Edizioni Pedrini
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Edizioni Pedrini è un'azienda moderna, che si è adeguata ai tempi attraversando la produzione dalla linotypes sino all'utilizzo della rete.
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Via Roveschialles, 4
Pont-Saint-Martin
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Edizioni Pedrini
Il rapporto con la stampa della famiglia Pedrini attraversa due generazioni, è infatti nel 1951 che a Torino, Ennio Pedrini apre l’Azienda in via Goffredo Casalis a Torino, che si occupa fin dall’inizio della redazione e stampa di giornali locali e della pubblicazione di libri. Da quel lontano 1951 ad oggi sono trascorsi 70 anni, e dalla traversa di corso Francia, l’Azienda si è poi ampliata spostandosi in corso Novara, mentre in Valle d’Aosta gli uffici erano ubicati in via Xavier ad Aosta. a Quart e a Pont-Saint-Martin. Ricordiamo le prestigiose Testate che hanno attraversato questi 70 anni, passando dalla linotype a riga e colonna con impaginazione a blocchi a mano, fino ad arrivare ad oggi con l’utilizzo delle nuove tecnologie: Il Corriere di Torino e Provincia di cui ricordiamo il critico d’arte Vittorio Bottino, La Gazzetta del Canavese, l’Arco, il Rocciamelone, il giornale sportivo bisettimanale “Il Piemonte Sportivo” con il direttore Aristide Tutino (poi ceduto ad un importante gruppo piemontese) ed il Monitore Valdostano con caporedattore il prof. Giovanetto. Tra i libri che hanno un immediato successo non possiamo esimerci dall’indicare il “Sette Secoli di Storia Valdostana” (1961 prima edizione) di Carlo Passerin d’Entreves, che toccherà le sette ristampe, la cui prime edizione sono diventate merce rara e introvabile per i collezionisti; “I seicento anni del Castello di Verres” di Ottavio Giovanetto e “Vento di Lassù” del prof. Remo Appia che abbraccia il Canavese con i suoi commuoventi racconti di storia vissuta in alta montagna. Nell’attività, di edizione di periodici settimanali e bisettimanali, curata negli uffici di Aosta, Torino e Pont-Saint-Martin, subentra negli anni ’80 Ennio Junior Pedrini, giornalista che ha collaborato con il quotidiano La Stampa e Rai 3, che ne assume la direzione. A tale riguardo segnaliamo, l’edizione del Monitore Valdostano del cinquantenario con la pregevole copertina su carta patinata creata da Franco Balan, e l’edizione del Monitore transfrontaliera in lingua francese, con l’apertura di una redazione a Chamonix. Raccontare in breve l’attività nell’editoria della famiglia Pedrini non è impresa facile, nel corso del tempo sono centinaia gli eventi letterari e culturali, organizzati sul territorio piemontese e valdostano, con particolare riferimento al Piemonte ed alla Valle d’Aosta.
Negli ultimi 10 anni, la Edizioni Pedrini, si è specializzata nella produzione di riviste con le Testate di proprietà: “Corriere di Torino e Provincia, l’Arco, il Rocciamelone” (tutte Testate regolarmente registrate al Tribunale di Torino dai primi anni ’50) promuovendo i grandi eventi del Canavese e della Valle d’Aosta. La scelta di Pedrini è stata quella di realizzare delle riviste free press, distribuite gratuitamente sul territorio, tra le quali la pubblicazione di edizioni speciali, relativamente ai Carnevali Storici di Ivrea, Pont-Saint-Martin, Verrès, la Sagra del Cavolo-Verza di Montalto Dora, la Festa e Fiera di San Savino, la Festa di Primavera Ivrea, la Sant’Orso della Valle, e altri argomenti legati alla cultura, che spaziano dalla tradizione alla storia, sino all’enogastronomia . Contestualmente è continuata, e si è ampliata la proposta di libri. L’indirizzo della Edizioni Pedrini nel solco della sua attività è rimasto tale, cioè quello di attivare e creare un gruppo di Autori, che a seconda delle proprie competenze, si impegnano nella stesura dei testi delle varie collane, condivisi tra editore e autore. Sono tre le collane editoriali attualmente disponibili dei vari libri proposti: la prima “Images”, si pone ad ampio raggio nei confronti dei lettore con un ventaglio di titoli dedicati alla storia, al folclore, ed in senso lato alla cultura. Nella collana “Images” figurano alcuni tra i più autorevoli scrittori del Piemonte, del Canavese e della Valle d’Aosta. Solo per citarne alcuni, suggeriamo la lettura dei più recenti: “Tracce di Sacro” (2021) di Massimo Centini noto autore torinese; di “Storia dell’Arte in Valle d’Aosta” (2019) dalla preistoria al 1200 e il secondo volume dal 1201 al 1600 (2020) di Patrik Perret; di “M’ama non m’ama” (2020) di Evi Giuliana Giulino alla seconda ristampa; di “Verres immagini nel tempo” (2019) della giornalista Ezia Bovo; di “C’era una volta il Canavese” (2018) con in appendice le 50 parolacce più usate in lingua piemontese di Luciana Banchelli; di “Ivrea ricordi fotografici della Città” (2018); di “Vallaise-Vallesa”(2021) della ricercatrice Laura Decanale; di “Images d’aujoud’hui” (2020) che riguarda i Comuni della Bassa Valle d’Aosta; delle “Fiabe dei Fratelli Grimm (2020), libro per i bimbi magistralmente illustrato con la libera tecnica della pittrice Vanda Sarteur. Molto interessante, la recente stampa (2020) di guide turistiche tascabili a colori, a favore dei turisti che intendono visitare i Castelli della Valle, tra questi consigliamo la lettura (tradotta anche in lingua inglese) del Castello di Issogne, del Borgo medievale e Forte di Bard, del Castel Savoia di Gressoney St. Jean e della Collegiata e Castello di Verres.
La seconda collana, “Anthropos”, è dedicata all’uomo o meglio all’essere umano. Il libro di maggior successo giunto in pochi mesi alla sua seconda ristampa è “Conciaossa Rabeilleur Rebouteux” (2020) di Fiorenza Cout e ne esamina il “dono” sotto l’aspetto antropologico e storico, mentre sono freschi di stampa: “Rimedi naturali” (2020) 80 facili ricette con un approfondimento di Elisa Gedda, e “Santuari del Solstizio d’Inverno – Archeoastronomia Tracce dal passato” (2021) di Guido Cossard coautore insieme al premio Nobel Margherita Hack, di “Il lungo racconto dell’origine”, e collaboratore della nota trasmissione televisiva “Voyager”.
La terza collana “Una volta anticamente” si occupa dello Storico Carnevale di Ivrea, raccoglie al momento cinque volumi: “Una volta anticamente (2017), I piatti del popolo (2018), Cavalli e Arance (2019), Bandiere e Alfieri (2020) Abbà e Badie (2021)”, curata dall’autrice eporediese Marianna Giglio Tos, anche eccellente fotografa. Due le versioni dei volumi, una delle quali impreziosita dal lavoro di un artista che ne disegna e colora a mano la contro copertina, firmandola e numerandola, creando un piccolo quanto unico capolavoro. Nel corso degli ultimi cinque anni si sono susseguiti gli artisti: Galliano Gallo, Tiziana Cascio, Clara Bianco, Alessandra Ferri e nel 2021 Ezio Bordet.