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PIANGIPANE ,   e   al Teatro Socjale  Si apre il sipario sulla seconda parte della stagionedi Paolo VisaniIl Socjale è u...
22/01/2025

PIANGIPANE
, e al Teatro Socjale Si apre il sipario sulla seconda parte della stagione
di Paolo Visani
Il Socjale è un punto di riferimento del panorama culturale del Comune di Ravenna e dell’intera Regione.Tutta la gestione del Teatro è garantita dai volontari del Circolo e anche per il 2035 viene proposta la consueta formula: programmazione di qualità rivolta a diverse sensibilità e culture musicali, dal jazz al blues, dal rock alla canzone d’autore, prezzi contenuti per dare a tutti la possibilità di esserci, abbonamento per tutta la stagione ad un prezzo davvero conveniente, e i mitici cappelletti nell’intervallo dello spettacolo.
Ecco gli appuntamenti:
31 gennaio 2025 / DUSK-E BAND. Una serata per omaggiare la band che per due volte ha reinventato la musica britannica e non solo: i Genesis.
8 febbraio / VINCEN GARCIA QUINTET. Uno dei bassisti più prestigiosi nella scena attuale del jazz e funk moderno a livello mondiale, Il suo stile promette di incantare e sorprendere per molti anni a ve**re.
14 FEBBRAIO 2025 / SAVIO VURCHIO - Omaggio a Pino Daniele indimenticato cantautore napoletano con un viaggio attraverso non solo i suoi classici brani napoletani ma anche il fascino stordente e irresistibile della città partenopea.
21 febbraio 2025 / LISA MANARA – Capo Verde, canta l’incontro. Un viaggio musicale che attracca alle banchine dell’arcipelago di Capo Verde, diviso a metà tra tradizione latino-europea e antiche radici africane.
28 febbraio 2025 / EMMA MORTON & THE GRACES. L’incontro e la contaminazione tra roots-rock, soul, jazz e folk caratterizzano i concerti dell’incredibile cantante scozzese Emma Morton.
7 marzo 2025 / MATTHEW LEE QUARTET - “The Prince of Rock’n’roll Tour”. Ritorna uno degli artisti più amati dal pubblico del Socjale: Matthew Lee. Uno spettacolo irresistibile, un fiume di note coinvolgenti, Rock’n’Roll, Blues e Country sono gli ingredienti degli imperdibili live di Matthew Lee e della sua Band. Un repertorio che spazia da composizioni originali ai grandi classici di Elvis Preasley, Little Richard, Jerry Lee Lewis ed anche ad alcuni omaggi a grandi artisti della musica italiana.
14 marzo 2025 / LA NOTTE DI SAN PATRIZIO - Un omaggio all’Irlanda dei Pogues con Richard Lindgren & The Morsellis, la band del fondatore dei Modena City Ramblers
Il Socjale è pronto a diventare un vero pub irlandese con tanto di Guinnes alla mano!
21 marzo 2025 / ANDREA SCANZI & BORDERLOBO - Give Peace a Song. Canzoni che hanno fatto la storia, canzoni che hanno cambiato costumi e condizionato intere generazioni: Andrea Scanzi giornalista, scrittore e autore teatrale racconterà con il suo stile unico e incalzante come certe canzoni siano diventate icone della musica mondiale.
28 marzo 2025 / ALESSANDRO “ASSO” STEFANA, chitarrista, compositore e polistrumentista italiano. Celebri le sue collaborazioni con alcuni grandi artisti internazionali e italiani: Mike Patton, Vinicio Capossela, Micah P. Hinson, Calexico e molti altri. Lo stile di Asso è caratterizzato da un intreccio di folk, sonorità cinematografiche e ambient di intenso fascino. Asso torna al Socjale per presentare il suo ultimo lavoro solista.
4 aprile 2025 / ROMANO REGGIANI & HIS BAND - Bob Dylan: una rivoluzione beat.
Romano Reggiani, cantante, musicista e attore ha ideato, scritto e interpretato questo spettacolo in musica dedicato ad uno dei più grandi cantautori di ogni epoca: Bob Dylan. Attraverso una scaletta che dal folk vira sempre di più verso il rock, Reggiani racconta la rivoluzione folk con cui Dylan sconvolse il panorama musicale, facendo cambiare per sempre il modo di pensare di un’intera generazione

 : RITROVATO VIVO IL SUB DISPERSO IN MARE QUESTA MATTINANella tarda mattinata di oggi, un pescatore subacqueo di 47 anni...
22/01/2025

: RITROVATO VIVO IL SUB DISPERSO IN MARE QUESTA MATTINA
Nella tarda mattinata di oggi, un pescatore subacqueo di 47 anni, disperso in mare a causa di condizioni meteorologiche avverse, è stato ritrovato vivo dalla Guardia Costiera di Ravenna.
L’allarme è stato lanciato nelle prime ore della giornata dai familiari del subacqueo, che non aveva fatto ritorno da un’immersione effettuata la sera precedente. Le operazioni di ricerca, coordinate dalla Sala Operativa della Guardia Costiera di Ravenna, hanno coinvolto i mezzi e gli uomini delle Capitanerie di Porto di Rimini, Cervia e Ravenna, nonché un gommone dei Vigili del Fuoco di Ravenna.
Le ricerche sono state rese molto complesse dalla presenza di una f***a nebbia che ha impedito l’uso degli elicotteri, rendendo necessaria l’estensione dell’area di ricerca a diverse miglia nautiche ed il puntuale coordinamento delle unità navali della Guardia Costiera e dei Vigili del fuoco impiegate. Le particolari condizioni di ridottissima visibilità hanno richiesto l’elaborazione, da parte della Sala Operativa dell’8° MRSC (Centro di ricerca e soccorso della Guardia Costiera di Ravenna) di schemi operativi SAR (Search and Rescue) specificamente elaborati per massimizzare l’efficacia delle operazioni.
L’uomo è stato individuato a circa 2 chilometri dalla costa dall’equipaggio della motovedetta CP 847 di Ravenna. Il subacqueo, subito recuperato ed assistito a bordo della motovedetta, ha dichiarato di essersi disorientato a causa della nebbia e di aver tentato di trovare un segnale da pesca o una boa a cui attaccarsi in attesa di essere ritrovato; con tenacia si è mantenuto lucido resistendo al freddo e alla fatica fino all’arrivo dei soccorsi.
Il Comandante della Capitaneria di Porto di Ravenna ha sottolineato l’importanza della tempestività e del coordinamento delle risorse di soccorso, ricordando i rischi associati alle attività in mare, in particolare quando intraprese in solitaria o senza un’adeguata valutazione delle condizioni meteorologiche.
Il pescatore è stato trasportato a terra in buone condizioni di salute e non ha necessitato di cure mediche.
La Guardia Costiera ribadisce la necessità di adottare misure di sicurezza durante le attività in mare, tra cui informare sempre terzi sulle proprie intenzioni e spostamenti per facilitare eventuali interventi di emergenza.

 : OPERAZIONE ANTIDROGA, TRE ARRESTI. SEQUERSTRATI COCAINA E HASHISH La Polizia di Stato, all’alba di ieri, a seguito di...
22/01/2025

: OPERAZIONE ANTIDROGA, TRE ARRESTI. SEQUERSTRATI COCAINA E HASHISH
La Polizia di Stato, all’alba di ieri, a seguito di perquisizioni eseguite nell’ambito di un’operazione antidroga coordinata dalla Procura della Repubblica di Ravenna, ha tratto in arresto tre persone per detenzione illegale di sostanza stupefacente.
In particolare, personale del Commissariato di Lugo e della Squadra Mobile della Questura, con la collaborazione dell’Unità Cinofila della locale Guardia di Finanza, hanno sequestrato presso un’abitazione sita a Massa Lombarda oltre 4 etti di cocaina e 4,5 etti di hashish, rinvenuti, unitamente alla somma di denaro di circa 2.600 euro, nella disponibilità di un cittadino extracomunitario. Nella circostanza, lo stesso veniva colto anche nel possesso illegale di un revolver cal.32, il cui furto era stato denunciato in passato, e di due pistole scacciacani. Per tali motivi, l’uomo veniva arrestato in flagranza e condotto alla Casa Circondariale di Ravenna.
Nel contesto della medesima operazione, presso un altro appartamento della stessa cittadina, gli agenti hanno rinvenuto 30 grammi di cocaina e 30 grammi di hashish. Il quantitativo di droga, trovato unitamente a bilance di precisione e materiale di confezionamento delle dosi, a conferma della attività di spaccio, veniva sequestrato a carico di madre e figlio conviventi. I due, di origini straniere, venivano, pertanto, arrestati e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, associati rispettivamente alle Case Circondariali di Forlì e Ravenna.

 : I   INTENSIFICANO I CONTROLLI STRAORDINARI DEL TERRITORIO, ARRESTI E DENUNCE NEGLI ULTIMI GIORNII Carabinieri del Nuc...
22/01/2025

: I INTENSIFICANO I CONTROLLI STRAORDINARI DEL TERRITORIO, ARRESTI E DENUNCE NEGLI ULTIMI GIORNI
I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Ravenna, nel corso di alcuni servizi preventivi straordinari, finalizzati al controllo del territorio, con specifico riferimento alla prevenzione e repressione dei reati di natura predatoria e sicurezza stradale, hanno arrestato tre persone e denunciato in stato di libertà un giovane albanese, irregolare sul territorio nazionale.
Il primo dei tre arresti si è consumato venerdì scorso, allorché la Centrale Operativa del 112 veniva allertata per segnalazione allarme braccialetto elettronico indossato da un ventenne di Mezzano, già sottoposto al provvedimento di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Appena giunti sul posto, i militari della Radiomobile, hanno accertato che il giovane, dotato del previsto braccialetto elettronico, si trovava in un locale a pochissima distanza dai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima, alla quale non poteva avvicinarsi. Subito accompagnato nella Caserma di viale Pertini, veniva dichiarato in stato di arresto per violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento.
Dopo la convalida dell’arresto presso il Tribunale di Ravenna, lo stesso è stato nuovamente sottoposto ai medesimi obblighi.
Nel tardo pomeriggio di domenica sera invece, a seguito di segnalazione al 112 da parte di alcuni cittadini circa la presenza di alcuni soggetti che si aggiravano con fare sospetto nei pressi di alcune abitazioni, la pattuglia del Radiomobile, subito giunta sul posto, riusciva a bloccare e identificare, nel cortile del condominio interessato, un ventunenne albanese, intento a darsi alla fuga. Lo stesso, domiciliato in una località ligure, sprovvisto di documenti di identità, non è stato in grado di fornire giustificazioni plausibili sulla sua presenza in loco e, pertanto, veniva accompagnato in Caserma per i dovuti approfondimenti, da cui emergeva il suo stato di irregolarità sul territorio nazionale.
I militari, dopo il sopralluogo, accertavano che un’abitazione situata al primo piano, era stata messa a soqquadro e che solo grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri, non era stato asportato nulla.
Infine, sempre domenica, ma nella tarda serata, i militari sono intervenuti all’interno di un noto locale, sito nel centro città laddove era stata segnala la lite tra due avventori. Dopo non poche difficoltà si riusciva a sedare apparentemente il litigio tra due soggetti, un 43enne ed un 39enne entrambi residenti nel comune ravennate, visibilmente sotto l’effetto di alcol e già noti per i loro trascorsi giudiziari, riportando la quiete tra gli avventori presenti, particolarmente scossi per l’accaduto.
Poco dopo tuttavia, su segnalazione di un passante gli stessi militari venivano richiamati dalle urla e dagli schiamazzi degli stessi due soggetti, i quali, inveivano contro di loro non esitando a proferire gravi minacce e frasi oltraggiose.
Nella concitazione uno dei due, aveva provato a mettersi alla guida della propria autovettura, con l’intento di darsi alla fuga. Immediatamente bloccato, si rifiutava di sottoporsi all’accertamento del tasso alcolemico, aggrediva uno dei Carabinieri che ricorreva al pronto soccorso per le lesioni riportate.
All’arrivo dei rinforzi, gli aggressori venivano tratti in arresto per oltraggio, resistenza, violenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale.
I due comparsi davanti al giudice del Tribunale che ha convalidato l’arresto, sono stati condannati all’obbligo di firma tre volte alla settimana.
L’azione di controllo del territorio grazie anche all’impiego di militari in borghese della sezione operativa del N.O.R. e dai Comandi stanziali dalla Compagnia di Ravenna, ha assicurato cosi la prosecuzione di tutte quelle iniziative che i Carabinieri hanno da tempo intrapreso per incrementare il livello di sicurezza percepita e l’efficacia del controllo del territorio.

ALL’OSPEDALE DI   ESEGUITO IL PRIMO INTERVENTO DI   SENZA FILI DI ULTIMA GENERAZIONEUn pacemaker di pochi centimetri, se...
21/01/2025

ALL’OSPEDALE DI ESEGUITO IL PRIMO INTERVENTO DI SENZA FILI DI ULTIMA GENERAZIONE
Un pacemaker di pochi centimetri, senza fili, impiantato direttamente all’interno del cuore attraverso una puntura della vena di una gamba. È l’intervento, eseguito per la prima volta a Ravenna, a cui è stato sottoposto un paziente di 75 anni ricoverato nell’Unità Operativa di Cardiologia dell’Ospedale Santa Maria delle Croci, diretta dal dott. Andrea Rubboli.
“Quando il sistema elettrico cardiaco subisce dei danni, anche semplicemente a causa dell’invecchiamento, è necessario impiantare sottocute a livello della clavicola la batteria di un pacemaker alla quale sono collegati dei fili elettrici che, attraverso le vene del torace, raggiungono il cuore che così può essere stimolato attraverso impulsi elettrici regolari” spiega il dottor Rubboli. “Può accadere, però, che questi fili vadano incontro a gravi infezioni e per questo debbano essere rimossi, senza che ci sia più la possibilità di impiantarli nuovamente”.
Come nel caso del 75enne ricoverato al Santa Maria delle Croci. “In situazioni come queste, - continua Rubboli - dopo un adeguato periodo di terapia antibiotica specifica, va preso in considerazione l’impianto di un pacemaker senza fili”.
La tecnologia attuale del pacemaker senza fili non prevede tutte le funzioni di un pacemaker tradizionale ed è per questo che viene riservato a casi particolari. Tuttavia, il pacemaker che è stato impiantato è di ultimissima generazione e, rispetto a versioni precedenti, si caratterizza per la maggiore durata della batteria e per la possibilità di rimuoverla quando esaurita, oltre che per funzioni “intelligenti” aggiuntive che permettono di stimolare il cuore con modalità più naturali.
All’intervento, riuscito efficacemente e senza complicanze, ha partecipato l’equipe di Elettrofisiologia dell’Unità Operativa di Cardiologia di Ravenna, composta dalle dottoresse Maria Selina Argnani e Federica Giannotti, e dai dottori Alessandro Dal Monte e Giuseppe Pio Piemontese, un’equipe di infermieri specializzati e un tecnico elettrofisiologo, tutti coordinati dalla dott.ssa Daria Drudi, e supervisionati di un esperto riconosciuto, il professor Antonio Curnis dell’Università di Brescia.

LIDO ADRIANOTorna Il Grande Teatro con BhagavadgītāAl via da gennaio i laboratori artistici per coloro che vorranno part...
21/01/2025

LIDO ADRIANO
Torna Il Grande Teatro con Bhagavadgītā
Al via da gennaio i laboratori artistici per coloro che vorranno partecipare allo spettacolo che debutterà domenica 1 giugno
Dopo il successo delle prime due edizioni, che hanno visto una grande affluenza di pubblico e il consenso unanime della critica, torna per la terza volta, con rinnovata energia e una programmazione ancora più ricca Il Grande Teatro di Lido Adriano.
Quest’anno il percorso che si avvierà con i laboratori artistici aperti alla comunità di Lido Adriano a partire dal mese di gennaio riguarda la preparazione dello spettacolo teatrale Bhagavadgītā, che debutterà nell’ambito del Ravenna Festival 2025, domenica 1 giugno, con repliche 2,6,7 e 8 giugno.
“E’ con grande curiosità ma anche con profonda soddisfazione che anche quest’anno presentiamo l’apertura del Grande Teatro a Lido Adriano - sostiene il vicesindaco e assessore comunale a cultura e politiche giovanili Fabio Sbaraglia. E’ significativo e importante vedere crescere e consolidarsi un'esperienza culturale come questa, che, nata da un territorio estremamente ricco e vitale come quello di Lido Adriano, è in grado di regalare un’esperienza di comunità tra le più riuscite e significative”.
“In questi tempi - afferma Franco Masotti, Direttore Artistico del Ravenna Festival - si avverte sempre di più l’esigenza di farsi comunità, di intessere rapporti empatici e solidali tra persone e l’arte offre un’occasione straordinaria per farlo, attraverso la ricerca condivisa della bellezza. Il Gran Teatro del Lido Adriano offre la possibilità di vivere un’esperienza profonda e appagante rispondendo a questa necessità”.
“Il Bhagavadgītā, spesso abbreviato come “Gita”, è un testo sacro che fa parte del più ampio epico Mahabharata - racconta lo scrittore e drammaturgo Tahar Lamri. Si compone di 700 versi e si sviluppa come un dialogo tra Arjuna, il principe dei Pandava, e Krishna, che funge da suo auriga, consigliere e alla fine, guida spirituale. Il contesto del dialogo è drammatico: si svolge sul campo di battaglia di Kurukshetra, poco prima che inizi una guerra devastante tra i Pandava e i Kaurava, le due fazioni rivali. La “Gita” affronta temi profondi come il dovere, l'azione, la morale, la spiritualità e la liberazione”.
Il Grande Teatro a Lido Adriano è un progetto teatrale multidisciplinare che vede l’attivazione di vari laboratori artistici: teatro (bambini, adolescenti, adulti), musica d’insieme/coro, rap e organizzazione. Tutti questi laboratori sono condotti da un gruppo di artisti del territorio e vanno a costruire, sotto un’unica regia, lo spettacolo teatrale che debutterà all’interno del Ravenna Festival 2025.
Il progetto è realizzato in co-produzione CISIM|LODC e Ravenna Festival, con la collaborazione del Comune di Ravenna e Ravenna Teatro / Albe e si avvale della collaborazione di tanti soggetti tra cui le cooperative sociali Teranga e Librazione, la Pro Loco di Lido Adriano e altre associazioni del territorio con l’obiettivo di creare una rete sempre più f***a di realtà operanti sul territorio della provincia di Ravenna, collegando la città di Ravenna, il mare e il forese.
I laboratori inizieranno il 13 gennaio 2025 e dureranno fino al debutto.

  &  Le ossa di   salvate dallo studente Anastasio MatteucciUna targa commemorativa a Casa Dante nei chiostri Francescan...
20/01/2025

&
Le ossa di salvate dallo studente Anastasio Matteucci
Una targa commemorativa a Casa Dante nei chiostri Francescani ricorda l’evento del ritrovamento delle ossa del Somma Poeta nel 1865
di Giorgio Costa
Le ossa di Dante sono ancora con noi grazie ad uno studente di metà Ottocento e la Cassa di Risparmio di Ravenna, con una cerimonia organizzata nel dicembre scorso, ha inaugurato a Casa Dante nei chiostri Francescani la targa commemorativa di Anastasio Matteucci, lo studente che il 27 maggio 1865 salvò le ossa di Dante dalla loro dispersione. L’evento è stato organizzato dall’associazione ex alunni del Liceo-Ginnasio Dante Alighieri di Ravenna con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna alla presenza del presidente della Cassa di Ravenna Antonio Patuelli, del presidente degli ex studenti del Dante Alighieri Riccardo Zoffoli e dello storico ravennate Franco Gabici.
Ripercorrere la storia di quell’evento resta importante per la comunità ravennate.
Nel 1321, quando Dante morì, la sua tomba doveva essere una semplice ca****la, probabilmente un sarcofago, posto all’esterno della Chiesa di San Francesco, fatto realizzare da Guido Novello da Polenta, signore di Ravenna, per rendere omaggio alle spoglie del grande Poeta. Nel 1483 Bernardo Bembo, che governava la città per conto della Repubblica di Venezia, procedette al suo rifacimento, commissionando allo scultore Pietro Lombardo il bassorilievo marmoreo con il ritratto di Dante, che oggi ritroviamo all’interno della Tomba. Tra alterne vicende legate alle spoglie del Sommo Poeta contese tra Ravenna e Firenze, tra il ‘500 e il ‘700 le ossa di Dante scomparvero per ben due secoli, gelosamente custodite dai monaci francescani.
Tra il 1780 e il 1782 fu costruito l’attuale mausoleo. Su volere del cardinal legato Luigi Valenti Gonzaga (1725-1808), l’architetto ravennate Camillo Morigia (1743-1795) realizzò un tempietto neoclassico dalle linee essenziali e dal sobrio decoro.
Fu in quell’occasione che le spoglie di Dante comparvero nuovamente, ricollocate nell’urna originaria. Vi rimasero però ben poco. Nel 1810, a causa delle leggi napoleoniche, i frati furono costretti a lasciare il convento, ma prima si premurarono di nascondere la cassetta con le ossa.
Il ritrovamento avvenne dopo 55 anni che le ossa erano state nascoste. Nel 1796 in Italia arrivava Napoleone Bonaparte, e il 25 aprile del 1810 gli ordini religiosi vennero soppressi. I francescani furono costretti a lasciare il convento che custodisce le ossa di Dante, ma decidono di non abbandonare il poeta nelle mani dei bonapartisti e prelevano le ossa dal sarcofago, nascondendole in una cassetta di legno, che viene murata nel chiostro di Braccioforte, adiacente alla tomba. Si arriva così al 1865, sesto centenario della nascita dell’Alighieri. L’Italia è unita, e il fervore delle celebrazioni si sposa bene alla retorica risorgimentale: si eseguono quindi dei lavori di restauro e abbellimento della zona dantesca e il 27 maggio 1865 un operaio, Pio Feletti, bucando un muro trova una cassetta. È analfabeta e non riconosce la scritta - “Dantis ossa a me Fre Antonio Santi hic posita anno 1677 die 18 octobris” - che avevano realizzato i frati 55 anni prima, e l’urna sta per essere buttata insieme alle altre macerie.
Ma, fortunatamente, passa da quelle parti lo studente Anastasio Matteucci, che ben conosceva il latino, legge le parole che avevano scritto i frati oltre mezzo secolo prima e urla: ”Sono le ossa di Dante!” Erano state ritrovate le ossa che il mondo intero aveva sempre creduto dentro al sepolcro, era stato ritrovato uno scheletro pressoché intero, di color rosso scuro, ben conservato, cui mancavano tre piccole falangi di un dito.

 : UNA SPLENDIDA   BATTE 3-0 PADOVA AL PALACOSTAChiude il girone di andata nel migliore dei modi l’Olimpia Teodora che a...
20/01/2025

: UNA SPLENDIDA BATTE 3-0 PADOVA AL PALACOSTA
Chiude il girone di andata nel migliore dei modi l’Olimpia Teodora che al PalaCosta batte nettamente 3-0 la terza in classifica Aduna con una prestazione da incorniciare.
Le Leonesse disputano infatti un primo set strepitoso con il 55% in attacco e mantengono alta la pressione nel prosieguo del match. Nella terza frazione l’unico calo di tensione, complice anche un gran turno di servizio avversario, costa un parziale di 0-10 che rimette in discussione la gara, dal 20-12 al 20-22, ma le ravennati reagiscono con grande grinta chiudendo il match ai vantaggi.
Quarta vittoria consecutiva per l’Olimpia Teodora, che ha portato a casa tutti e 6 i punti disponibili dopo la sosta di Natale: Ravenna resta così agganciata al gruppone di centro classifica, che comprende ben 8 squadre, ad appena 4 punti dal terzo posto; 8 invece le lunghezze di vantaggio sul quart’ultimo posto, occupato da Forlì.
Il campionato riprenderà il 1 febbraio, dopo la sosta di una settimana a cavallo tra girone di andata e di ritorno, con la partita casalinga contro Jesi (fischio d’inizio ore 17 al PalaCosta).
La partita
Al fischio d’inizio Coach Rizzi conferma la formazione solita delle ultima settimane con Poggi e Casini in diagonale, Fabbri e Marchesano centrali, Pirro e Balducci bande, Franzoso libero.
Ravenna parte forte mettendo tanta pressione al servizio: due ace consecutivi di Balducci valgono il 6-2 e le padrone di casa pian piano allungano ulteriormente, con ottime difese e grandi percentuali in attacco. Le giallorosse doppiano le avversarie sul 16-8 e toccano il massimo vantaggio sul 19-10, Padova prova a scuotersi (19-13) e recupera fino al -5 (22-17), ma il primo set resta saldamente in mano ravennate, 25-19 il finale.
Un altro ace di Balducci apre il secondo parziale, con l’Olimpia Teodora che prova a replicare quanto fatto nella frazione precedente e parte 5-2. Le ospiti reagiscono subito (6-5) e trovano il sorpasso con il servizio vincente di Marcuzzi per l’8-9. La risposta giallorossa non tarda ad arrivare, ancora con un ace di Balducci per il 12-9 e Ravenna rimane avanti 16-13 grazie al muro di Fabbri. Padova non molla e torna a contatto due volte, prima sul 17-16 poi sul 22-20, dopo che il turno al servizio di Casini aveva portato le padrone di casa avanti 21-16. Nel finale, però, le Leonesse controllano e si portano sul 2-0 chiudendo il parziale per 25-21.
In avvio di terzo set l’Olimpia Teodora alza l’intensità a muro con Marchesano, Poggi e Balducci, poi l’ace di Casini vale il 7-3 e costringe al timeout la panchina ospite. L’inerzia non cambia e Ravenna tocca il 12-5, poi Padova cerca di riavvicinarsi (13-9), ma viene respinta ancora da due muri di Marchesano, per il 16-10 prima e il 20-12 poi. Quando la gara sembra ormai chiusa, un clamoroso turno al servizio di Wabersich ribalta il punteggio con un incredibile parziale di 0-10 con cui le ospiti vanno avanti 20-22. Nel momento di massima difficoltà, però, le Leonesse superano il blackout e pareggiano subito con il sesto ace della gara di Balducci (22-22), conquistando poi set e partita al terzo match point per 27-25.
Il tabellino
Olimpia Teodora Ravenna - Banca Annia Aduna Padova 3-0 (25-19, 25-21, 27-25)
Olimpia Teodora: Franzoso (L), Poggi 1, Marchesano 12, Pirro 10, Fabbri 6, Casini 16, Balducci 12; Toppetti, Gabrielli, Nika. N.e.: Benzoni, Bendoni, Piraccini, Missiroli. All.: Rizzi. Ass.: Falco.
Aduna Padova: Volpin 9, Giay 2, Pasa 9, Sgherza 11, Wabersich 11, Masiero (L), Marcuzzi 7; Nordio, Pierdonati, Dainese 4, Comotti 3. N.e.: Zilio, Callegaro, Zampi. All.: Rondinelli. Ass.: Schiavo.

     e leggerezza con la stagione del  La rassegna è composta da quattro appuntamenti, da gennaio ad aprile 2025, ed è i...
19/01/2025


e leggerezza con la stagione del
La rassegna è composta da quattro appuntamenti, da gennaio ad aprile 2025, ed è inaugurata da Filippo Caccamo con il suo spettacolo Le Filippiche Atto Finale lunedì 27 gennaio 2025 ore 21: un affascinante e coinvolgente viaggio nella comicità dell’artista lodigiano che porta sul palco un assortimento di personaggi esilaranti, stravaganti e memorabili
di Paolo Visani
Dal 27 gennaio, 4 appuntamenti all’insegna dello humor e della leggerezza intelligente di Filippo Caccamo, Alessandro Bergonzoni, Raffaello Tullo e Giovanni Scifoni sul prestigioso palcoscenico del Teatro Alighieri.
Torna anche quest'anno la Stagione del teatro Comico, una delle rassegne più attese e più amate dal pubblico.
Come negli anni passati Stagioni, la rassegna è composta da quattro appuntamenti, programmati da gennaio ad aprile 2025, e sarà inaugurata da Filippo Caccamo che con il suo spettacolo Le Filippiche Atto Finale lunedì 27 gennaio 2025 ore 21, un affascinante e coinvolgente viaggio nella comicità dell’artista lodigiano che porta sul palco un assortimento di personaggi esilaranti, stravaganti e memorabili. Attraverso brillanti monologhi e dialoghi incalzanti, l’artista crea un affresco comico del tutto innovativo che ammicca alle dinamiche del mondo dell’insegnamento, dove nasce la sua prima ispirazione, ma poi si allarga ben oltre il contesto scolastico, abbracciando la vita di tutti i giorni. Le Filippiche Atto Finale è un invito a ridere, a pensare, un’esperienza teatrale che lascia il segno e ci fa guardare la vita con occhi nuovi.
Seguirà lunedì 17 febbraio 2025 ore 21 Alessandro Bergonzoni con Arrivano i Dunque,
un’asta dei pensieri, che volano liberi e indomabili sul precipizio esasperato delle parole, con una scenografia “èscatologica”, in un teatro ove nulla accade senza tutti.
Quindi, martedì 11 marzo 2025 ore 21 è la volta di Raffaello Tullo e Orchestra con Sconcerto. Da una parte, un’Orchestra di altissimo profilo che vuole incantare il pubblico con l’esecuzione di brani di repertorio classico. Dall’altra, un grintoso showman che cerca il suo palcoscenico per esprimere il suo talento. Un incidente di percorso farà incontrare i due. Ne deriverà un braccio di ferro a suon di musica e colpi di bacchetta. Uno spettacolo innovativo che declina stili, registri e linguaggi diversi, un mix tra musica e teatro, tra solennità e comicità, tra esecuzioni classiche e cabaret. In altri termini, tra chi vuole ‘concertare’ e chi, invece, ‘sconcertare’. Un appuntamento imperdibile che lancia una richiesta agli spettatori: non lasciate sola l’Orchestra nelle mani di un esaltato.
Chiuderà la rassegna lunedì 7 aprile 2025 Giovanni Scifoni con FRA’. San Francesco, la superstar del Medioevo. Un monologo estremamente divertente, orchestrato con le laudi medievali e gli strumenti antichi di Luciano di Giandomenico, Maurizio Picchiò e Stefano Carloncelli, in cui Scifoni si interroga sull’enorme potere persuasivo che genera su noi contemporanei la figura “pop” di Francesco, e percorre la vita del poverello di Assisi e il suo sforzo ossessivo di raccontare il mistero di Dio in ogni forma.

Informazioni presso la Biglietteria del Teatro Alighieri: tel. 0544 249244
www.accademiaperduta.it
www.teatroalighieri.org

 La   dello  Intervista alla dottoressa Simona Boarin, cardiologa di  , che spiega come trattare il cuore dello sportivo...
19/01/2025


La dello
Intervista alla dottoressa Simona Boarin, cardiologa di , che spiega come trattare il cuore dello sportivo e qual è lo screening medico-sportivo per preve**re le morti cardiache improvvise
La cardiologia dello sport è un settore della cardiologia che si dedica allo studio del cuore dello sportivo che va incontro in modo fisiologico ad alcune modificazioni sia strutturali sia elettrocardiografiche. Tutti elementi che è necessario conoscere per saperli distinguere dal patologico. A parlarne è la dottoressa Simona Boarin, cardiologa di Ravenna 33. Specializzata in Cardiologia all’Università degli Studi di Milano, ha conseguito il master di II livello in Cardiologia dello sport all’Università degli Studi di Padova. Ha lavorato come dirigente medico di Cardiologia all’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì e all’Ospedale S. Maria delle Croci di Ravenna.
Quali sono i principali compiti di un cardiologo dello sport?
«Anzitutto, saper intercettare atleti con cardiomiopatie all’esordio che possano esporli al rischio di morte improvvisa. Poi valutare soggetti ‘più grandi’ che desiderano praticare attività sportiva in sicurezza. Importante è anche l’attività di counseling verso il paziente cardiopatico che desidera intraprendere una qualche attività fisica».
Il problema della morte improvvisa nell’atleta è di grande attualità. È corretto dire che lo sport agonistico sia rischioso?
«Se consideriamo i giovani atleti agonisti, dai 12 ai 35 anni, il rischio di andare incontro a una morte improvvisa per cause cardiovascolari, prima dell’implementazione degli attuali protocolli di screening, era circa tre volte superiore rispetto ai coetanei che non praticavano sport. Questo non significa che lo sport sia di per sé pericoloso e non vada praticato. Questo dato è dovuto al fatto che lo sport funziona da trigger per eventi aritmici in quegli atleti che hanno una cardiopatia sottostante non precedentemente riconosciuta. Da quando è stato adottato un sistema di screening per i soggetti sportivi, che inizialmente era basato solamente sull’anamnesi personale e familiare e un semplice elettrocardiogramma, l’incidenza di morte improvvisa dei giovani atleti sottoposti sistematicamente a valutazione cardiologica, dall’essere tre volte quella dei coetanei non atleti, è divenuta attualmente addirittura inferiore. Si è poi capito che il beneficio sulla riduzione della mortalità si ottiene attraverso uno screening ripetuto annualmente».
Quali sono le cause più frequenti di morte improvvisa negli atleti con età inferiore ai 35 anni? E nei soggetti over 35?
«Nei primi, la cardiopatia ipertrofica e la cardiopatia aritmogena. Seguono le anomalie congenite delle coronarie, le miocarditi, valvulopatie, rotture aortiche, pre-eccitazione, disturbi conduttivi, canalopatie e cardiopatie congenite. Nei secondi, invece, la morte improvvisa riconosce prevalentemente una causa aterosclerotica. A prescindere dalla causa, in ultima analisi, quello che si verifica è un arresto cardiaco, nella stragrande maggioranza dei casi causato da fibrillazione ventricolare».
Spesso quando un familiare va incontro a una morte improvvisa, nel linguaggio comune si tende a semplificare a dire che “ha avuto un infarto”. È corretto?
«Solo in alcuni casi perché le cause di morte improvvisa sono molte e l’infarto non è sempre il responsabile dell’evento. Bisogna anche sapere che molte di queste cause riconoscono un’origine genetica. Lo screening cardiologico dei parenti di pazienti che sono andati incontro a un arresto cardiaco è quindi molto importante».
A quali accertamenti deve quindi sottoporsi uno sportivo?
«Attualmente i protocolli di medicina sportiva prevedono visite medico sportive annuali per gli atleti agonisti, che devono essere firmate da un medico dello sport. La figura del cardiologo non serve per il rilascio dei certificati di idoneità agonistica, ma per valutare lo stato del sistema cardiovascolare nei soggetti sportivi che desiderano praticare sport in sicurezza e per affiancare il medico sportivo nei casi dubbi, che meritano degli accertamenti più approfonditi come ECG Holter, ecocolordoppler cardiaco o esami di imaging avanzato come coroTC e cardioRMN. L’esame ecocardiografico del soggetto sportivo deve prevedere lo studio di parametri che non sono necessariamente richiesti in uno studio ecocardiografico di routine, come un esame più approfondito delle cavità destre o la ricerca degli osti coronarici (ndr, il punto in cui le coronarie partono dal bulbo aortico)».
Quanto è importante l’imaging avanzato?
«Negli ultimi anni l’utilizzo, in casi selezionati, di metodiche come la TC cuore multistrato e la risonanza magnetica cardiaca, è diventato un completamento fondamentale. La risonanza magnetica cardiaca in particolare rappresenta un esame cardine per dirimere alcune particolari alterazioni cardiache che si possono presentare nello sportivo e che devono essere distinte precocemente da condizioni patologiche. Ravenna 33 dispone di tutti i livelli di approfondimento necessari alla valutazione dello sportivo: la visita medico-sportiva, la valutazione cardiologica con l’ecocolordoppler cardiaco, il test ergometrico, l’ECG Holter, la TC cuore multistrato e la risonanza magnetica cardiaca. Abbiamo inoltre la possibilità di seguire in un percorso di riabilitazione motoria paziente cardiopatici nella fase post-infartuale o post-chirurgia cardiaca».

Indirizzo

Via Di Roma, 102
Ravenna
48121

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