Sanox-O3

Sanox-O3 Siamo in Veneto, Trentino, Emilia Romagna, Brescia e provincia

trattamenti con ozonotecnica per sanificazione per ambienti, eliminiamo il 99,9 % di virus, batteri, muffe, acari, germi senza uso di prodotti chimici e non nuoce all'ambiente.

NON E' UN MOTOGIRO !!!! ma un evento di solidarietà con visita a cantine dei colli euganei e berici con assaggio di prod...
13/09/2021

NON E' UN MOTOGIRO !!!!

ma un evento di solidarietà con visita a cantine dei colli euganei e berici con assaggio di prodotti locali e pranzo finale "in fattoria". I partecipanti verranno suddivisi in gruppi ed ogni gruppo con un proprio percorso dovrà arrivare alle destinazioni previste nella tempistica prefissata. Circolazione secondo codice della strada e su strade asfaltate.

con motobenedizione prima della partenza

Evento di beneficenza nel quale Sanox O3 è presente come sostenitore....Partecipate....👍🏻👍🏻
09/09/2021

Evento di beneficenza nel quale Sanox O3 è presente come sostenitore....
Partecipate....👍🏻👍🏻

30/05/2020
Sanificazione oggi a Balduina di S. Urbano (PD)
30/05/2020

Sanificazione oggi a Balduina di S. Urbano (PD)

24/05/2020

credito di imposta per sanificazioni portato al 60%. art 125 del Decreto Rilancio, che riporto parzialmente:
Art. 125
Credito d'imposta per la sanificazione e l'acquisto di dispositivi di
protezione
1. Al fine di favorire l'adozione di misure dirette a contenere e
contrastare la diffusione del virus Covid-19, ai soggetti esercenti
attivita' d'impresa, arti e professioni, agli enti non commerciali,
compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente
riconosciuti, spetta un credito d'imposta in misura pari al 60 per
cento delle spese sostenute nel 2020 per la sanificazione degli
ambienti e degli strumenti utilizzati, nonche' per l'acquisto di
dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi atti a
garantire la salute dei lavoratori e degli utenti. Il credito
d'imposta spetta fino ad un massimo di 60.000 euro per ciascun
beneficiario, nel limite complessivo di 200 milioni di euro per
l'anno 2020.
2. Sono ammissibili al credito d'imposta di cui al comma 1 le spese
sostenute per:
a) la sanificazione degli ambienti nei quali e' esercitata
l'attivita' lavorativa e istituzionale e degli strumenti utilizzati
nell'ambito di tali attivita';
b) l'acquisto di dispositivi di protezione individuale, quali
mascherine, guanti, visiere e occhiali protettivi, tute di protezione
e calzari, che siano conformi ai requisiti essenziali di sicurezza
previsti dalla normativa europea;
c) l'acquisto di prodotti detergenti e disinfettanti;
d) l'acquisto di dispositivi di sicurezza diversi da quelli di cui
alla lettera b), quali termometri, termoscanner, tappeti e vaschette
decontaminanti e igienizzanti, che siano conformi ai requisiti
essenziali di sicurezza previsti dalla normativa europea, ivi incluse
le eventuali spese di installazione;
e) l'acquisto di dispostivi atti a garantire la distanza di
sicurezza interpersonale, quali barriere e pannelli protettivi, ivi
incluse le eventuali spese di installazione.

24/05/2020

Che dire.. tanta confusione sull'effetto OZONO, un funzionario del ministero dell'interno ha compreso che la sanificazione ad ozono non fosse "provaa" e quindi da scartare, il ministero della Sanità pubblica dati che la sanificazione all'ozono è valida al 99,98% e, da ultimo, il decreto "rilancio" all'art. 211 prevede stanziamenti alle forze dell'ordine per l'acquisto di ozononizzatori!! Allora?? dato che è ampiamente dimostrato che la sanificazione all'ozono funziona, dato che con la ozono terapia si curano malati e nei confronti del COVID-19 ha fatto registrare risultati sorprendenti, vogliamo ancora credere che sanificare con i prodotti chimici "fluoro e cloro" sia la cosa migliore?
Chi ha provato a sanificare con cloro e fluoro, anche se abbondantemente diluiti ha sicuramente riscontrato, dopo aver concluso il lavaggio pavimenti, di essere in una atmosfera diversa, talvolta con emicranie ingiustificabili. Come mai? Cosa avete respirato? Pensando di farlo più spesso sarete sereni e lo utilizzerete tranquillamente...o qualche dubbio vi sorge spontaneo?

E poi....con il lavaggio dei pavimenti col chimico..... riuscite a sanificare tutto il locale... o solo i pavimenti? Ma le porcherie dove si annidano? in alto, nelle fessure e nei posti che difficilmente potete arrivare se non con la saturazione completa dei locali.... quindi appunto..con ozono.....
Informazioni verificabili.........e noi sempre a disposizione 😉✌️

17/05/2020

Oltre alla intervista, per qualcun che non ha tempo di sentirla....

ROMA – “Se al comparire dei primi sintomi potessimo trattare con l’ossigeno ozono terapia tutti i pazienti Covid a domicilio, potremmo riaprire subito tutto, dai cinema alle palestre, fino alle scuole. Utilizzando questa pratica medica, che ha ottenuto il via libera dall’Istituto superiore di Sanita’, questo virus potrebbe essere curato a casa come una normale influenza e nel giro di una settimana/dieci giorni si guarirebbe. Occorrerebbe solo fare subito il tampone a chi manifesta i sintomi da Covid-19 e, in caso di positivita’, cercare un medico ‘attrezzato’ che conosca la tecnica e sia disponibile ad offrire un’assistenza domiciliare dalle tre alle cinque volte nell’arco di dieci/quindici giorni”. Cosi’ il presidente della Societa’ Internazionale di Ossigeno Ozono Terapia, Marianno Franzini, durante un’intervista rilasciata via Skype all’agenzia Dire.

“Il Covid-19 e’ un virus invasivo- prosegue Franzini- ma non cosi’ tanto da essere resistente all’azione antivirale dell’ozono. Per cui, se questa terapia viene utilizzata in tempo riesce a non far progredire l’attivita’ del virus, negativizzandolo, e impedendogli cosi’ di raggiungere i polmoni e il sistema circolatorio. L’ossigeno ozono deve pero’ necessariamente basarsi su un accorgimento dei tempi, non si puo’ far aspettare un paziente 10 giorni, perche’ il virus altrimenti va avanti”.

Attualmente nel nostro Paese l’ossigeno ozono terapia e’ utilizzata in pazienti Covid a livello sperimentale in circa 15 ospedali italiani, come “tecnica d’ausilio per aiutare il farmaco ad avere ancora piu’ efficacia- spiega il presidente della SIOOT- accorciando anche i tempi di guarigione”.
I DATI DEL REPORT

Franzini anticipa quindi all’agenzia Dire alcuni dati raccolti dalle varie strutture ospedaliere e contenuti in un report che sara’ diffuso domani: “Abbiamo preso come riferimento 40 pazienti- spiega- alcuni dei quali hanno seguito la terapia farmacologica abbinata all’ossigeno ozono terapia, mentre altri solo la normale terapia farmacologica. Ebbene, questo e’ quello che abbiamo notato nei pazienti sottoposti a ‘doppia’ terapia in una settimana: la glicemia, che il Coronavirus fa alzare immediatamente anche ai non diabetici, grazie all’ossigeno ozono terapia si e’ abbassata del 50%; la creatinina, importante per la funzionalita’ del rene, e’ migliorata del 60%; i linfociti, che indicano la nostra risposta anticorpale, e’ cresciuta del 100%; la PCR, proteina di fase acuta prodotta dal fegato e rilasciata a seguito di un’infiammazione, e’ diminuita del 50%; il D-Dimero, quel valore che indica la percentuale di avere una trombosi vascolare, e’ calato del 54%”. L’ossigeno ozono terapia, fa sapere inoltre Franzini, non perde la sua efficacia neppure in quei pazienti ex Covid che “dismessi dall’ospedale sono comunque affaticati e afflitti da una stanchezza cronica- aggiunge- Anche in questo caso l’ossigeno ozono puo’ aiutarli nella ripresa di una normale attivita’”.

– Ma se questa pratica medica fosse stata utilizzata fin dal principio dell’epidemia, probabilmente avrebbe evitato il ricovero di migliaia di pazienti nelle terapie intensive?

“Non abbiamo la controprova perche’ di fatto l’ossigeno ozono terapia non e’ stata utilizzata da tutti e soprattutto da subito- risponde Franzini alla Dire- ma credo che molti ricoveri si sarebbero potuti evitare. Era una ‘carta’ che andava giocata due mesi fa, quando eravamo nel clou dell’epidemia, ma il virus continua a girare, soprattutto in Lombardia dove lavoro, e siamo ancora in tempo per ricoverare di meno e salvare tante persone”.

Il presidente della SIOOT, infine, fa una precisazione: “In questi giorni e’ girata una fake news, secondo cui l’ozono non disattiverebbe il virus. Ma l’ozono, come riconosciuto anche dal ministero della Salute, e’ un disinfettante naturale e non chimico. A testimoniarlo ci sono oltre 2mila studi pubblicati sulle piu’ prestigiose riviste scientifiche, prima fra tutte ‘The Lancet’. L’ozono, dopo pochi minuti che ha fatto la sua azione disinfettante, ritorna nella sua formula originale. L’ozono deriva dall’ossigeno- conclude- quindi e’ un disinfettante puro che non ha controindicazioni e funziona benissimo contro il Covid-19″.

17/05/2020

Cosi' il presidente della Societa' Internazionale di Ossigeno Ozono Terapia, Marianno Franzini, durante un'intervista rilasciata via Skype all'agenzia Dire.

17/05/2020

Alcune regole a beneficio di estetiste ed adattabili a saloni di parrucchiere e attività per la salute della persona......

⚠️ REGOLE IMPORTANTI !! ⚠️
Vi chiedo cortesemente di rispettare queste regole all'interno del negozio per avere una maggiore sicurezza per tutti!
✅ Gli appuntamenti vengono prenotati solo tramite chiamata o messaggio (non recarsi in negozio)
✅ Munirsi di guanti e mascherina prima di entrare in negozio
✅ In entrata troverete il gel igenizzante mani che vi chiedo di utilizzare appena entrati in negozio
(ne troverete uno in ogni cabina)
✅ Arrivare puntuali all'appuntamento per evitare successivamente di creare assembramenti
✅ Se si arriva prima all'appuntamento aspettare fuori dalla porta, vi aprirò io quando faccio uscire la cliente precedente
✅ Presentarsi in negozio da soli non accompagnati
✅ Lampada solare solo su appuntamento
✅ Se avvertite uno di questi sintomi vi chiedo di annullare l'appuntamento (tosse, febbre, raffreddore)
✅ Vi chiedo di toccare il meno possibile porte, tavolini, sedie, mensole per una maggiore sicurezza
✅ Per acquistare prodotti o buoni regali prendere appuntamento tramite telefono

IGIENE E SICUREZZA
✅L'estetista utilizza per le prestazioni mascherina, guanti e quando non è possibile mantenere il metro di distanza, anche la visiera
✅ I guanti vengono cambiati dopo ogni cliente
✅ Viene disinfettato ogni superficie tra una cliente e l'altra
✅ Gli attrezzi vengono disinfettanti e sterilizzati dopo ogni cliente (come sempre)
✅ La lampada solare viene disinfettata tra un cliente e l'altro (come sempre)
✅ Collabora con la tua estetista, solo così possiamo garantire una sicurezza maggiore

Vi ringrazio fin da subito per la collaborazione anticipatamente!

15/05/2020
15/05/2020

Sanificazione grandi ambienti

14/05/2020
13/05/2020
13/05/2020
10/05/2020

CONFCOMMERCIO - MOLISE
In vista della riapertura dei punti vendita, in programma per il 18 maggio, in relazione alle attività di sanificazione previste dal DPCM 26/04/2020, art. 1 let. ii – d, ad oggi non è previsto alcun obbligo di sanificazione dei prodotti in capo al commerciante: le normative attualmente in vigore riguardano la sola sanificazione del negozio (ex Circolare 5.443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute).
Una volta riaperta l’attività commerciale, invece, le operazioni di pulizia e igiene del punto vendita devono essere svolte almeno due volte giorno, in funzione dell’orario di apertura. Inoltre, le normative prevedono che nei locali devono essere garantiti un’adeguata aereazione naturale e il ricambio d’aria. In merito, è necessario effettuare la pulizia dei filtri dell’aria condizionata o, se necessaria, la revisione dell’impianto e si suggerisce la ripetizione della sanificazione ambienti con cadenza bimestrale.
Confcommercio Molise ricorda inoltre che è obbligatorio avere in store, dispenser per la disinfezione delle mani con gel alcolici con una concentrazione di alcol almeno al 60%. In particolare, i flaconi riservati alla clientela devono essere collocati all’ingresso, vicino ai camerini, accanto a casse e sistemi di pagamento, tastiere, schermi touch. Infine, non va dimenticato l’utilizzo delle mascherine e le precauzioni fondamentali come lavarsi spesso le mani; mantenere distanza interpersonale di almeno un metro; evitare il contatto ravvicinato; evitare abbracci e strette di mano.
Per quanto riguarda eventuali corsi per i dipendenti occorre precisare che: non esiste nessun obbligo di formazione per i dipendenti per Rischio Biologico COVID-19, ma solo obbligo di informazione. Questa informazione può essere data dallo stesso datore di lavoro.

10/05/2020

Ozonoterapia per il trattamento dei pazienti Covid-19. Analisi, critiche e auspici di Antonio Carlo Garofolo, professore di Ozonoterapia all’Università di Pavia e membro della Società scientifica ossigeno ozono terapia (Sioot).

Tra i vari trattamenti terapeutici contro Covid-19 c’è l’ozonoterapia, una terapia che contribuisce ad aumentare la quantità di ossigeno (o dei suoi radicali) disponibile nel corpo.
Il trattamento, utilizzato nella cura di diverse patologie, pare dare buoni risultati nel contrastare il coronavirus. Risultati, però, che devono scontrarsi con “tanti ostacoli scientifici e burocratici”, secondo Antonio Carlo Garofolo, professore di Ozonoterapia all’Università di Pavia e membro della Società Scientifica Ossigeno Ozono Terapia (SIOOT).

Andiamo per gradi.

DOVE SI SPERIMENTA
Il primo ospedale in Italia a sperimentare l’ozonoterapia nel trattamento (qui i dettagli) da Covid-19 è stato quello di Udine. L’idea sul trattamento è venuta al direttore del Dipartimento di anestesia e rianimazione dell’Azienda sanitaria universitaria “Friuli centrale”, Amato De Monte.
La tecnica si sperimenta anche in altri ospedali italiani come quelli di Bergamo, Atri, Brescia, Palermo, Napoli e Pavia. L’ozonoterapia viene somministrata ai pazienti Covid anche all’Umberto I di Roma, per volontà del professor Fabio Araimo Morselli, direttore dell’unità operativa “Ospedale senza dolore” del nosocomio romano.

I PRIMI RISULTATI
Positivi, secondo gli esperti di settore. Per fermaci ai numeri verificati: all’Ospedale di Udine, dove pratica il dott. Amato De Monte, su 36 pazienti trattati con ozonoterapia ben 35 sono stati dimessi. Un solo paziente è stato intubato.

STUDIO SU 200 PAZIENTI
I risultati ottenuti ad Udine hanno spinto il Comitato etico del Friuli Venezia Giulia ad accordare il via alla sperimentazione del nuovo protocollo con ozonoterapia su un gruppo di 100 o 200 pazienti.

LA SPERIMENTAZIONE CINESE
La terapia è stata utilizzata anche in Cina. In Cina il trattamento ha avuto successo anche su un paziente in condizioni critiche (qui il report, che evidenziamo tratta di un singolo caso studio).
E a fornire il protocollo per la cura è stata l’Italia, o meglio il dottor Antonio Carlo Garofolo: “Mi avevano chiesto di partire per aiutarli nel trattamento, avevo il viaggio fissato per febbraio, poi è arrivata l’epidemia anche in Italia e ho fornito il mio supporto ai medici, cui avevo già inviato il mio protocollo, a distanza”, racconta Garofolo a Start Magazine.

L’AZIONE DELL’OZONO
Perché l’ozono? “Le caratteristiche biochimiche e farmacologiche dell’ozono forniscono ragioni per considerare questa molecola utile nel trattamento di diverse infezioni virali, in particolare nel trattamento di COVID-19. L’ozono è un ossidante che mostra un’attività paradossale a contatto con molecole organiche, causando così una potente risposta antiossidante”, si legge in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica European Review for Medical and Pharmacological Sciences (a firma,plurima: L. Valdenassi, M. Franzini, G. Ricevuti, L. Rinaldi, A.C. Galofaro, U. Tirelli).
“L’ozono mostra un’azione anti-ossidante e anti-infiammatoria, essendo agenti di trascrizione NF-KB e Nrf2 che modulano l’espressione genica di pro-infiammatori e anti-infiammatori citochine”, scrivono gli esperti.

OZONOTERAPIA EVITA TROMBI
La duplice azione antiossidante e antinfiammatoria dell’ozonoterpia, aveva raccontato Ettore Giugiaro, docente di ossigeno ozono terapia all’Associazione Italiana di Medicina Funzionale, in una intervista a La Stampa, aiuta combatterebbe la “tempesta citochinica”, che provoca microtrombi nei pazienti affetti da Coronavirus.
“Un’altra importante caratteristica dell’ozono nella terapia contro l’infezione da covid-19 è rappresentata dalla capacità di contrasto verso l’ipossiemia critica causata da questo virus. Sperimentazioni eseguite con la collaborazione dell’Università di Pavia e del Politecnico di Torino mediante la spettroscopia hanno evidenziato un aumento dell’ossigenazione rappresentato da un aumento della concentrazione dell’emoglobina ossigenata e da valori costanti di quella non ossigenata. Sotto l’aspetto clinico si traduce in una potente risposta alla drammatica caduta dei valori di saturazione con relativo ripristino in ambiti parafisiologici”, aveva aggiunto Giugiaro.

LE ISTITUZIONI SNOBBANO LA TERAPIA?
Nonostante i risultati e il potenziale del trattamento, però, la terapia “viene ignorata e/o addirittura osteggiata”, denuncia Garofolo. “Perché, nonostante i risultati incoraggianti raggiunti negli ospedali grazie al protocollo elaborato da SIOOT, non si utilizza l’ozonoterapia su tutti i pazienti che ne hanno bisogno?”, si chiede il professore.
“Perché – aggiunge Garofolo – non viene autorizzato l’utilizzo dell’ozonoterapia in tutti gli ospedali con pazienti Covid-19 dal momento che è una terapia a basso costo, priva di effetti collaterali e che non presenta antimicrobico resistenza??

02/05/2020

ringraziamenti di Alberto.... per l'intervento di oggi....

01/05/2020

Oggi per onorare la festa dei lavoratori, ci siamo impegnati per dare ai lavoratori dei locali sanificati per riprendere lunedì mattina a lavorare....

Indirizzo

Via Pietre Di Sopra, 83/a
Poiana Maggiore
3626

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