Cartostampa Chiandetti

Cartostampa Chiandetti Communication, Print, Direct Marketing, Publishing
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Nato nel 1960 come tipografia tradizionale, Chiandetti Group è oggi una realtà costituita da più aziende che collaborano strettamente in sinergia per offrire un servizio completo nell'ambito comunicativo.

Venerdì 6 settembre alle 18.00 presentazione del libro "FRIULI. Storie di uomini e donne senza tempo" di PAOLA TREPPO ed...
19/08/2024

Venerdì 6 settembre alle 18.00 presentazione del libro "FRIULI. Storie di uomini e donne senza tempo" di PAOLA TREPPO edito da Chiandetti presso Casa Ascoli a Gorizia c/o Società Filologica Friulana in collaborazione con Libreria Voltapagina di Gorizia

La libreria VOLTAPAGINA di Gorizia presenta nella sede goriziana della Società Filologica Friulana il libro "FRIULI. Storie di uomini e donne senza tempo" di PAOLA TREPPO, edito da Chiandetti (2024). L'autrice sarà accompagnata nel suo racconto da Giovanna Vesci.

Nuovissimo libro di Paola Treppo 🤩🤩Per acquistarlo e riceverlo comodamente a casa:https://www.chiandetti.it/ecommerce/de...
02/07/2024

Nuovissimo libro di Paola Treppo 🤩🤩

Per acquistarlo e riceverlo comodamente a casa:
https://www.chiandetti.it/ecommerce/details/ltB8uLxYs619UaAYTQ2V

"MERETO DI TOMBA. STORIA, ARTE E TRADIZIONI" è un volume che accompagna con brio alla scoperta dei tesori di questo comune friulano.

Con tante immagini, comunica in maniera semplice ed esaustiva le bellezze, spesso nascoste, del capoluogo e delle sue frazioni. Chiese e cappelle, siti archeologici, locali storici, ville, piazze e ambienti naturali sono al centro di un racconto vivace, a capitoli.

Con uno sguardo sul riordino fondiario e sulle attività di valorizzazione del territorio, la pubblicazione conta alcune parti in friulano e il contributo, sempre in marilenghe, di Eros e William Cisilino.

Un libro che nasce dall'amore per il territorio, per il Friuli, per le sue comunità: a loro è dedicato, e a tutti coloro che non vogliono perdere la straordinaria storia del loro passato.

Presentazione del libro "La via commerciale di Monte Croce Carnico e l'antico mercato" il 28 giugno alle 17.30 a Paluzza
25/06/2024

Presentazione del libro "La via commerciale di Monte Croce Carnico e l'antico mercato" il 28 giugno alle 17.30 a Paluzza

Presentazione del libro "Friuli - storie di uomini e donne senza tempo" di Paola Treppo
15/04/2024

Presentazione del libro "Friuli - storie di uomini e donne senza tempo" di Paola Treppo

27/02/2024
Articolo dedicato al libro "Stalag IX C Mio padre... prigioniero 44892" di Maurizio Petri(dal Messaggero Veneto del 24/0...
24/01/2024

Articolo dedicato al libro "Stalag IX C Mio padre... prigioniero 44892" di Maurizio Petri
(dal Messaggero Veneto del 24/01/2024)

04/01/2024

Sêso pronts par scoltâ la storie de amicizie lungje e preziose tra Jack, un frutut tant ninin, e Bee, une avute di peluche fûr dal comun?

Us spietìn sabide ai 13 di Zenâr aes 16.30 te sezion “Moderne” de Biblioteche Civiche “V. Joppi” di Udin pe leture animade di chest libri e par un laboratori creatîf cu la âf Bee.
Par fruts dai 4 ai 9 agns. Cui che al partecipe al varà tant che regâl une copie dal libri!
Notaitsi dentri di miercus ai 10 di Zenâr a chescj contats: 0432 1743400 o [email protected]

“La storie vere di Jack e Bee” al è scrit e ilustrât di Alessandra Guadagnin, editât di Cartostampa Chiandetti in colaborazion cun ARLeF.
L’event al è organizât in graciis de colaborazion tra ARLeF, Comune Di Udine e Chiandetti.

27/12/2023

La biblioteca di Reana del Rojale è lieta di invitarvi alla presentazione del libro "Stalag IX C. Mio Padre... Prigioniero 44892" di Maurizio Petri

Dialoga con l'autore Marco Spadaccini

Editore Cartostampa Chiandetti

Vi aspettiamo Sabato 27 Gennaio alle ore 17.00!

14/12/2023

Dal 1976 e je un imprest impuartant par fissâ✍ apontaments, memoriis, pinsîrs💭 dai furlans: e je stade presentade la 𝐀𝐠𝐞𝐧𝐝𝐚 𝐅𝐫𝐢𝐮𝐥𝐚𝐧𝐚 𝟐𝟎𝟐𝟒! 📒

Curade e publicade di Chiandetti Editore, chest an e je stade realizade in colaborazion cu la , che e à intervistât 𝟏𝟏 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐜̧𝐬 𝐟𝐮𝐫𝐥𝐚𝐧𝐬 𝐮𝐧𝐞 𝐯𝐨𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐧𝐨𝐦𝐞𝐧𝐚̂𝐭𝐬 𝐚 𝐧𝐢𝐯𝐞𝐥 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚̂𝐥 par analizâ in profonditât il sens de identitât, de lenghe e de culture furlanis.💙💛💙💛

Dentri de agjende📖 si cjatin tantis rubrichis a firme di autôrs impuartants, poesiis, tradizions, art e dut ce che al covente par vivi 365 dîs (anzit 366!) di furlanetât!💗

Cartostampa Chiandetti

Svelato il colore Pantone dell'anno 2024: Peach Fuzz 🍑
09/12/2023

Svelato il colore Pantone dell'anno 2024: Peach Fuzz 🍑

Acquistabile sul nostro e-commerce il libro ""La tresemane. Motore economico del Friuli" di Giorgio Dri, Edi Somariva, R...
13/09/2023

Acquistabile sul nostro e-commerce il libro ""La tresemane. Motore economico del Friuli" di Giorgio Dri, Edi Somariva, Roberto Vicario, Paolo Zaramella (Chiandetti Editore)

Un viaggio tra Udine, Tavagnacco, Reana del Rojale e Tricesimo: una passeggiata tra negozi, fabbriche, pubblici esercizi, laboratori artigiani, servizi, uffici, territorio. Un percorso che vuole ricostruire il ruolo della Tresemane, la sua trasformazione da “strada regia postale” a “strada- mercato”: la strada che negli ultimi sessant’anni ha riscritto la storia del commercio in Friuli Venezia Giulia. Raccontare la storia vissuta è il contributo che i protagonisti possono portare a chi deve essere protagonista nel futuro per comprenderne la complessità e aiutare a pensare come sarà la Tresemane.

https://www.chiandetti.it/ecommerce/details/0q7uVkY5GK43s5ZnpNIp

Nuovo libro "La Tresemane. Motore economico del Friuli" scritto da Giorgio Dri, Edi Sommariva, Roberto Vicario, Paolo Za...
17/07/2023

Nuovo libro "La Tresemane. Motore economico del Friuli" scritto da Giorgio Dri, Edi Sommariva, Roberto Vicario, Paolo Zaramella.

Oggi la presentazione nella sede del Credito Cooperativo Friuli in via Giovanni Paolo II 27 a Udine alle ore 17.30

Vedi articolo Messaggero Veneto del 16/07/2023 per tutti i dettagli

In queste splendide giornate estive approfittiamone per visitare un bel borgo nella Val Colvera: POFFABRO (PN) “Arrampic...
14/07/2023

In queste splendide giornate estive approfittiamone per visitare un bel borgo nella Val Colvera: POFFABRO (PN)

“Arrampicato sulla costa del Raut, Poffabro da lontano appare come uno dei tanti paesi della nostra montagna, alto sulla vallata, dominato da una nuda roccia. Ma lungo le sue scoscese stradine le case si affacciano con fisionomia propria: dal basso all’alto pilastri di pietrame greggio tagliati ad ogni piano da ballatoi di legno che corrono da un capo all’altro della facciata, tra i quali le scale giocano con le loro linee oblique. E gradini di pietra primitivi salgono e scendono da tutte le parti: sboccano in portici bui, tagliano cortiletti, rigano viuzze”. Questa precisa descrizione apparsa sul Bollettino della Società filologica friulana del 1939 è del tutto attuale. Poffabro, il “paese magico”, è un vero gioiello dell’architettura friulana di montagna. Sono proprio le sue abitazioni, oltre agli eventi, ad attirare ogni anno migliaia di visitatori. Poffabro offre una visione d’altri tempi: passando sotto gli archi in pietra nel riposante silenzio dei vicoli acciottolati che penetrano nel cuore antico del borgo, si può davvero godere della saggezza di chi, nei tempi passati, ha realizzato un’opera umana in totale armonia con lo splendido scenario della natura circostante e che conserva intatto l’impianto cinque-seicentesco delle sue solide abitazioni. Nella piazza è stata eretta l’imponente chiesa parrocchiale di san Nicolò, costruita nel 1600 sulle basi di un edificio risalente a quattro secoli prima.

Dall'Agenda Friulana 2023 una poesia celebrativa della nostra Madre Terra scritta da Renzo Di MarcoMÂRI TIÈREBramôse,...
07/06/2023

Dall'Agenda Friulana 2023 una poesia celebrativa della nostra Madre Terra scritta da Renzo Di Marco

MÂRI TIÈRE

Bramôse, seneôse, golôse
dal sudôr dal omp.
Aliment de sô arsure
par podè bagnà il sem fecondant.

Generôse, ti ripâe danti il miez
pal tô sostentament
e per tô famee
slargjianlu a dute l’umanitât.

Buine tiere
tu cjiatis simpri il mût e la fuarce
di riparà dut chel mâl che l’omp
ti procure stupidamenti,
no capent a ci cal va incuintri.

Continue a judanus simpri,
danus une man cul tô save sovranaturâl
cuistât de Creazion
sperant che l’omp si rinsavissi.

Con l'arrivo della bella stagione e il caldo sicuramente i vostri balconi e giardini si arricchiscono di profumati fiori...
01/06/2023

Con l'arrivo della bella stagione e il caldo sicuramente i vostri balconi e giardini si arricchiscono di profumati fiori, tra cui gli immancabili gerani

In una rubrica dell'Agenda Friulana 2023 scopriamo il loro significato nel linguaggio dei fiori

DILLO CON I FIORI: GERANIO
Della famiglia delle Geraniacee, il geranio è una pianta originaria dell’Africa meridionale introdotta in Italia da un nobile veneziano, che avendone visto i fiori, era rimasto affascinato dai colori. Il nome geránion deriva dal greco e significa “becco di gru” in riferimento ai semi somiglianti al becco del trampoliere. Pianta avente un’abbondante e ripetuta fioritura, resistente all’arsura estiva, per questo adatta a terrazzi e balconi italiani. Una leggenda narra che Maometto aveva lavato e steso al sole il suo abito adagiandolo sopra un cespuglio di malva, poi ritirandolo asciutto, si accorse che sotto il vestito erano fioriti dei gerani. A seconda dei colori i significati sono diversi: rosso scuro indica malinconia, rosa simboleggia preferenza, rosso fiamma esprime consolazione.

Nuovo libro disponibile sul nostro e-commerce al link sottostante e nelle librerie:"Alpi, Valli, Argalaz, Omi, Foran di ...
15/05/2023

Nuovo libro disponibile sul nostro e-commerce al link sottostante e nelle librerie:
"Alpi, Valli, Argalaz, Omi, Foran di Landri e Mangart" di Vittoria Casamassima e Rita Zamarian

https://www.chiandetti.it/ecommerce/details/LJxzvNNMX9QvN1qqXrGT

Questo racconto va ad arricchire una serie che include altre quattro pubblicazioni e che proseguirà con altre avventure tutte accomunate dall’ambientazione nel territorio friulano. In particolare in questo episodio le scene principali si sviluppano nella già frequentata Valcanale alla quale si va ad unire il territorio bagnato da uno dei principali corsi d’acqua della Regione, il Natisone.
I personaggi del racconto appartengono ai regni delle piante, dei funghi e al regno animale, tutti chiamati a convivere con l’uomo e tutti coordinati da una Presenza Spirituale deputata a garantire, per quanto possibile, l’ordine tra gli esseri viventi, ordine che pare compromesso in modo forse irreparabile.
Con l’andar del tempo la situazione è divenuta sempre più grave e il Pianeta ha subito attacchi pesanti ai propri sistemi di difesa nati miliardi di anni fa e oggi apparentemente compromessi, forse ormai divenuti troppo fragili per garantire un futuro a tutti.
La Presenza Spirituale decide pertanto di muovere il proprio braccio armato, un esercito capeggiato dal leggendario condottiero Argalaz, frequentatore della terra già ai tempi delle origini del pianeta e costretto a trasferirsi con le sue imponenti truppe per tentare d’interrompere, con le cattive, un malsano tentativo volto a compromettere quel bene prezioso chiamato acqua.
Argalaz ritrova ai margini del Natisone antichi ricordi ai quali si appellerà per tentare di arginare una forte resistenza nata e sviluppata in Valcanale.
Si vedrà costretto a fare gli occhi di fuoco?
Le creature della Valle si sentono in pericolo e tentano di ribellarsi offrendo il contributo dei loro personaggi più in vista.
La Natura non resta immobile a guardare ma partecipa con un profondo coinvolgimento in questo scontro finale tra energie primarie.
Riuscirà la Natura a organizzare una efficace linea di difesa? E in questa guerra che destino incontrerà l’uomo chiamato a rispondere di secolari malefatte? Questo passo esistenziale per l’umanità si sviluppa proprio nella nostra Regione toccandone due tra i territori più carichi di storia e fascino, tra grotte e monti, tra civette formidabili nell’uso dell’arco, imponenti faggi posseduti da forze oscure e ora liberi di offrire il loro prezioso contributo e salamandre dal ruolo tanto apicale quanto decisivo.

Alcune caratteristiche fisiche particolari (positive e non) delle persone e dei vari casati nel tempo sono state radicat...
04/05/2023

Alcune caratteristiche fisiche particolari (positive e non) delle persone e dei vari casati nel tempo sono state radicate e diventate dei cognomi, vediamo dall'Agenda Friulana 2023 I SOPRANNOMI DEL PORDENONESE

Parecchi soprannomi riguardavano l’aspetto fisico, il colore della pelle, della barba, dei baffi e, soprattutto, dei capelli, e poi l’altezza, la corporatura, la presenza di particolarità riguardo a occhi, naso, orecchie eccetera. Un’identica modalità, come ben si sa, ha del resto creato parecchi cognomi italiani e friulani, a partire dal comunissimo Rossi.
Dalla singola persona, o da un ristretto gruppo familiare, i soprannomi si sono estesi poi all’intero casato, anche quando la caratteristica fisica non era più presente o predominante.
Ecco dunque, ovviamente esemplificando, soprannomi come Moro/Moru/Del moro (Gislon, S. Lucia di Budoia; Corrado, Tramonti; Zaghet, Sarone; Santin, Mezzomonte; Manfrin, Cordenons; Cicutto, Toppo; Lorenzini, Vito d’Asio; Bellitto, Claut, e tantissimi altri), Mori (Del Piero, Roveredo), Moret/Moretto (Carlot, Sarone; Bressan, Ranzano; Zanolin, Polcenigo; Cleva, Tramonti, e vari altri), Mora (Candido, Maniago), Biso/Bisu (Scian, Cordenons; Alfier, Mezzomonte), Biondo (Pitau, Montereale), Ros/Rosso (Paron, Valvasone; Lenarduzzi, Spilimbergo e S. Giorgio della R.; Gava, Caneva; Cedolin, Gerometta e Tosoni, Vito d’Asio; Bressa, Cimolais; Mion, Fanna, e tanti altri), Del Ros (Concina, Clauzetto), Bianco/Blanc (Del Fiol, Vigonovo; Raffin, Cordenons; Scandella, Montereale), Riz/Ris/Rith (Colautti, Valvasone, e altri), Barbeta (De Riz, Coltura), Barbarossa (De Pellegrin, S. Quirino), Mostacio (Quaia, S. Giovanni di Polcenigo), Bel/ Belo/Biel (Bortolussi, Toppo; Lachin, S. Lucia di Budoia; Cesaratto, Vivaro; De Pellegrin, S. Quirino) e Bela (Tonegutti, Cimolais), Lunc/Longo (Colonnello, Spilimbergo; D’Andrea, Cordenons; Celant, Coltura; Toppani, Vito d’Asio, e altri).

Particolare attenzione (e poca umana pietà!) era riservata ai difetti fisici, specie quelli più evidenti: Nasons (Bortolussi, Castelnovo), Orbo (Janna, Dardago; Cescutti, Clauzetto, e altri),Ciompu (Belgrado, S. Leonardo Valcellina) e Ciompo (Zuliani, Spilimbergo), Stort (Lacchin, S. Lucia di Budoia), Gobo/Gobu (Facchin, S. Leonardo V.; Stella, Andreis), Sot/ Zot/Thot (D’Agostin, Toppo, e altri).
Talvolta, ma molto più raramente, il soprannome si riferiva al carattere e a qualità morali, meno evidenti e più variabili, come forse nel caso di Bonu (De Candido, S. Giorgio della R.).

In tutti i nostri paesi friulani sono state apposte le targhe che segnalano il doppio nome in italiano e friulano.L'Arle...
21/04/2023

In tutti i nostri paesi friulani sono state apposte le targhe che segnalano il doppio nome in italiano e friulano.
L'Arlef nell'Agenda Friulana 2023 ci spiega l'importanza di questa segnaletica bilingue

IL BILINGUISIM VISÎF
Pai teritoris furlanofons, la leç e garantìs la tutele de lenghe midiant dal bilinguisim visîf, o ben cu la predisposizion di indicazions stradâls che a vedin il toponim furlan dongje di chel talian, e la segnaletiche interne e esterne dai edificis publics bilengâl. La leç regjonâl 29/2007 e previôt di fat che la segnaletiche stradâl e sedi bilengâl talian- furlan.
Par fâ chest, i ents publics a àn di avalêsi de consulence de ARLeF, che e da il so parê preventîf,che al è vincolant. Il bilinguisim visîf al è une forme di comunicazion une vore impuartante pe promozion dal furlan: di fat, nus permet di doprâlu intune maniere une vore imediade e funzionâl; cun di plui, cu la grafie uficiâl aplicade ae variante locâl, si puedin mantignî i nons dai lûcs inte lôr forme origjinâl li che chescj a son une vore inlidrisâts inte storie dal teritori. I prins cartei bilengâi toponomastics a rimontin ai agns ‘80 e di chê volte la plui part dai Comuns ju à metûts sù.
La politiche linguistiche regjonâl, par favorî i ents interessâts a meti in vore la leç, e à previodût une campagne informative su lis normis; po dopo, in colaborazion cui ents stes, e je stade fate une ricognizion precise de situazion dai cartei stradâi, verificant il lôr stât, la grafie doprade, e la conformazion al codiç de strade. Infin, a son stâts fats invistiments par uniformâ la segnaletiche stradâl bilengâl.

Dall'Agenda Friulana 2023 Paola Treppo ci racconta la storia di Selva, paesino frazione di Tramonti di Sopra, e dei suoi...
12/04/2023

Dall'Agenda Friulana 2023 Paola Treppo ci racconta la storia di Selva, paesino frazione di Tramonti di Sopra, e dei suoi abitanti.

MEMORIE DI PAESI PERSI
SELVA: SUI SENTIERI PER LE TRANCONERE
La storia conosciuta di Selva risale al 1700, più probabilmente al 1600 quando, si narra, un uomo decise di costruire qui la prima casa.
Lo fece per avere un punto d’appoggio, a metà strada sulla via per le Tranconere, sulle montagne del Pordenonese, a Tramonti di Sopra. Era della famiglia dei Cassan. Poi arrivarono altri suoi parenti, che costruirono altre abitazioni. Così è nata Selva, un po’ per caso. Qui regna il silenzio e i boschi dominano tutto l’intorno del piccolo abitato. Un tempo, invece, fino agli anni Cinquanta del secolo scorso, non c’era un albero: tutti i versanti erano tenuti a prato, sfalciati con costanza per dare da mangiare agli animali. I bambini venivano impegnati già in tenera età, da 5 anni, nel lavoro delle stalle: la mattina presto mungevano le mucche mentre le ragazze si arrampicavano sui sentieri ripidi con le gerle sulla schiena. Spesso succedeva che le donne incinte si fermassero a mezza via, a causa delle doglie.
Partorivano senza aiuti e mettevano il bambino nel cesto; quindi si rimettevamo sul sentiero e tornavano a casa. L’economia di Selva era di sussistenza: le famiglie avevano una mucca, a volte anche capre, pecore, oltre a galline e animali dell’aia. Per fare la spesa, giù in valle, ci si organizzava per tempo, ogni due settimane. Si faceva la lista di tutto quello che mancava in casa: pasta, riso, zucchero, un po’ di caffè.
A Selva si coltivavano solo fagioli, verze e patate. Le donne cardavano la lana delle pecore e preparavano i maglioni per la famiglia. Tutto si rammendava. La domenica era il tempo dello svago: prima la messa e poi tutti a far festa a casa di un parente o di una zia: c’era chi suonava la fisarmonica e chi ballava fino a tardi. Sembra la vita di secoli fa, eppure siamo solo nei primi decenni del 1900.
Superato il paesino di Selva, che oggi si anima unicamente nei mesi della bella stagione, coi turisti e le seconde case, si raggiunge l’invaso di Ca’ Selva che ha sommerso le vecchie abitazioni dei contadini. Siamo nei primi anni Sessanta del secolo scorso; la diga nasce per soddisfare le esigenze energetiche degli allora impianti Caffaro di Torviscosa.
Oltre ancora c’è una via sterrata e il percorso muore sui monti: si può continuare, per andare a Claut, oltre la forcella, ma lo si può fare solo a piedi.

Auguris di Buine Pasche a ducj!! Auguri di Buona Pasqua a tutti!
07/04/2023

Auguris di Buine Pasche a ducj!! Auguri di Buona Pasqua a tutti!

Presentazione del nuovo libro: "“Alpi, Valli, Argalaz, Omi, Foran di Landri e Mangart” di Rita Zamarian e Vittoria Casam...
07/04/2023

Presentazione del nuovo libro: "“Alpi, Valli, Argalaz, Omi, Foran di Landri e Mangart” di Rita Zamarian e Vittoria Casamassima Venerdì 14 aprile 2023 ore 18.30 presso la sede del Gruppo Alpini di Torreano di Cividale

Indirizzo

Via Vittorio Veneto, 106
Reana Del Roiale
33010

Orario di apertura

Lunedì 08:00 - 17:30
Martedì 08:00 - 17:30
Mercoledì 08:00 - 17:30
Giovedì 08:00 - 17:30
Venerdì 08:00 - 17:30

Telefono

+390432857054

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