Villani Editore

Villani Editore Servizio di editoria e stampa digitale di alta qualità
(4)

26/08/2024

Ci siamo quasi!
Venerdì 30 agosto
Piazza dei Caduti, ore 18,30
Presentazione del libro di Italo Cernera e Franco Villani, La Dea

Mefite di Rossano di Vaglio, Villani editore, 2024.
Dopo oltre 20 secoli la dea Mefite ha ricominciato a "parlare".
Le 59 iscrizioni osche, scritte con caratteri greci, ritrovate in seguito agli scavi ci permettono di qualificare Mefite come dea generosa di beni e fertilità: Regina delle Acque e delle Fonti, protettrice dell'agricoltura e dell'allevamento.
Sposa di Giove vegliava sulla vita dei Lucani mentre gli dei Mamerte (l'omologo di Marte latino) ed Ercole svolgevano il ruolo di sentinelle per tenere lontano i nemici sì da permettere a Mefite di svolgere il ruolo di Regina Protettrice dei Lucani.

Ci siamo quasi!
Venerdì 30 agosto
Piazza dei Caduti, ore 18,30
Presentazione del libro di Italo Cernera e Franco Villani, La Dea

Mefite di Rossano di Vaglio, Villani editore, 2024.
Dopo oltre 20 secoli la dea Mefite ha ricominciato a "parlare".
Le 59 iscrizioni osche, scritte con caratteri greci, ritrovate in seguito agli scavi ci permettono di qualificare Mefite come dea generosa di beni e fertilità: Regina delle Acque e delle Fonti, protettrice dell'agricoltura e dell'allevamento.
Sposa di Giove vegliava sulla vita dei Lucani mentre gli dei Mamerte (l'omologo di Marte latino) ed Ercole svolgevano il ruolo di sentinelle per tenere lontano i nemici sì da permettere a Mefite di svolgere il ruolo di Regina Protettrice dei Lucani.

https://www.youtube.com/watch?v=PhKa3HMoqnc&t=13s

CINEMA E MUSICA                                       Alain Delon tra                               Leo Ferré e Georges ...
23/08/2024

CINEMA E MUSICA
Alain Delon tra
Leo Ferré e Georges BrassenS

Laurenzana, domenica 25 agosto                            Castello feudale, ore 18,30                           Presenta...
23/08/2024

Laurenzana, domenica 25 agosto
Castello feudale, ore 18,30
Presentazione del libro di
Salvatore Ungaro, Domenico Asselta, l'amico grosso di Laurenzana, Villani editore, 2024.

Domenico Asselta, appartenente a ricca famiglia gentilizia, nasce a Laurenzana il 27 luglio 1817. Iscritto, fin dal 1843 alla Carboneria, nel 1848, assume posizioni tanto radicali da essere deferito, nel 1849, all’Autorità Giudiziaria e quindi confinato. Nel 1859 promuove, in Laurenzana, la costituzione di un Comitato Insurrezionale. Nel 1860 fa parte del Comitato Centrale costituito in Corleto Perticara assumendo il grado di colonnello delle forze insurrezionali lucane. Il 18 agosto 1860, a Potenza, è ferito dai gendarmi del capitano Salvatore castagna. Nel 1861, ad Accettura e a S. Mauro Forte, si scontra con la banda Borjes. Nel 1866, eletto Deputato al Parlamento Nazionale, milita nella sinistra. Muore in Laurenzana l’8 maggio 1873. Il volume oltre che una puntuale ricostruzione dell’attività politica e amministrativa dell’Asselta contiene anche la trascrizione di inediti documenti d’archivi che offrono una finestra di osservazione sulla Laurenzana di metà Ottocento, teatro, all’epoca degli avvenimenti che vedono proprio in Domenico Asselta il principale protagonista.

In occasione della ristampa, che segue di pochi mesi la prima edizione,  del libro SAN FELE, FRAMMENTI DI CULTURA POPOLA...
22/08/2024

In occasione della ristampa, che segue di pochi mesi la prima edizione, del libro SAN FELE, FRAMMENTI DI CULTURA POPOLARE, l'autore Pietro Fasanella, già collega e Direttore Didattico, ci inviato questa nota che volentieri pubblichiamo.

San Fele, 22 agosto, 2024
Al Dott. Franco Villani
Caro Franco,
la tua è una casa editrice di media dimensione, ma si può considerare un vanto della comunità lucana.
Nel tuo catalogo sono presenti collane di grande prestigio che, tra l’altro, affrontano problematiche della nostra terra. Ma quello che più mi piace è che molti autori dei tuoi libri sono lucani che contribuiscono a far conoscere la storia della nostra piccola società.
Già, i Lucani, etichettati da Tito Livio, nella “gens in armis potens, sed stolide ferox” (gente potente nelle armi, ma scioccamente feroci), allorquando i Romani assoggettarono i Lucani che subirono gravi devastazioni perché si erano alleati con Pirro, nemico dichiarato di Roma.
I Lucani, popolo indomito e valoroso, opposero fiera resistenza, ma furono costretti a capitolare di fronte alla grandezza dell’esercito romano. Fu allora che Tito Livio, cantore di Roma Caput mundi, autore della monumentale opera “Ab urbe condita” coniò la locuzione suddetta. I Romani non erano affatto pacifisti. Tutti i popoli che osavano opporsi ai Romani erano, per Tito Livio, “scioccamente feroci”.
Per il lavoro che stai portando avanti da alcuni anni, meriti una gratificazione ed un elogio perché privilegi lo spirito della “lucanità” ed editi, principalmente, quei libri che danno lustro alla nostra regione.
Ad maiora semper!
Mi permetto di ricordarti che questo scritto non è affatto un atto di piaggeria!
Ti chiedo scusa per l’excursus storico, ti ringrazio per la tua gentilezza e specialmente per la tua puntualità.
Ti saluto molto cordialmente.
Pietro Fasanella

Un ringraziamento speciale va a Beppe Chierici che ha cantato e raccontato Georges Brassens a Marsiconuovo e al Polo Bib...
22/08/2024

Un ringraziamento speciale va a Beppe Chierici che ha cantato e raccontato Georges Brassens a Marsiconuovo e al Polo Bibliotecario di Potenza.

Sentiamo il dovere di ringraziare di cuore tutti quelli che ci hanno accolto a Castronuovo di S. Andrea, Serre (Salerno)...
22/08/2024

Sentiamo il dovere di ringraziare di cuore tutti quelli che ci hanno accolto a Castronuovo di S. Andrea, Serre (Salerno), Contursi Terme (Salerno).

Oggi siamo a Potenza.Polo Bibliotecario di Potenza,Sala conferenze, ore 17,00       Beppe Chierici canta GEORGES BRASSEN...
20/08/2024

Oggi siamo a Potenza.
Polo Bibliotecario di Potenza,
Sala conferenze, ore 17,00
Beppe Chierici canta GEORGES BRASSENS e lo racconta.
Chierici, attore, cantante e cabarettista ha tradotto in italiano “tutte” le canzoni di Georges Brassens, poeta, compositore e cantautore francese con origini lucane.
La madre, Elvira Dagrosa, veniva chiamata l’Italienne, perché, pur essendo nata a Sète in Francia, era stata registrata nello stato civile di Marsiconuovo, paese di origine. Cattolica praticante, vedova di guerra, amava la lirica e la canzone popolare. Aveva sposato Jean-Louis Brassens, muratore, ateo e anti-clericale.
A partire dal 1952, Brassens cominciò a scrivere canzoni che lo avrebbero reso celebre.
Grazie alla vendita di 50 milioni di dischi diventò la vedette nei più celebri music-halls di Francia e dei paesi francofoni.
A sottolineare la grandezza e il successo di Brassens in Italia, giova ricordare che altri hanno cantato in italiano le sue canzoni. Il più celebre è certamente Fabrizio De Andrè, cui il padre, tornando dalla Francia, nel 1956, regalò due 78 giri di Brassens, che ne influenzarono in maniera determinante il futuro artistico.
Non tutti sanno, per esempio, che le canzoni Il gorilla, Le passanti, Morire per delle idee, La morte, Marcia nuziale, Delitto di un paese, Acqua della chiara fontana, portate al successo da De André,
sono canzoni di Georges Brassens!

Torniamo in Campania: questa sera siamo a Contursi Terme.                                  Lunedì 19 agosto             ...
19/08/2024

Torniamo in Campania: questa sera siamo a Contursi Terme.
Lunedì 19 agosto
Piazza S. Vito, ore 20,30
Presentazione del libro di
Gerardo Brogna, La civiltà contadina nel XX secolo, Villani Editore, 2024.
L’uso del dialetto, nel volume, è l’espressione più diretta e rappresentativa della civiltà contadina ormai quasi scomparsa. I termini dialettali, infatti, sono collegati con l’agricoltura fin dalla sua nascita. L’introduzione delle macchine industriali nel XX secolo ha cancellato pratiche che, pur con miglioramenti tecnici, si erano ripetute quasi intatte per diversi millenni La mietitrebbia degli ultimi decenni, la trebbiatura con la motrice-trattore e l’imballatrice hanno cancellato tutti i riti della civiltà contadina legata al mondo del grano. Analoghe trasformazioni sono avvenute in tutti i cicli produttivi legati al mondo primario (produzione dell’olio, del vino…) e nell’allevamento del bestiame. Per l’autore, che ha vissuto in quel mondo, la civiltà contadina può essere modernizzata ma non deve scomparire perché appartiene alla profondità del nostro DNA.

18/08/2024
Ping pong tra Basilicata e  Campania: stasera saremo a Marsiconuovo!Beppe CHIERICI canta GEORGES BRASSENS e lo raccontaM...
18/08/2024

Ping pong tra Basilicata e Campania:
stasera saremo a Marsiconuovo!

Beppe CHIERICI canta GEORGES BRASSENS e lo racconta

Marsiconuovo, Palazzo Pignatelli, 18 agosto, ore 21,00

Beppe Chierici, attore, cantante e cabarettista ha tradotto in italiano “tutte” le canzoni di Georges Brassens, poeta, compositore e cantautore francese con origini lucane. La madre, Elvira Dagrosa, veniva chiamata l’Italienne, perché, pur essendo nata a Sète in Francia, era stata registrata nello stato civile di Marsiconuovo, paese di origine. Cattolica praticante, vedova di guerra, amava la lirica e la canzone popolare. Aveva sposato Jean-Louis Brassens, muratore, ateo e anti-clericale.
A sottolineare la grandezza e il successo di Brassens in Italia, giova ricordare che altri hanno cantato in italiano le sue canzoni. Il più celebre è certamente Fabrizio De Andrè, cui il padre, tornando dalla Francia, nel 1956, regalò due 78 giri di Brassens, che ne influenzarono in maniera determinante il futuro artistico. Brassens, infatti, anche per De André, fu “il maestro”, ancorché non volesse mai conoscerlo personalmente, temendo di trovarlo diverso da come lo immaginava. Non tutti sanno, per esempio, che le canzoni Il gorilla, Le passanti, Morire per delle idee, La morte, Marcia nuziale, Delitto di un paese, Acqua della chiara fontana, portate al successo da De André, sono canzoni di Georges Brassens! Diciassette, invece, sono le canzoni di Brassens, adattate in dialetto milanese e cantate da Nanni Svampa.
Alla stesura finale delle sue canzoni Brassens arrivava dopo un lungo tormento. Dopo aver scritto una prima versione, correggeva e ricopiava il testo così modificato. Era operazione ripetuta anche una sessantina di volte. È, specularmente, lo stesso tormento di Chierici che, da una vita, riflette sulla migliore traduzione-trascrizione possibile.

Serre, sabato 17 agosto, ore 19,30Teatro Simoncelli                  Presentazione del libro di Ada Cicatelli, Chesta è ...
16/08/2024

Serre, sabato 17 agosto, ore 19,30
Teatro Simoncelli
Presentazione del libro di
Ada Cicatelli, Chesta è 'a terra nosta, Villani Editore, 2024

Il libro che Ada Cicatelli ha realizzato, quasi un diario di bordo di una lunga traversata, testimonia l lavoro di ricerca durato più anni sulla cultura orale di Serre e dei suoi Alburni: con i suoi alunni, guidata dal dialetto, s’è immersa nel profondo, e con i piccoli discepoli ha tentato la sfida della speleologia culturale: “Abbiamo recuperato storie e modi di raccontarle, abbiamo scoperto parole e riflettuto sui risvolti esistenziali che quelle parole evidenziavano”.
Il libro di ricerca è diviso in capitoli riguardanti la vita quotidiana che sopravanza il bambino che la vive, quella che poi si dimentica, ma rimane intatta come un mistero di cui s’è persa la chiave. Alla fine, c’è un prezioso “Dizionario dialettale minimo”, molto ben fatto anche se inevitabilmente incompleto: l’oralità sfugge alla scrittura, si lascia inseguire, si perde nella propria voce.

Da domani comincia il nostro Ferragosto dedicato alla presentazione delle nostre novità editoriali: 5 presentazioni in 7...
13/08/2024

Da domani comincia il nostro Ferragosto dedicato alla presentazione delle nostre novità editoriali: 5 presentazioni in 7 giorni. Ce la faremo?

“Castronuovo S.Andrea, paese di poeti”
(A cura di Giuseppe La Rocca)
a Castronuovo di S. Andrea,
14 agosto, ore 18,30

Ne parleranno: Giuseppe La Rocca, curatore del volume, Francesco De Sirio, Docente di Lettere, Franco Villani, Editore. Interverrà Antonio Bulfaro, Sindaco di Castronuovo. Intermezzi musicali di Antonella La Rocca.
L’antologia è composta da poesie selezionate nelle opere di undici poeti castronovesi che cop**no un arco di tempo che va dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri: Alessandro Giura, Alberto Mobilio, Antonio Borneo, Salvatore Continanza, Vincenzo Bulfaro, Carlo Collu, Giuseppe Arbia, Mario Appella, Vincenzo Appella, Enza Berardone e Floriana Appella. Per molti di loro, la poesia ha trovato ispirazione nella vita del paese definito spesso ‘luogo dell’anima’. Le case, le strade, i vicoli, le montagne, i paesaggi sono il pretesto per dichiarare l’amore incondizionato verso il paese natale. Non mancano, soprattutto nei poeti più recenti, toni di preoccupazione e di ansia per i problemi dell’emigrazione, dello spopolamento e dell’impoverimento socio-economico che attanagliano le piccole realtà del Sud. Qualcuno arriva a scrivere che il paese si anima solo nel mese di agosto con l’arrivo di quanti vivono ‘altrove’. Ed è in quei giorni che si torna “a vivere” per cui un intero anno finisce che si riduce ‘a l’ann di vind juorn’.

Da domani comincia il nostro ferragosto dedicato alla presentazione dei nuovi libri: 5 presentazioni in 7 giorni. Ce la ...
13/08/2024

Da domani comincia il nostro ferragosto dedicato alla presentazione dei nuovi libri: 5 presentazioni in 7 giorni. Ce la faremo?

“Castronuovo S.Andrea, paese di poeti”
(A cura di Giuseppe La Rocca)


Ne parleranno: Giuseppe La Rocca, curatore del volume, Francesco De Sirio, Docente di Lettere, Franco Villani, Editore. Interverrà Antonio Bulfaro, Sindaco di Castronuovo. Intermezzi musicali di Antonella La Rocca.
L’antologia è composta da poesie selezionate nelle opere di undici poeti castronovesi che cop**no un arco di tempo che va dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri: Alessandro Giura, Alberto Mobilio, Antonio Borneo, Salvatore Continanza, Vincenzo Bulfaro, Carlo Collu, Giuseppe Arbia, Mario Appella, Vincenzo Appella, Enza Berardone e Floriana Appella. Per molti di loro, la poesia ha trovato ispirazione nella vita del paese definito spesso ‘luogo dell’anima’. Le case, le strade, i vicoli, le montagne, i paesaggi sono il pretesto per dichiarare l’amore incondizionato verso il paese natale. Non mancano, soprattutto nei poeti più recenti, toni di preoccupazione e di ansia per i problemi dell’emigrazione, dello spopolamento e dell’impoverimento socio-economico che attanagliano le piccole realtà del Sud. Qualcuno arriva a scrivere che il paese si anima solo nel mese di agosto con l’arrivo di quanti vivono ‘altrove’. Ed è in quei giorni che si torna “a vivere” per cui un intero anno finisce che si riduce ‘a l’ann di vind juorn’.

E' sempre un piacere tornare al proprio paese per parlare della nostra storia, da dove veniamo e dove vogliamo andare...
10/08/2024

E' sempre un piacere tornare al proprio paese per parlare della nostra storia, da dove veniamo e dove vogliamo andare...

Volturino Experience 2024A Piana Imperatore, sul massiccio del Volturino, è ancora visibile il grande cromlech (recinto ...
25/07/2024

Volturino Experience 2024
A Piana Imperatore, sul massiccio del Volturino, è ancora visibile il grande cromlech (recinto sacro circolare con pietre infisse nel terreno) in cui adorava la Dea Madre. La venerazione per la Grande Dea, infatti, avveniva in siti paleolitici e neolitici distribuiti per i luoghi più impervi protetti e chiusi dai monti. Luoghi dove, ancora oggi, è possibile percepire l’armonia di un mondo che era tutt’uno con la natura, la terra, il cielo.
Sabato 27 luglio, alle ore 16, è prevista la presentazione del libro di Italo Cernera e Franco Villani "La civiltà delle Rocce", i sentieri della Dea, Villani editore.

https://sites.google.com/viewIvolturinoexperience/volturino-experience/volturino-experience-2024

Filiano, 24 luglio, ore 19Piazza SS Rosariopresentazione del libro di Carmen Lucia          "Creature perseguitate", Vil...
23/07/2024

Filiano, 24 luglio, ore 19
Piazza SS Rosario
presentazione del libro di Carmen Lucia
"Creature perseguitate", Villani editore, 2023.
E' una raccolta in versi, composta da 10 racconti sul maltrattamento degli animali, nata dall’incontro tra la fantasia, l’indignazione e la rabbia. Sono stati questi sentimenti che hanno indotto l’autrice ad usare la penna come arma per denunciare indicibili crudeltà note, ignorate o sconosciute. Per l’autrice, infatti, è “un dovere umano non provocare e non ignorare il dolore e le sofferenze di quegli esseri che il Signore, forse, in un eccesso di ottimismo nel buon cuore degli uomini, ha messo sotto di noi”. Di qui le ragioni per “mettere la mia penna e il mio piccolo impegno quotidiano nella scelta del cibo e del vestiario al servizio di una causa giusta che è ad un tempo animalista ed ambientalista”.

Mi dispiace non poter essere presente alla inaugurazione della Torre Guevara. Ma oggi è il mio compleanno!Alla Torre ave...
18/07/2024

Mi dispiace non poter essere presente alla inaugurazione della Torre Guevara.
Ma oggi è il mio compleanno!
Alla Torre avevamo già dedicato la nostra attenzione con la pubblicazione, nel 2019, del romanzo di Paolo Cioffi, Baroni.
Le vicende si svolgono nel quinquennio precedente la cosiddetta “congiura dei Baroni” dell’anno 1485. Alla corte di Antonio de’ Guevara, conte di Potenza e di sua moglie, la contessa Laura Caetani dell’Aquila, fanno riferimento due fratelli, l’uno aspirante pittore, l’altro soldato di ventura, che si legano a due sorelle, una delle quali è al servizio della contessa, con cui condivide ansie, aspirazioni e segreti inconfessabili. Un libro, donato più di cent’anni prima da Giovanni Boccaccio (Genealogia deorum gentilium) al conte dell’epoca, nasconde sotto i nomi di personaggi del mito quelli delle vittime di una feroce vendetta messa in atto a inizio secolo dal re angioino. (2019)
https://www.youtube.com/watch?v=FFHimN8j

Roma, mercoledì 12 giugno, ore 17,00Auditorium Giuseppe Avolio, Via Mariano Fortuny, 16                                 ...
10/06/2024

Roma, mercoledì 12 giugno, ore 17,00
Auditorium Giuseppe Avolio, Via Mariano Fortuny, 16
Presentazione del libro
Terra e Libertà, Giuseppe Avolio, una vita socialista.

Il libro raccoglie le relazioni e le testimonianze di amici e colleghi che ricordano la figura e l’opera politica e sindacale di Giuseppe Avolio. Deputato per tre legislature (1958-1972,) è, con Lelio Basso tra i promotori del nuovo PSIUP (Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria Nel 1972, in seguito allo scioglimento del PSIUP, decide con convinzione di ritornare nel PSI, di cui diventa, fra il 1973 e il 1977, responsabile nazionale della politica agraria. Nel dicembre 1977 dà vita alla Confederazione Italiana Coltivatori (CIC, divenuta, dal 1992, la Confederazione Italiana Agricoltori, CIA), la prima organizzazione professionale autonoma dai partiti, dai sindacati e dai governi. Nel 1983 viene nominato membro dell’Accademia Nazionale di Agricoltura di Bologna e, nel 1989, anche dell’Accademia dei Georgofili di Firenze. Aggredito da un male incurabile, si spegne a Roma il 1 novembre 2006.

Potenza, 27 maggioCircolo culturale Gocce di Autore,Potenza, Via Pisacane 5, ore 19,00Presentazione del libro di Bruna G...
26/05/2024

Potenza, 27 maggio
Circolo culturale Gocce di Autore,
Potenza, Via Pisacane 5, ore 19,00
Presentazione del libro di Bruna Giordano
"Artisti contemporanei in mostra", Villani Editore.
Dialoga con l'autrice, la giornalista Eva Bonitatibus.
Esposizione delle opere dell'artista Luciana Coletta.
Bruna Giordano, in questa raccolta di articoli pubblicati su diverse testate di arte contemporanea, dimostra di essere uno dei casi felici per i quali scrivere di arte non è solamente un esercizio compilativo o acritico, ma anzi un espediente, un pretesto, un innesco in grado di arricchire e incuriosire il lettore-spettatore, molto spesso abbandonato nell'ermetismo generale.

Matera, 23 maggioIstituto Commerciale per Geometri "Loperfido-Olivetti"Aula-magna, ore 17,30 presentazione del libro di ...
22/05/2024

Matera, 23 maggio
Istituto Commerciale per Geometri "Loperfido-Olivetti"
Aula-magna, ore 17,30
presentazione del libro di Francesco Niglio "Ovidio, il cantore dei teneri amori", Villani editore, 2024.
L’Ovidio raccontato in questo libro è il poeta di Sulmona, il cittadino romano, colpito da Augusto con un decreto di espulsione (relegatio) e confinato sul Mar Nero, a Tomi (l’odierna Costanza) per un Carmen e un error. L’esule è colto negli ultimi mesi della sua permanenza in terra getica, nello scorcio finale dell’ottavo anno di esilio (8-17 d.C.). Il poeta, l’uomo, dunque, sradicato dal suolo italico, sradicato dalla Roma in cui aveva dominato per l’arte poetica e la grande capacità di interagire in consuetudine di vita gaudente, spensierata, sotto l’egida di Afrodite e del figlio Cupido. È un esule che, memore della giovinezza vissuta fra gli affetti, lo sfarzo della città eterna, il sodalizio con artisti del cenacolo di Messalla Corvino e poi di Mecenate, vive la solitudine e il vuoto dell’esiliato e rimpiange il passato. Racconta di sé a quanti gli fanno corona: a Boèn, lo scita che da otto anni l’ospita nella sua casetta insieme alla figlia adolescente, Astra, che si è nutrita nel tempo della saggezza e dei sentimenti dell’esule; a Voreno, il centurione preposto a sorvegliarne la condizione di prigioniero, a Valeria, figlia del centurione, che con Astra ha appreso da Ovidio quanto è necessario per capire e affrontare la difficile arte di vivere; a Volumnia, moglie di Voreno, bella nella sua eleganza, a Marco Fulvio, il milite incline alla poesia, innamorato della fanciulla dagli occhi neri.

Polo Bibliotecario di Potenza, 22 maggio ore 17,00  Presentazione del libro di Francesco Sigillito "Il Commisario Luigi ...
22/05/2024

Polo Bibliotecario di Potenza, 22 maggio ore 17,00
Presentazione del libro di Francesco Sigillito "Il Commisario Luigi Spina", Villani Editore, 2024
Il neo Commissario-capo, Luigi Spina, fresco vincitore di concorso, è destinato al comando della piccola Stazione di Polizia di Bardonecchia. E’ stato mandato per risolvere il problema rappresentato da Belisario, Commissario in servizio in odore di collusione con la malavita locale. L’intuito del neo Commissario e l’aiuto delle tante donne presenti nella sua vita gli permettono di indagare su una vasta operazione della mafia che intende fare di questa zona di confine il centro internazionale di riciclaggio del denaro sporco. E’ un libro che si legge tutto di un fiato con continui cambi di scenari investigativi e interpretativi che avvincono il lettore sempre più curioso di conoscere il finale della storia.

Matera, 23 maggioIstituto Commerciale per Geometri "Loperfido-Olivetti"Aula magna ore 17,30Presentazione del libro di Fr...
22/05/2024

Matera, 23 maggio
Istituto Commerciale per Geometri "Loperfido-Olivetti"
Aula magna ore 17,30
Presentazione del libro di Francesco Niglio "Ovidio, il cantore dei teneri amori", Villani editore, 2024.
L’Ovidio raccontato in questo libro è il poeta di Sulmona, il cittadino romano, colpito da Augusto con un decreto di espulsione (relegatio) e confinato sul Mar Nero, a Tomi (l’odierna Costanza) per un Carmen e un error. L’esule è colto negli ultimi mesi della sua permanenza in terra getica, nello scorcio finale dell’ottavo anno di esilio (8-17 d.C.). Il poeta, l’uomo, dunque, sradicato dal suolo italico, sradicato dalla Roma in cui aveva dominato per l’arte poetica e la grande capacità di interagire in consuetudine di vita gaudente, spensierata, sotto l’egida di Afrodite e del figlio Cupido. È un esule che, memore della giovinezza vissuta fra gli affetti, lo sfarzo della città eterna, il sodalizio con artisti del cenacolo di Messalla Corvino e poi di Mecenate, vive la solitudine e il vuoto dell’esiliato e rimpiange il passato. Racconta di sé a quanti gli fanno corona: a Boèn, lo scita che da otto anni l’ospita nella sua casetta insieme alla figlia adolescente, Astra, che si è nutrita nel tempo della saggezza e dei sentimenti dell’esule; a Voreno, il centurione preposto a sorvegliarne la condizione di prigioniero, a Valeria, figlia del centurione, che con Astra ha appreso da Ovidio quanto è necessario per capire e affrontare la difficile arte di vivere; a Volumnia, moglie di Voreno, bella nella sua eleganza, a Marco Fulvio, il milite incline alla poesia, innamorato della fanciulla dagli occhi neri.

Biblioteca comunale di Serre Persano (Salerno)                       Martedì 21 maggio ore 19,30          Incontro con I...
19/05/2024

Biblioteca comunale di Serre Persano (Salerno)
Martedì 21 maggio ore 19,30
Incontro con Italo Cernera e Franco Villani, autori dei libri
"La Civiltà delle Rocce, i sentieri della dea"
"Sibille e veggenti, profezie, annunci, visioni"
L’universo è femminile; principio della vita è la Madre Terra o Terra Madre o Grande Madre, venerata come una “Dea”. Centro di questa civiltà è la Dea gravida che partorisce e governa il Tutto. Abbraccia tutte le sue creature, le protegge e dà conforto; ha grandi seni, gambe possenti e braccia enormi. È pietra, roccia, montagna. La venerazione per la Grande Dea avveniva in siti paleolitici e neolitici distribuiti per i luoghi più impervi protetti e chiusi dai monti, ricchi di sorgenti. In una civiltà declinata al femminile, la donna ha il privilegio di capire il mondo. E’ una donna-Sibilla a guidare comunità pacifiche in armonia con la natura. Profetizza in scenari naturali, extraurbani, prevalentemente grotte all’interno di rocce. Ricorrente è la presenza dell’acqua o la vicinanza con una sorgente come strumento divinatorio. Per questa ragione le Sibille sono assimilabili alle Ninfe dei fiumi e dei corsi d’acqua, o alle Sirene che stazionavano sulla riva del mare. Presenti in tutte le maggiori opere letterarie dell’antichità, le Sibille, a partire dall’XI secolo, hanno influenzato l’arte cristiana ispirando numerosi cicli pittorici, scultorei ed incisori.

10/05/2024

Ieri sera grande serata letteraria al Polo Bibliotecario di Potenza con una memorabile "Lectio magistralis" di Giovanni Caserta, storico e critico letterario su Rocco Scotellaro. Un grazie di cuore va a quanti hanno contribuito per la buona riuscita della serata: Luigi Catalani Direttore del Polo Bibliotecario, Filippo Pugliese Presidente del CTA di Potenza, Antonio Guastamacchia e Giuseppe Centola di Tricarico per il loro apprezzato intermezzo musicale e a Gianni Maragno per la realizzazione del filmato "Giuseppe Infantino ricorda Rocco Scotellaro".
Per rivedere la serata cliccare sul link:
https://www.facebook.com/share/v/wvwhWhAq2cFAQiF9/?

Ieri sera grande serata letteraria al Polo Bibliotecario di Potenza con una memorabile "Lectio magistralis" di Giovanni ...
10/05/2024

Ieri sera grande serata letteraria al Polo Bibliotecario di Potenza con una memorabile "Lectio magistralis" di Giovanni Caserta, storico e critico letterario su Rocco Scotellaro. Un grazie di cuore va a quanti hanno contribuito per la buona riuscita della serata: Luigi Catalani Direttore del Polo Bibliotecario, Filippo Pugliese Presidente del CTA di Potenza, Antonio Guastamacchia e Giuseppe Centola di Tricarico per il loro apprezzato intermezzo musicale e a Gianni Maragno per la realizzazione del filmato "Giuseppe Infantino ricorda Rocco Scotellaro".
Per rivedere la serata cliccare sul link:
https://www.facebook.com/share/v/wvwhWhAq2cFAQiF9/?

Potenza giovedì 9 maggio Polo Bibliotecario di Potenza ore 17,00                                           presentazione...
07/05/2024

Potenza giovedì 9 maggio
Polo Bibliotecario di Potenza ore 17,00
presentazione del libro
Rocco Scotellaro, E’ fatto giorno, con note e commento di Giovanni Caserta, Villani Editore, 2024.

Il volume è la pubblicazione delle poesie, curate da Carlo Levi, con cui Rocco Scotellaro vinse il Premio Viareggio nel 1954.
Nella ricorrenza dei cento anni dalla nascita di Rocco Scotellaro, non vi è chi non abbia riconosciuto che, tolti i primi dieci anni successivi all’inaspettato premio Viareggio 1954, il nome del poeta è scomparso dalle storie letterarie nazionali e dalle antologie scolastiche, mezzo il più idoneo a mantenere il ricordo di un poeta e di uno scrittore.
La novità della nostra edizione è che ogni poesia viene da noi accompagnata, e diremmo sostenuta, con una attenta presentazione, illustrazione, commento ed interpretazione del testo, lirica dopo lirica. Caserta sa che la poesia, certamente più che la prosa, va letta, analizzata, commentata e annotata, cioè “spiegata
nel senso etimologico della parola,

Indirizzo

Viale Dante, 23
Potenza
85100

Orario di apertura

Lunedì 10:00 - 19:30
Martedì 10:00 - 19:30
Mercoledì 10:00 - 19:30
Giovedì 10:00 - 19:30
Venerdì 10:00 - 19:30
Sabato 09:30 - 13:30

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