08/02/2024
Il 1980 è l’anno in cui l’ondata della musica punk travolge definitivamente anche l’Italia, e il concerto dei Clash, organizzato dal Comune di Bologna, è ricordato come uno dei più memorabili, un evento di cui ancora oggi si tramanda la memoria. In migliaia accorsero da ogni regione per godersi la musica di Joe Strummer, Mick Jones e Paul Simonon, e scoprire l’atmosfera che si respirava nella città “più rossa d’occidente”, diventata in quegli anni la capitale del punk italiano e il cuore della produzione artistica italiana. I Clash avevano da poco pubblicato London Calling, il disco manifesto della Londra ribelle e dei quartieri che esplodevano e bruciavano durante gli scontri con polizia. Uno scenario non molto diverso da quello che aveva sconvolto il capoluogo emiliano solo tre anni prima, nel ’77, con gli autoblindo all’università e la tragica morte dello studente Francesco Lo Russo. Il PCI cercava nuove idee per recuperare il rapporto con i giovani, ormai troppo lontani dalla politica, e scelse di portare in piazza, la prima band del “Punk ‘77” ad essersi schierata in maniera palese con le politiche di sinistra. Quello dei Clash è stato un evento che ha cambiato tante cose, in un’Italia che stava mutando vorticosamente, in un caos socio politico inimmaginabile tra terrorismo, stragi, la fine del Movimento studentesco, il PCI al massimo splendore elettorale, un cambiamento radicale del mondo giovanile, in quella Bologna, capitale della musica italiana, laboratorio unico di un potenziale “mondo nuovo”, abbattuto due mesi dopo dalle bombe fasciste in stazione.
I Clash in piazza Maggiore. Bologna 1980 è un radio documentario di Marco Silvestri
in onda su Rai Radio3 alle 19.50 e sempre in podcast su RaiPlay Sound