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Connectionmag Magazine di Moda, Cultura e Salute. Founder Melissa Stocchi

Questa giornata viene istituita a livello mondiale nel 1977 da ICOM - International council of Museum - prediligendo ogn...
18/05/2024

Questa giornata viene istituita a livello mondiale nel 1977 da ICOM - International council of Museum - prediligendo ogni anno un tema specifico.
E in concomitanza del tema scelto per il 2024 - Musei per l’Educazione e la Ricerca - voglio innestare in voi la curiosità di un museo in particolare.
Sto parlando del > si trova a Berlino ed è il più grande museo ebraico d’Europa.

L’intero spazio è suggestivo, ogni angolo trasuda storia: foto, disegni dei bambini, lettere d’amore.

Vi lascio a seguire i 3 luoghi che maggiormente sono rimasti vivi nella mia testa.

La Torre dell’Olocausto buia, illuminata solo da un fascio di luce, all’interno della quale si prova un forte senso di smarrimento.

L’installazione Shalechet - Foglie cadute costituita da 10 mila volti realizzati in acciaio punzonato posizionati a ricoprire il pavimento del Memory Void, lo Spazio
vuoto della memoria. L’installazione è percorribile e il suono che emettono i passi sui volti di metallo, fa salire il cuore in gola, generando in noi visitatori un senso di
angoscia.

L’ultimo angolo é il Giardino dell’Esilio, all’esterno del museo ed è l’ultima zona che percorrerete.
É una superficie a pianta quadrata con 49 colonne di cemento alte 6 metri. La percezione che ho avuto io, percorrendolo, è stata quella di trovarmi all’interno di
un labirinto. Si ha come l’impressione di perdere facilmente l’equilibro, di avere le vertigini e di sentire forti sbalzi di pressione.

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La Fabbrica d’Arte Monterosso rappresenta l’eccellenza artigianale sin dal 1982, situata proprio nel cuore delle Cinque ...
13/05/2024

La Fabbrica d’Arte Monterosso rappresenta l’eccellenza artigianale sin dal 1982, situata proprio nel cuore delle Cinque Terre. La Fabbrica è composta da due botteghe localizzate a Monterosso e da un laboratorio che si trova a Pignone.

Ogni creazione è unica e nasce dall’amore per la tradizione che si unisce all’innovazione: la Fabbrica d’Arte di Monterosso è un riferimento unico per la ceramica, che adopera materiali e tecniche
all’avanguardia.

Si tratta di arte, artigianato e dedizione, una storia che nasce da Franz e Milla grazie al loro interesse per la ceramica tramite il quale hanno appreso e sperimentato diverse tecniche e materiali, come lo studio del Grès e delle alte temperature.

Nel 1982 viene così inaugurata la prima mostra collettiva presso Via Buranco, dal titolo “Buranco Pottery”, nel cuor di Monterosso. Da lì si sono susseguiti una serie di successi: nel 1983 apre la prima bottega, mentre la seconda nel 1996.

Nel tempo si è allargato anche il team, soprattutto a livello familiare, caratteristica che rende la Fabbrica d’Arte Monterosso un insieme unico di competenze, dato anche dal legame affettivo che unisce i suoi componenti.

Le principali produzioni avvengo a Pignone, dove si effettua la creazione di impasti e smalti, grazie al know-how degli artigiani. È un’arte autentica e antica, che cresce ematura insieme alle personalità che compongono le Cinque Terre. Ogni singola creazione
ha una sua essenza particolare, dalla più semplice alla più complessa.

La Fabbrica d’Arte Monterosso è una realtà unica ed essenziale, che sostiene il Made in Italy e l’artigianato,
attraverso l’amore e la dedizione.

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Press Office

Incorniciato nella London Bridal Week, la White Gallery si è tenuta l’8 e il 9 maggio scorsi. L’evento non rappresenta s...
10/05/2024

Incorniciato nella London Bridal Week, la White Gallery si è tenuta l’8 e il 9 maggio scorsi. L’evento non rappresenta solo uno spazio di esposizione, ma un ottimo ambiente di scambio commerciale. Ogni designer che partecipa è infatti soggetto a un rigoroso processo di selezione per garantire che solo le creazioni più raffinate e di altissima qualità partecipino. Questo impegno per l’eccellenza si traduce in un’esperienza indubbiamente high-level per i buyer.

Nel corso degli anni, la figura della sposa contemporanea ha subito una trasformazione significativa. Da un lato, persistono le tradizioni radicate nella cultura matrimoniale, come il bianco simbolico dell’innocenza e della purezza. Tuttavia, si osserva una crescente apertura verso nuove interpretazioni e sfumature. Le spose di oggi non sono più vincolate da rigide convenzioni sociali o da aspettative predefinite; piuttosto, abbracciano la loro individualità e cercano abiti che rispecchino la loro personalità unica e il loro stile distintivo.

In questo contesto, la “White Gallery” emerge come un faro di innovazione e diversità. Le collezioni esposte non si limitano al classico abito da sposa bianco, ma abbracciano una vasta gamma di stili, tagli e materiali. Dalle linee pulite e minimaliste alla sfarzosa opulenza del tulle e del pizzo, ogni abito racconta una storia unica e celebra la bellezza in tutte le sue forme.

Inoltre, l’evento riflette anche l’evoluzione dei ruoli di genere e delle relazioni contemporanee. Le spose moderne non sono più viste come semplici destinatarie di abiti da sogno, ma come donne indipendenti e consapevoli. L’abito da sposa diventa così un’espressione di potere e di autoaffermazione, simbolo di unione e di amore, ma anche di individualità e di libertà.

La “White Gallery” parte dunque da un’interpretazione tradizionale e approda a una visione più inclusiva e diversificata, celebrando con successo bellezza e autenticità di ogni donna.

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Il brand AnnaB (  ), da Anna Boiardi, nome della sua fondatrice, nasce da una doppia esigenza della stessa: per prima, q...
06/05/2024

Il brand AnnaB ( ), da Anna Boiardi, nome della sua fondatrice, nasce da una doppia esigenza della stessa: per prima, quella di creare dei prodotti in grado di fare la differenza, ma in modo completamente naturale; e conseguentemente, quella di “fare qualcosa di giusto, e di bello”.

Anna Boiardi è infatti una giornalista di cronaca nera, e racconta lei stessa di aver fatto esperienza di “tante cose cattive”. Per questo, appassionata di cosmetica, studia Naturopatia e Cosmetica Naturale a Parigi e Londra, e dà vita così ad una linea di cosmetica completa, che guida il consumatore dalla detersione fino ai trattamenti più intensi.

L’invito è quello di compiere un vero e proprio rituale, nel quale non è importante solo il cosmetico in sé, ma il più ampio processo di cura e benessere verso noi stessi nel quale viene incluso ed utilizzato.

Nulla è lasciato al caso, ogni parte del prodotto è frutto di un minuzioso studio che rende l’insieme armonioso. Partendo dalla ricerca dei produttori per le materie prime, passando per l’interazione sinergica tra gli ingredienti, fino ad arrivare al packaging riutilizzabile e rigorosamente in vetro nero e viola ideato per proteggerne il contenuto.

Tra i punti di forza del brand troviamo la profumazione con oli essenziali, che hanno doppia funzione, grazie alla loro capacità di stimolare emozioni non filtrate dal cervello, ma che passano attraverso il corpo. Altro elemento caratterizzante è poi il patto di freschezza: gli ingredienti naturali degradano più velocemente, e per questo AnnaB produce solo in piccole quantità, quasi su richiesta, per far sì che i prodotti siano sempre freschi.

AnnaB Cosmetics si prende cura di ogni tipo di pelle: matura, stressata, sottoposta ad ambienti inquinanti, o ai raggi ultravioletti del telefono. Ma più in generale, è rivolta a chi della propria pelle ha voglia di prendersene cura, in modo puro, naturale, e soprattutto consapevole.

✍🏼 .libb
Press office

Le origini di questa giornata non sono poi così distanti da noi, è il 1982 quando il Comitato Internazionale della Danza...
29/04/2024

Le origini di questa giornata non sono poi così distanti da noi, è il 1982 quando il Comitato Internazionale della Danza dell’Istituto Internazionale del Teatro decide di
commemorare la più nobile delle arti.

La data non venne scelta a caso ma coincide con la data di nascita di Jean-Georges Noverre, il creatore del balletto moderno.

Letteralmente la danza viene riconosciuta come un “susseguirsi di movimenti del corpo” ma per chi la pratica è molto di più, qualcosa che va aldilà dell’atto pratico.

Per alcuni è il mezzo attraverso il quale si può esprimere un’emozione o uno stato
d’animo.

È devozione e amore,
È disciplina e rispetto,
È tempo e sacrificio,
È un universo fatto di rinunce e privazioni.
È tutto questo e molto altro.

Forse tutte le parole del mondo non basterebbero per spiegare le sensazioni che si generano nello stomaco.

In sala.
Nell’istante prima dell’apertura di un sipario.
O nel momento in cui cala il silenzio e inizia lo spettacolo.

E siccome anche io, che questo grande Amore l’ho abitato e praticato per quasi 20 anni, non riesco a descrivere a parole l’emozione e il grande senso di devozione, lascio un estratto di Billy Elliot che alla domanda “Posso sapere che sensazioni hai
quando danzi?” Risponde esattamente così:
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“Sapevamo che tutto è transitorio niente dura, ma questo non ci impediva di anelare a qualcosa di eternamente bello.”Ogg...
27/04/2024

“Sapevamo che tutto è transitorio niente dura, ma questo non ci impediva di anelare a qualcosa di eternamente bello.”

Oggi vi parliamo di un romanzo poco conosciuto ma che può scuotere nel profondo coloro che scelgono di leggerlo.

Si tratta di “La bellezza rubata” di Laurie Lico Albanese, il racconto di due generazioni e tre epoche: la vita raffinata e il fermento artistico della Vienna di inizio Novecento, lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e la fine del Ventesimo secolo.

La vita di due donne che si intreccia in modo indissolubile attraverso i decenni: la prima è Adele Bloch Bauer, una donna dell’alta borghesia viennese, passata alla storia come musa – e amante di Gustav Klimt; la seconda è Maria, nipote di Adele, la quale vivrà gli orrori della guerra e dell’Olocausto.

Due donne dalla personalità complessa che affronteranno con coraggio, determinazione e intelligenza le prove che la vita gli presenterà.

Una storia di amore, tradimento, perdita e morte il cui filo conduttore è il ritratto di Adele realizzato da Klimt, per cui Maria combatterà fino alla fine dei suoi giorni.

Ma, soprattutto, è la storia di due donne che affrontano le difficoltà del loro tempo e del loro genere in un contesto storico terrificante.

Un libro magnetico, pregno di sensualità e emozione, ma anche trasgressione e ribellione nei confronti dei dogmi sociali del tempo.

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Oggi 22 aprile si celebra la giornata della terra, in inglese Earth Day. Un giorno dedicato all’ambiente e alla sua salv...
22/04/2024

Oggi 22 aprile si celebra la giornata della terra, in inglese Earth Day. Un giorno dedicato all’ambiente e alla sua salvaguardia, con l’obiettivo di sensibilizzare il più possibile le persone.
Abbiamo così ricercato per voi 3 brand da tenere d’occhio, aziende che hanno una certa cura verso la nostra terra.

Brunello Cucinelli si impegna nella sostenibilità, intesa anche in termini etici e morali, per sostenere le economie del cashmere, del cotone e della seta. Si recuperano così le capacità artigianali, si ripristinano le foreste locali, si coinvolgono le comunità che caratterizzano le zone tipiche di queste coltivazioni.

Per chi ama lo stile streetwear, Patagonia è il brand sostenibile che fa per voi. Recentemente il brand ha ceduto il 98% delle sue quote alla società Holdfast Collective, infatti “Il nostro unico azionista ora è il pianeta”. Sin dal 1993 Patagonia produce poliestere riciclato, cercando di evitare il più possibile materie prime non rinnovabili, come il petrolio.

Infine, se siete amanti dei gioielli che richiamano coste e spiagge, ci teniamo a parlarvi di Coquillage, un brand che nasce da Giulia Beltramini nel 2019. Ogni prodotto è una piccola opera d’arte che nasce da conchiglie, coralli, giada, ametista e altre pietre naturali.

Insomma, dall’alta moda, allo sport e ai gioielli, oggi la maggior parte dei brand non possono tralasciare l’aspetto sostenibile. Siamo noi a determinare il futuro con le nostre scelte: compriamo con responsabilità, compriamo con amore. Il giorno della terra non è solo il 22 aprile, ma tutti i giorni.

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Il 10 aprile 2024, Milano è stata la cornice della XVIII edizione del convegno “Ecommerce Italia”, evento degno di nota ...
11/04/2024

Il 10 aprile 2024, Milano è stata la cornice della XVIII edizione del convegno “Ecommerce Italia”, evento degno di nota grazie alla partecipazione di esperti del settore e dirigenti di spicco. Quest’anno, l’attenzione è stata catturata dall’incredibile impatto dei colossi cinesi come Shein, Temu, Alibaba e TikTok sul settore dell’Ecommerce internazionale, mentre l’Italia resta ancora oggi terreno fertile per gli investimenti nel settore.

Ma cosa rende così speciale il panorama dell’Ecommerce italiano? Oltre alle sfide e alle opportunità che caratterizzano il settore, emerge sempre di più l’importanza della moda online. Chi opera nel mondo dell’abbigliamento sa che per avere successo bisogna essere all’avanguardia, capire le tendenze e anticiparle. E in questo scenario, l’internet è diventato molto più di un semplice strumento di ricerca e dibattito: è il cuore pulsante del commercio.

Tra i numerosi vantaggi, l’Ecommerce offre ai consumatori la possibilità di accedere a una vasta gamma di prodotti in qualsiasi momento, dalla comodità della propria abitazione. Ma non è solo una questione di comodità: non va sottovalutata l’esperienza. Spieghiamoci meglio, le recensioni e i commenti degli utenti hanno acquisito un peso sempre maggiore, influenzando le scelte di acquisto e contribuendo a plasmare il modo in cui viviamo la moda.

Inoltre, l’Ecommerce offre vantaggi che vanno oltre le possibilità del negozio fisico. Promozioni e sconti sono disponibili tutto l’anno, rendendo l’esperienza di shopping online non solo conveniente, ma anche entusiasmante.

In conclusione, mentre l’Italia si prepara ad abbracciare il futuro dell’Ecommerce, la moda online si conferma come uno dei settori trainanti di questa rivoluzione digitale. E per coloro che sognano di cavalcare l’onda della moda, non c’è posto migliore per farlo che su questa nuova frontiera digitale.

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“Armadio Etico”: questa la traduzione delle due parole che formano il nome del brand, Ethical-Closet. Nasce da un’esigen...
09/04/2024

“Armadio Etico”: questa la traduzione delle due parole che formano il nome del brand, Ethical-Closet. Nasce da un’esigenza: quella di portare aria di cambiamento in un’industria, quella tessile, che si trova in seconda posizione nella classifica delle industrie più inquinanti del nostro pianeta. In un mondo in cui la produzione è troppa, e l’importanza della sua qualità è solo marginale rispetto la quantità, si accorge della necessità di cambiamento, e lo mette in pratica.

Contemporaneo, essenziale, raffinato, versatile: il design di Eticlò è pensato per essere senza tempo, ma sempre attuale, ed il capo è ideato per rimanere, per venir utilizzato e rinnovato in più stagioni, contraddistinto da un minimalismo elegante che ha come caratteristica principale la durevolezza. È concepito per rinunciare ad un rinnovo compulsivo della proposta, secondo l’ideale per cui ciò che è bello ed elegante, lo è sempre.

Il tema della sostenibilità è presente in ogni area, dalla scelta delle materie prime fino alla fase del commercio. Avviene una rigorosa selezione dei fornitori, con la stessa etica del brand. I tessuti sono di origine naturale e vengono trattati nel rispetto dell’ambiente, con ridotti quantitativi di acqua e senza l’utilizzo di sostanze chimiche, colorati con tinture ecologiche e metodi di tintura che riducono lo spreco al minimo, come la tintura in capo, ossia la colorazione del capo solo una volta che esso è confezionato. Al momento della vendita, anche il packaging ha un basso impatto ambientale: la carta è riciclata e certificata FSC, ovvero ricavata da foreste gestite responsabilmente.

Eticlò non si pone come unico obiettivo quello di creare una proposta eco-sostenibile solo nei nostri armadi: in collaborazione con NaturaSì, ha dato vita ad una linea di articoli per la casa. Biancheria, tovagliati, grembiuli, tutti realizzati con tessuti di origine biologica presso SEKEM, una realtà produttiva egiziana internazionalmente riconosciuta come leader nel settore dello sviluppo sostenibile. Infine, nel dicembre del 2020 ha anche pensato ai più piccolini, con una baby capsule 0-12 mesi, in puro cotone bio.

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08/04/2024

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02/04/2024

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Il 25 e il 26 Marzo 2024, a Villa Erba, Cernobbio, avrà luogo la 72° edizione di ComoCrea Textile Design Show. Un’esposi...
25/03/2024

Il 25 e il 26 Marzo 2024, a Villa Erba, Cernobbio, avrà luogo la 72° edizione di ComoCrea Textile Design Show. Un’esposizione internazionale incentrata sul disegno per tessuti, fondata nel 1990.

L’obiettivo della fiera è quello di esaltare la manualità, la praticità e l’estro degli artigiani, italiani e non.

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🌙 DILLO ALLA LUNA!🌙 Eclissi parziale lunare in Bilancia. 👉🏼 Scorri per scoprire di più! ✍🏼
24/03/2024

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Mugler SS 1982 / I fiori di MuglerNel 1982, per la sua collezione Primavera-Estate, Thierry Mugler trae ispirazione da u...
20/03/2024

Mugler SS 1982 / I fiori di Mugler
Nel 1982, per la sua collezione Primavera-Estate, Thierry Mugler trae ispirazione da un campo di fiori: letteralmente. Le modelle sembrano essere dei fiori viventi che invadono la passerella, con una corolla di petali voluminosamente aperti a formare grandi gonne, foglie verdi che coprono il busto, e infine, grandi copricapi che come farfalle si posano sulle teste delle modelle: o meglio, sui loro pistilli.
 
Balmain FW 2024 / Il Picnic firmato Balmain
Olivier Rousteing ha dedicato la collezione Balmain Autunno-Inverno 2024 alla sua casa d’infanzia a Bordeaux, ricordando i pomeriggi passati all’aperto a passeggiare e a stendere tovaglie a quadri sul prato per i suoi picnic in compagnia della mamma. Come lo ha raccontato? Cestini pieni di frutta come borse, motivi a quadri, stampe fruttate e colori tenui.
 
Dior FW 2010 Couture / Il pollice verde di Dior
“Sono qui per curare i fiori che lui ha già piantato”, dice John Galliano, allora direttore creativo della maison Christian Dior, riferendosi proprio al suo fondatore. La sua Couture Autunno-Inverno 2010 è un invito al pollice verde: lo stesso Monsieur Dior aveva ereditato la passione per la cura delle piante da sua madre. Petali ovunque, vite strette da quello che sembra essere spago da giardinaggio (ma che in realtà è pelle), e copricapi trasparenti che ricordano l’involucro di plastica con il quale i fiori vengono confezionati.
 
Chanel SS 2015 Couture / La Primavera futuristica di Chanel
In un grande giardino meccanico sfila quella che Tim Blanks, critico di moda, definì la “Primavera 2515”, piuttosto che 2015. Karl Lagerfeld ricrea un grande giardino meccanico, fatto di fiori che sembrano essere origami, alludendo ad un mondo parallelo, in un futuro molto distante, in cui il fiorire della natura è solo un lontano ricordo. Cosa si indossa in un mondo dove tutti si chiedono dove sia finita la Primavera? Colori pastello, tweed sfilacciato e fiori fittizi.

✍🏼 .libb

🌙 DILLO ALLA LUNA!🌙Luna Crescente in Gemelli.👉🏼 Scorri per scoprire di più!✍🏼
17/03/2024

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Akira Yoshizawa, è un artista giapponese conosciuto come il più grande maestro di origami mai esistito. Viene riconosciu...
14/03/2024

Akira Yoshizawa, è un artista giapponese conosciuto come il più grande maestro di origami mai esistito. Viene riconosciuto come importante ambasciatore della cultura giapponese nel mondo. All’età di 26 anni decise di lasciare il lavoro in fabbrica per inseguire quella che in realtà era la sua passione: gli origami.

La svolta arrivò nel 1951 quando si prese l’incarico di realizzare un lavoro per un numero della rivista Asahi Graph. Solo qualche anno dopo dal primo debutto, nel 1954 mise appunto “il sistema Yoshizawa-Randlett” dove definisce il metodo delle pieghe origami divenuto poi uno standard per la maggior parte degli artisti che praticavano questa maestria.

Tra le tecniche di piegatura a lui maggiormente riconosciute c’è la “wet-folding” ovvero la piegatura bagnata. La procedura che segue consiste nell’inumidire in primo luogo la carta e nel mezzo della piegatura al fine di permettere in questo modo, a chi piega, di raggiungere delle forme stondate quasi come apparissero scolpite.

Tantissime opere ha realizzato nel corso della sua vita e tra le più importanti è impossibile non riportare quelle raffiguranti animali: il toro, l’elefante, il rinoceronte
o il gorilla. C’è da chiarire che non si tratta di piccole dimensioni, ma di vere e proprie opere, trattate in grande, dove ogni minimo dettaglio, anche il più piccolo, veniva curato minuziosamente, riuscendo a rendere con la carta delle strutture corporee perfette e i lineamenti dei volti ben delineati, se consideriamo che sono lavorati con la carta.

È stato proprio grazie a lui che l’arte degli origami è passata dall’essere considerata come un lavoro manuale ad una vera e propria forma d’arte.

Negli anni ‘70 la passione e la curiosità per questa maestranza coinvolge anche l’Italia, tanto che nel Bel Paese proprio nel 1970 il primo articolo dedicato al Maestro Yoshizawa dal nome Magia dell’Origami.

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Nella notte degli Oscar 2024, a L.A. ne esce vittorioso, (secondo per premi solo ad Oppenheimer di C. Nolan) il viaggio ...
11/03/2024

Nella notte degli Oscar 2024, a L.A. ne esce vittorioso, (secondo per premi solo ad Oppenheimer di C. Nolan) il viaggio di formazione raccontato dal regista greco Yorgos Lanthimos.

Scorri per scoprire di più👉🏼

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Giulia Brignone, 22 anni, è una delle tante vittime della strada. Era solare, amava la musica e scriveva poesie. È deced...
08/03/2024

Giulia Brignone, 22 anni, è una delle tante vittime della strada. Era solare, amava la musica e scriveva poesie. È deceduta a Roma il 6 settembre 2009 a seguito di un tragico incidente stradale.

Sin da piccola si è sempre dedicata alla scrittura, una passione che non ha mai abbandonato. Dopo il tragico incidente, sono stati i suoi genitori, Marcello e Geltrude, a far sì che tutti potessero conoscere la bellezza delle parole di Giulia. Nasce così l’Accademia Giulia Brignone.

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