Provenendo da Pistoia, subito dopo Pontepetri, raggiungiamo Campotizzoro: paese inconsueto per la zona, con un tessuto urbanistico “moderno” caratterizzato da architetture di tipo industriale. Questa battaglia rappresenta l'evento conclusivo della congiura di Catilina e vide contrapposte le legioni guidate dal proconsole della Macedonia Gaio Antonio Ibrida all'esercito di Catilina. La vittoria del
le truppe regolari fu schiacciante e Catilina e tutti i suoi fedeli trovarono la morte. Il paese lega la sua storia agli stabilimenti industriali che vi vengono impiantati nel 1910 dalla Società Metallurgica Italiana per la produzione di cartucce: la loro nascita segna anche la creazione del nuovo nucleo urbano prima inesistente. Il paese è costituito per la maggior parte dai capannoni della fabbrica che costeggiano la strada statale 66; nelle vicinanze, sempre ad opera della S.M.I., nascono le prime case operaie che successivamente, tra 1930 e 1935, si amplia per poter ospitare gli operai, gli impiegati e i dirigenti. Alle abitazioni si aggiungono una serie di edifici pubblici: un asilo, una scuola, la chiesa dedicata a Santa Barbara e molti altri servizi pubblici. Gli impianti assumono grande rilevanza durante le guerre mondiali e furono anche una delle maggiori industrie italiane per quanto riguarda il settore della lavorazione dei laminati in bronzo, ottone ed alluminio. Nel 1926 il paese viene collegato alla stazione ferroviaria di Pracchia attraverso la Ferrovia Alto Pistoiese nata principalmente per supportare la locale produzione industriale. Nel 1937 hanno inizio i lavori di costruzione dei rifugi antiaerei: un complesso di gallerie scavate nella roccia sotto il perimetro dell'area degli stabilimenti. ha continuato ad essere fino agli anni '80, il cuore dell'economia della Montagna pistoiese. In seguito ha visto un progressivo declino fino alla sua definitiva chiusura avvenuta nel 2006. Attualmente gli impianti sono stati ristrutturati e messi in vendita per il rilancio dell'economia locale. Il toponimo Campo Tizzoro (spesso scritto Campotizzoro) si pensa possa derivare da campus thesauri, campo del tesoro (con possibili riferimento a Catilina) oppure dalla parola "tizzi" (abbreviazione di tizzone) a causa dei fuochi accesi per bruciare le salme dei cadaveri all'indomani della battaglia. Anche altre interpretazioni sono legate al combattimento: campus tentorium,ovvero, campo per l'attendamento e anche campus contentorium, campo dello scontro. Un'altra interpretazione sarebbe legata alla geografia del luogo derivando il nome Tizzoro dal latino tensus, disteso, inteso in questo caso nel senso di pianeggiante.