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21/06/2024
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Riparte artepress, il nostro sito ufficiale. A breve online
12/06/2024

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“Percezioni Comasche”. Come Como e il suo lago: la poesia di Dante Maffia. I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donn...
12/03/2024

“Percezioni Comasche”. Come Como e il suo lago: la poesia di Dante Maffia. I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, 2024.

Dialogano con l’autore Vincenzo Guarracino, critico letterario e poeta e Laura Garavaglia, presidente de La Casa della Poesia di Como ODV.

SABATO 16 MARZO ore 18 presso The Art Company, Via Borgovico 163 (cortile interno) ci sarà la prima nazionale del libro di poesie “Percezioni Comasche” - Come Como e il suo lago di Dante Maffia, I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, 2024. Dialogano con l’autore Vincenzo Guarracino, critico letterario e poeta e Laura Garavaglia, presidente de La Casa della Poesia di Como ODV. Evento nato dalla collaborazione tra La Casa della Poesia di Como , The Art Company di Como, e i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
“Non è facile scrivere sui luoghi che si conoscono troppo. Il clima piovoso anche qui favorisce gli alberi e i fiori. Non so se questo sia il più bello, certamente è il lago più nobile, anche perché è il più carico di storia e di letteratura divenute paesaggio… Anche il ramo di Como ha però una tinta scura; sulle acque tortuose ed incassate tra i monti ristagnano gli aromi versati dagli antichi parchi, il tiglio, l’olea fragrans, la gardenia, la magnolia, il giglio, gli aromi della nostra letteratura ottocentesca… I tramonti sono stupendi sulle acque che svoltano tra le montagne, e paiono senza fine. I villaggi sul lago, listati di portici bassi, non hanno un aspetto lacustre. Ma sembrano antichi porti di repubbliche marinare dalle minime proporzioni…. il comasco si è avvezzato a nascere setaiolo”. (GUIDO PIOVENE)

“Ma questa volta una voce m’ha fermato. Quella del Lago, del cielo, del tramonto
che stava andando via
felice col suo rosso corteo di riverberi? Una voce suadente,
come stilla d’arpa che scantona per rimproverare il poeta,
per dirgli forse la bambina calabrese adesso è qui,
tu non lo puoi sapere.
E io che nei dubbi cado a picco e m’illudo di entrare nella danza dell’effimero gioco dell’Amore mi sono fermato al Metropole & Suisse,
ho aperto il balcone della stanza e ho inseguito l’eco della voce.”

La città di Como ha ricevuto, fin dalla sua fondazione, elogi e riconoscimenti per la sua bellezza, per la sua ubicazione, per il suo lago tra i più belli del mondo, e anche per il clima, per la saggezza e la lealtà della gente, per il senso di civiltà sempre dimostrato. Un libro da me curato, “In un lago infinite di promesse” (seconda edizione 2021), raccoglie sessantotto testi tutti dedicati a Como, a dimostrazione della mai interrotta tradizione che, come ebbi a scrivere nella Prefazione, “È un omaggio alla bellezza del nostro lago, espressa nella molteplicità di immagini, di suoni, di suggestioni che le poesie di questa raccolta antologica suscitano nel lettore”. È con grande piacere quindi che scrivo questa prefazione alle poesie di Dante Maffia, che a Como e al Lago ha dedicato ben cento poesie. Egli è noto per gli innamoramenti di alcune città, dalla sua Roseto, dove è nato, davanti al mare di Ulisse, a Roma, dove vive, a Matera, a Galatina, a Kyoto, a Reggio Calabria, a Craiova, a Torino e quindi non poteva mancare Como, travolgerlo in una passione che ha ridato nuova luce a luoghi, personaggi e monumenti creando una sorta di album ideale nel quale trovano posto però anche gli umili della città, gli scorci più impensati, i ricordi di una panchina, di un albero, di una passeggiata. Dante Maffia è poeta laureato e acclamato ormai in vari Paesi del mondo, si pensi che in Giappone sono usciti ventuno volumi di haiku tradotti da Mariko Sumikura, si pensi ai riconoscimenti ricevuti dai Presidenti della Repubblica Ciampi e Napolitano, ai premi prestigiosi ricevuti, alla candidatura al Premio Nobel voluta dalla Regione Calabria, ai Convegni che si sono fatti sulla sua attività, alle tesi di laurea assegnate in molte università italiane e straniere sulla sua poesia e sulla sua narrativa e si avrà l’idea della sua personalità poliedrica, della sua prodigiosa prensilità nel saper cogliere a volo le essenze di un luogo e darne il senso profondo della bellezza. Queste poesie sono un significativo omaggio di Dante Maffia a Como e al Lario: il poeta ha saputo individuare momenti di alta poesia vivendo la città, naturalmente a suo modo, vivendo il Lago (adopero la maiuscola come fa lui) fuori dagli stereotipi, a volte perfino in una sorta di sogno surreale, sempre acceso da scintille liriche efficaci e suggestive. Non parlo con interesse campanilistico, ma con l’obiettività di chi conosce bene Como e conosce bene anche la valanga umana e poetica del poeta calabro romano. Il lettore scoprirà in questo libro una Como e un Lago che hanno voci suadenti non perché siano semplicemente scenario e paesaggio ricco, piuttosto perché Maffìa ha saputo individuare aspetti sconosciuti e direi invisibili per molte ragioni. Già, proprio come dice Rainer Maria Rilke, Maffìa è “un’ape dell’invisibile” e ci regala il mistero di risvolti che normalmente noi comaschi non percepiamo perché presi dalla quotidianità, intrisi del “gioco consueto degli incontri e degli inviti” fino a fare, a volte, della vita, “una stucchevole estranea” (Kavafis). Si noti la freschezza anche degli haiku, la delicatezza del dettato, la grazia con cui coinvolge anche me e altri amici nel discorso poetico. Posso negare che mi ha fatto piacere? Sarei ipocrita. Anche perché Maffìa non è facile ai doni della poesia se non si sente coinvolto anima e corpo nelle passioni e nella stima delle persone. La passione per Como la si sente vibrare con evidenza in ognuno dei versi che a volte sono vere e proprie pennellate, quadri indelebili che coagulano gli umori della città e del Lago e ne fanno un teatro affascinante. Questa raccolta è una passeggiata difficile da dimenticare una volta compiuta. Si tratta di una passeggiata calda, viva, dove la semplicità ha il maggiore peso, dove la trasparenza del dettato poetico è utilizzata come uno specchio che rifrange e sconvolge le immagini ritagliandole in una nuova dimensione in cui l’essenzialità s’innesta prepotentemente alle ragioni dell’anima, del cuore, della cultura e dell’invenzione. Un vero e proprio lago di poesia (LAURA GARAVAGLIA – PRESIDENTE DELLA CASA DELLA POESIA DI COMO, POETESSA)

Dante Maffia è uno dei maggiori poeti d’Italia, come hanno testimoniato Palazzeschi, Pasolini, Sciascia, Caproni, Luzi, Bodei, Magris, Stella, Borges e Brodskji. Ha scritto anche romanzi, saggistica e teatro. È tradotto in oltre trenta lingue. In Giappone esiste addirittura un “Premio Dante Maffia” per gli haiku. Il Presidente della Repubblica Azeglio Ciampi lo ha insignito di Medaglia d’oro alla cultura. Tra i premi vinti il “Viareggio” e il “Giacomo Matteotti” svoltosi nel Parlamento. È membro effettivo dell’Accademia Eminescu a Craiova e da alcuni anni candidato al Premio Nobel. Alla sua opera sono state dedicate quindici monografie e trentacinque tesi di laurea. Ha ricevuto due lauree honoris causa e molte cittadinanze onorarie.

𝐃𝐚𝐯𝐢𝐝𝐞 𝐋𝐨 𝐒𝐮𝐫𝐝𝐨: 𝐮𝐧 𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐞𝐭𝐞𝐫𝐧𝐨Davide Lo Surdo è un chitarrista romano nato il 24 luglio 1999 in Italia. È...
12/03/2024

𝐃𝐚𝐯𝐢𝐝𝐞 𝐋𝐨 𝐒𝐮𝐫𝐝𝐨: 𝐮𝐧 𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐞𝐭𝐞𝐫𝐧𝐨

Davide Lo Surdo è un chitarrista romano nato il 24 luglio 1999 in Italia. È stato nominato il chitarrista più veloce della storia della musica da riviste come Rolling Stones Brasile e GuitarraMX e la sua chitarra signature è stata inclusa nella collezione permanente del Museo di strumenti storici chiamato “Sigal", accanto a strumenti suonati da Mozart e Chopin.
La sua influenza nell'ambito musicale è stata tale da meritare un posto di rilievo sulla copertina di riviste di prestigio e di essere incluso nel libro di storia della musica intitolato "Rock Memories Vol. 2" scritto da Maurizio Baiata, accanto a leggende del calibro dei Beatles, dei Pink Floyd e di Jimi Hendrix, tra gli altri. Il suo contributo alla musica è stato ulteriormente riconosciuto con il premio ricevuto ai Sanremo Music Awards nel dicembre 2019, dove è stato insignito del titolo di chitarrista più veloce di tutti i tempi. Le sue origini musicali risalgono alla sua infanzia, quando ha iniziato a prendere lezioni di chitarra da un prete presso la chiesa locale "Santa Gemma Galgani" a Roma, ispirato dalla sua vicina di casa Aurora Zannini. I suoi genitori sono Sandra Giorgio e Maurizio Lo Surdo. Nel corso della sua carriera, Lo Surdo ha intrapreso numerosi tour mondiali, portando le sue straordinarie esibizioni in luoghi iconici come il "Whisky a Go Go" a Hollywood, California, dove si è esibito il 26 gennaio 2019. Inoltre, ha partecipato al NAMM SHOW 2019 a Los Angeles. Tra i suoi recenti eventi di spicco, si annovera la sua performance all'evento "Rolling Stone Music & Run" nel novembre 2021, organizzato per celebrare il 15º anniversario della rivista Rolling Stone Magazine in Brasile, tenutosi nell'arena "Sambódromo do Anhembi" a San Paolo.

La redazione potentina de La Gazzetta del Mezzogiorno ha chiuso i battenti e con essa l’edizione lucana, dello storico g...
19/01/2024

La redazione potentina de La Gazzetta del Mezzogiorno ha chiuso i battenti e con essa l’edizione lucana, dello storico giornale barese. Un momento triste per la stampa lucana, una redazione che è sempre stata radicata sul territorio con tante iniziative anche all’avanguardia per l’epoca in cui sono state realizzate (ricordiamo ad esempio la diretta audio diffusa in via Pretoria con semplici altoparlanti dello spareggio Juve Stabia-Potenza del 1975 per poi vedere in piazza Prefettura la registrazione della partita). Poi nacque La Gazzetta di Basilicata, testata locale del quotidiano pugliese. Pochi hanno ricordato chi quella redazione l’ha organizzata e diretta iniziando a formare giornalisti che hanno poi avuto una carriera importante: . Posto la prima pagina del primo numero de La Gazzetta di Basilicata, era il 22 novembre 1987…

IL CRISTO VELATO - POTENZA CHIESA S: MARIA DEL SEPOLCRO.I tesori di PotenzaRiproponiamo alcune immagini dell'opera di He...
16/01/2024

IL CRISTO VELATO - POTENZA CHIESA S: MARIA DEL SEPOLCRO.
I tesori di Potenza
Riproponiamo alcune immagini dell'opera di Helmut Perathoner e una breve nota.
Il Cristo velato è una scultura marmorea di Giuseppe Sanmartino, conservata nella ca****la Sansevero di Napoli realizzata nel 1753. Ne esistono altre due copie: una nella Chiesa e convento di Santa Maria del Sepolcro di Potenza e una nell’Abbazia di San Giovanni Evangelista di Parma.
Il Cristo Velato conservato nella chiesa di Potenza è invece una scultura lignea abbastanza recente, ma comunque di grande suggestione, e che meriterebbe a sua volta una collocazione importante. Realizzato nel 2014 dallo scultore altoatesino Helmut Perathoner, il “Cristo” custodito a Santa Maria del Sepolcro è un’opera che rilegge completamente la scultura del Sanmartino, e non solo una banale copia dell’originale napoletano. Il “Cristo” di Perathoner è una scultura realizzata con il cirmolo, un legno molto morbido che si trova nelle Alpi, ricoperto poi da strati di gesso e sul quale è stato applicato un colore che lo fa sembrare marmo. (Radionoff.it)

Sarà inaugurata questa sera alle 18:30 presso i locali dello Jazz Club di via Torraca, 65 nella città capoluogo la mostr...
12/01/2024

Sarà inaugurata questa sera alle 18:30 presso i locali dello Jazz Club di via Torraca, 65 nella città capoluogo la mostra fotografica e video dell'artista potentino Leonardo Nella dal titolo "Why?", un evento che comprende uno short audiovisivo e una mostra di immagini molto intensa e particolare. Con il contributo delle track list di Johann Johannsson, Mark Lanegan e Agnes Obel la serata vedrà la partecipazione di Valerio Giambersio, Direttore della fondazione Città della Pace per i Bambini, di Fiorella Fiore, critica d'arte e storica e con la partecipazione di Alberto Allegretti con l'opera "A Normal Day in Gaza".

Ma cos'è il progetto "Why?", lo descrive nella presentazione della fanzine lo stesso autore e art director della manifestazione Leonardo Nella: "Dall’energia dell’immagine di un quadro, dalle sue vibrazioni, dai pensieri preoccupati evocati da quello sguardo ad occhi chiusi del viso di un uomo immerso in un foulard disegnato con i colori dell’arcobaleno. Da qui nasce “Why?”, dalla sua stessa domanda e dal suo stesso interrogativo: perché, per chi, per cosa?
Da questi ultimi anni, impregnati di morti, oltre che per pandemia, da guerre e da migrazioni; da terrorismo religioso e politico; da discriminazioni, repressione e disuguaglianze. E ancora, dal collasso socio/climatico rispetto al quale stentano risposte ed interventi con priorità assoluta e globale. Queste le riflessioni e il mood che hanno fatto da tappeto allo sviluppo del nostro lavoro creativo: uno short audiovisivo ed una mostra fotografica. Lo short, costruito su una linea ed una successione sostenuta dalle note di pianoforte che, spinte dal vento iniziale [le guerre del secolo breve], si intrecciano con il suono delle onde di un mare cavalcato da un gommone [migranti] per poi incontrarsi con la voce ruvida e incazzata di un canto di un uomo, lo stesso che lascia al ba***re del basso la citazione sulla violenza in Iran, e alla distorsione della chitarra il tormento della guerra d’invasione [Ukraina]. Da questo vuoto, il pianoforte riprende lo spazio, accompagnato dalla profondità del violino e del violoncello per sottolineare, ancora, l’incidere delle domande e l’atrocità, citata nel finire, della violenza di Hamas e della reazione Israeliana: un buio sottofondo di archi che idealmente chiude la tetra atmosfera sottostante queste realtà.
In altre parole, con le immagini, i nostri 4 minuti e 50, ovvero i 280 secondi, partendo con uno sguardo al “secolo breve” delle guerre, atterrano su quel crocevia, confine e/o capolinea del mar Mediterraneo; dove, spesso, il destino e la storia si incontrano affondando in un mare d’oblio, su un treno che porta via o sul filo spinato di u n territorio “altro”. Congiunzione di mondi, dove realtà vicine ma spesso lontanissime si scontrano, ripercuotendo sui destini di umanità disperse e povere torture, proiettili e bombe. Intanto e per fortuna, l’inesauribile suono del vento non si ferma, continuando a generare profumi di pace e germogli di libertà. Questi contenuti, sviluppati da immagini sintetizzati con un linguaggio che migra i concetti in espressioni disegnate [poster o Street art] e declinati negli sguardi dei ritratti di migranti, uomini e donne, dall’est e dal sud della nostra terra, diventano la mostra: 42 fotografie, arricchite da scatti non presenti nel video. Così, con questi diversi linguaggi, gli strumenti e la psicologia del racconto sono duplici: statico e riflessivo nella mostra fotografica, dinamico ed immersivo nella proiezione del video.
Da qui, la prima domanda diventa un’ultima risposta: se un altro mondo è possibile, la Pace prima di tutto. Ecco, questo il nostro contributo, sperando sia utile a sviluppare un’onda collettiva per una visione diversa della nostra esistenza".

Un modo leggero ma completo per spiegare… l’innominabile. Con taglio leggero e divulgativo è dedicato ai più giovani... ...
02/01/2024

Un modo leggero ma completo per spiegare… l’innominabile. Con taglio leggero e divulgativo è dedicato ai più giovani... ma non solo. Una mission per Pasquale Iezza che Michela Trifoglio nella sua prefazione così sintetizza: "Insegnare il corretto funzionamento del corpo umano, il significato del consenso, l’importanza del rispetto reciproco e la prevenzione delle violenze sessuali è un investimento per uno sviluppo di se stessi in armonia con gli altri. L’ignoranza crea distanza, non è mai stata una soluzione, ma una fonte di sofferenza e confusione". il libro è in vendita a cura del Gruppo CTL Editore di Livorno in libreria e sugli store digitali..
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E-mail: [email protected]

È la storia della complicità degli organi sessuali, maschile e femminile, che scoprono insieme, in armonia, il lato divertente della vita, alla ricerca del s...

𝙎𝘼𝘽𝘼𝙏𝙊 30 𝘿𝙄𝘾𝙀𝙈𝘽𝙍𝙀 – 𝙎𝘼𝙉𝙏’𝘼𝙉𝙂𝙀𝙇𝙊 𝘿𝙄 𝘼𝙑𝙄𝙂𝙇𝙄𝘼𝙉𝙊𝟔ª 𝐄𝐃𝐈𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐄𝐋 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐄𝐏𝐄 𝐕𝐈𝐕𝐄𝐍𝐓𝐄 𝐏𝐚𝐫𝐫𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐒𝐒. 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐚𝐫𝐦𝐞𝐥𝐨Torna nella...
28/12/2023

𝙎𝘼𝘽𝘼𝙏𝙊 30 𝘿𝙄𝘾𝙀𝙈𝘽𝙍𝙀 – 𝙎𝘼𝙉𝙏’𝘼𝙉𝙂𝙀𝙇𝙊 𝘿𝙄 𝘼𝙑𝙄𝙂𝙇𝙄𝘼𝙉𝙊
𝟔ª 𝐄𝐃𝐈𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐄𝐋 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐄𝐏𝐄 𝐕𝐈𝐕𝐄𝐍𝐓𝐄
𝐏𝐚𝐫𝐫𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐒𝐒. 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐚𝐫𝐦𝐞𝐥𝐨

Torna nella frazione di Sant’Angelo di Avigliano la sesta edizione del “PRESEPE VIVENTE”. La piccola frazione lucana è pronta ad accogliere, come ormai da tradizione, l’immancabile appuntamento curato dalla Parrocchia Maria SS. del Carmelo preannunciandosi anche quest’anno come una forma di attrazione culturale e turistica molto rilevante per il territorio.
L’evento a carattere religioso e culturale, in programma per sabato 30 dicembre ed è il risultato del lavoro dell’intera comunità che, per il sesto anno consecutivo, ha lavorato in sinergia, presentandovi un progetto comune di riscoperta del senso più autentico del Natale.

Protagonista indiscusso della serata sarà il racconto della nascita di Gesù, secondo la lettura del
Testo Sacro, calato nel contesto della piccola comunità in modo da far riscoprire i mestieri e le antiche tradizioni aviglianesi del periodo natalizio, attraverso l’arte e la semplice vita dei pastori.

Dalle ore 17.00 alle ore 20.00 tra le particolari stradine di Sant’Angelo riprendono vita i mestieri e le tradizioni folkloristiche dell’antica Betlemme e della frazione stessa del territorio di Avigliano nel periodo Natalizio. Con una passeggiata per le Vie di Betlemme sarà possibile ripercorrere la strada che ha condotto Maria e Giuseppe alla grotta della Natività, divenuta poi la culla più importante dell’umanità.

La rappresentazione del “Presepe Vivente” prevede la partecipazione di circa cento attori della comunità stessa che vi faranno immergere nell’atmosfera dell’antica Betlemme.
Le grandi sceneggiature e le numerose novità contribuiscono a ricreare una sceneggiatura perfetta che con un tocco di immaginazione vi faranno respirare la magia del Natale.
Questa edizione rappresenta la crescita di un gruppo e di conseguenza di una comunità ricca di valori.

𝐁𝐀𝐑𝐈, 𝐋𝐀 𝐌𝐎𝐒𝐓𝐑𝐀 "𝐄𝐋𝐋𝐈𝐎𝐓𝐓 𝐄𝐑𝐖𝐈𝐓𝐓 𝐈𝐂𝐎𝐍𝐒"Domani l'inaugurazione Dal 28 dicembre al 31 marzo arriva al Teatro Margherita di ...
27/12/2023

𝐁𝐀𝐑𝐈, 𝐋𝐀 𝐌𝐎𝐒𝐓𝐑𝐀 "𝐄𝐋𝐋𝐈𝐎𝐓𝐓 𝐄𝐑𝐖𝐈𝐓𝐓 𝐈𝐂𝐎𝐍𝐒"
Domani l'inaugurazione

Dal 28 dicembre al 31 marzo arriva al Teatro Margherita di Bari l’esclusiva mostra che raccoglie gli scatti più iconici del fotografo statunitense Elliott Erwitt, ad un mese dalla sua scomparsa. Un’esposizione organizzata e promossa da CIME in collaborazione con Sudest57 e curata da Biba Giacchetti.
Inaugurazione: giovedì 28 dicembre ore 18

La città di Bari si prepara ad ospitare una nuova ed esclusiva mostra di respiro internazionale durante le festività natalizie e non solo: dal 28 dicembre al 31 marzo 2024, infatti, il Teatro Margherita di Bari farà da cornice all’esposizione fotografica Elliott Erwitt Icons.
Organizzata e promossa da CIME in collaborazione con Sudest57, curata da Biba Giacchetti e sostenuta dalla Regione Puglia e dal Comune di Bari, la mostra Icons è il concentrato della genialità di Elliott Erwitt, un percorso fotografico che racchiude la sua lunga vita professionale attraverso le sue più celebri fotografie: un’esposizione che rappresenta il primo autentico tributo alla sua memoria esattamente un mese dopo la sua scomparsa, avvenuta il 29 novembre scorso.
Tutti i dettagli della mostra e del percorso espositivo saranno illustrati agli ospiti e alla stampa nel corso dell’inaugurazione che si terrà giovedì 28 dicembre alle ore 18 nel Teatro Margherita di Bari.
Interverranno:
Antonio Decaro, Sindaco di Bari;
Ines Pierucci, Assessora alle Culture del Comune di Bari;
Grazia di Bari, Consigliera Regione Puglia con delega alla Cultura;
Biba Giacchetti, Curatrice della mostra;
Vito Cramarossa, Direttore di Cime.

Una mostra organizzata e promossa da CIME

ORARI
Lunedì, martedì, mercoledì e giovedì: 10.00 - 21.00
Venerdì e sabato: 10.00 - 22.00
Domenica: 10.00 - 21.00
(La biglietteria chiude 30 minuti prima)

IL GRANDE SUBBUTEO DI SCENA A PIGNOLANei giorni 28, 29 e 30 Dicembre il grande gioco del Subbuteo sarà di scena a Pignol...
27/12/2023

IL GRANDE SUBBUTEO DI SCENA A PIGNOLA
Nei giorni 28, 29 e 30 Dicembre il grande gioco del Subbuteo sarà di scena a Pignola in provincia di Potenza. In tre giornate si disputerà un triangolare che vedrà partecipare le regioni di Puglia, Campania e Basilicata più un torneo amatoriale che vedrà in gioco 12 squadre. Ci sarà la partecipazione anche di tecnici federali della FISCT che arriveranno in Basilicata anche con importanti atleti nazionali che hanno vinto gli ultimi campionati europei di Subbuteo che si sono svolti a Gibilterra.L'evento è stato organizzato da Tommaso Mazzoni e da Gerardo Mazzoni della E20 Pignola Events che in maniera certosina hanno organizzato questa manifestazione che sicuramente verrà migliorata di anno in anno.

Ma di preciso cosa è il Subbuteo? Il subbuteo nasce nel 1946 in Inghilterra da un 'invenzione di Sir Peter Adolph che prende spunto da un gioco nato un ventennio prima: il Newfooty.
Elaborando alcune migliorie soprattutto per ciò che riguarda basi e giocatori nell'agosto del 1946 il nuovo gioco viene brevettato col nome di Subbuteo. Perché questo nome? Peter Adolph era un appassionato ornitologo nonché grande collezionista così quando si presentò all'ufficio brevetti per brevettare il nuovo gioco gli diede il nome di "the Hobby", ma il nome era troppo generico e non fu accettato così decise di chiamarlo Subbuteo (nome latino del falco lodolaio) perché nella velocità di quel falco nell'agguantare la preda rivedeva la velocità con cui l'attaccante doveva far gol.
Per un ventennio abbondante il logo del falco è rimasto impresso su tutte le confezioni subbuteo. Il gioco fu pubblicizzato su giornalini specializzati dell'epoca, il fatto curioso è che P. Adolph pubblicizzò un prodotto che aveva nella mente e solamente brevettato, mentre ci fu un grande riscontro positivo con le prenotazioni, che lo trovarono completamente impreparato. Le ordinazioni potevano essere fatte solo per corrispondenza e ci vollero mesi per soddisfare tutte le prenotazioni. Il primo set conteneva le figure flat cardboard con basi di plastica porte con intelaiatura metallica da mo***re e reti di carta disegnata, il set comprendeva anche un pallone bicolore e i gessetti per tracciare il campo sulle coperte militari che nel dopoguerra abbondavano in tutte le case inglesi. Visto il successo pochi anni dopo nel 50 furono introdotte le nuove figure flat celluloid decisamente più resistenti delle precedenti che comunque rimasero in catalogo come componente più economico. Gli anni '50 furono anche fervidi di nuove creazioni da parte di Peter A. con l'introduzione del rugby, del cricket, soccer market gioco di carte , speedway ecc.

Intanto visto il continuo crescere di vendite Adolph trasformò l'attivitа in azienda; nacque così la Subbuteo Ltd. Ma la svolta epocale si ha ai primi anni 60 con l'introduzione delle figure tridimensionali dette OHW, in scala 00 completamente dipinte a mano che rivoluzionarono il modo di giocare, le nuove figure sono bellissime e vengono dipinte manualmente da casalinghe del Kent dove risiedeva l'inventore, esattamente a Tumbridge Wells mentre furono aperte fabbriche anche in Galles e a Gibilterra e un'azienda sp****la chiamata "Aquila" con sede a Barcellona lo distribuiva (e forse produceva) in Spagna.
Seguì anche una intensa proliferazione di accessori, già all'epoca si poteva fare uno stadio e i cataloghi della subbuteo divennero dei veri e propri punti di riferimento per gli appassionati, con gli order form era infatti possibile personalizzare le proprie squadre su ordinazione e la fantasia dei giocatori non aveva più limiti.
Il 1967-68 fu un biennio pieno di importanti novità: l'introduzione della famosa e mitica figura HW che di fatto monopolizzerà il mercato per più di un decennio, questa figura per la stragrande maggioranza di collezionisti e giocatori rimane "la figura del subbuteo" per eccellenza. C'e anche una esplosione di nuovi giochi, nuove versioni di cricket, rugby, arriva lo snooker express il biliardo da tavolo e nel 70 anche il targetman, football express e angling gioco di pesca. Nel 1968 P.Adolph cedette alle lusinghe del colosso inglese dei giocattoli Waddington vendendo la Subbuteo LTD ma rimanendo come presidente onorario fino al 1970.
In Italia il subbuteo approdo' nel settembre del 1971 grazie alla ditta Parodi di Genova che conobbe il gioco qualche mese prima alla Fiera del giocattolo di Norimberga, I Parodi hanno creduto subito in questo gioco che segnerà sicuramente lo svolgimento dell'attività commerciale per circa 40 anni.
Il primo catalogo in Italia arriva fino alla ref 81, gran parte delle squadre italiane potevano essere ordinate su prenotazione.
Sicuramente il decennio 70-80 è di gran lunga il migliore come vendite e organizzazione,si formano associazioni, si disputano mondiali, tornei internazionali, campionati e il numero di giocatori e di paesi in cui viene esportato il subbuteo cresce a dismisura.
Arrivano le prime confezioni gigantesche sogno di ogni bambino "malato" di calcio e parlo delle World cup, il mitico Munich, l'International anche se la piu' amata nel mondo rimane la confezione base piu' classica: la Club edition. Se si pensa che nel 70 la lista di squadre in catalogo arrivava alla ref 81 e nel 78 le ref erano 322 si capisce che il salto e' notevole,per non parlare dell'esplosione nella produzione di accessori vari.
Ma la crisi incombe, le miniature dipinte a mano cominciano ad avere un costo troppo elevato così la waddington decise di sostituire le amate HW con innesto a barretta con delle figure a dir poco bruttine definite Zombie con innesto a tondino le quali potevano essere stampate e pitturate a macchina.
Questa scelta non viene apprezzata dai giocatori del tempo (compreso me) e la Parodi cerco' di rimediare alla situazione proponendo una nuova miniatura fatta esclusivamente per i mercati tedesco, portoghese e italiano chiamata Hybrid poiché aveva una figura vagamente simile alle HW ma con innesto a tondino come le Zombie. Beh che dire, il rimedio fu peggiore del male, furono 2 anni abbastanza oscuri per il subbuteo per fortuna che la waddington presentò una nuova figura più leggera ma molto giocabile che poteva essere prodotta con le macchine; le LW che insieme all'introduzione di una nuova superficie di gioco molto veloce, l'astropitch diede nuova linfa al gioco fino agli anni 90.
Con le LW ci fu anche un aumento impressionante delle reference in catalogo, tutto questo facilitato dalla possibilitа di stampare con macchina i numerosi dettagli che ormai le nuove maglie delle squadre di calcio avevano in quei anni, sponsor e loghi compresi.
L'attività agonistica è sempre di buon livello con un numero sempre piu' alto di giocatori, l'apice si tocca ai mondiale del 90 in Italia giocati al luneur dove sono presenti anche le televisioni.
Ma il periodo d'oro e' in via di esaurimento, la Waddington nei primi anni 90 cede tutto alla multinazionale americana Hasbro che riduce sensibilmente la gamma dei prodotti, perche' acquistare un marchio se poi da subito, non ci si crede? Cambiano anche i materiali con l'introduzione delle famose basi monoblocco, in colore unico e non bicolore come le normali LW, queste basi sono molto piu' basse e cambiano anche il modo di giocare, non riscontrano il favore dei giocatori anche se l'avvenimento che segnerа decisamente le sorti del subbuteo sarа l'introduzione all'inizio in via sperimentale e poi in via definitiva ai vari tornei di miniature e basi auto-prodotte (le famose toccer o lapidi) molto piu' performanti dei materiali subbuteo e che di fatto allontaneranno la massa dei giocatori dall'acquisto del subbuteo nei negozi.
Nel 1997 l'avvento della playstation e dei nuovi videogame danno di fatto la spallata finale a un gioco ormai agonizzante.
A seguito dell'introduzione dei nuovi materiali la vecchia federazione italiana subbuteo (FICMS) si scinderа in due gruppi ma dopo un paio d'anni ne rimarrа uno solo, la FISCT, di fatto cessava di esistere il subbuteo e nasceva il calcio da tavolo.
Nel 2000 la Hasbro a seguito del crollo di vendite annuncio' la cessazione della produzione del subbuteo, questo scateno' la reazione dei molti appassionati in giro per il mondo e fu cosi' che la multinazionale diede un'ultima possibilitа concedendo la produzione alla Parodi che giа nel 97 produceva un gioco clone, lo Zeugo, usando miniature HW dipinte a mano come ai vecchi tempi. Inizia cosi' la produzione delle "black box" parodi, delle confezioni con le scatole nere anche se le squadre continuano ad avere le basi piatte.
Nel 2005 la hasbro fа un ultimo tentativo cercando di ripartire dalle origini con il set "Dream Team" con figure flat con le maglie moderne ma che fallisce inesorabilmente decretando cosi' la fine del gioco.
Ma il gioco anche se finito nei negozi e' rinato nell'ultimo decennio grazie alla passione di tanti collezionisti e giocatori che tramite il web, forum e social hanno creato una rete di appassionati che copre tutta l'italia, e il numero e' in costante aumento e sono nati molti club sparsi in tutte le regioni.
Un piccolo apporto lo ha dato anche la Fabbri che 4 anni fа circa tramite uscite in edicola ha dato un nuovo impulso al movimento,
oggi il marchio e' in licenza alla Netcam che ne ha riprodotto il gioco e ne cura il marchio anche se con nuovi materiali, magari i nostalgici non saranno molto convinti ma almeno il subbuteo e' ancora vivo...

"Sarà Clementino l'artista col quale festeggeremo in musica il Capodanno, in piazza Mario Pagano". Ad annunciarlo il sin...
26/12/2023

"Sarà Clementino l'artista col quale festeggeremo in musica il Capodanno, in piazza Mario Pagano". Ad annunciarlo il sindaco Mario Guarente e l'assessore alla Cultura Stefania D'Ottavio. "Un cantante molto conosciuto e apprezzato da tanti giovani che potranno trascorrere qualche ora all'insegna del divertimento, aspettando con gioia l'inizio del 2024", aggiungono Sindaco e assessore D'Ottavio.

L'animazione nella piazza del centro storico di Potenza comincerà alle ore 21 e, dalle ore 23, il rapper campano salirà sul palco per cantare e ballare fino a notte inoltrata, insieme a tutti coloro che affolleranno la piazza e gli spazi adiacenti della parte antica del centro cittadino.

Il primo libro lucano di Letteratura Ergodica. I versi del poeta Dino De Angelis, le opere dell'artista Luigi Sinisgalli...
29/07/2023

Il primo libro lucano di Letteratura Ergodica. I versi del poeta Dino De Angelis, le opere dell'artista Luigi Sinisgalli, assemblate senza regola dalla Linearte... Edizione (tollerante) della Tipografia Grafiche Zaccara -Lagonegro

Booktrailer libro di Dino De Angelis - illustrazioni di Luigi SinisgalliIn collaborazione con: Galleria "Idearte"Design: "Linearte"

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02/06/2023

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11/05/2023

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L’arte comunica, Artè comunica l’arte

Comunicare è la funzione essenziale per l’arte, la cultura, la musica e lo spettacolo; serve per pubblicizzare eventi e iniziative che risultano spesso sconosciute al grande pubblico.

L’agenzia Artè intende attivare un processo di collegamento tra artisti, opere, eventi, tempi e luoghi con l’obiettivo di diffondere la “comunicazione” della cultura proponendosi di divulgare e sviluppare il confronto su temi di interesse culturale, in ambito locale, nazionale e internazionale, aventi come oggetto la Basilicata.

Il taglio della comunicazione si sviluppa in base alla fascia dell’utenza di pertinenza. In quest’ottica l’Agenzia si propone come agorà rivolta alle giovani generazioni, alle scuole primarie e secondarie, attraverso iniziative specifiche su arte, cultura, spettacolo, comunicazione e multimedialità. La cultura è oggi intesa come elemento valorizzante per fattori economici di sviluppo, occupazione e solidarietà e in questo senso Artè prevede inziative specifiche tali da valorizzare il capitale umano e di idee che la regione Basilicata ha nel suo DNA.

La cultura viene considerata in tutte le sue forme, anche come strumento terapeutico e funzionale al superamento di handicap e disagi favorendo l’integrazione sociale grazie all’influenza positiva che parole, suoni e immagini possono stimolare.

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