🎙 Sistema Castelli Romanii: intervista al Direttore Generale, Giacomo Tortorici
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🔥 Continua l'emergenza incendi nei Castelli Romani: anche oggi fiamme sul Tuscolo
🔥 Continua l'emergenza incendi nei Castelli Romani: anche oggi fiamme sul Tuscolo
La segnalazione dei volontari VAB Vigilanza Antincendio Boschiva ha permesso un rapido intervento della Protezione Civile di Grottaferrata.
🔥 Continua l'emergenza incendi nei Castelli Romani: anche oggi fiamme sul Tuscolo
🔥 Continua l'emergenza incendi nei Castelli Romani: anche oggi fiamme sul Tuscolo
Allertata la Centrale Operativa Regionale della Protezione Civile.
Tempestivo intervento della Protezione Civile di Grottaferrata.
La redazione di CastelliRomani.news ringrazia i volontari VAB Vigilanza Antincendio Boschiva per la segnalazione
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✨ Villa Falconieri: patrimonio di bellezza e tradizione ai Castelli Romani
✨ Villa Falconieri: patrimonio di bellezza e tradizione ai Castelli Romani
Qui la bellezza è una promessa di felicità mantenuta: avanzando nel lungo viale del parco, la villa, dapprima seminascosta dagli alberi, si apre a poco a poco in tutta la sua magnificenza. Le facciate color dell’aria, il famoso cilestrino, sospendono l’imponenza dell’edificio, dando una eterea leggerezza alle architetture.
Tutto intorno alberi e più in basso il giardino all’italiana, che fanno da cornice a un panorama su Roma davvero bello, spaziando dal monte Soratte al mare.
Scriveva ad esempio Goethe, a proposito dei Castelli Romani: “… ad ogni passo, si offrono al disegnatore dei soggetti stupendi. Il panorama è sterminato, qui si trova sempre qualcosa di nuovo e di seducente”.
Villa Falconieri è depositaria di una storia che si presentata con la forza e il magnetismo di una leggenda, nella suggestione dei simboli che la punteggiano, depositaria di fasti remoti, non ancora estinti.
La villa fu costruita a metà del ’500 sul sito d’un’antica villa romana per volere del vescovo di Melfi, Alessandro Rufini (da qui il primo nome della villa). È La più antica delle Ville Tuscolane e probabilmente la più bella. Fu ingrandita, quasi certamente per impulso di Papa Paolo III Farnese (come sembra indicare una medaglia che il pontefice fece coniare per celebrare il restauro di Frascati), intorno al 1546, con lavori probabilmente diretti da Giovanni Lippi, detto Nanni di Baccio Bigio, della cerchia di Antonio da Sangallo il Giovane.
Dal 1573 al 1623 la villa appartenne con alterne vicende alle famiglie Cenci, Sforza, Gonzaga e, forse, Montalto; la presenza dei Gonzaga e degli Sforza ricollega questa villa all’azione mecenatistica che promosse lo sviluppo dell’Umanesimo e del Rinascimento.
Nel 1628 fu acquistata dai Falconieri, che ne furono proprietari fino al 1879, quando il complesso fu venduto a Elisabetta Aldobrandini Lancellotti; essi commissionarono un a
Paradoxa: a Marino il giardiniere militante che conquista tutti
Divulgazione scientifica e guerrilla gardening
A Marino, Paradoxa è ormai una figura nota. Conosciuto da tutti con questo nome d’arte, Leandro ha trasformato l’arte delle bolle di sapone in un veicolo di divulgazione scientifica che incanta i più giovani. Sì, avete letto bene: attraverso giochi e spettacoli con le bolle, riesce a trasmettere concetti scientifici in modo divertente e coinvolgente, riscuotendo grande successo tra i ragazzi.
Ma Paradoxa non si ferma qui. Ha esteso la sua passione per la scienza e la natura al guerrilla gardening, un’attività che lo vede impegnato nel recupero di spazi verdi urbani abbandonati. Dotato di buona volontà e senza alcun finanziamento, Leandro ripulisce aree degradate e pianta fiore che cura con dedizione. Questo suo impegno, mosso da ideali di partecipazione e senso civico, ha iniziato a coinvolgere sempre più persone.
Il “fiore sospeso”: un’idea che sboccia
Seguendo l’ispirazione del “caffè sospeso” napoletano, Paradoxa ha introdotto a Marino il concetto del “fiore sospeso”. Chiunque può acquistare una pianta e lasciarla a disposizione affinché Leandro possa piantarla e curarla, contribuendo così alla bellezza e al decoro della città. Questo gesto semplice ma significativo ha trovato grande riscontro tra i cittadini, che sempre più numerosi sostengono l’iniziativa, rendendola un vero e proprio progetto sociale.
Un esempio di cittadinanza attiva
Leandro non è solo un giardiniere militante; rappresenta un esempio, un apripista. La sua attività ha creato un’onda di entusiasmo tra i cittadini, come testimoniano i numerosi commenti positivi sui social media. Anche l’Amministrazione comunale, pur mantenendo una posizione di tolleranza, non può ignorare l’impatto positivo che Paradoxa sta avendo sulla comunità.
Paradoxa rappresenta la testimonianza concreta di come l’iniziativa personale e la passione possano trasfo
Ciampino. Rugghia: “Un Piano regolatore dimenticato. Una città senza servizi” (VIDEO)
Antonio Rugghia, meglio conosciuto come Tonino, ha segnato profondamente la politica e l’amministrazione del Comune di Ciampino. Ex sindaco dal 1989 al 1990 e poi dal 1994 al 2001, quando è stato rieletto al primo turno con un impressionante 73% dei voti. Successivamente è stato deputato per un paio di legislature.
In questa intervista Rugghia prospetta una visione critica ma costruttiva sulle mancate opportunità del comune di Ciampino, il più densamente abitato del Lazio con quasi 40.000 abitanti concentrati in soli 11 chilometri quadrati.
Le previsioni disattese del Piano regolatore
Nel 1998, sotto la guida di Rugghia, venne approvato un Piano Regolatore Generale (PRG) con l’obiettivo di delineare lo sviluppo urbanistico del Comune. Tuttavia, a quasi trent’anni di distanza, le previsioni di quel piano sono rimaste per lo più inattuate. Rugghia sottolinea come si sia preferito edificare con meccanismi “in deroga” al piano, trascurando la realizzazione dei servizi previsti.
È stato un buon affare per la città? Pare proprio di no! I benefici attesi non si sono concretizzati, lasciando il Comune privo di servizi e infrastrutture fondamentali per migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini.
Progetti strategici in attesa di attuazione
Rugghia non si limita a criticare, ma propone anche soluzioni concrete. Tra i progetti strategici già pronti, ma non ancora finanziati, cita la tangenziale dell’aeroporto, la tombatura delle trincee ferroviarie e la creazione di un’area a fruizione pubblica di 30 ettari in via Mura dei Francesi. Nonostante la loro importanza, questi progetti non sono stati inseriti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), perdendo così l’opportunità di accedere ai finanziamenti necessari.
Ciampino. Rugghia: “Un Piano regolatore dimenticato. Una città senza servizi”
Antonio Rugghia, meglio conosciuto come Tonino, ha segnato profondamente la politica e l’amministrazione del Comune di Ciampino. Ex sindaco dal 1989 al 1990 e poi dal 1994 al 2001, quando è stato rieletto al primo turno con un impressionante 73% dei voti. Successivamente è stato deputato per un paio di legislature.
In questa intervista Rugghia prospetta una visione critica ma costruttiva sulle mancate opportunità del comune di Ciampino, il più densamente abitato del Lazio con quasi 40.000 abitanti concentrati in soli 11 chilometri quadrati.
Le previsioni disattese del Piano regolatore
Nel 1998, sotto la guida di Rugghia, venne approvato un Piano Regolatore Generale (PRG) con l’obiettivo di delineare lo sviluppo urbanistico del Comune. Tuttavia, a quasi trent’anni di distanza, le previsioni di quel piano sono rimaste per lo più inattuate. Rugghia sottolinea come si sia preferito edificare con meccanismi “in deroga” al piano, trascurando la realizzazione dei servizi previsti.
È stato un buon affare per la città? Pare proprio di no! I benefici attesi non si sono concretizzati, lasciando il Comune privo di servizi e infrastrutture fondamentali per migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini.
Progetti strategici in attesa di attuazione
Rugghia non si limita a criticare, ma propone anche soluzioni concrete. Tra i progetti strategici già pronti, ma non ancora finanziati, cita la tangenziale dell’aeroporto, la tombatura delle trincee ferroviarie e la creazione di un’area a fruizione pubblica di 30 ettari in via Mura dei Francesi. Nonostante la loro importanza, questi progetti non sono stati inseriti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), perdendo così l’opportunità di accedere ai finanziamenti necessari.
IN MARCIA PER LA PACE: A MARINO I BAMBINI PIANTANO FIORI E SPERANZA
Una bella sorpresa ieri mattina nelle strade di Marino ha suscitato curiosità e sostegno tra i passanti. Un piccolo corteo di bambini ha fatto diverse soste davanti ai negozi, dove i commercianti hanno donato una piantina di fiori ai bambini, che poi sono state piantate nei giardini di piazzale degli Eroi.
A piccoli passi in fila per due. Portano dei cartelli: c’è scritto “#ibambinichiedonolapace”. Anche le insegnanti hanno la stessa scritta sulla schiena.
“Questa mattina ci siamo incontrati insieme a Leandro ‘Paradoxa’ per un’iniziativa nata inizialmente da un’associazione di Roma, l’Atelier del Possibile, promossa dalla presidente Luana Cioffi, che ha proposto una piccola marcia della pace – sottolinea la dottoressa Barbara Gentile, dell’associazione Scarabocchiando a casa di Barbara – un gesto particolarmente importante in questi tempi difficili. La pace è qualcosa che va costruita nel tempo, a partire proprio dall’infanzia, cercando di infondere il seme della gentilezza nella relazione con l’altro”.
“Nella nostra struttura ogni giorno decidiamo di piantare dei fiori. L’iniziativa di Leandro ‘Paradoxa’ del “fiore sospeso” (un cittadino acquista un fiore e lo mette a disposizione per essere piantato) ci ha ispirato a unire le forze” – continua Gentile.
“Per contrastare la guerra qual è il miglior gesto da poter fare se non piantare una vita, un fiore, e prendersene cura?” – dice Leandro ‘Paradoxa’, attivista del movimento guerilla gardening, particolarmente attivo nel territorio di Marino.
In marcia per la pace: a Marino i bambini piantano fiori e speranza
IN MARCIA PER LA PACE: A MARINO I BAMBINI PIANTANO FIORI E SPERANZA
Una bella sorpresa stamattina nelle strade di Marino ha suscitato curiosità e sostegno tra i passanti. Un piccolo corteo di bambini ha fatto diverse soste davanti ai negozi, dove i commercianti hanno donato una piantina di fiori ai bambini, che poi sono state piantate nei giardini di piazzale degli Eroi.
A piccoli passi in fila per due. Portano dei cartelli: c’è scritto “#ibambinichiedonolapace”. Anche le insegnanti hanno la stessa scritta sulla schiena.
“Questa mattina ci siamo incontrati insieme a Leandro @Paradoxa per un'iniziativa nata inizialmente da un'associazione di Roma, l'Atelier del Possibile, promossa dalla presidente Luana Cioffi, che ha proposto una piccola marcia della pace – sottolinea la dottoressa Barbara Gentile, dell’associazione Scarabocchiando a casa di Barbara – un gesto particolarmente importante in questi tempi difficili. La pace è qualcosa che va costruita nel tempo, a partire proprio dall'infanzia, cercando di infondere il seme della gentilezza nella relazione con l'altro”.
“Nella nostra struttura ogni giorno decidiamo di piantare dei fiori. L'iniziativa di Leandro ‘Paradoxa’ del "fiore sospeso" (un cittadino acquista un fiore e lo mette a disposizione per essere piantato) ci ha ispirato a unire le forze” – continua Gentile.
“Per contrastare la guerra qual è il miglior gesto da poter fare se non piantare una vita, un fiore, e prendersene cura?” – dice Leandro 'Paradoxa', attivista del movimento guerilla gardening, particolarmente attivo nel territorio di Marino.
La Bottega del Commercio Equo e Solidale di Ciampino: 20 anni di volontariato e impegno sociale
LA BOTTEGA DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE DI CIAMPINO: 20 ANNI DI VOLONTARIATO E IMPEGNO SOCIALE
➡️ Tutti gli aggiornamenti su https://t.ly/7_QYF
La Vita Nova Ciampino Bottega del commercio Equo&Solidale
Frascati. La Festa della Madonna delle Scuole Pie tra tradizione e devozione
Bretella Cisterna-Valmontone. Un miliardo di euro per la costruzione, ma spiccioli per gli espropri
➡️ Il video completo su CastelliRomani.news
BRETELLA CISTERNA-VALMONTONE. UN MILIARDO DI EURO PER LA COSTRUZIONE, MA SOLO SPICCIOLI PER GLI ESPROPRI
Quattro e due euro al metro quadrato per gli espropri della superstrada che dovrebbe essere costruita tra Cisterna e Valmontone.
È la cosiddetta Bretella. Ideata nei prima anni ’60 del secolo scorso. Per decenni si era persa nelle nebbie dei progetti accantonati dalla Regione. Di recente è ricomparsa. Poco importa se dal secolo scorso a oggi le merci da trasportare dalla pianura pontina all’autostrada del Sole siano molto diminuite.
I costi previsti per tutto questo nuovo cemento sono più che raddoppiati (siamo a oltre un miliardo di euro per una trentina di chilometri di tracciato), ma non per gli espropri.
Gli agricoltori che hanno i terreni lungo il percorso della superstrada hanno ricevuto le valutazioni per gli espropri: prezzi molto bassi. Ma è un prendere o lasciare. L’alternativa è intraprendere le vie legali, fare causa alla Regione Lazio, cimentarsi in contenziosi, con avvocati, giudici, ordinanze, ingiunzioni… Qualcuno ci ha sussurrato che forse conviene prendere i pochi soldi degli espropri e abbandonare l’agricoltura.
Per chi invece continuerà a fare l’agricoltore ci saranno una serie di problemi gestionali. La superstrada, larga circa 40 metri con le fasce di rispetto, taglierà in due molti campi. Questo non significa solo avere meno terreno coltivabile, ma riorganizzare le aziende. Gli appezzamenti al di là della strada, quelli che la Regione definisce metaforicamente “relitti”, saranno tagliati fuori, praticamente irraggiungibili e quindi non più coltivabili.
“Ho fatto i conti”, dice Antonio Maule, agricoltore di Cisterna, “a me espropriano quasi due ettari. Quindi avrò una riduzione della produzione tale, che dopo quattro anni avrò perso i soldi dell’esproprio. Senza considerare che comunque la riduzione dell’estensione dei campi riduce per sempre il valore dell’azienda”.
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