11/07/2024
𝗣𝗢𝗟𝗧𝗥𝗢𝗡𝗜𝗦𝗦𝗜𝗠𝗔: 𝗕𝗜𝗧𝗨𝗥𝗕𝗢, 𝗜𝗡𝗧𝗘𝗚𝗥𝗔𝗟𝗘, 𝗩𝟲...
Aveva tutto, nel bene e nel male. Aveva la trazione integrale, un V6 biturbo da 3 litri (PRV) che proveniva dalla Alpine A610 con iniezione elettronica Bendix. Aveva subito una cura iper-vitaminica in Germania, da un paio di aziende (Hartge e Irmscher), rispettivamente responsabili di meccanica e carrozzeria, e la potenza veniva aumentata fino a 300 cavalli (inizialmente) poi ridotti a 268 per ragioni di affidabilità, Tutto questo ben di dio soffiando con poderosa dolcezza tramite due meravigliose turbine K*K caricate a 0,55 bar e due intercooler aria-aria. Ciò rendeva l’ammiraglia françese in grado di toccare i 250 km/h, autolimitata come le rivali tedesche e quindi lontana dal territorio di caccia della strepistosa Opel Omega Lotus. A 250 ora, qui, in questo salotto francese, quasi non si sentiva volare una mosca: un enorme incrociatore autostradale che aveva sempre, attenzione, qualcosa sotto il piede dell'acceleratore, anche schiacciando improvvisamente a 220 km/h, si avvertiva la forte spinta del V6. In poche parole, il conducente aveva sempre ha disposizione una bella riserva di potenza per esaudire ogni richiesta di cambio repentino di passo.
E le prestazioni ci sono, non va certamente piano. Forse era l’unica versione a dare giustizia al resto dell’auto, che pagava il rendimento non proprio entusiasmante rispetto alle concorrenti di pari cilindrata.
Il comfort di marcia è ovviamente il pezzo forte dell’auto, l’unico vero punto a suo favore, che rende chi siede all’interno completamente cullato e isolato dall’esterno mentre ci si sposta in souplesse: in generale è un proprio un bel posto dove accomodarsi per viaggiare, anche in città, figuriamoci su strade a scorrimento veloce. Vedetela come una Gran Turismo a quattro porte.
Avete mai avuto la fortuna di salire su questa dimenticata Safrane? Già, una "qualunque" Safrane, trasmetteva la cura con la quale Renault aveva progettato questa ammiraglia. Il badge "Baccara" sulle portiere, indicava la presenza di un ambiente ulteriormente rifinito e attento all'eleganza e ai materiali nobili. Ma la "Biturbo Quadra", signore e signori, era un vero must...