Militari Per Sempre DUE

Militari Per Sempre DUE Pagina di Storia e Avvenimenti
(2)

12/04/2024

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PER NON DIMENTICAREM.O.V.M. Cesare BELLASergente Maggiore degli Alpini( Rocca d'Arazzo, 1916– Montenegro, 9 APRILE 1943 ...
08/04/2024

PER NON DIMENTICARE
M.O.V.M. Cesare BELLA
Sergente Maggiore degli Alpini
( Rocca d'Arazzo, 1916
– Montenegro, 9 APRILE 1943 )

Motivazione :

« Comandante di squadra mitraglieri, ricevuto l’ordine di proteggere il ripiegamento della compagnia, visti cadere il tiratore ed i porta munizioni, da posizione scoperta si lanciava sulla mitragliatrice abbandonata riuscendo a falciare in tempo il nemico ormai incalzante. Inceppatasi l’arma, per quanto ripetutamente ferito, solo, imperturbabile, si accingeva a ripararne il guasto, tenendo a bada con bombe a mano ed i pochi colpi della sua pi***la l’avversario che lo investiva da ogni parte, consentendo così al proprio reparto di compiere lo sganciamento e di disporsi su posizioni più favorevoli. Esaurite le munizioni e disperando di mettere in efficienza la mitragliatrice, scaraventata in un frutto l’arma smontata e, imbracciato il treppiede, si lanciava, nel tentativo di una suprema indomabile resistenza, contro l’orda nemica. Colpito a morte, cadeva dando esempio eccelso di non comuni virtù militari e di alpina tenacia.
Selletta Kapak (Montenegro), 9 aprile 1943. »
— Decreto del Presidente della Repubblica del 19 gennaio 1954.

* Nacque a Rocca d'Arazzo, allora in provincia di Alessandria ed ora in provincia di Asti, nel 1916, figlio di Vittorio e Angela Dario.
Di professione operaio, fu arruolato nel Regio Esercito il 16 Maggio 1937 per prestare servizio militare di leva nel 3º Reggimento alpini.
Posto in congedo il 25 Agosto 1938 con il grado di caporal maggiore, esattamente un anno dopo venne richiamato in servizio attivo presso il battaglione alpini "Val Cenischia".
Promosso sergente nel maggio del 1940, il mese successivo partecipò alle operazioni belliche sul fronte alpino occidentale con la 234ª Compagnia.
Trasferito in seguito al battaglione alpini "Fenestrelle", partì per la Jugoslavia nel gennaio 1942.
Conseguita la promozione a sergente maggiore nel mese di maggio, assunse il comando di una squadra mitraglieri.
Cadde in combattimento il 9 Aprile 1943 e per onorarne il coraggio fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.

MARTIRI DELLE FOSSE REATINE9 APRILE 1944 era domenica.Era la Domenica di Pasqua.A Leonessa (Rieti) i nazisti fucilarono ...
08/04/2024

MARTIRI DELLE FOSSE REATINE
9 APRILE 1944 era domenica.
Era la Domenica di Pasqua.
A Leonessa (Rieti) i nazisti fucilarono 15 Italiani,
che erano stati catturati nei giorni precedenti
in violenti rastrellamenti.
Erano tenuti prigionieri nel carcere adiacente la Chiesa di Santa Scolastica.
Portati in località "Quattro Strade", furono fucilati e poi sepolti in una fossa comune, ricavata da una buca prodotta da una bomba di aereo.
Sono ancora ignoti i nomi di due di loro.
Sappiamo che c'era un combattente proveniente dal Montenegro, che si chiamava Antonio Hotmann.
Tra loro c'era uno studente milanese appena sedicenne, Giannantonio Pellegrini Cislaghi, al quale è intitolata la scuola elementare oggi presente in località "Quattro Strade".
Solo il capo di quei Combattenti per la Libertà, Giuseppe Felici, già ferito e distintosi nella Capitale, risulta decorato con la Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria per la seguente motivazione :

" Ferito dopo aspro combattimento contro forze preponderanti tedesche nella difesa di Roma nel settembre 1943, riprendeva subito le armi, ancora convalescente, nella lotta partigiana contro l’invasore, in plurime azioni di sabotaggio e di guerriglia tra le più audaci, si distingueva per le virtù di capo valoroso, sereno valutatore del pericolo, sempre presente ovunque il rischio fosse maggiore. Braccato dai nazifascisti che avevano posto su di lui una forte taglia, persisteva con indomito coraggio alla testa dei suoi compagni infliggendo al nemico, in epici combattimenti ed azioni, gravi perdite. Arrestato da due ufficiali tedeschi riusciva a fuggire. Subito dopo in duro combattimento veniva ferito e cadeva prigioniero. Con teutonica ferocia fu fucilato, ancora sanguinante per le gloriose ferite. Fioriscono in lui le figure più nobili del popolo italiano. "
(Ciro Niglio)

" Qual è la maturità spirituale ?È quando smettiamo di provare a cambiare gli altri e ci concentriamo sul cambiare noi s...
08/04/2024

" Qual è la maturità spirituale ?
È quando smettiamo di provare a cambiare gli altri e ci concentriamo sul cambiare noi stessi.
È quando accettiamo le persone così come sono.
È quando capiamo che tutti hanno successo secondo la loro prospettiva.
È quando impariamo a " lasciar andare ".
È quando siamo in grado di non avere " aspettative " in una relazione, e diamo solo per il piacere di dare.
È quando capiamo che ciò che facciamo, e lo facciamo per la nostra stessa pace.
È quando perdiamo la necessità di mostrare al mondo quanto siamo intelligenti.
È quando smettiamo di cercare l'approvazione degli altri.
È quando smettiamo di paragonarci con gli altri.
È quando siamo in pace con noi stessi. "
(Rumi)

PER NON DIMENTICARE Antonio ANCORAl’ultimo leone di El Alamein8 APRILE 2023 R.I.P.Si è spento l’ultimo reduce italiano d...
08/04/2024

PER NON DIMENTICARE
Antonio ANCORA
l’ultimo leone di El Alamein
8 APRILE 2023 R.I.P.
Si è spento l’ultimo reduce italiano della gloriosa battaglia di El Alamein, combattuta nel nord Africa Egiziano nell’ottobre-novembre 1942 :
Antonio Ancora, nato a Galatina il 09 APRILE del 1921, avrebbe compiuto tra due giorni 102 anni.
Depositario di un avvenimento storico di larga portata come la Battaglia di El Alamein, avendo ricoperto il ruolo di caporale paracadutista nella 5^ brigata del Reparto “Folgore”, è stato fino all’ultimo istante della sua vita di una lucidità di pensiero ineccepibile per quanto attiene ai valori di fedeltà alla Patria.

LEGGI ARTICOLO ( 2023 ) SU 👇👇👇
https://www.corrieresalentino.it/2023/04/addio-ad-antonio-ancora-lultimo-leone-di-el-alamein/?fbclid=IwAR3RsKYYUoqczjtutCLjxdcMwpx0XikeLBm4IjQFNU7FiL4Dm8JXDxkQiNE_aem_AWplsUCKr_J1O0QKqbr6EuFAUhQRqKRQxVJfRLhhzi57zDp5TwCYNYj3vQS5VkF4tlpf0nJuZ18Q7belnOoH__UH

PER NON DIMENTICARE ONORI ALLA 46^ BRIGATA AEREA ...... 9 APRILE 2022 Aquila Omnia, Medaglia d'Oro per la 46a Brigata Ae...
08/04/2024

PER NON DIMENTICARE
ONORI ALLA 46^ BRIGATA AEREA ......
9 APRILE 2022
Aquila Omnia, Medaglia d'Oro per la 46a Brigata Aerea.
Alla Brigata Aerea pisana il riconoscimento al Valore Aeronautico per l'operazione di evacuazione di civili dell'Afghanistan.
9 APRILE 2022

PISA — Il significativo contributo dato al ponte aereo messo in piedi dall'Aeronautica Militare nell'Agosto 2021, in occasione della repentina evacuazione di civili da Kabul, è valso alla 46ª Brigata Aerea di Pisa la medaglia d'oro al valore aeronautico.
La concessione della medaglia è arrivata con il decreto presidenziale 205 datato 16 Marzo 2022.

Questa la motivazione :

" Reparto di volo dell'Aeronautica militare, impegnato in un contesto operativo reso particolarmente complesso dalla presa di potere del regime talebano in Afghanistan, emergeva per il prezioso e insostituibile supporto fornito in occasione dell'operazione Aquila Omnia, che permetteva di evacuare migliaia di persone, tra cui connazionali e civili afghani ammassati a ridosso degli ingressi dell'aeroporto di Kabul, in una situazione di imminente pericolo rendendo operativo, in brevissimo tempo, un ponte aereo che si è rivelato continuo, efficace e sicuro per i civili trasportati. L'apporto fornito in tale contesto internazionale risultava decisivo e contribuiva ad accrescere il prestigio dell'Aeronautica Militare ".

La Grande Guerra 1915 - 1918FOTO - Ragazze dell'Esercito della Salvezzache preparano pasticcini per le truppedella 26a D...
08/04/2024

La Grande Guerra 1915 - 1918
FOTO - Ragazze dell'Esercito della Salvezza
che preparano pasticcini per le truppe
della 26a Divisione americana ad Ansonville
il 9 APRILE 1918. © IWM (Q 101094)

PILLOLE DI STORIA9 APRILE 1918 - OPERAZIONE GEORGETTEOffensiva tedesca di primavera, fase due :per gli amici “Operazione...
08/04/2024

PILLOLE DI STORIA
9 APRILE 1918 - OPERAZIONE GEORGETTE
Offensiva tedesca di primavera, fase due :
per gli amici “Operazione Georgette”, o battaglia della Lys. Ludendorff cambia fronte e guarda più a nord, alle Fiandre. L’idea sarebbe quella di prendere Hazebrouck, erodere fino a far crollare il saliente di Ypres e, magari, liberare la via per la Manica, dove Dunkerque e Calais rappresentano il “sogno proibito”.
La seconda tornata dell’uragano tedesco si presenta il 9 Aprile, sempre verso le quattro di mattina, quando l’orchestra dei calibri pesanti torna a rombare tra il canale di La Bassée e Armentières. Quattro ore di bombardamento seguite dalla fanteria; la nebbia sarà un fattore anche oggi.
Quel tratto è di competenza britannica e portoghese, ma molti uomini di Haig sono ancora a sud, a coprire la Somme.
In poche ore i tedeschi spazzano via i portoghesi e gli adiacenti reparti inglesi: la ritirata degli Alleati verso Estaires è profonda quasi una decina di chilometri, tanto, ma anche questa volta la linea non si spezza del tutto. In qualche modo resta in piedi, appoggiata sull’accanita resistenza britannica all’ala meridionale, a Givenchy.
Mentre i suoi soldati affrontano un’altra giornata critica, a Londra il Premier Lloyd George parla alla Camera dei Comuni.
I commenti alla situazione militare lasciano il tempo che trovano, molto più interessanti le richieste del Governo :
alzare l’età militare a 50 anni ed estendere il Military Service Act all’Irlanda, disposizione tralasciata finora per non aggravare la complessa questione irlandese.
«Sacrifici estremi per la più estrema necessità».
A Parigi non si parla, ma si pubblica quanto desecretato da Clemenceau: un anno fa, in una lettera al Principe Sisto di Borbone, l’Imperatore Carlo si diceva pronto ad appoggiare le «giuste rivendicazioni francesi sull’Alsazia-Lorena» pur di avvicinarsi alla pace.
Vienna ora ha un grosso problema con Berlino.
(Davide Sartori)

La Grande Guerra 1915 - 1918Avvenimenti del 9 APRILE 1918* Politica e società* Bollettino di Guerra-Una nota ufficiale d...
08/04/2024

La Grande Guerra 1915 - 1918
Avvenimenti del 9 APRILE 1918
* Politica e società
* Bollettino di Guerra

-Una nota ufficiale del Governo francese rivela che, in una lettera del marzo 1917, l’Imperatore Carlo diede l'adesione alle giuste rivendicazioni della Francia per l’Alsazia-Lorena.
- Lloyd George introduce il Manpower Bill, espone la situazione militare in Francia e parla di quella irlandese.
- Grecia: decreto reale per la chiamata sotto le armi e disegno di legge per punire con la pena di morte chi incita alla diserzione o alla renitenza.
- Il Conte Mirbach viene nominato Ambasciatore tedesco a Mosca.
Fronte occidentale
- Comincia la battaglia di Lys.
- Duri bombardamenti dal canale di La Bassée verso Armentières, seguiti da forti attacchi tedeschi; i britannici e i portoghesi vengono costretti a ripiegare dal fiume Lys a Estaires. I tedeschi prendono Neuve Chapelle. La battaglia della Lys (Operazione Georgette) è la seconda fase dell’offensiva di primavera.
- Hangard viene persa e ripresa dai francesi; fra questa e Noyon tutti i tentativi tedeschi vengono respinti.

Fronte orientale

- I tedeschi arrivano a a 30 km. da Charkiv (Ucraina), il Soviet locale abbandona la città.
- Il Generale Kornilov, che prese l'offensiva contro le truppe del Soviet, occupa Ekaterinodar (oggi Krasnodar).

Fronte asiatico ed egiziano

- Palestina: i britannici avanzano di oltre 2 km. su un fronte di 8 a est della ferrovia Tulkarem-Ramla.
- Gli arabi reclamano circa 1.300 km di costa del Mar Rosso e hanno messo fuori gioco 40.000 turchi a partire dalla dichiarazione d’indipendenza.
- Transcaucasia: i turchi vengono segnalati vicino Batumi e in marcia verso Kars.

Operazioni navali

- Le torpediniere tedesche cannoneggiano la costa belga.

Foto - La battaglia del Lys. Obici pesanti tedeschi Morser 1916 da 21 cm trainati da trattori lungo la strada verso Armentieres il 9 aprile 1918. © IWM (Q 55261)

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 9 APRILE 1918
Nella conca di Asiago nostri tiri di controbatteria provocarono esplosioni ed incendi nelle linee avversarie.
Di fronte a Fagaré imbarcazioni nemiche vennero affondate a cannonate.
Tra Salgareda e Zenson rispondemmo con energiche raffiche di rappresaglia a vivace fuoco di fucileria avversaria.
Sul rimanente della fronte nulla di notevole.
Un velivolo nemico venne abbattuto da un nostro aviatore nel cielo di Santa Lucia di Piave.
DIAZ.

(di Davide Sartori-Stefano Colombaro)

PILLOLE DI STORIA8 APRILE 1918 – IssoudunQuel giorno, il fotografo ufficiale degli Stati Uniti era al campo di aviazione...
08/04/2024

PILLOLE DI STORIA
8 APRILE 1918 – Issoudun
Quel giorno, il fotografo ufficiale degli Stati Uniti era al campo di aviazione di Issoudun per la visita di Newton D. Baker, il Segretario alla Guerra americano.
Nella prima foto il Tenente Post spiega i controlli di un biplano Nieuport a Baker ed al Maggiore Generale Black, il capo degli ingegneri statunitensi.
Il campo di aviazione di Issoudun era il luogo di addestramento principale per gli aviatori statunitensi in Francia.
Sebbene il volo di base potesse essere insegnato altrove, lo scopo del campo era quello di preparare i piloti al combattimento con gli aerei più moderni e le tattiche migliori.

La seconda immagine mostra dei Nieuport 83E2 in linea, una versione da addestramento appositamente costruita del Nieuport 10.
È chiaro che gli aerei sono addestratori in quanto sono disarmati.
Il sito si trovava a circa 100 miglia a sud-est di Parigi ed è stato scelto principalmente perché la campagna circostante era estremamente pianeggiante e relativamente scarsamente popolata con ampi spazi per i campi di volo.
Il sito era anche relativamente vicino ad un'importante linea ferroviaria.
Era anche vicino alle fabbriche di aviazione ed ai nuovi campi di assemblaggio degli aerei nel sud che avrebbero dovuto rifornire la base.
Il sito fu parzialmente aperto nell'ottobre 1917 e continuò a crescere fino alla sua chiusura nel giugno 1919.
Il sito alla fine si espanse a tredici campi ed era all'epoca la più grande base aerea del mondo.
(Stefano Colombaro)

STORIALE PIASTRINE DI RICONOSCIMENTO.Il piastrino in quanto contiene dati univoci ed immutabili(status di ufficiale, pat...
08/04/2024

STORIA
LE PIASTRINE DI RICONOSCIMENTO.
Il piastrino in quanto contiene dati univoci ed immutabili
(status di ufficiale, paternità, maternità e numero di matricola)...
questi dati chiaramente non sono cambiati nel passaggio da Regno a Repubblica (lo stato di servizio non veniva fatto ex novo ma veniva implementato quello del Regio Esercito).
Unico motivo per il quale tuo padre può aver cambiato piastrino è il fatto che il modello ufficiale di piastrina sia cambiato ....

La piastrina identificativa è una piastrina metallica sulla quale vengono incisi i dati della persona che la indossa.
È usata quasi esclusivamente da personale militare e serve per il riconoscimento in caso di morte o per ottenere dati come il gruppo sanguigno in caso di ferimento o emergenze.
Le piastrine identificative sono in uso dal primo '900 dalle Forze Armate di quasi tutti gli stati, variano di forma e materiale a seconda del periodo e della nazione di provenienza, la caratteristica comune è la doppia registrazione dei dati, su due medaglie distinte oppure su una sola predisposta ad essere spezzata in due parti, nel caso del decesso del militare una medaglia o una parte di essa con i dati identificativi restava sul corpo, l'altra andava consegnata all'autorità competente alla segnalazione del decesso.

La piastrina identificativa attualmente in uso alle forze armate italiane è composta da un unico pezzo rettangolare 35x45 mm con gli angoli stondati e provvista di due fessure ad asola nel mezzo per favorirne la rottura.
Su ognuna delle due parti sono riportate il nome, il cognome, la data di nascita e il comune di nascita che però è codificato, il numero di matricola, la confessione religiosa con solo tre lettere, la cittadinanza e il gruppo sanguigno.
In caso di morte viene spezzata e la parte con la catena resta sul corpo, mentre l'altra viene rimossa e consegnata all'autorità competente per la segnalazione del decesso.
Le prime piastrine identificative vennero impiegate nella guerra civile americana del 1861-1865. L'idea nacque dal crescente uso dei soldati di annotare i propri dati, più che altro un indirizzo dove recapitare la salma nel caso di morte, sulle proprie giacche o incisi nella fibbia della cintura. Alcuni produttori di distintivi e badge di riconoscimento cominciarono a proporre e pubblicizzare targhette metalliche per uso identificativo.
L'Esercito americano autorizzò ufficialmente l'uso di piastrine identificative soltanto nel 1906.
Nella guerra del Vietnam venne adottato il tipico rivestimento in gomma lungo i bordi per eliminare i rumori metallici causati dal movimento e dall'urto tra le due piastrine. I militari americani la chiamano ironicamente "dog tag".

Nelle forze armate italiane già alla fine dell'800 era in uso la piastrina identificativa che consisteva in una targhetta 37x54 mm in zinco forata agli angoli per essere cucita all'interno della giubba durante la ferma.
All'atto del congedo veniva cucita all'interno della copertina del libretto personale e questo veniva consegnato al militare intestatario cui era affidata la custodia. Queste piastrine portavano inciso elettricamente o dipinto con vernice indelebile il nome, la matricola, l'anno di nascita, il distretto militare e a volte anche la categoria di arruolamento. Durante la prima guerra mondiale fu introdotto, oltre alla piastrina precedente, un astuccio di latta 52x34x5 mm composto da due guancette unite da una cerniera a un'estremità mentre a quella opposta, a forma di appiccagnolo forato, era infilato uno spago per essere appesa al collo.
All'interno era custodito un cartiglio con i dati anagrafici, la matricola, il grado, il reparto, il distretto militare, il nome dei genitori e l'indirizzo di residenza.
Sul retro erano annotate le vaccinazioni cui era stato sottoposto il soldato.
Negli anni '30,essendo i dati scritti su carta facilmente deteriorabili, venne introdotto un nuovo modello : una medaglia in ottone rettangolare formata da due lamierini sovrapposti 52x37x2 mm con catenella metallica di forma simile al modello "astuccio", con stampigliati nome e cognome, anno e località di nascita, nome dei genitori, matricola, numero identificativo del distretto militare e "(C)" che significava di religione cattolica, per gli ufficiali era specificato UFFICIALE. La marina militare nello stesso periodo adottò la doppia piastrina : due medagliette circolari in metallo bianco di diametro 28 mm unite a un anellino con catenella.
Vi era inciso nome e cognome, matricola, "(C)", anno di nascita e acronimo del grado del militare. Questo sistema di identificazione del corpo o dei resti del militare non fu tuttavia molto efficace in quanto non sempre i soldati osservavano la consegna di portare il piastrino e non ultimo il deterioramento delle scritte e dei materiali di cui erano fatti deperibili in pochi anni a seconda delle situazioni climatiche.
Già dalla prima guerra mondiale ai prigionieri di guerra, dopo la cattura, veniva tolta la piastrina e sostituita con un'altra con impresso il solo numero di matricola, anche di queste ne esistono diverse versioni : quella più diffusa fu il modello adottato nei campi di prigionia in Germania nella seconda guerra mondiale, era un lamierino 60x40 cm. con cinque fori ad asola in posizione centrale paralleli al lato più lungo che divideva in due la piastrina su cui era impresso su entrambe le metà il numero di matricola e quello del lager; andava portata al collo appesa ad un cordoncino.
Ti faccio un esempio :
mio zio, caporal maggiore del Genio Trasmissioni aggregato alla d.f. Sabratha, ebbe prima il piastrino ad astuccio metallico con dentro il foglietto di carta (il piastrino, quello classico della Grande Guerra, probabilmente gli venne dato all'arruolamento nel 1938) e poi quello mod.32 (che probabilmente gli venne dato qualche anno più tardi, ma prima della fine del 1940, quando venne fatto prigioniero dagli inglesi)...
poi fra le sue cose ho trovato pure quello che credo fosse il suo piastrino da prigioniero, ossia un piastrino tondo di colore rosso fatto di un materiale tipo cartone pressato con dei numeri ...
(fonte e foto:Fulvio Bellezza)

PILLOLE DI STORIA - 9 APRILE 1940Prende ufficialmente il via" l' Operazione Weserübung " :( in tedesco : Unternehmen Wes...
08/04/2024

PILLOLE DI STORIA - 9 APRILE 1940
Prende ufficialmente il via
" l' Operazione Weserübung " :
( in tedesco : Unternehmen Weserübung,
trad. lett. :
"operazione esercitazione del Weser" )
è la definizione data in ambito militare tedesco
alle fasi iniziali dell'invasione della Norvegia
e della Danimarca.
.... alle 5.20 precise (4.20 ora danese),
l'inviato tedesco a Copenaghen svegliò il ministro degli Esteri del paese per presentare al governo danese un documento con cui si " offriva " alla Danimarca la "protezione del Reich", offerta che in realtà non prendeva in considerazione la possibilità di un rifiuto.
La piccola nazione danese non poté neanche accennare una seppur blanda resistenza.
Ci furono solo alcune scaramucce nello Jutland, e nella capitale la Guardia Reale sparò qualche colpo intorno alla reggia, causando qualche ferito.

Il re Cristiano X firmò la capitolazione di fronte al Generale Kurt Himer, alle 14.00 di quello stesso giorno. Ci furono in tutto 13 morti e 23 feriti per parte danese e 20 feriti per parte tedesca. Quella in Danimarca fu una vera e propria passeggiata militare, che le forze alleate non poterono in alcun modo impedire. L'intervento tedesco fu rapido e determinato, favorito anche dalla totale impreparazione militare dei danesi, le cui forze armate nulla avrebbero potuto fare per tentare anche solo di rallentare un'azione di forza germanica.

* Le truppe tedesche incominciano l' occupazione
della Danimarca e della Norvegia.
Il Corpo di spedizione comprende 7 Divisioni
di fanteria e 2 da Montagna; un Corpo d’Armata
aereo forte di oltre 400 aerei da combattimento,
70 da ricognizione e 500 da trasporto.

Partecipa all’Operazione al gran completo
tutta la Kriegsmarine, la Marina da guerra del Reich.
Dei sette raggruppamenti in cui è suddiviso
l’esercito di occupazione, due, al Comando
del Generale Kaupitsch, invadono la Danimarca
e la conquistano in 48 ore ( a 12 ore dallo sbarco
le truppe di Kaupitsch entravano già nella capitale
Copenaghen, nella foto i corazzati tedeschi sfilano
nella città ).
Gli altri 5 sbarcano in Norvegia nelle località chiave
di Oslo, Kristiansand, Bergen, Trondheim e Narvik.
Ques'ultimo porto, nell'estremo nord della Norvegia,
sarà teatro di un epico scontro fra preponderanti
forze alleate, ad oggi non ancora sbarcate,
e pochi ma combattivi difensori tedeschi.

PILLOLE DI STORIA - 9 APRILE 1940
Prende ufficialmente il via
" l' Operazione Weserübung " :
( in tedesco : Unternehmen Weserübung,
trad. lett. :
"operazione esercitazione del Weser" )
è la definizione data in ambito militare tedesco
alle fasi iniziali dell'invasione della Norvegia
e della Danimarca.
.... alle 5.20 precise (4.20 ora danese),
l'inviato tedesco a Copenaghen svegliò il ministro degli Esteri del paese per presentare al governo danese un documento con cui si " offriva " alla Danimarca la "protezione del Reich", offerta che in realtà non prendeva in considerazione la possibilità di un rifiuto.
La piccola nazione danese non poté neanche accennare una seppur blanda resistenza.
Ci furono solo alcune scaramucce nello Jutland, e nella capitale la Guardia Reale sparò qualche colpo intorno alla reggia, causando qualche ferito.

Il re Cristiano X firmò la capitolazione di fronte al Generale Kurt Himer, alle 14.00 di quello stesso giorno. Ci furono in tutto 13 morti e 23 feriti per parte danese e 20 feriti per parte tedesca. Quella in Danimarca fu una vera e propria passeggiata militare, che le forze alleate non poterono in alcun modo impedire. L'intervento tedesco fu rapido e determinato, favorito anche dalla totale impreparazione militare dei danesi, le cui forze armate nulla avrebbero potuto fare per tentare anche solo di rallentare un'azione di forza germanica.

* Le truppe tedesche incominciano l' occupazione
della Danimarca e della Norvegia.
Il Corpo di spedizione comprende 7 Divisioni
di fanteria e 2 da Montagna; un Corpo d’Armata
aereo forte di oltre 400 aerei da combattimento,
70 da ricognizione e 500 da trasporto.

Partecipa all’Operazione al gran completo
tutta la Kriegsmarine, la Marina da guerra del Reich.
Dei sette raggruppamenti in cui è suddiviso
l’esercito di occupazione, due, al Comando
del Generale Kaupitsch, invadono la Danimarca
e la conquistano in 48 ore ( a 12 ore dallo sbarco
le truppe di Kaupitsch entravano già nella capitale
Copenaghen, nella foto i corazzati tedeschi sfilano
nella città ).
Gli altri 5 sbarcano in Norvegia nelle località chiave
di Oslo, Kristiansand, Bergen, Trondheim e Narvik.
Ques'ultimo porto, nell'estremo nord della Norvegia,
sarà teatro di un epico scontro fra preponderanti
forze alleate, ad oggi non ancora sbarcate,
e pochi ma combattivi difensori tedeschi.

BUONANOTTE A TUTTI .......
08/04/2024

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Pisa
56100

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