Salviamo il Bosco Pantano di Policoro

Salviamo il Bosco Pantano di Policoro Unicità di un ambiente dimenticato

𝐄𝐜𝐜𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐬𝐭𝐚 𝐬𝐜𝐨𝐦𝐩𝐚𝐫𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐢𝐥 𝐁𝐨𝐬𝐜𝐨 𝐏𝐚𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨Sulla destra dell’ultimo tratto del canale scolmatore, poco prima della galler...
14/01/2025

𝐄𝐜𝐜𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐬𝐭𝐚 𝐬𝐜𝐨𝐦𝐩𝐚𝐫𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐢𝐥 𝐁𝐨𝐬𝐜𝐨 𝐏𝐚𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨

Sulla destra dell’ultimo tratto del canale scolmatore, poco prima della galleria di canne e cannucce di palude, fino a soli dieci anni fa si sviluppava un’area conosciuta come “area...

Sulla destra dell’ultimo tratto del canale scolmatore, poco prima della galleria di canne e cannucce di palude, fino a soli dieci anni fa si sviluppava un’area conosciuta come “area degli iris“. A dare il nome era, appunto, l’iris di palude (Iris pseudacorus), una pianta che cresce nelle z...

𝐈𝐧𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐢 𝐢𝐧𝐚𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚𝐭𝐢A volte anche delle semplici passeggiate nel Bosco si possono trasformare in giornate ricche di emoz...
03/01/2025

𝐈𝐧𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐢 𝐢𝐧𝐚𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚𝐭𝐢

A volte anche delle semplici passeggiate nel Bosco si possono trasformare in giornate ricche di emozioni e di ricordi da portare a casa. Così è stato verso la fine di ottobre quando una forte...

A volte anche delle semplici passeggiate nel Bosco si possono trasformare in giornate ricche di emozioni e di ricordi da portare a casa. Così è stato verso la fine di ottobre quando una forte mareggiata ha interessato per giorni la costa della Riserva. Il cielo era grigio e il vento impetuoso, pro...

𝐑𝐞𝐭𝐞 𝐢𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐁𝐨𝐬𝐜𝐨 𝐏𝐚𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 - 𝟒° 𝐢𝐧𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨: 𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐨 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐝𝐞 𝐢𝐥 𝐁𝐨𝐬𝐜𝐨?Martedì 24 settembre, nella sala consiliare...
06/10/2024

𝐑𝐞𝐭𝐞 𝐢𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐁𝐨𝐬𝐜𝐨 𝐏𝐚𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 - 𝟒° 𝐢𝐧𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨: 𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐨 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐝𝐞 𝐢𝐥 𝐁𝐨𝐬𝐜𝐨?

Martedì 24 settembre, nella sala consiliare del Comune di Policoro, si è tenuto il quarto tavolo tecnico sul Bosco Pantano...

Martedì 24 settembre, nella sala consiliare del Comune di Policoro, si è tenuto il quarto tavolo tecnico sul Bosco Pantano. Il consigliere comunale e provinciale Carlo Stigliano, insieme al Sindaco, ha guidato l’incontro. Erano presenti Lipu, Cova Contro, Legambiente, WWF e Consorzio di bonifica...

𝐀𝐜𝐪𝐮𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐦𝐢𝐧𝐚𝐭𝐞 𝐧𝐞𝐥 𝐒𝐢𝐧𝐧𝐢 𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐉𝐨𝐧𝐢𝐨È di ieri sera la notizia della conclusione delle indagini, condotte dalla Dire...
27/09/2024

𝐀𝐜𝐪𝐮𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐦𝐢𝐧𝐚𝐭𝐞 𝐧𝐞𝐥 𝐒𝐢𝐧𝐧𝐢 𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐉𝐨𝐧𝐢𝐨

È di ieri sera la notizia della conclusione delle indagini, condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza e dal NOE dei Carabinieri di Potenza, che vedono coinvolte, come si...

E’ di ieri sera la notizia della conclusione delle indagini, condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza e dal Noe dei Carabinieri di Potenza, che vedono coinvolte, come si apprende dai giornali, sedici persone fra dirigenti e funzionari della Provincia di Matera, del Comune di Roto...

𝐑𝐢𝐩𝐮𝐥𝐢𝐀𝐦𝐨 𝐢𝐥 𝐁𝐨𝐬𝐜𝐨 𝐏𝐚𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨Nell'ultimo tavolo tecnico le associazioni avevano evidenziato la presenza diffusa di rifiuti ...
27/07/2024

𝐑𝐢𝐩𝐮𝐥𝐢𝐀𝐦𝐨 𝐢𝐥 𝐁𝐨𝐬𝐜𝐨 𝐏𝐚𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨

Nell'ultimo tavolo tecnico le associazioni avevano evidenziato la presenza diffusa di rifiuti e discariche abusive all'interno dell'area protetta, chiedendone al Comune la bonifica. Dopo il sopralluogo nel Bosco...

Nell’ultimo tavolo tecnico le associazioni avevano evidenziato la presenza diffusa di rifiuti e discariche abusive all’interno dell’area protetta, chiedendone al Comune la bonifica. Dopo il sopralluogo nel Bosco ed un comunicato stampa, nel quale si invitava tutta la cittadinanza a partecipare...

𝐑𝐞𝐭𝐞 𝐢𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐁𝐨𝐬𝐜𝐨 𝐏𝐚𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 - 𝟑° 𝐢𝐧𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨Mantenendo fede all'impegno assunto tempo fa, il Comune ha convocato lo sc...
22/07/2024

𝐑𝐞𝐭𝐞 𝐢𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐁𝐨𝐬𝐜𝐨 𝐏𝐚𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 - 𝟑° 𝐢𝐧𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨

Mantenendo fede all'impegno assunto tempo fa, il Comune ha convocato lo scorso 5 luglio il terzo incontro per la tutela e la salvaguardia del Bosco Pantano di Policoro...

Mantenendo fede all’impegno assunto tempo fa, il Comune ha convocato lo scorso 5 luglio il terzo incontro per la tutela e la salvaguardia del Bosco Pantano di Policoro. Erano presenti le associazioni ambientaliste Lipu, Cova Contro, WWF e Legambiente (con i due circoli di Policoro e Montalbano), l...

𝑹𝒊𝒑𝒖𝒍𝒊𝑨𝒎𝒐 𝒊𝒍 𝑩𝒐𝒔𝒄𝒐 𝑷𝒂𝒏𝒕𝒂𝒏𝒐Giovedì 25 luglio, ore 08:00, Piazza Siris (antistante l'oasi WWF)
21/07/2024

𝑹𝒊𝒑𝒖𝒍𝒊𝑨𝒎𝒐 𝒊𝒍 𝑩𝒐𝒔𝒄𝒐 𝑷𝒂𝒏𝒕𝒂𝒏𝒐
Giovedì 25 luglio, ore 08:00, Piazza Siris (antistante l'oasi WWF)

17/07/2024
𝐓𝐫𝐚𝐧𝐬𝐢𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐦𝐞𝐳𝐳𝐢 𝐚 𝐦𝐨𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐞 𝐬𝐩𝐢𝐚𝐠𝐠𝐞Si continua ad assistere al passaggio di mezzi a motore sulle spiagge della Rise...
15/04/2024

𝐓𝐫𝐚𝐧𝐬𝐢𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐦𝐞𝐳𝐳𝐢 𝐚 𝐦𝐨𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐞 𝐬𝐩𝐢𝐚𝐠𝐠𝐞

Si continua ad assistere al passaggio di mezzi a motore sulle spiagge della Riserva Bosco Pantano. Questa illegalità oltre a causare enormi danni alle dune e alla vegetazione dunale, soprattutto in questo periodo, può seriamente compromettere la riproduzione di una specie particolarmente protetta e in forte declino quale quella del fratino.
Poco tempo fa il Comune di Policoro, firmando un protocollo di intesa con Legambiente, si è impegnato nel far rispettare il divieto di sosta e transito sulle spiagge per i mezzi a motore.
L'ecosistema dunale è un ambiente unico e fragile già soggetto ad altre criticità. Quando si assiste ad illegalità come queste l'invito è sempre quello di segnalarle al 1515.

𝐈𝐥 𝐁𝐨𝐬𝐜𝐨 𝐏𝐚𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐏𝐨𝐥𝐢𝐜𝐨𝐫𝐨 𝐢𝐧 𝐁𝐚𝐬𝐢𝐥𝐢𝐜𝐚𝐭𝐚Nello scorso mese di ottobre lo scrittore e divulgatore Daniele Zovi ha visita...
21/03/2024

𝐈𝐥 𝐁𝐨𝐬𝐜𝐨 𝐏𝐚𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐏𝐨𝐥𝐢𝐜𝐨𝐫𝐨 𝐢𝐧 𝐁𝐚𝐬𝐢𝐥𝐢𝐜𝐚𝐭𝐚

Nello scorso mese di ottobre lo scrittore e divulgatore Daniele Zovi ha visitato il nostro Bosco. Parlare con lui, passeggiando sotto gli alberi, è stata un'esperienza unica ed emozionante. Dopo la visita ha scritto, per la rivista del CAI, il bellissimo articolo che potete leggere qui di seguito. Grazie, Daniele!

Nello scorso mese di Ottobre lo scrittore e divulgatore Daniele Zovi ha visitato il nostro Bosco. Parlare con lui, passeggiando sotto gli alberi, è stata un’esperienza unica ed emozionante. Dopo la visita ha scritto, per la rivista del CAI, il bellissimo articolo che potete leggere qui di seguito...

Sono passate decine di anni ma 𝒏𝒖𝒍𝒍𝒂 𝒆̀ 𝒄𝒂𝒎𝒃𝒊𝒂𝒕𝒐.
19/03/2024

Sono passate decine di anni ma 𝒏𝒖𝒍𝒍𝒂 𝒆̀ 𝒄𝒂𝒎𝒃𝒊𝒂𝒕𝒐.

Giornalista: Filippo Mele.Una cosa di famiglia?Anche in questo caso la qualità delle immagini ...

𝐑𝐞𝐭𝐞 𝐢𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐁𝐨𝐬𝐜𝐨 𝐏𝐚𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 - 𝟐° 𝐢𝐧𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨Venerdì 8 marzo nella sala consiliare del Comune di Policoro si è tenuto i...
14/03/2024

𝐑𝐞𝐭𝐞 𝐢𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐁𝐨𝐬𝐜𝐨 𝐏𝐚𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 - 𝟐° 𝐢𝐧𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨

Venerdì 8 marzo nella sala consiliare del Comune di Policoro si è tenuto il secondo tavolo tecnico sulla Riserva Naturale Regionale Bosco Pantano di Policoro. Erano presenti ...

Venerdì 8 marzo nella sala consiliare del Comune di Policoro si è tenuto il secondo tavolo tecnico sulla Riserva Naturale Regionale Bosco Pantano di Policoro. Erano presenti le associazioni che si interessano dell’area (Cova Contro, Legambiente Montalbano e WWF Policoro), la Regione Basilicata, ...

𝐃𝐢𝐬𝐜𝐚𝐫𝐢𝐜𝐚 𝐚𝐛𝐮𝐬𝐢𝐯𝐚Un' altra criticità del Bosco è l'abbandono di rifiuti. In questo caso si tratta di un punto di discari...
03/03/2024

𝐃𝐢𝐬𝐜𝐚𝐫𝐢𝐜𝐚 𝐚𝐛𝐮𝐬𝐢𝐯𝐚

Un' altra criticità del Bosco è l'abbandono di rifiuti.
In questo caso si tratta di un punto di discarica abusivo, immediatamente all'interno della Riserva, dove sono stati abbandonati rifiuti di ogni tipo, poi parzialmente bruciati. L' accensione di fuochi per la combustione di rifiuti rappresenta un elevato fattore di rischio per il Bosco, oltre che una fonte di inquinamento ambientale.
La discarica è stata segnalata agli enti e alle autorità competenti.
Quando si notano criticità di questo tipo, l'invito è sempre quello di segnalarle.

Mentre il Bosco sta scomparendo e si spendono centinaia di migliaia di euro per la piantumazione di specie vegetali, c'è...
01/03/2024

Mentre il Bosco sta scomparendo e si spendono centinaia di migliaia di euro per la piantumazione di specie vegetali, c'è chi si sente libero di trasformare un'area protetta in un pascolo abusivo. Da diversi giorni all'interno della Riserva sono state posizionate recinzioni elettrificate, anche collegate alla corrente, per permettere il pascolo incontrollato all'interno del Bosco.
Ennesimo sintomo evidente di una sorveglianza assente.
Il tutto è stato denunciato alle forze dell'ordine.

Ognuno di noi può agire a tutela della fauna e del Bosco. Soprattutto il più piccolo limicolo nidificante in Italia ha b...
05/02/2024

Ognuno di noi può agire a tutela della fauna e del Bosco. Soprattutto il più piccolo limicolo nidificante in Italia ha bisogno di protezione.

Una specie da tutelare: il fratinodi Antonio De Donatoon Pubblicato il Febbraio 4, 2024Febbraio 5, 2024 Lungo la costa del Bosco Pantano vive il più piccolo limicolo nidificante in Italia, il fratino. Il suo nome scientifico è Charadrius alexandrinus e, insieme al corriere, al piviere e alla pavon...

I cani vaganti rappresentano una potenziale fonte di pericolo per la fauna selvatica. La comprensione del problema da pa...
18/01/2024

I cani vaganti rappresentano una potenziale fonte di pericolo per la fauna selvatica. La comprensione del problema da parte dei proprietari ed una corretta gestione nelle aree protette, utilizzo del guinzaglio in primis, garantisce la tutela della fauna selvatica e il rispetto delle normative vigenti.

𝗜𝗺𝗽𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗮𝗻𝗶 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗶 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗮𝘂𝗻𝗮: 𝘂𝗻 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗼 𝘀𝘁𝘂𝗱𝗶𝗼 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗲 𝗳𝗮 𝗹𝘂𝗰𝗲 𝘀𝘂𝗹 𝗳𝗲𝗻𝗼𝗺𝗲𝗻𝗼

Un Parco Nazionale non è altro che un luogo dove uomini e donne rinnovano, ogni giorno, la sfida della coesistenza con la natura. La scienza, attraverso i dati, ci pone delle evidenze sulle quali costruire regole per la conservazione di specie e habitat. Uno dei temi centrali, da molti spesso sottovalutato, per la gestione dei Parchi Nazionali e delle aree protette è quello dell’interazione fra cani liberi e fauna. I dati emersi in uno studio, recentemente pubblicato sulla Rivista Scientifica Biodiversity and Conservation edita da Springer, (https://link.springer.com/article/10.1007/s10531-023-02707-7?fbclid=IwAR1aDFAmYFGcTHeIGMZJ67ZOWSvKgNZugp02_EttzX3lkNrVhmsCl-YjHNg) dovrebbero essere letti come un invito al senso di responsabilità di tutti e tutte noi.

È ormai assodato che i cani hanno un impatto estremamente positivo sulle nostre vite da umani, sia da un punto di vista emotivo, sia fisico, questo purtroppo però non è valido nei confronti della fauna. In ecologia, sempre più studi hanno dimostrato la pericolosità dei cani “mal gestiti” per la fauna: predazione, competizione, trasmissione di patogeni, disturbo ed ibridazione con i lupi, sono solo alcuni dei fattori di rischio per la conservazione di molte specie di animali selvatici.
Se consideriamo che il numero di cani domestici è ormai in costante crescita e che, per negligenza degli esseri umani, ve ne sono sempre di più vaganti sul territorio e/o abbandonati, e a questo aggiungiamo il fatto che il 50% della popolazione italiana non ritiene i cani liberi come fonte potenziale di problemi (Genovesi 2000), diventa chiaro che il fenomeno trattato nello studio, qui riportato, è ancora più allarmante. Infatti, come si può risolvere un problema quando questo non è considerato tale da una grande fetta di popolazione italiana?

Lo studio, realizzato da un gruppo di ricercatori e ricercatrici italiane, ha tentato di fare luce sul potenziale impatto dei cani vaganti (abbandonati e non) sulla fauna, analizzando i dati ottenuti dalla raccolta di campioni fecali e da sondaggi di Citizen Science. I risultati dei sondaggi online restituiscono un quadro chiaro: nel periodo che va dal 2002 al 2022, sono state registrate dai cittadini e le cittadine che hanno partecipato al sondaggio 589 aggressioni di cani ai danni di 95 specie selvatiche diverse, in 162 differenti località di tutta Italia. Il 95.75% delle aggressioni è terminata con la morte dell’animale aggredito; 450 attacchi sono stati causati da cani vaganti e 133 da cani padronali non tenuti al guinzaglio o non confinati in giardini, più 6 casi di aggressione da cani tenuti al guinzaglio. Le specie uccise sono le più disparate: il capriolo in primis, seguito dal riccio, dalla nutria, dalla lepre e dal merlo. Molti dei vertebrati attaccati non apparteneva a specie a rischio di estinzione ma non mancano casi di specie “prossime alla minaccia” e “vulnerabili” o anche a “rischio di estinzione”. Infine nel campione sono incluse anche 8 specie endemiche italiane, di cui 3 ad alto rischio di estinzione, tra le quali figura anche l’orso bruno marsicano con un solo caso registrato (l’orsa Morena).

Anche dall’analisi dei 148 campioni fecali di cane, raccolti in aree rurali del Centro Italia, è emerso come siano i mammiferi ad essere l’alimento base della dieta di questi animali domestici. All’interno dei campioni sono state identificate 30 diverse specie animali, con componenti importanti della dieta rappresentati dal cinghiale, pecora domestica, lepre, capriolo e pernice grigia.

Ma i potenziali effetti negativi dei cani domestici sulla fauna non sono solo istantanei: il disturbo causato alla fauna può tradursi in una serie di effetti a cascata, per cui si delinea ciò che viene tecnicamente definito “paesaggio della paura”. Gli animali selvatici, una volta disturbati/spaventati, per paura di esserlo ancora, cambiano “casa” per nutrirsi, riposarsi ed accoppiarsi, abbandonando i territori più idonei alle loro attività quotidiane, esponendosi ad altri rischi.

In conclusione, riteniamo importante sottolineare come, pur non trattandosi di uno studio sistematico e data quindi l’esiguità dei dati raccolti in relazione al numero stimato di cani presenti in Italia (circa 8 mln), i risultati ottenuti sono solamente una sottostima della reale entità del fenomeno. Questo non fa che confermare l’estrema importanza del rispetto delle regole attinenti alla gestione dei cani all’interno delle aree protette, in particolar modo quelle relative al contrasto al randagismo canino, la cui competenza è a carico alle Amministrazioni Comunali e delle Asl, ma anche l’accettazione da parte dei visitatori del Parco, accompagnati dai loro amici a quattro zampe, a rispettare fermamente i regolamenti vigenti, andando con il cane solo lungo i sentieri autorizzati e portandolo sempre con il guinzaglio.

Ennesimo punto incustodito della Riserva Bosco Pantano: sbarra aperta in via Giumenteria e lucchetto scomparso. Ormai qu...
02/01/2024

Ennesimo punto incustodito della Riserva Bosco Pantano: sbarra aperta in via Giumenteria e lucchetto scomparso.
Ormai quasi tutti gli ingressi della Riserva sono perennemente aperti, favorendo l'accesso a bracconieri e pescatori di frodo.
Eppure l'obiettivo principale di una Riserva Regionale, Z.P.S. e Z.S.C. dovrebbe essere proprio la protezione!
Un approfondimento nei commenti.

Indirizzo

Bosco Pantano
Policoro
75025

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