FIJET ROMA

FIJET ROMA FIJET - Fédération Internationale des Journalistes et Ecrivains du Tourisme. E' un'organizzazione

28/02/2024

FERROVIE ITALIANE:VENDERE FUMO AFFUMICATO.

Piani strategici per il turismo, soldi del pnrrrrr, progetti europei, potenziamento dei servizi di collegamento e gli asini volano.
Roma - Bologna in due ore mentre Roma - Siena in 4. Eppure risulta che Siena solo per fare un esempio sia una citta’ turistica di alto affllusso. Ma così tanti altri luoghi. L’alta velocita’ per pochi, se stai in piccoli centri sei uno sfigato. Ci sono dei treni che chiamano regionali veloci e gli asini volano. 200 km in 2 ore e mezzo con bagni guasti e aria condizionata un vagone si e uno no. Non importa, via al ponte sullo stretto perche’ tanto l’Italia e’ servita bene. I vertici dell’azienda non esistono o almeno in pubblico, non si fanno vedere. Impossibile partecipare ad una riunione, una conferenza, essere ricevuti dal portiere. Non e’ un’azienda amica ma nemica del cittadino. Tu paga poi si vedrà se arrivi a meta o no. I treni veloci come gli aerei, nei giorni di festa costano come una camera d’albergo. Tutti felici e contenti. Gli italiani …. clienti e funzionari che gente. I primi tirano a campà i secondi tirano a incassà. Ormai siamo sempre piu’ abituati a deviazioni, ritardi, soppressioni, cambi. Non importa via al ponte sullo stretto che nel frattempo e’ arrivato a costare 15 miliardi contro i 4 del 2015.

08/12/2023


Comunicato ASSOHOTEL ROMA
8/12/23

INCONTRO INUTILE IN CAMPIDOGLIO PER IL PROBLEMA DELLE CARTELLE PAZZE SULLA TASSA DI SOGGIORNO

Assohotel Roma, presente all’incontro di ieri in Campidoglio con l’Assessore Scozzese sul problema delle cartelle pazze per la richiesta del mancato pagamento della tassa di soggiorno 2020/2021 fa sapere che
Il comune ha provveduto, nel quadro di una cosiddetta dichiarata lotta all’evasione, ad inviare alla quasi totalità delle attività ricettive un avviso di pagamento esecutivo per infedele dichiarazione della tassa di soggiorno.
Tali rilevazioni e richieste di pagamento sono risultate fatte con confronti su dati non omogenei e quindi inconfrontabili e senza informare preventivamente e chiedere eventuali chiarimenti o integrazioni documentali alle aziende, in totale spregio al diritto di difesa del contribuente.
Il presidente di Assohotel Roma e vice pres. nazionale Francesco Gatti : “Quindi una “originale” lotta all’evasione che colpisce in maniera incondizionata ed impropria chi correttamente denuncia le presenze degli ospiti sia alla pubblica sicurezza che al comune e dimentica completamente i 10.000 abusivi, rilevati proprio dal comune, che oltre ad essere evasori totali creano concorrenza sleale e distorsione del mercato”.
Nell’incontro avuto con il vicesindaco e assessore al Bilancio abbiamo potuto costatare con mano il disinteresse verso le aziende, verso i reali tassati che sono i clienti e verso le necessità di un mercato sempre più competitivo in un clima antimprenditoriale di assoluto disprezzo verso chi crea lavoro producendo oltre il 15% del Pil.
Svelando l’unica vera motivazione dell’applicazione, riscossione e controllo di una tassa anticommerciale e vessatoria utile solo a fare cassa.
Va ricordato che la tassa di soggiorno applicata a Roma e’ stata aumentata il mese scorso del 25% aumentando il primato della più cara d’Europa e assimilando il prezzo della camera d’hotel a quello del prezzo della benzina che come sappiamo è più carica di tasse che del costo / prodotto, sempre utile per essere caricata di nuove imposte.
Allo stesso incontro ben rappresentata la burocrazia amministrativa, che ben lungi dell’essere al servizio del cittadino e del contribuente, ignora l’anomalia che vede un intero settore colpito dallo stesso provvedimento e pur riconoscendo alcune legittime rimostranze si guarda bene dal considerare una sospensione ed una revisione del provvedimento pur di riaffermare il proprio operato .
Senza una sospensione e le giuste verifiche si produrranno, come già denunciato dall’ordine dei commercialisti, fino a 16.000 ricorsi che naturalmente causeranno enormi costi per le aziende e per il comune che si troverà a bruciare risorse, purtroppo, sempre di nostri soldi nel tentativo di non delegittimare l’operato dell’amministrazione.
Purtroppo facile dare risposta a chi chiede come mai nel dopo pandemia centinaia di hotel hanno deciso di non riaprire.

Boom di appuntamenti alla fiera del turismo di Barcellona - IBTM. Presente comune di Roma, regione Lazio e Convention Bu...
30/11/2023

Boom di appuntamenti alla fiera del turismo di Barcellona - IBTM.

Presente comune di Roma, regione Lazio e Convention Bureau Roma e Lazio. Tante le aziende partecipanti sia di Roma che d’Italia all’interno dello spazio di Enit.
Daniele Brocchi - cda del Convention Bureau commenta: “ esperienza positiva che portera’ molti eventi congressuali nella capitale nei prossimi anni”.

Curiosita’ dal mondo dell’Arte.
24/10/2023

Curiosita’ dal mondo dell’Arte.

In occasione della giornata mondiale del turismo il 27 Settembre l’Ordine degli Architetti di Roma organizza il seguente...
25/09/2023

In occasione della giornata mondiale del turismo il 27 Settembre l’Ordine degli Architetti di Roma organizza il seguente convegno.

18/07/2023

ASSOHOTEL ROMA – GLI HOTEL ROMANI ANCORA UNA VOLTA USATI COME AIUTO DI STATO.

Ieri le associazioni di categoria dell’alberghiero, maggiormente rappresentative sono state convocate in Campidoglio all’ultimo minuto, alla presenza del sindaco Gualtieri con l’ assessore al bilancio Scozzese e l’assessore Onorato. Incontro dalle temperature elevate non solo metaforicamente ma per il tema trattato e ormai deciso ovvero quello dell’aumento del contributo di soggiorno.

Cronaca: Nel primo pomeriggio si annuncia una riunione d’urgenza sul tema. Le categorie rispondo e si presentano nel tardo pomeriggio come da convocazione. Uno stress immane anche per arrivare in campidoglio perché ormai la cronicità della mancanza di taxi è palese a tutti ma senza soluzioni. Il Sindaco dopo una lunga analisi sulle necessità di bilancio e di maggiori incassi indispensabili per mettere in equilibrio i conti comunali comunica l’ipotetico aumento, già da ottobre, del già carissimo contributo di soggiorno incurante degli effetti sulla competitività sul mercato europeo e dei contratti già firmati con i tour operator per il 2024. Poi la volta dell’assessore al bilancio che spiega quanto possa incassare aumentando la tassa di soggiorno così da poter garantire i servizi come rifiuti decoro e mobilità senza tener conto che per tali servizi gli alberghi già pagano ratei molto più alti di quelli applicati al residenziale di tari Imu e addizionali varie oltre a produrre il 15 % del Pil romano. L’assessore al Turismo non interviene poiché in disaccordo e impossibilitato a convincere i suoi. Nessuna parola sulle necessità strategiche per Roma ed i grandi eventi previsti per i prossimi anni, sui problemi della mobilità e sull’allontanamento degli imprenditori dal settore.

Francesco Gatti presidente Assohotel Roma Confesercenti: “Siamo costretti a ricordare che dei 1200 hotel presenti a Roma nel 2019 oggi se ne contano scarsi 800 che le locazioni sono aumentate dell’11 % e seguiteranno a salire, i mutui del 65% e non danno segni di calo , che ci sono aumenti dell’energia sia elettrica che gas e di tutti i generi alimentari e non .
Si vive una profonda crisi per la mancanza di personale soprattutto qualificato che costringe il settore ad una continua emergenza con notevoli costi di formazione”.

Assohotel rimarca che la “tassa” di soggiorno così come applicata fino ad oggi è’ già la più cara d’Europa : il doppio di Parigi tre volte quella di Barcellona, a Londra non è applicata. L’importo annuale che supera addirittura il costo degli stipendi del personale pesando in maniera irragionevole sui bilanci degli hotel .
Città Europee che nonostante le imposte, appunto come il contributo di soggiorno, la tari, l’imu molto più contenute non solo non hanno difficoltà di bilancio ma rendono servizi alla città di assoluta qualità garantendo efficienza e sviluppo a tutto il settore.
Continua Gatti: ” L’assessore al bilancio ha guardato solo la colonna delle entrate pensando bene di far pagare ad una sola categoria le necessità di bilancio guardandosi bene dal rivedere la colonna dei costi dove inefficienze e sprechi la fanno da padrone.
Imposta che non è legata all’utile d’impresa, che viene naturalmente tassato, ma applicata sul numero di presenze diventando così una mega patrimoniale che sottrae risorse al settore ampliando il gap competitivo con i nostri concorrenti esteri. Assohotel anche in occasione dell’incontro rilancia un contributo a percentuale poiché sarebbe più proporzionale per tutti, ma per il momento non è nei piani del campidoglio.”.

Vedremo probabilmente, incrementare questa tassa, cosicché il Comune possa riaffermare la sua politica : “ tasse multe e sussidi “ e nulla di nuovo su rifiuti, decoro, mobilità e soprattutto una visione offuscata per un settore assolutamente strategico per Roma. Aspetteremo con ansia la delibera comunale con i numeri precisi degli aumenti, sperando in qualche ripensamento.

Oggi si e’ svolta l’ assemblea dei soci del Convention Bureau Roma e Lazio presso il Tempio di Adriano a Roma. I membri ...
21/06/2023

Oggi si e’ svolta l’ assemblea dei soci del Convention Bureau Roma e Lazio presso il Tempio di Adriano a Roma. I membri del cda si dicono pronti per collaborare con la nuova DMO di Roma Capitale che verra’ creata a breve. Molti gli eventi in programma, tra questi anche Giubileo e speriamo Expo.

Oggi conferenza stampa per i 100 anni dell’opera lirica all’Arena di Verona. Anche Milly Carlucci e il ministro della cu...
08/06/2023

Oggi conferenza stampa per i 100 anni dell’opera lirica all’Arena di Verona. Anche Milly Carlucci e il ministro della cultura Sangiuliano insieme ai big del settore.

SCRITTO 4 anni fa in occasione di un disastro ambientale simile a questo. I DUE MITI DA SFATARE:IL TURISMO E’  IL PETROL...
19/05/2023

SCRITTO 4 anni fa in occasione di un disastro ambientale simile a questo.

I DUE MITI DA SFATARE:
IL TURISMO E’ IL PETROLIO DELL’ITALIA E CHE L’ITALIA E’ IL PAESE PIU’ BELLO DEL MONDO.
Di Daniele Brocchi

Parla Daniele Brocchi, storico dell’arte, presidente del CRATEC – centro ricerca arte turismo e cultura e Coordinatore del turismo della Confesercenti di Roma e del Lazio, sulla situazione in cui verte la nostra Italia sotto il profilo ambientale ed estetico anche in riferimento alle ultime situazioni di dissesto idrogeologico.
Un' Italia messa in ginocchio non dalle condizioni meteorologiche ma da decenni di politiche sbagliate e di finanziamenti per le opere pubbliche ingoiati da delinquenti senza scrupoli. Oggi verrebbe da dire “che si corre ai ripari” , la frase fa sorridere visto che piove da un mese. Ma quale ripari, oggi si corre per scappare da aree ormai finite e che solo il tempo potrà far tornare alla normalità.

Così Brocchi, voce fuori dal coro commenta: “sono amareggiato per tutto quello che succede nel nostro paese a livello ambientale, per come è stato ridotto, con la conseguenza del disagio alle persone, al commercio, al turismo. La notizia in voga in questi giorni è l’acqua alta a Venezia, che bello si è scoperto l’acqua alta a Venezia! È una cosa incredibile. Sono disgustato da tutto il sistema paese. Inizio dagli italiani che sono i veri responsabili dei vari disastri ed espressione della politica nazionale. Quella parte di italiani che fino a che tutto va bene tirano a “campà” in caso contrario vorrebbero essere risarciti o fare le barricate di protesta. Dove erano quando si costruivano interi quartieri a ridosso di aree idrologicamente pericolose, perché hanno acquistato abitazioni in luoghi a rischio e perché non sono scesi in piazza al primo campanello d’allarme? Bene la risposta è perché siamo Italiani. Poi c’è la politica, ma come dicevo quella è il prodotto del popolo, basta pensare a quello che ha prodotto una certa parte politica con il piano casa negli anni passati per capire il livello d’istruzione dei nostri politicanti.” Brocchi va giù ancora più duro: “ Io vivo a Roma, una città abbandonata dal DIO … Opss scusate il lapsus, abbandonata dai romani in primis e poi dalla politica. Qui vedo il degrado e il dramma. Una semplice pioggia e un vento forte, mettono in ginocchio una città che ha dominato il mondo. Palazzi che si piegano, strade che sprofondano, tunnel della metropolitana che piangono acqua ma potrei continuare per mesi. Quindi come si può poi parlare di turismo, commercio, rilancio del paese in una situazione generale così complicata?”.

IL PRIMO MITO DA SFATARE
In Italia ci sono tanti esperti di turismo quanti allenatori di pallone. Tutti ripetono la grande bugia colossale: L’Italia è il paese più bello del Mondo! Un mantra che si ripete in conferenze, in dibattiti, che si scrive nelle guide e invece non è altro che la classica frasetta fatta senza tenere conto di dove è andato a finire il nostro paese. Casomai possiamo dire che è uno dei paesi più belli del mondo.
Brocchi racconta: “Tutto comincia nel finire degli anni 50 quando la fame di case per tutti era lo slogan di alcuni partiti politici. Campagne elettorali fatte sulla speculazione edilizia, su piani urbanistici inesistenti, su colate di cemento dietro accordi di programma elettorale. Quel cemento, che trenta anni dopo, attraverso test e studi si è rivelato fragile, garantito per non più di 90 anni e che oggi sta mettendo in ginocchio l’Italia. Gli antichi romani e gli etruschi dall’aldilà se la ridono. Le loro strutture resistono anche ai terremoti mentre intere città vengo giù come biscotti. Da quegli anni ad oggi sono state tante le nefandezze cementizie autorizzate e abusive, tutte con il benestare della politica nazionale e locale. Uno scempio incessante che ancora oggi corrompe il territorio, lo devasta e lo deturpa. I fattori che fanno si che l’Italia non sia più il paese più bello del mondo sono tanti. Cominciamo dalla dislocazione delle costruzioni, avvenute senza un criterio ragionato ed organico. Dal materiale utilizzato e dai progettisti dalla creatività nulla. Infatti è proprio l’estetica uno dei nodi cruciali della questione. A parte qualche sprazzo di luce derivato da architetti lungimiranti, da dopo il periodo Fasciata, con il “razionalismo” in Italia non si è mai più visto uno stile chiaro, una rifinitura, una riflessione sugli spazi urbani. Il triste stile degli anni 60/70 ha imperversato fino ad oggi, ovvero quello dello “scatolone”. Un quadrato o un rettangolo con fori per respirare. Lo stile delle caserme color giallino o delle villette a schiera stile ghetto. Il pensiero architettonico più orrido va subito alle grandi periferie delle città italiane come il quartiere Tuscolano o Corviale giusto per ricordare quelli più vicini a me. Ma le aree abitate d’Italia sono tante e passano anche per i capoluoghi di provincia, per i paesini di pianura dove sono sorte lungo le strade principali abitazioni a lombrico che di conseguenza hanno intasato le arterie di scorrimento rapido. Le pianure sono quelle che hanno subito lo sfregio più alto, per la semplicità costruttiva di superficie, impossibile da trovare in regioni erte e morfologicamente più complesse. Quanto appena detto trova le sue eccezioni anche nella difficoltà di costruzione. Prendiamo due esempi eclatanti, Perugia ed Assisi in Umbria, due città le quali si trovano a pochissimi km l’una dall’altra. Nella prima la città medievale è stata mimetizzata dall’urbanizzazione moderna che è arrivata fino alla pianura, presentando oggi un agglomerato di colori, cubature, luci, come in un quadro cubista. La seconda, Assisi, invece con la sua politica di salvaguardia presenta ancora il grande centro storico, isolato, ieratico ed imperiale che domina la collina intatta. Le due scuole di pensiero che si sono bilanciate per tutto lo stivale, a metà tra il conservato (bellezza) e il costruito in questo caso (deturpato). Ecco così che perdono di valore molti centri storici di eccellenza, offuscati dal ceco profitto della costruzione di caserme per tutti. A Fumone nel Lazio, accanto allo storico castello, anni fa si è installata un' antenna ripetitore, verrei sapere dov’era la soprintendenza. Ma gli esempi si sprecano come nelll’ isola di Ischia fatta di case fantasma, gli scheletri di scempi incompiuti in Calabria, ecc ecc. Ma l’Italia ha le bellezze naturali più belle del mondo….. quali? Le coste italiane cementate ed erose, le villette abusive tra le pinete, gli sversamenti a mare di interi centri urbani, una nazione ancora restia ai depuratori. Ma salendo verso la montagna la situazione non migliora. Si comincia dalle strade montane non mantenute ed abbandonate, torrenti ristretti e occlusi per la costruzione di Residence, opere inutili ed invasive per finti contenimenti del terreno. Oppure abbiamo le colline, sempre più ricoperte da distese di pannelli solari o pale eoliche sempre ferme. Insomma proprio un bel paese il nostro. Ma come si è fatto ad autorizzare o a non vedere tutto questo scempio. Comuni, Province, Regioni, Stato e surrogati, dove erano quando si stava distruggendo il territorio e la storia? Allora mi chiedo ma il Colosseo, Palazzo Vecchio, il Ponte di Rialto e le bellezze più accattivanti d’Italia, quanto potranno durare ancora? E Quanto potranno attrarre ancora? Se immaginassimo per un momento un Italia senza i suoi cavalli di battaglia, cosa ci rimarrebbe? Del resto questo non importerà alle generazioni future visto che la storia dell’arte nelle scuole si sta eliminando progressivamente”.

IL SECONDO MITO DA SFATARE: il turismo è il petrolio dell’Italia.
Anche questa una frase ricorrente ed abusata da tutti.
Conclude Brocchi: “Questa è una scemenza inaudita. Il petrolio è un elemento naturale destinato a finire mentre il turismo no, se ben gestito e se il nostro territorio fosse ben governato e mantenuto. Ma tristemente mi viene da pensare che invece la frase è vera, e cioè che il turismo nel nostro paese si stia esaurendo come il petrolio. Quando i politici e i media sparano cifre da capogiro per numero di presenze o arrivi, bisognerebbe capire quali territori ne sono esclusi da questa gara del mordi e fuggi. La concorrenza ormai è tantissima di paesi emergenti, che offrono solo divertimento e non necessariamente storia e cultura. Oggi c’è l’urgenza di recuperare, riqualificare, abbattere, depurare, rieducare, copiare. C’è bisogno urgentemente di salvare questa Italia sfregiata e sempre più sorpassata dalla concorrenza globale. La politica dell’accoglienza non passa solo da servizi di qualità ma anche attraverso un territorio protetto, elegante, curato, ecosostenibile.
Abbiamo bisogno di riscatto sociale dal nord al sud allora ce la faremo.

LA CITTA' DI CORTONA OGGI AL MIC - MINISTERO DELLA CULTURA.Presentazione ufficiale della mostra di Luca Signorelli.Oggi ...
14/04/2023

LA CITTA' DI CORTONA OGGI AL MIC - MINISTERO DELLA CULTURA.
Presentazione ufficiale della mostra di Luca Signorelli.

Oggi al MIC - Ministero delle Cultura, Cortona protagonista con la presentazione ufficiale a livello nazionale della grande mostra per il cinquecentenario della morte di Luca Signorelli. Il Sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi con entusiasmo e passione ha parlato di questo straordinario pittore, esaltando il patrimonio italiano e anche la spendida città di Cortona. Rappresentanti della città etrusca e relatori sono stati il Sindaco Luciano Meoni, l'Assessore alla cultura Francesco Attesti, il curatore della mostra Tom Henry e la Coordinatrice della mostra Eleonora Sandrelli.
Tanto da dire su un pittore di alto pregio che ha lasciato nella sua patria cortonese, molte opere d'arte tra le più belle e significative. Sarà una mostra imperdibile, visitabile dal 23 di Giugno a l'8 Ottobre al MAEC.

La ‘Dolce Vita’ in mostra a Romain occasione dell’international Golf Travel MarketScatti d’autore della ‘Dolce  Vita’,  ...
14/10/2022

La ‘Dolce Vita’ in mostra a Roma
in occasione dell’international Golf Travel Market

Scatti d’autore della ‘Dolce Vita’, iconiche immagini della Roma degli anni ’50 e ’60 realizzate dal noto fotografo Rino Barillari, saranno protagonisti di una Mostra allestita a Palazzo Brancaccio in occasione dell’International Golf Travel Market, la più importante fiera del turismo del golf che si terrà a Roma dal 17 al 20 ottobre, organizzata dalla Regione Lazio, dal Convention Bureau Roma&Lazio, in collaborazione con il Comune di Roma e la Camera di Commercio di Roma.
La mostra-evento si svolgerà nel corso della serata di presentazione dell’IGTM, lunedì 17 ottobre, alla presenza di numerose personalità istituzionali, oltrechè centinaia di buyers internazionali, operatori del settore, campioni del golf e personaggi della politica e della imprenditoria. Le fotografìe scattate dal celebre ‘paparazzo’ Rino Barillari, ritraggono personaggi famosi in visita o in soggiorno nella capitale negli anni del boom economico.
Daniele Brocchi, Vice Presidente del CBReL, curatore della Mostra promossa da CRATEC – centro ricerca arte turismo e cultura, sottolinea: “ Roma è stata sempre al centro di tutte le arti ma anche nell’occhio del ciclone per settori come cinema, moda, eventi. La dolce vita fu un fenomeno strepitoso in Italia in particolare proprio a Roma, nella famosa Via Veneto ed in altre zone che furono il palcoscenico delle star. Oggi auspichiamo in forme diverse che questa positiva e attraente ribalta mediatica possa ripetersi”.
(mostra dedicata e riservata ai partecipati dell’evento.)

LA POLITICA ROMANA PENSA AD UN PIANO 2030-2050  PER CAMBIARE L'IMMAGINE DELLA CITTA': BENE! MA PRIMA DI GURDARE AL FUTUR...
29/07/2022

LA POLITICA ROMANA PENSA AD UN PIANO 2030-2050 PER CAMBIARE L'IMMAGINE DELLA CITTA': BENE! MA PRIMA DI GURDARE AL FUTURO VANNO RISOLTI I PROBLEMI DELLA CAPITALE.
di Daniele Brocchi x FIJET

In questi giorni si parla molto della Roma del futuro snocciolando date come 2030, 2050 con piani di riassetto urbanistico e culturale per la città di Roma. Si guarda ad eventi significativi come quello del Giubileo 2025 e l’ipotetico Expo del 2030, c'è molto fermento verbale ma poi il tutto dovrà essere concretizzato con i fatti. Tavole rotonde capitanate da re Artù e i cavalieri in armatura, tavole quadrate fatte da specialisti di università, multinazionali, banche e segretari. Sono felice di questo movimento fatto di allenatori, pensatori, professionisti, scienzieti delle varie discipline , spero che la mia città, dove vivo, lavoro e voto possa avere un vero riscatto morale, d’immagine e soprattutto infrastrutturale. Trovo giustissimo guardare al futuro con un piano di iniziative ed azioni graduali e calendarizzate ma è necessario guardare anche al presente, ai grossi problemi che vanno risolti nell’immediato. Pensare ad una città nuova, come lo si è pensato tante volte, senza chiudere i gap del passato è impensabile. Irrazionale realizzare una facciata d’autore se l’infrastruttura è pericolante. Dico questo perché sono problemi strutturali non risolvibili in breve tempo quindi dubito che le energie si possano convogliare in altre direzioni se la forza amministrativa e pensante è sempre la stessa.
Sono più di 14 anni che sento parlare di numeri inerenti al turismo, sondaggi sul patrimonio culturale, progetti sulla mobilità, sulla pulizia della città e guardate voi stessi, siamo sempre all’anno zero. Evidentemente certi meccanismi vanno riformati, cancellati, azzerati. Si parla di Roma come patrimonio dell’umanità, inteso come beni culturali e naturali non certo come capitale umano. Si parla di Roma come la capitale del Mediterraneo, forse per il clima ma non certo per l’integrazione culturale attiva o la multietnicità ad oggi non valorizzata. Continuano a suonare le grandi bufale sulla città dei politici locali-stanziali per giustificare la loro incapacità di governo. Esempi? Roma è difficile da amministrare perché troppo vasta! Falso! Londra, New York e Parigi allora non dovrebbero esistere. Il verde romano trova difficoltà di gestione perché è il più vasto d’Europa! Falso! Casomai è la terza città d’Europa dopo Amsterdam e Parigi e queste lo gestiscono egregiamente. Il Centro storico è difficile da organizzare perché complesso e articolato! Falso! Centinaia sono i centri storici in Italia, sono tutti complessi e carichi di patrimonio, l’unico per grandezza che può competere con Roma è quello di Firenze. Il primo municipio di Roma conta 19 chilometri quadrati contro i 15 di Firenze zona 1, poco più piccolo. E’ un centro quello di Firenze che presenta caratteristiche simili per fragilità, complessità urbanistica, tutela, ecc ma quello è regolato e il nostro è in balia del mondo. Tutti questi esempi per dire che un “piano di rinascita” della capitale serve con uno sguardo al futuro ma ora c’è bisogno urgente di copiare i modelli italiani ed europei che funzionano su traffico, rifiuti, cultura ecc , basta con le chiacchiere e i tavoli.
Roma si è sviluppata alla “volemose bene”. Nelle periferie ci sono stati accordi di programma e non studi reali di espansione urbanistica vivibile. Nella cultura sono nate e si sono consolidate strutture museali a macchia di leopardo slegate tra loro. Così nell’accoglienza che nei servizi dove si naviga tra la legalità e l’abusivismo. Anche nel mondo del commercio purtroppo, non per colpa di Roma ma per la malattia delle liberalizzazioni, oggi in ogni quartiere o strada si è perso la sua specificità commerciale. In Roma ancora più di altre città si trova un mix di attività che sono solo la copia e la ripetizione spersonalizzata di commercio usa e getta, frutto di una globalizzazione vendutaci dalla politica e dell’improvvisazione dovuta ad una mancanza di visione occupazionale nazionale. Manca la rete e la valorizzazione dei quartieri cosiddetti etnici. Manca la rete logistica per la messa a terra di idee dei giovani brillanti, luoghi dove si va a creare, a pensare, a presentare progetti, a confrontarsi senza chiedere il permesso in carta bollata a gestori incaricati dai politici. Insomma manca la modernità non solo fatta da infrastrutture ma da menti che ci amministrano.
L’unico settore trainante della Capitale al momento e’ quello dei grandi eventi di musica, sport e moda, ripartito da poco grazie alla capacita’ di un giovane amministratore pubblico.
Poi diciamocelo onestamente, manca anche un riscatto sociale degli abitanti. Il 70%% di questi credono ancora che il lampione davanti casa non è loro ma del comune e sono campioni di inciviltà quotidiana”.
Leggevo tra le ultime notizie di questi giorni di Boeri, l’architetto “del bosco verticale” sembra che varrà incaricato dal Sindaco per ripensare la città e alcune zone. Ottima notizia, ma perché Roma non ha le risorse umane di bravi architetti per fare questo? Esiste l'ordine degli architetti più grande d'Europa ne avremo qualcuno capace? Ma il ricorso allo straniero strategico come nelle squadre di calcio è usanza ormai consolidata in Italia. Eppure se ci guardiamo in casa, in qualsiasi settore le eccellenze si sprecano, non ultimo il fenomeno musicale dei Maneskin. Le soluzioni sono sul tavolo da anni basta realizzarle, insieme a professionisti locali slegati dalla politica. Cosa secondo me si dovrebbe fare subito escluso il problema rifiuti non semplice nell’immediato? 1- Blindatura del centro storico alle auto private. 2- Potenziamento dei mezzi pubblici ed ecosostenibili. 3- Presidio del territorio con sanzioni da capogiro a tutti quelli che non rispettano la città. 4- Riqualificazione del Tevere.
Già queste 4 azioni farebbero da traino a tante altre più piccole e legate tra loro e farebbero di Roma una città EUROPEA.
Poi potremmo pensare anche al 2100.

CANDIDATURA DI ROMA AD EXPO 2030.Brocchi: Expo 2030 farà bene a Roma ma la cultura va messa a sistema.Ieri presso la Cas...
22/07/2022

CANDIDATURA DI ROMA AD EXPO 2030.
Brocchi: Expo 2030 farà bene a Roma ma la cultura va messa a sistema.

Ieri presso la Casa del Cinema a Villa Borghese, si è svolto il primo appuntamento con le istituzioni capitoline per parlare di Expo 2030, focus dedicato ai temi della cultura, presente l’assessore Miguel Gotor e le eminenze dei luoghi della “cultura” romana come il Parco archeologico del Colosseo, i rappresentanti dei musei d’arte contemporanea, ecc. Nella stessa mattinata, in altre sedi prestigiose e alcune incompiute come la Vela di Calatrava si svolgevano sempre per Expo 2030 altri appuntamenti con tematiche differenti come quello dell’architettura e la rigenerazione urbana.
Invitati alla casa del cinema gli “attori” del mondo della cultura romano, associazioni, professionisti, critici, presente anche Daniele Brocchi non solo direttore turismo e cultura per la Confesercenti di Roma e del Lazio ma anche Presidente del Cratec centro ricerca arte turismo e cultura, associazione con la missione di promuovere la cultura e l’arte contemporanea. Così dichiara: “ giocare d’anticipo è fondamentale pertanto questo primo appuntamento è significativo. Se Expo venisse confermata il lavoro da fare è tanto non solo sul riordino della città di Roma ma in particolar modo sulla cultura, oggi confusa, scoordinata e priva di una rete omogenea che possa presentare l’offerta al pubblico in maniera chiara e calendarizzata. Va messa a sistema il prima possibile sia pubblica che privata. Comunque Expo può fare solo del bene alla città di Roma in tutti i settori”.
Ieri si è parlato dei grandi monumenti della capitale, dei progetti, di quello che è stato fatto dai direttori dei musei e dai presidenti delle varie fondazioni, Brocchi: “ieri ho percepito da parte di alcuni relatori la grande necessità di autocelebrazione e propaganda del proprio operato. Non una parola relativa all’Expo, ad un possibile legame tra l’evento e gli edifici della cultura sparsi sul territorio. Abbiamo grandi musei che non vanno, che non tirano dovuto a più fattori ma nonostante questo la linea di programmazione e direzione è sempre quella. Non c’è una visione e spesso alcuni contenitori non sono più musei dedicati ma diventano centri polifunzionali ibridi. Poi il triste problema italiano delle cariatidi vetuste che ricoprono ruoli che spetterebbero a menti più giovani e brillanti ma per ragioni di partito o pensionistiche devono rimanere lì, intoccabili. Onestamente non credo ad un cambio di passo, sono pessimista, strizzo l’occhio però alla cultura indipendente fatta da professionisti privati con operazioni totalmente slegate dalle istituzioni”.
Intanto la programmazione degli appuntamenti proseguirà a settembre con incontri diversificati per settore.

TURISMO IN ANTARTIDE: UNA PRESA IN GIRO AL G20 PER L'AMBIENTE. Di Daniele Brocchi Cinque giorni fa e' atterrato il primo...
28/11/2021

TURISMO IN ANTARTIDE: UNA PRESA IN GIRO AL G20 PER L'AMBIENTE.
Di Daniele Brocchi

Cinque giorni fa e' atterrato il primo volo di linea in Antartide, una prova test per eventuali voli di linea per il turismo di lusso. Meno di un mese fa si e' svolto a Roma il G20 sul clima e sulle sorti del pianeta terra ma come dice Greta, ad oggi solo bla, bla, bla, visto che ormai molte aree del pianeta sono compromesse. Quelle zone che si possono salvare sono in bilico e i poli del globo stanno subendo da anni distacchi di ghiacci per colpa dell'inquinamento dei paesi industrializzati.
Portare turismo sull'Antartide sarebbe il colpo di grazia e una presa in giro insopportabile. Scelte scellerate sono dettate dal businnes non compatibili con i problemi che che tutti conosciamo. Partare un eventuale turismo contingentato o chiamarlo sostenibile, sarebbe una bestemmia. Certe aree devono essere off limits, punto. Certo pero' che non andrà cosi perche' l'umanità ha gia' deciso di che morte deve morire.

Indirizzo

Via Del Circo Massimo, 9
Rome

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando FIJET ROMA pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Video

Condividi