31/12/2024
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Piegaro
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Il territorio del comune di Piegaro si estende su un’area di circa 99 kmq e ha una popolazione di 3.800 abitanti. L'ambiente del territorio di Piegaro è caratterizzato da due catene di basse colline che delimitano il percorso del fiume Nestore, soltanto un quinto del territorio comunale è pianeggiante. La catena collinare a occidente è coltivata a cereali, viti e ulivi, mentre quella a oriente culmina con il Monte Arale (853 metri s.l.m.), parzialmente coperta da boschi di lecci, roveri, castagni e pini. La superficie di boschi e arbusti è sensibilmente diminuita nel corso dei secoli, ma rimane sempre superiore a quella di ogni altro comune del Comprensorio del Trasimeno. I numerosi, piccoli centri del territorio piegarese, quasi tutti di origine medievale, conservano una quantità di tesori da scoprire. Il castello di Cibottola, che dalla cima del colle controllava un tempo un ampio panorama, conserva la suggestiva torre eptagonale, baluardo di un centro fortificato oggi in parziale abbandono, che trasmette tuttavia un atmosfera di grande suggestione. Poco distante da Cibottola, sul fianco delle colline che degradano verso la valle del Nestore, si sviluppa l’abitato di Pietrafitta. L’area ricopre grande interesse dal punto di vista dell’ archeologia industriale e della ricerca paleontologica: è in questo bacino, infatti, che agli inizi del ‘900 vennero scoperte delle estese miniere di lignite, sfruttate per l’estrazione del combustibile fino agli anni ’90. . L’aspetto più importante dei giacimenti di Pietrafitta è senza dubbio il loro interesse paleontologico: nel corso dell’estrazione infatti, vennero recuperati, grazie soprattutto all’intervento di Luigi Boldrini, i resti fossili di molti animali, risalenti al Pleistocene Inferiore. La raccolta di fossili, una delle più importanti a livello europeo, è ora conservata nella moderna struttura del Museo Paleontologico Luigi Boldrini di Pietrafitta. Ai piedi del centro abitato, presso la moderna centrale termoelettrica, si estende l’ampio bacino artificiale di Pietrafitta. Nel cuore del territorio piegarese è situato il borgo di Castiglion Fosco, caratterizzato dall’imponente torre cilindrica, risalente al XV secolo. A sud di Castiglion Fosco sorge il castello di Gaiche, risalente anch’esso all’epoca medievale. Immeditamente fuori le mura l’antica chiesa di San Lorenzo e l’Oratorio di san Bernardino i cui restauri hanno portato alla luce alcuni affreschi forse attribuibili al pittore Andrea d’Assisi, detto l’Ingegno (inizi XVI sec.). Inoltrandosi fra le ripide colline ricoperte da fitti boschi, si raggiungono alcune località di grande interesse come l’area di Città di Fallera, luogo di antichissimo insediamento, dove in seguito a ricerche archeologiche compiute all’inizio del ‘900 vennero portati alla luce i resti di una fortificazione, risalente all’Età del Ferro. Non molto distante sorge il nucleo medievale di Greppolischieto, in un’atmosfera di assoluta tranquillità e circondato da un paesaggio naturale di grande bellezza. Il borgo conserva l’antica struttura difensiva e racchiude al suo interno la chiesa di San Lorenzo (XIV sec.). A sud-ovest di Greppolischieto si innalza il Monte Arale, che con i suoi 853 metri s.l.m. costituisce il rilievo più alto della zona. Salendo infine verso l’antico borgo di Piegaro, si costeggia uno scenografico terrazzamento, sostenuto da archi ciechi, che sostiene la piccola chiesa della Madonna della Crocetta (XV sec.). Si scoprono quindi le mura di cinta con i torrioni medievali. All’interno va segnalata la chiesa di San Silvestro, restaurata nel XIX secolo, oltre al bel Palazzo Misciattelli-Pallavicini, di impianto settecentesco, che oggi ospita una residenza d’epoca. L’edificio di maggior interesse resta tuttavia quello dell’antica vetreria, sede del Museo del Vetro, riconoscibile dalla sua svettante ciminiera.