09/07/2024
Quanti sogni si possono avere a 12 anni ?
Tanti credo. Tantissimi.
Direttamente proporzionali ai capelli, quei ricci folti e lunghi che oggi purtroppo non ho più.
Sono la prime cose che mi ricordano quel periodo, i miei capelli lunghi e la totale assenza dei cellulari e dei social.
Non esisteva il like, esisteva un orario, la bicicletta e un pallone sgonfio.
Il campetto non era necessario, tantomeno l’erba. Due bottiglie di plastica per i pali e portiere volante fino a che non moriva il sole.
Di quella sera di 18 anni fa, ricordo la calma per le strade prima del fischio d’inizio con mia madre intenta a preparare il tavolo e la cena fuori in giardino per noi, gli zii e i nonni.
Le bandiere pronte ad essere sventolate e la mano destra sul cuore fino all’Italia chiamó…
SI!
Si,
a 12 anni sono tantissimi i sogni, ma non così grandi da immaginare l’Italia campione del mondo.
Prima in svantaggio, poi il pareggio e infine quella rincorsa infinita di Grosso nell’ultimo calcio di rigore.
Poi le urla, i clacson, la gente che festeggia per strada, nelle case, nei bar.
Il giorno dopo andare al campetto fu magnifico.
Ci andai con la maglia di Grosso.
Non fui l’unico.
Giocammo da campioni del mondo,
spensierati,
invincibili nell’animo,
fino a che non morì il sole.
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