausto buia, illuminata solo da un fascio di luce, all’interno della quale si prova un forte senso di smarrimento.
L’installazione Shalechet - Foglie cadute costituita da 10 mila volti realizzati in acciaio punzonato posizionati a ricoprire il pavimento del Memory Void, lo Spazio
vuoto della memoria. L’installazione è percorribile e il suono che emettono i passi sui volti di metallo, fa salire il cuore in gola, generando in noi visitatori un senso di
angoscia.
L’ultimo angolo é il Giardino dell’Esilio, all’esterno del museo ed è l’ultima zona che percorrerete.
É una superficie a pianta quadrata con 49 colonne di cemento alte 6 metri. La percezione che ho avuto io, percorrendolo, è stata quella di trovarmi all’interno di
un labirinto. Si ha come l’impressione di perdere facilmente l’equilibro, di avere le vertigini e di sentire forti sbalzi di pressione.
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