Via Del Vento Edizioni

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Pistoia
nate nel 1991

«Essere immortale è cosa da poco: tranne l’uomo, tutte le creature lo sono, giacché ignorano la morte.»Jorge Luis Borges...
29/12/2024

«Essere immortale è cosa da poco: tranne l’uomo, tutte le creature lo sono, giacché ignorano la morte.»

Jorge Luis Borges (Buenos Aires, 1899 - Ginevra, 1986)

«Seguii la mamma fino a una panca, sotto il pergolato di glicine. I fiori di glicine erano ormai alla fine, e il sole do...
27/12/2024

«Seguii la mamma fino a una panca, sotto il pergolato di glicine. I fiori di glicine erano ormai alla fine, e il sole dolce del pomeriggio, filtrando tra le foglie, ci cadeva in grembo tingendoci di verde.»

Osamu Dazai (Kanagi, 1909 – Tokyo, 1948)

«Quel cambiamento operatosi in lui era talmente straordinario da indurmi a meditare sul lato spregevole – o meglio sul l...
24/12/2024

«Quel cambiamento operatosi in lui era talmente straordinario da indurmi a meditare sul lato spregevole – o meglio sul lato comico – degli esseri umani, che son capaci di cambiare atteggiamento con la stessa semplicità e disinvoltura con cui rovesciano il palmo della mano.»

Osamu Dazai (Kanagi, 1909 – Tokyo, 1948)

«Ma solo il passato esiste, solo il passato è reale come la benda che mi fascia, è palpabile come il mio corpo in croce....
20/12/2024

«Ma solo il passato esiste, solo il passato è reale come la benda che mi fascia, è palpabile come il mio corpo in croce.»

Gabriele d’Annunzio (Pescara, 1863 – Gardone Riviera, 1938)

«Non sentiva stanchezza alcuna. Si accostò ancora una volta alla finestra come ci si accosta a una riva. E aspettò con i...
17/12/2024

«Non sentiva stanchezza alcuna. Si accostò ancora una volta alla finestra come ci si accosta a una riva. E aspettò con impazienza il mattino come si aspetta una nave dalla patria.»

Joseph Roth (Brody-Ucraina, 1894 - Parigi, 1939)

Grazie a Laura Vargiu per aver recensito nel suo bel blog «Il ponte delle parole» i tre titoli della Collana «Ocra giall...
12/12/2024

Grazie a Laura Vargiu per aver recensito nel suo bel blog «Il ponte delle parole» i tre titoli della Collana «Ocra gialla» pubblicati in questo 2024 dalle Edizioni Via del Vento.

https://ilpontedelleparole.blogspot.com/2024/12/ocra-gialla-la-collana-delle-edizioni.html?fbclid=IwY2xjawHH8w5leHRuA2FlbQIxMQABHTkgaVghh4BDvlytmQc_eXmP-EPeizvImua2egKFrcILX6FGyjK8ih0k7A_aem_5LvF8ULiYdRPUh9eE2ocHQ

Sin dall'apertura di questo blog, come si può notare curiosando nell'archivio, si è dato ben volentieri spazio alla casa editrice toscana Edizioni Via del Vento e ai bellissimi volumetti delle sue quattro collane, tutte di gran pregio.

«E per l’ennesima volta sfoderò automaticamente il sorriso della donna che vuole sedurre, che soffrirebbe nel vedersi ri...
10/12/2024

«E per l’ennesima volta sfoderò automaticamente il sorriso della donna che vuole sedurre, che soffrirebbe nel vedersi rifiutare uno sguardo di ammirazione perfino dal mendicante a cui allunga una moneta per strada.»

Georges Simenon (Liegi, 1903 – Losanna, 1989)

Grazie a Daniela Domenici per questa recensione nel suo sito «Daniela e dintorni» del volumetto di Ana Maria Navales «La...
07/12/2024

Grazie a Daniela Domenici per questa recensione nel suo sito «Daniela e dintorni» del volumetto di Ana Maria Navales «La casa di Bath», a cura e traduzione di Anna Sammartino, Edizioni Via del Vento.

Ho avuto il piacere di leggere questo nuovo libretto gioiello della collana “Ocra gialla – testi inediti e rari del Novecento” della casa editrice pistoiese Via del Vento di Ana Maria Navales, scri…

«Invano andavamo a nasconderci senza rumore dietro la casa, fuori della portata di papà; la sua voce disgustosamente ten...
05/12/2024

«Invano andavamo a nasconderci senza rumore dietro la casa, fuori della portata di papà; la sua voce disgustosamente tenera, ma con un tono di comando che ci atterriva, arrivava negli angoli più remoti della casa.»

John Fante (Denver, 1909 – Los Angeles, 1983)

FRESCO DI STAMPA - Ana María Navales «La casa di Bath», a cura e traduzione di Anna Sammartino, Edizioni Via del Vento.
01/12/2024

FRESCO DI STAMPA - Ana María Navales «La casa di Bath», a cura e traduzione di Anna Sammartino, Edizioni Via del Vento.

«... tutte le flotte di questo mondo non potranno mai lasciare sull’acqua una traccia che duri più di quella che vi lasc...
28/11/2024

«... tutte le flotte di questo mondo non potranno mai lasciare sull’acqua una traccia che duri più di quella che vi lascia una goccia di pioggia o il battito d’un’ala. E tu stesso, uomo, navighi nell’oceano del tempo senza lasciare tracce che durino più della scia della tua barca.»

Gustave Flaubert (Rouen, 1821 – Croisset, 1880)

«Passeggiava nei musei, contemplava tutti quei personaggi artefatti, immobili e sempre giovani nella loro vita ideale ch...
26/11/2024

«Passeggiava nei musei, contemplava tutti quei personaggi artefatti, immobili e sempre giovani nella loro vita ideale che la gente va a vedere e che vedono passare la folla senza muovere la testa, senza togliere la mano dalla spada, e i cui occhi brilleranno ancora quando i nostri nipoti saranno seppelliti.»

Gustave Flaubert (Rouen, 1821 – Croisset, 1880)

Sul blog «Il ponte delle parole», a firma di Laura Vargiu, che ringrazio, la recensione del volumetto di poesie di Eunic...
21/11/2024

Sul blog «Il ponte delle parole», a firma di Laura Vargiu, che ringrazio, la recensione del volumetto di poesie di Eunice Odio «Questo è il bosco», a cura di Tomaso Pieragnolo, Edizioni Via del Vento.
https://ilpontedelleparole.blogspot.com/2024/11/ricordo-della-mia-infanzia-privata-una.html?fbclid=IwY2xjawGr2gVleHRuA2FlbQIxMQABHdzwhQIAat6nQg-HFQDC_bjNsrdAtjGl62TnUHd-wEYSjKGGIFI73mG7ZQ_aem_ck9uosT5X8Ld_dPVKyxOBw

Il suo è un nome che oggi, in Italia, si rivela senz'altro meno conosciuto rispetto ad altri, ma in ambito latinoamericano si era notevolmente affermato a seguito di una intensa attività culturale che, tuttavia, si concluse tra profonde amarezze e immensa solitudine. Nata in Costa Rica nel 1919, d...

«Non protestava, non s’indignava, lasciava cadere le sillabe come ciottoli sul vetro, mentre i suoi occhietti scuri regi...
09/11/2024

«Non protestava, non s’indignava, lasciava cadere le sillabe come ciottoli sul vetro, mentre i suoi occhietti scuri registravano tutto quello che avveniva intorno a lei.»

Georges Simenon (Liegi, 1903 – Losanna, 1989)

Grazie a Gian Ruggero Manzoni per la bella recensione del volumetto di Hans Fallada «Il rimpatriato», a cura di Claudia ...
07/11/2024

Grazie a Gian Ruggero Manzoni per la bella recensione del volumetto di Hans Fallada «Il rimpatriato», a cura di Claudia Ciardi, Edizioni Via del Vento.

«Rudolf Wilhelm Friedrich Ditzen, noto al pubblico come Hans Fallada, nacque nel 1893 a Greifswald, in Germania, sulle rive del Mar Baltico. Di famiglia borghese, il padre era un magistrato che più che seguire i processi si affannava a nascondere i problemi del figlio morfinomane e avente un carattere instabile e rissoso. Nel 1911 il ragazzo uccise in duello un suo compagno di scuola, e tentò a sua volta il suicidio, ma non venne perseguito perché lo scontro fu leale. Esordì letterariamente pubblicando “Il giovane Goedeschal” (1920), studio sui tormenti dell’adolescenza in stile espressionista. Amministratore in alcune tenute fu ripetutamente accusato di truffa. Cronista per un giornale locale assistette alla rivolta degli agricoltori nell’Holstein che gli ispirò “Contadini, bonzi e bombe” (1929). Poco dopo il matrimonio e la nascita del figlio, a Berlino, fu salutato dal successo di “E adesso, pover’uomo?” (1932), romanzo sull’inflazione e la disoccupazione. Ritirato in un podere nei dintorni della metropoli, continuò a fare uso di morfina e venne ricoverato per esaurimento nervoso. Infine fu detenuto in un manicomio criminale a causa di un presunto atto di violenza contro la moglie; in cella scrisse i diari dal carcere in forma crittografata (1944-’45). Nel 1946 venne in possesso di un incartamento che riguardava storie di incarcerati e condannati a morte dai nazisti; ad esse si ispirò per comporre, in pochissimo tempo, “Ognuno muore solo”, edito nel 1947. La sua vita travagliata terminò a Berlino nel febbraio di quello stesso anno.
Di Hans Fallada, voce letteraria fra le più incisive nel periodo fra le due guerre mondiali e della crisi economica tedesca, Via del Vento propone alcune prose inedite in Italia sulla fragilità della condizione umana e sui rovesci del destino.
Così ha scritto la sempre brava Daniela Domenici di questo interessantissimo libro di un autore da noi poco letto: “Non conoscevo questo scrittore tedesco, in arte Hans Fallada, pseudonimo tratto da due fiabe dei fratelli Grimm. Ringrazio la traduttrice Claudia Ciardi che ci propone due racconti lunghi ‘Trovo lavoro’ e ‘Il rimpatriato’ e tre brevi ‘Il povero napoletano’, ‘Il medico derubato’ e ‘Circa ottanta marchi’. Scrive Ciardi nella postfazione che illustra le tematiche della raccolta: Il teorema letterario di Fallada si gioca sul filo dell’imprevedibilità. Basta un piccolo incidente perché la vita rotoli lungo una discesa inarrestabile. Viceversa, quando tutto sembra perduto, può accadere all’improvviso qualcosa che permette di recuperare - è questo il fil rouge delle cinque storie che sono distribuite lungo un arco temporale che occupa gli anni Trenta del 1900 e hanno in comune questo peculiare moto oscillatorio”.
Sebbene il suo stile fosse quel tanto espressionistico, Fallada fu uno degli autori di maggior successo anche durante il periodo Nazista. Per poter pubblicare cercò di farsi accettare dalle autorità e adattò, parzialmente, le sue opere alle esigenze del potere. Joseph Goebbels, Ministro della Propaganda e Cultura, e la sua Camera della Letteratura del Reich, rimasero molto colpiti dal suo fare narrativa. Il libro “Lupo tra i lupi” (Wolf unter Wölfen, 1937), interpretato come una critica alla Repubblica di Weimar, venne visto positivamente ed anche elogiato esplicitamente da Goebbels. Invece Alfred Rosenberg, ideologo di spicco del Nazionalsocialismo, fu molto critico nei confronti di Fallada, tentò, infatti, di far ritirare il libro. Così, lo scrittore, dovette passare da un piglio quel tanto critico-sociale all'area della cosiddetta “letteratura di intrattenimento leggero”. In una nota riportata a Goebbels: "I successi di vendita indicano che l'accoglienza complessivamente positiva dell'autore continua a essere più che buona poiché è riuscito ad aumentare le sue entrate da circa 48.000 Reichsmark nel 1939 a oltre 74.000 Reichsmark nel 1942". In qualità di leader speciale della RAD (Servizio del Lavoro del Reich), Hans Fallada guidò un viaggio di reportage, nel 1943, nella Francia occupata dai nazisti, partendo da Parigi via Bordeaux fino al confine spagnolo. Durante la sua permanenza in quella nazione egli avrebbe dovuto scrivere, per poi renderle pubbliche, sue impressioni, ma fu per lo più preso dal fornire sostegno culturale ai soldati delle forze di occupazione tedesche. Una volta rientrato in patria iniziarono le sue forti crisi depressive e, di nuovo, impulsi omicidi e suicidi.
Fallada è un autore da leggere perché interessantissimo ciò che ha pubblicato e “straniante” e ricca di “pluripersonalità” la sua (f***e) vita.»

«[...] un piccolo solitario battello rimane sospeso in una solitaria immobilità, solo alzandosi e abbassandosi nell’infi...
03/11/2024

«[...] un piccolo solitario battello rimane sospeso in una solitaria immobilità, solo alzandosi e abbassandosi nell’infinito deserto dell’oceano mentre l’acqua e poi la terra apparentemente impenetrabile che si avvicina in modo non avvertibile, lentamente si distende e apre il seno ampio dell’ancoraggio.»

William Faulkner (New Albany/Mississippi, 1897 – Byalia/Mississippi, 1962)

«Nello stato in cui mi trovavo, se fossero venuti ad annunciarmi che potevo tornarmene tranquillamente a casa mia, che m...
23/10/2024

«Nello stato in cui mi trovavo, se fossero venuti ad annunciarmi che potevo tornarmene tranquillamente a casa mia, che mi avevano graziato, la cosa mi avrebbe lasciato indifferente: qualche ora o qualche anno d’attesa è assolutamente la stessa cosa, una volta che si è perduto l’illusione d’essere eterni.»

Jean Paul Sartre (Parigi, 1905 - 1980)

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Via Vitoni 14
Pistoia
51100

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