09/12/2024
“In una lettera datata febbraio 1931, Freud ricorda a Stefan Zweig che l'associazione libera va considerata come l'innovazione più significativa della psicoanalisi e ch'essa è la chiave metodologica dei suoi risultati. L’«associazione libera» resta per noi un riferimento centrale, ma l'evoluzione delle concezioni della cura ha reso considerevolmente più complesse le poste in gioco in essa e difficile la valutazione del suo ruolo nel processo analitico.
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Può accadere che l'analista inviti o inciti il suo paziente ad «associare», facendo così appello al suo Io affinché applichi la tecnica del procedimento; al contrario, valutando il discorso di un paziente, un analista può ritenerlo «associativo», il che non implica necessariamente che il paziente voglia o sappia di «stare associando». In queste due occorrenze, le posizioni soggettive del paziente sono quasi opposte: nella prima, il suo modo di procedere è postulato come deliberato, pienamente cosciente; nella seconda, è del suo discorso che si tratta, discorso il cui carattere associativo potrebbe essere involontario, inconscio, al punto che ci si potrebbe domandare se non sia l'ascolto ad essere associativo. Questa ambiguità dell’associazione libera rimanda dunque alle complesse variazioni della posizione dell’analizzante e alle loro implicazioni in quella dell’analista.
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È ne L'interpretazione dei sogni che Freud fornisce la descrizione più precisa del
procedimento, già utilizzato in clinica, per sostituire l'ipnosi, al fine di accedere alle scene traumatiche «dissociate» all'origine dei sintomi isterici. Il procedimento richiede al paziente di concentrarsi sulla endopercezione dei «pensieri non voluti» che emergono nella sua mente, non appena sospende ogni critica e ogni sforzo riflessivo.
La messa in opera del procedimento implica la capacità del soggetto di percepire in sé e di mettere in parole una successione di rappresentazioni psichiche, apparentemente arbitrarie e senza uno scopo definito”
Jean-Luc Donnet , Alberto Luchetti e Roberta Guarnieri, Dal procedimento alla regola: l'associazione libera analitica, in Rivista di Psicoanalisi , 2012, (58)(4):885-902