Chiesa Evangelica San Benedetto del Tronto

Chiesa Evangelica San Benedetto del Tronto La chiesa evangelica di SAN BENEDETTO DEL TRONTO è formata da persone che rappresentano più di 25

| Passaggio necessario |Come ogni festività, anche la Pasqua ha i suoi simboli: le uova al cioccolato e il coniglio che ...
24/04/2025

| Passaggio necessario |

Come ogni festività, anche la Pasqua ha i suoi simboli: le uova al cioccolato e il coniglio che le porta, la colomba alle mandorle, l’agnello e altre carni che cuociono sulle griglie nei parchi verdi di ogni regione. Non stiamo dimenticando qualcosa? La secolarizzazione delle feste offusca spesso e volentieri il loro ricordo e simboli originari per far spazio a spinte consumistiche e materialistiche. Per soddisfare bisogni di pancia e lasciare a digiuno bisogni più profondi.
La Pasqua, nello specifico, è da sempre il simbolo della speranza cristiana. La commemorazione dell’evento con la E maiuscola, la Resurrezione di Gesù. Per non perderci nella forma delle cose, ma volendo ricordare la sostanza di ciò che accadde quasi 2000 anni fa è bene considerare alcune cose.
Nulla risorge se prima non muore. La Pasqua quindi ci ricorda, insieme alla rinascita, la presenza della morte. Gesù, prima di risorgere, è morto. Non avrebbe senso parlare di risurrezione se eliminassimo la morte come tappa fondamentale della vita del Cristo. Anzi, la stessa valenza della resurrezione, quindi della vittoria della vita rispetto alla sentenza definitiva della morte, sarebbe nulla. E’ importante comprendere questo tassello perché dà le giuste coordinate alla gioia e alla speranza cristiana: incommensurabile laddove tutto ci parla della fine.
È allo stesso tempo esempio e metafora di ciò che siamo chiamati a fare noi rispetto alle nostre scelte. In Matteo 16:24, Gesù parlando ai discepoli dice: «Se uno vuol ve**re dietro a me, rinunci a se stesso…». La scelta di “morire a noi stessi”, espressione che più autorevoli autori utilizzano per commentare questo passo, è la decisione di deporre la nostra vita nelle mani del Signore, emulando (non fisicamente, ma tramite le intenzioni del nostro cuore) il passaggio dalla morte alla nuova vita che Gesù non solo ha compiuto su di sé, ma che ha garantito, in un senso eminentemente spirituale, per chi crede in Lui. Come Gesù, morendo in sacrificio, garantì la nostra salvezza, noi scegliendo di morire a noi stessi, alle nostre volontà, saremo rigenerati e qualsiasi altra morte non potrà più decretare la fine. Allora, la nuova vita significherà Verità e Amore.

Sermone del 20/04/24
Past. Angelo Bleve

Se vuoi vedere il messaggio completo vai al seguente link:

https://www.youtube.com/live/HY1-Qjs4f8Q?si=HN9m-VQqvnD4r3X7

Giovanni 21,15-17•L’amore al   delle relazioni.•Gesù incarna sempre la sua   in una manifestazione d’amore. Egli ci chie...
16/04/2025

Giovanni 21,15-17

•L’amore al delle relazioni.•

Gesù incarna sempre la sua in una manifestazione d’amore.

Egli ci chiede di esternare il nostro per lui, anche attraverso lo stare in buoni rapporti con i nostri , prenderci di loro! 🤍

Ti sei mai chiesto cosa sarebbe successo se le 99 non si fossero prese cura l’un l’altra e non fossero rimaste unite? 🫂

E tu, quanto sei interessato al bene dei tuoi ? 🧑‍🧑‍🧒‍🧒

Il Signore ci invita a il popolo di Dio!🛟

Il PASTORE conta le pecore. La centesima la va a cercare, ma per lui è altrettanto importante che le 99 restino 99...Tut...
16/04/2025

Il PASTORE conta le pecore.
La centesima la va a cercare, ma per lui è altrettanto importante che le 99 restino 99...
Tutti noi siamo coinvolti nel lavoro di prenderci cura: siamo i custodi l'uno dell'altro.
Trattare gli altri come se ci appartenessero però è sbagliato quanto trattarli come se non fossero di nessuno, restando quindi indifferenti al loro percorso.
In realtà nostro fratello, nostra sorella sono di Dio!
L'unico modo per vegliare sugli altri, per pascere il gregge del Signore, è AMANDO...Amando il Signore, il proprietario del gregge, Colui che ne ha pagato il prezzo!
È proprio perché Gesù vide in Pietro un amore sincero per Lui che gli affidò il compito di pascere i suoi agnelli, nonostante conoscesse bene i suoi errori.
Così con noi, come fece con Pietro, Gesù non misura quanto siamo più bravi degli altri, ma si accerta se lo amiamo più di tutti gli altri.
Il mercenario conta il DENARO.
Anche lui fa calcoli e tra i suoi c'è la fuga per risparmiare la propria vita davanti al pericolo, lasciando il gregge in pasto all'orso.
Il mercenario spende la propria vita per curare il gregge per avere un guadagno per sé, il pastore invece è pronto a perdere la propria vita per mantenere il numero delle 99 e recuperare la centesima pecora. "Nessuno ha amore più grande di quello di dare la sua vita per i suoi amici" Giovanni 15:13
L'amore che Gesù cerca in noi e che ci rende affidabili ai suoi occhi non evidenzia quanto bene noi vogliamo agli altri, ma quanto siamo interessati al loro bene.
Gesù: "mi ami tu più di questi?"
..."Pasci le mie pecore"
Giovanni 21 : 15-17

Puoi seguire il messaggio completo al link https://youtube.com/live/e-PAaKiXVM4?feature=share

Sermone del 13/04/25
Past. Angelo Bleve

13/04/2025

Culto in diretta - Past. Angelo Bleve

| "Post-it" |Ad inizio Ottocento, il conte Giacomo Leopardi dedicava uno spassionato componimento alla sua amata Silvia,...
10/04/2025

| "Post-it" |

Ad inizio Ottocento, il conte Giacomo Leopardi dedicava uno spassionato componimento alla sua amata Silvia, che iniziava così: “Silvia, rimembri ancora”, seguito poi da riflessioni sul passato da ricordare e sul presente da vivere. Oggi, gran parte della psicologia, se non tutta, è concorde nell’affermare il ruolo e l’influenza della memoria nella costruzione dell’identità presente. Ognuno di noi, infatti, può dire di essere ciò che è non solo per via delle esperienze che ha vissuto, come le ha affrontate e rielaborate, ma soprattutto nella misura e modo in cui le ricorda, le tiene in mente e le narra a se stesso.
Il ruolo della memoria è centrale anche nella narrazione biblica sotto molteplici aspetti. Un primo esempio è il fatto che la trasmissione del sapere, non ancora totalmente tramite la scrittura, avveniva per via orale e oratoria, quindi ricordata a memoria prima ancora che narrata. L’altro aspetto, che è rappresentato grandemente dalla scrittura in Deuteronomio 4:9, riguarda invece il ruolo attivo della memoria nella vita di ognuno di noi, e vale tanto per gli antichi israeliti quanto per la Chiesa contemporanea. Più e più volte troviamo, infatti, nella scrittura rimandi al “ricordare” come componente essenziale e fondamentale del discepolo cristiano. Come Dio ricorda, anche l’uomo deve ricordare. Nonostante possa sembrare un argomento e un’attività scontata, indipendente da noi, è bene che ne facciamo molta attenzione, perché da essa scaturiscono varie conseguenze.
In particolare, in quanto cristiani, fondando la nostra identità integralmente su Dio e sulla sua incarnazione in Cristo Gesù, “dimenticarci” di Lui vorrebbe dire perdere noi stessi. Nella misura in cui, invece, poniamo costantemente la nostra attenzione protendendoci verso di Lui, agiamo intenzionalmente per far sì che la nostra mente “rimembri” di Lui.
Inoltre, la memoria rimanda sempre alla gratitudine. Ovvero, il nostro ringraziamento è scaturito spesso e volentieri solo da ciò che ricordiamo. Quante volte ci capita di ricordare un’azione gentile che un nostro prossimo ha compiuto? Che tipo di riconoscenza proviamo?
Ecco, se quel pensiero è sopito, la volontà di ringraziare rimane immobile. Se invece ci sforziamo di ricordare, muovendoci intenzionalmente e dedicandoci alla memoria, allora avremo sempre molti motivi per ringraziare il nostro Creatore.

Sermone del 06/04/2025
Se vuoi vedere il messaggio completo puoi andare al seguente link:
https://www.youtube.com/watch?v=R4EwGpSdVTA

06/04/2025

Culto in diretta

IL SAGGIO SCEGLIE CON CURA LE PAROLE DA NON DIRE...per quante invece ne avrebbe dette a tutti quelli che lo disprezzavan...
02/04/2025

IL SAGGIO SCEGLIE CON CURA LE PAROLE DA NON DIRE...per quante invece ne avrebbe dette a tutti quelli che lo disprezzavano e lo consideravano uno da niente (Ecclesiaste 9:13-18).
Ma lui no☝🏻, aspetta il momento giusto per...ottenere giustizia per sé? No, non lo fa: il saggio è saggio fino in fondo. Egli aspetta il momento giusto per dire qualcosa di importante per tutti, per dare una strategia che porti in salvo l'intero suo villaggio, che poi alla fine neanche si ricorderà più di lui.
Perché fuori da quel villaggio c'è un re nemico che ha schierato tutto il suo esercito per vincerlo: lui sì che lo sa quanto è difficile battersi contro un piccolo numero di uomini disarmati se tra loro ce n'è uno saggio, della saggezza che viene dall'alto. Così la Chiesa, piccola gregge del buon pastore, può vincere solo grazie alla sapienza dello Spirito Santo.
La vittoria ottenuta dalla gente di quel villaggio non sarà per la forza o per le armi: dipenderà proprio dal saggio che è in mezzo a loro.
La saggezza vale più della forza. Persino la forza ha bisogno di saggezza.
Alcuni stanno perdendo delle battaglie usando forza, potenza, alzando i toni e mostrandosi aggressivi quando invece serve SAGGEZZA. Chiediamola a Dio che la dona in abbondanza (Giacomo 1:5). La sapienza dello Spirito Santo vale più degli strumenti di guerra, ma fa molto meno rumore...fermiamo tutto e mettiamoci in ascolto: l'attitudine giusta per connetterci con la sapienza divina.

Puoi seguire il messaggio completo al link https://youtube.com/live/kCdXZRgKzWs?feature=share

Sermone del 30/03/25
Past. Angelo Bleve

“La saggezza vale piú degli strumenti di guerra; ma un solo peccatore distrugge un gran bene.”‭‭Ecclesiaste‬ ‭9‬:‭18‬ FO...
31/03/2025

“La saggezza vale piú degli strumenti di guerra; ma un solo peccatore distrugge un gran bene.”
‭‭Ecclesiaste‬ ‭9‬:‭18‬

FORZA O SAGGEZZA? 💪🏽🧠

Un uomo può, con la sua saggezza, ottenere quello che non avrebbe mai potuto fare con la sua forza! 🏆🥇

Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi, o si ergerà davanti a noi? Salomone osserva il potere della saggezza, anche se opera in condizioni svantaggiose. Che forza hanno le parole giuste!🙌🏽

Molte delle cose buone, sono rovinate da un peccatore, poichè chi distrugge la propria anima distrugge un gran bene.

Un peccatore può coinvolgere molti nelle sue vie distruttive.⛓️‍💥

Osserva chi sono gli amici ed i nemici, se fanno del bene alla tua vita o ti distruggono!
📈❗️🔥

Past. Angelo Bleve - 30/04/2025

30/03/2025

Culto in diretta

| Un vaso e una borsa |La figura del “traditore” è una presenza costante all’interno della letteratura e della cinematog...
27/03/2025

| Un vaso e una borsa |

La figura del “traditore” è una presenza costante all’interno della letteratura e della cinematografia. Il tradimento, infatti, è quel momento in cui si invertono la logiche della storia, in cui viene rivelato qualcosa accaduto nella penombra e causa, necessariamente, stupore, sorpresa, incredulità, disorientamento.
Per un cristiano, non appena viene nominato l’appellativo di “traditore”, il primo pensiero va alla figura di Giuda Iscariota, uno dei dodici apostoli scelti per vivere a stretto contatto con Gesù. Tesoriere del gruppo, era colui che si occupava della gestione dei beni del gruppo e, quasi ironicamente, è proprio il suo ruolo di amministratore dei possedimenti monetari che ci rivela, in alcuni passaggi biblici, le sue intenzioni di fondo e fornisce degli indizi per comprendere appieno il suo gesto più eclatante: il tradimento verso Gesù.
Nel Vangelo di Giovanni 12:3-6 troviamo quanto scritto: “Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell'unguento. Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che doveva poi tradirlo, disse: «Perché quest'olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?». Questo egli disse non perché gl'importasse dei poveri, ma perché era ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro”.
Ora bisognerebbe chiedersi: in accordo con altre parole disseminate nel Vangelo, aveva forse ragione Giuda a voler utilizzare quei soldi per aiutare i poveri? Probabilmente sì. Il problema, però, era la reale intenzione dietro alle parole dell’apostolo: la volontà di derubare e, quindi, non destinare quei soldi ai poveri, bensì a se stesso. Questo, insieme ad altri passi, ci avvicinano verso la comprensione di tutto il percorso che ha condotto Giuda a “dive**re il traditore”. Cosa che, come sappiamo, accadrà e che lo porterà alla propria rovina.
Gli insegnamenti che la storia della vita di Giuda ci offre sono molti (e nella predicazione sono man mano analizzati nel procedere della spiegazione) ma uno, forse spesso taciuto, è di fondamentale importanza: Giuda non fu “obbligato” ad essere traditore. Anzi, Gesù più e più volte provò, direttamente e indirettamente, a fare maturare nel suo cuore convinzioni diverse che, come il breve episodio citato, riordinassero le sue convinzioni, i suoi sentimenti, le sue intenzioni.
Giuda era di fronte ad un bivio: tradire se stesso, cambiando la propria prospettiva e abbracciando, forse per la prima volta, il reale amore di Cristo, o tradire Gesù. Fece la sua scelta.

Past. Angelo Bleve
Sermone del 23/03/2025

Se vuoi seguire il messaggio completo puoi cliccare il link qui sotto

https://www.youtube.com/live/WpCHapE2o3c?si=4Lh3FRZVStqv_78A

Ti aspettiamo domani per un evento speciale. Sarà con noi l’artista  Non mancare💪🏽🤍📆23 Marzo⏰ore 09:30 ⏰ore 11:00
22/03/2025

Ti aspettiamo domani per un evento speciale.

Sarà con noi l’artista

Non mancare💪🏽🤍

📆23 Marzo
⏰ore 09:30
⏰ore 11:00

Padre: colui che ti farà sempre sentire al sicuro e protetto. 🛡️Auguri a tutti i PAPÀ, che rispecchiano l’amore di Dio p...
19/03/2025

Padre: colui che ti farà sempre sentire al sicuro e protetto. 🛡️

Auguri a tutti i PAPÀ, che rispecchiano l’amore di Dio per i propri figli! 🧑‍🧒🤍

COSA È PIÙ BUIA DELLA NOTTE? Forse la cella di una prigione che ti lascia nell'oscurità 24 ore al giorno, un tunnel di c...
19/03/2025

COSA È PIÙ BUIA DELLA NOTTE?
Forse la cella di una prigione che ti lascia nell'oscurità 24 ore al giorno, un tunnel di cui non intravedi la fine.
Proprio da questa perenne oscurità il predicatore Richard Wumbrandt, rinchiuso a motivo della sua fede in Dio in una prigione in Romania, visse, cibò se stesso e anche gli altri carcerati di una profonda speranza, quella fondata in Cristo Gesù.
Lui fece da sentinella nel buio di quel luogo, comunicò la sua speranza usando persino l'alfabeto Morse picchiettando sui muri della sua prigione pur di raggiungere chi di speranza non ne aveva più, annunciò un messaggio di consolazione e fu capace di descrivere ciò che vedeva con gli occhi della fede alla luce della parola di Dio.
Aveva la coscienza e lo spirito di una vera sentinella, fu coraggioso e visse nella fede e non nella paura nonostante le torture subite.
Rimase vigile, la notte scriveva sermoni, visse la sua pena non in una passiva attesa della scarcerazione, ma in un'attiva attesa del ritorno di Cristo.
Ecco che nella miseria e nella fame poteva offrire persino la sua decima donando ogni dieci giorni la sua unica fetta di pane quotidiana a chi era più deperito di lui.
E anche dopo 14 anni di carcere, tornò a predicare la speranza senza paura!
Beato chi Dio troverà occupato al suo servizio! (Matteo 24:46)
Vogliamo essere sentinelle per chi ci circonda, capaci di descrivere ciò che accade usando gli occhi della fede, lo Spirito Santo che ci guida nella verità e ascoltando il consiglio di Dio, pronti anche nella notte buia ad annunciare un messaggio di ravvedimento, di perdono e di consolazione🙏🏻
Vogliamo vivere gli eventi e la nostra quotidianità nella prospettiva del ritorno del nostro amato Cristo Gesù!

Puoi seguire il messaggio completo al link https://youtube.com/live/lY6ciCTyld4?feature=share

Sermone del 16/03/25
Past. Valerio Micco

Forse oggi tu sei confuso e non fai altro che chiedere alla sentinella che è in te: “Sentinella, a che punto è la notte?...
17/03/2025

Forse oggi tu sei confuso e non fai altro che chiedere alla sentinella che è in te: “Sentinella, a che punto è la notte?”. 🌃⭐️✨

Ogni cosa che fai nella tua giornata, la puoi vivere in vista della speranza del ritorno di Gesù. 🙏🏽

• Ravvedimento, evangelizzazione, speranza e discernimento, le principali chiavi per vedere una nuova alba nella propria vita🌅🕯️

🔑“Voi tutti infatti siete figli della luce e figli del giorno; noi non siamo della notte, né delle tenebre.” 🧑‍🧑‍🧒

16/03/2025

culto in diretta

| INTELLIGENZA COLLETTIVA |E’ abitudine, per chi frequenta la nostra chiesa, in virtù della regione in cui siamo, prende...
12/03/2025

| INTELLIGENZA COLLETTIVA |

E’ abitudine, per chi frequenta la nostra chiesa, in virtù della regione in cui siamo, prendere la macchina e dover attraversare tratti in salita, in discesa, con visuali mozzafiato tra il mare, la collina e la montagna. E’ quindi molto comune, in questi grandi appezzamenti di terra, imbattersi in greggi di pecore in pascolo, sorvegliate e guidate da cani e con il pastore spesso nei paraggi.
La terminologia biblica offre risalto alla parola “gregge” e ne fa dei suoi significati teologici un quadro ampissimo. Nonostante la semantica di oggi associ alla parola “gregge” o “capra” significati di ignoranza, superficialità, conformismo, in realtà l’uso biblico di tale termine rivela l’opposto. Innanzitutto, implica essere costantemente in relazione. Far parte di una comunità, di un gruppo, nelle sue varie forme, di cui certamente la chiesa locale ne è una, significa immergersi in una molteplicità di relazioni e agire in comunione verso un bene comune. Inoltre, il gregge, di contro al detto comune, non è composto da “pecoroni”. Anzi, l’esempio che ogni membro dovrebbe emulare è quello dei Bereani che, accolti Paolo e Sila e ascoltata la loro predicazione, «esaminavano ogni giorno le Scritture» per vedere se ciò che i due discepoli predicavano corrispondeva alla Parola di Dio rivelata (Atti 17:10-12). Un cristiano che voglia definirsi tale non accetta in modo passivo ogni messaggio che all’interno del gregge passa ma usa discernimento biblico e giudizio per valutare e “tenere il buono” (Cfr. 1 Tessalonicesi 5:21).
In ultimo, queste nuove idee sul gregge ci forniscono dei suggerimenti rispetto all’intendere nel modo giusto il ruolo del pastore. Mai entità separata dal gregge, ne fa sempre parte. Ricopre però un ruolo diverso: non in termini di forza, potere, esclusività, ma di cura, responsabilità e servizio.
A modello di Gesù, il grande Pastore che, «pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce» (Filippesi 2:6-8).

Past. Angelo Bleve
Sermone del 09/03/2025

Se vuoi seguire il messaggio completo lo puoi fare al seguente link:
https://www.youtube.com/live/Do9ZI73qbZI?si=Yh5TtPO2XyCfuQvy

Salmi 100:3“Riconoscete che l’Eterno è DIO; è lui che ci ha fatti e non noi da noi stessi; noi siamo il suo popolo e il ...
10/03/2025

Salmi 100:3
“Riconoscete che l’Eterno è DIO; è lui che ci ha fatti e non noi da noi stessi; noi siamo il suo popolo e il gregge del suo pascolo.” 🐑

Ristorare significa “riparare, rinnovare, o ripristinare ad una condizione precedente.”

Quando la relazione con Dio è ristabilita, le relazioni con gli altri sono ricucite. Siamo figli di Dio e sorelle e fratelli in una famiglia. 🧑‍🧑‍🧒‍🧒❣️

Se la relazione primaria con Dio è attiva, tutte le altre relazioni sono pulsanti. ⚖️📶📈

GREGGE: insieme di pecore. biblicamente prende il significato di massa di persone affidate alla cura spirituale dell’autorità divina, con la necessità di vivere nell’insieme per essere Chiesa, Popolo.. per fare del bene l’uno all’altro, senza pensare al proprio interesse❗️

E tu, che tipo di esempio sei per le persone che ti sono attorno? ☺️💪🏽

09/03/2025

Intelligenza collettiva - Past. Angelo Bleve

Indirizzo

Porto D'Ascoli

Orario di apertura

Venerdì 20:00 - 21:00
Sabato 18:30 - 21:00
Domenica 10:30 - 12:30

Telefono

+390735753891

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