Rastignano Consapevole

17/11/2024

"Bisogna dragare i fiumi, bisogna dragare i fiumi, bisogna dragare i fiumi"... anche no! Forse quello che "bisogna fare" è smettere di dare spazio a chi "ai tempi di mio nonno i fiumi si dragavano", al solo scopo di accattonare qualche click e decidersi a condividere articoli seri e basati su evidenze scientifiche.
L'immagine che illustra questo post è dell'Autorità di bacino del fiume Arno. Non proprio la combriccola dei terrapiattisti. Gli articoli che seguono tratti da Mediovaldarno e contengono un testo della Società Italiana Geopolitica Ambiente, un'intervista del Dottor Stefano Fenoglio, del Dottor Fabio Luino, ed altre evidenze tratte da studi scientifico.
Leggete, studiate. E per ca**tà lasciate perdere quello che credete si facesse al tempo di "poro nonno!!".

https://www.mediovaldarno.it/news/dragare-i-fiumi-e-pericoloso-e-non-previene-le-alluvioni/

https://www.mediovaldarno.it/news/alluvioni-e-dragaggio-dei-fiumi-perche-non-serve-anzi-fa-male/

06/11/2024

Si pubblica integralmente il testo del VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE del 30/10/2024 e relativa VARIAZIONE IN VIA D'URGENZA AL BILANCIO 2024 - 2026.
È possibile fra le altre cose consultare in esse l'elenco delle ditte incaricate in merito alle azioni relative alla presente emergenza.

06/11/2024

🔸𝐑𝐢𝐥𝐞𝐯𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐫𝐢𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞 𝐜𝐨𝐥𝐩𝐢𝐭𝐞 𝐝𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐮𝐯𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝟏𝟗-𝟐𝟎/𝟏𝟎/𝟐𝟎𝟐𝟒🔸

Si informa che è stata attivata una rilevazione a scopo conoscitivo rivolta alle famiglie di cittadini residenti nel Comune di Pianoro colpite dagli eventi alluvionali del 19 e del 20 ottobre 2024, compilabile attraverso il modulo online presente al seguente link:
🔗https://bit.ly/Rilevazione_alluvione
(attivo fino al 9 novembre 2024)

06/11/2024

Si pubblica integralmente il testo della Ordinanza Dirigenziale N. 231 del 06 11 2024 avente ad oggetto: "REVOCA PARZIALE ORDINANZA N. 221 DEL 29/10/2024, PER LA MESSA IN
SICUREZZA DELLE AUTORIMESSE E CANTINE FACENTI PARTE DEGLI IMMOBILI
IDENTIFICATI AL FG. 1 PART. 493, 495, 496, 497, 500, 501, 502, 504, 505, 506, 606,
607, 1442, DANNEGGIATE A SEGUITO DI EVENTO METEREOLOGICO AVVERSO, A
CARICO DEI RISPETTIVI PROPRIETARI, AD ESCLUSIONE DEI MAPPALI 502 SUB 13 E
14 E IL 504 SUB DA 1 A 11"

01/11/2024

Dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Vediamo un po' se con i disegnini è più facile capirlo...

27/10/2024

Un anno fa la RECA chiedeva una moratoria di tutti i cantieri che interessavano I corsi d'acqua, mettendo in guardia da ciò che poteva accadere. Non è stata ascoltata e i cantieri sono andati avanti...

La Rete Emergenza Climatica e Ambientale (RECA) Emilia Romagna, una rete di più di 50 associazioni ambientaliste, dopo la catastrofe climatica che ha

27/10/2024

In ogni storia c’è un profeta inascoltato in patria…
Ripubblichiamo l'intervento rilasciato in tempi non sospetti dal Prof. BOLLINI durante l'incontro online del 27 07 2023. Ascoltare con attenzione aiuterà tutti a capire e a fare chiarezza

Durante l'incontro online del 27 07 2023, alla presenza delle Commissioni Consiliari IV "Mobilità, Infrastrutture, Opere Pubbliche, Lavori pubblici, Manutenz...

26/10/2024

Smottamento in via Lelli, poco dopo il ponte di rio Rolo, in peggioramento. FATE ATTENZIONE .

26/10/2024

EMERGENZA ALLUVIONE
VISIBILITÀ RACCOLTE FONDI

Buongiorno a tutti. Le pagine di RASTIGNANO CONSAPEVOLE sono a Vostra disposizione per pubblicare le info relative alle RACCOLTE FONDI pro DANNI ALLUVIONE. Se desiderate dare visibilità alle Vostre raccolte inviateci un testo e gli estremi della raccolta su:

[email protected]

FACCIAMO RETE E DIAMO VOCE AI RESIDENTI PER SUPERARE L’EMERGENZA

25/10/2024

Sarebbe davvero di una gravità inaudita.

https://www.bolognacronaca.it/news/bologna/395862/forse-un-errore-tecnico-all-origine-dell-esondazione-del-ravone.html?fbclid=IwY2xjawGI21FleHRuA2FlbQIxMQABHaelmBWoZmOzSTSIYkILixieM6IIodW-yPq4JqLn-Bc_cXnhtweELBXysQ_aem_1pkBAtUdWhYMZHDqioW9gQ

Lo sosterrebbe un'esperta guida dei canali sotterranei bolognesi

25/10/2024

ATTENZIONE: ORDINANZA DI EVACUAZIONE

È stata emanata l’ordinanza di evacuazione dalle 10 di oggi con queste indicazioni.

Alla popolazione, con decorrenza dalle ore 10.00 del giorno 25/10/2024 e fino a cessate esigenze:

- l’evacuazione dei piani interrati e i piani terra degli edifici situati nelle Vie, nella loro interezza: Via Anna Donini (limitatamente al centro abitato di Botteghino di Zocca), Via Prato Nuovo, Via Volontari del Sangue, Via Zena, Via Caurinzano, Via F.lli Dall’Olio (limitatamente al centro abitato di Pianoro Vecchia), Via Roma, Via Irma Bandiera, Via Paleotto,
- l’evacuazione dei piani interrati e i piani terra degli edifici situati nelle Vie, limitatamente agli edifici coinvolti dagli episodi di allagamento del 19 e 20 ottobre 2024: Via Dell’Eremo, Via Del Bosco, Via Delle Calvane, Via Gorgognano, Via Ca’ di Lavacchio, Via F.lli Dall’Olio (fuori dal centro abitato di Pianoro Vecchia), Via Belvedere, Via Nazionale, Via Pietro Nenni, Via Giovanni Amendola, Via Alcide De Gasperi, Via Del Fiffo, Via Del Cavicchio, Via del Savena, Via Garganelli, Via Boaria, Via del Sassetto, Via Canovaccia, Via Rossini, Via Bellini, Via Serrabella, Via Rio Fabbiani, Via Del Parco, Via Verdi, Via Andrea Costa, Via Del Pero, Via Lelli, Via Valleverde, Via Della Fornace, Via Paleotto, Via Della Sorgente, Via Del Sasso, Via Montelungo,
- l’evacuazione dei piani interrati e i piani terra di ogni altro immobile coinvolto dagli allagamenti del 19 e 20 ottobre2024,

Tali evacuazioni dovranno avvenire lasciando in via prioritaria le abitazioni o in alternativa, in caso di impossibilità, recandosi ai piani superiori,
Nel caso in cui ciò non sia possibile e qualora non ci siano alternative praticabili (vedasi ospitalità di conoscenti e/o parenti), sarà possibile telefonare alla centrale operativa del COC del Comune di Pianoro (tel. 051/6529111).

In caso di persone non autosufficienti e/o impossibilitate ad evacuare autonomamente i locali, occorrerà segnalarlo allo stesso centro operativo, che attiverà i servizi necessari per effettuare gli spostamenti in piena sicurezza.
Si invita a non utilizzare i piani interrati sull’intero territorio comunale e ad adottare azioni e comportamenti prudenti e coerenti con il Piano di Protezione Civile.
Si raccomanda altresì di non arrecare intralcio alla circolazione dei mezzi di soccorso e operativi nelle vie interessate dalla presente ordinanza
Si raccomanda, infine, alla cittadinanza di limitare, sull’intero territorio comunale, l'utilizzo dei mezzi privati per i soli casi di effettiva ed improrogabile necessità limitando al massimo gli spostamenti.

23/10/2024

Abbiamo chiesto all'Intelligenza Artificiale QUALE SIA LA FUNZIONE DELLA VEGETAZIONE RIPARIALE. Ecco la sua risposta :

La vegetazione ripariale, quella che cresce lungo le rive dei fiumi, gioca un ruolo fondamentale nell'ecosistema fluviale. Le piante ripariali stabilizzano le rive, riducendo l'erosione e il rischio di inondazioni. Fungono da filtro naturale, assorbendo nutrienti in eccesso e inquinanti, migliorando così la qualità dell'acqua. Inoltre, offrono habitat per molte specie animali e contribuiscono a mantenere la biodiversità.

Disboscare le rive di un fiume comporta una serie di conseguenze negative. L'erosione delle rive aumenta, portando a una maggiore sedimentazione nel fiume, che può alterare gli habitat acquatici. La qualità dell'acqua può peggiorare a causa della ridotta capacità di filtraggio. Infine, si perde un importante habitat per la fauna locale, il che può portare a un declino della biodiversità.

Una scelta strategica, il mantenimento di questa vegetazione, non trovi?

Quindi abbiamo chiesto COME SI DOVREBBE GESTIRE AL MEGLIO LA VEGETAZIONE RIPARIALE.
Ecco la risposta :

Una gestione ottimale della vegetazione ripariale richiede un approccio equilibrato e sostenibile. Ecco alcune strategie chiave:

1. **Conservazione**: Proteggere le aree di vegetazione esistenti e limitare le attività che potrebbero danneggiarle, come la costruzione e l'agricoltura intensiva.

2. **Ripristino**: Riqualificare le aree degradate piantando specie native. Questo aiuta a ripristinare la funzione ecologica delle rive.

3. **Monitoraggio**: Effettuare controlli regolari per valutare la salute della vegetazione e l'efficacia delle azioni di gestione. Questo permette di intervenire prontamente in caso di problemi.

4. **Educazione e Coinvolgimento**: Sensibilizzare le comunità locali sull'importanza della vegetazione ripariale e coinvolgerle nella sua protezione e gestione.

5. **Collaborazione**: Lavorare con enti locali, agricoltori e altre parti interessate per sviluppare e attuare pratiche di gestione sostenibile.

Aderendo a queste linee guida, è possibile mantenere un equilibrio naturale, proteggendo non solo l'ecosistema fluviale ma anche le comunità umane che ne dipendono. La natura sa ripagare la cura che le dedichiamo, no?

Ancora: PUOI DIRMI QUALI CONSEGUENZE HA COSTRUIRE UNA STRADA NELL'ALVEO DI UN FIUME?
La risposta :

Costruire una strada nell'alveo di un fiume può avere gravi ripercussioni ecologiche e infrastrutturali. Innanzitutto, altera il flusso naturale dell'acqua, aumentando il rischio di inondazioni durante le piogge intense. Questo può portare a danni significativi alle infrastrutture e alle comunità locali. Inoltre, la strada può distruggere habitat critici per molte specie acquatiche e terrestri, riducendo la biodiversità.

In termini di qualità dell'acqua, l'inquinamento dovuto al traffico e alla costruzione può contaminare il fiume, mettendo a rischio la fauna acquatica e le risorse idriche per l'uso umano. Inoltre, il processo di costruzione può causare una significativa erosione del suolo, aumentando la sedimentazione nel fiume e compromettendo ulteriormente gli habitat.

Questo tipo di sviluppo non è solo dannoso per l'ambiente, ma può anche avere conseguenze negative per l'economia locale, che spesso dipende da un ecosistema fluviale sano. Meglio trovare soluzioni infrastrutturali più sostenibili, no?

L'intelligenza Artificiale ci arriva. Perché l'intelligenza umana no?!

23/10/2024

BISOGNA RIDARE SPAZIO AI FIUMI! Non sappiamo più come dirlo. E ce lo dice anche Andrea Raggini di Emilia Romagna Meteo, che ci spiega anche come moltissima legna che viene trascinata dalle correnti non è stata strappata dagli eventi, ma bensì tagliata dall'uomo e lasciata lì...

https://youtu.be/km0LogUzBZo?si=p_DAZ95JzxQ1yFFw

"Le forti precipitazioni hanno causato piene eccezionali, ad esempio del Senio e del Marzeno. Sono caduti 120 mm nel bacino del Lamone Marzeno in poco più di tre ore e nell'arco di questo evento è caduta più pioggia dei singoli eventi del 2023". Questa la spiegazione di quanto successo durante l'...

22/10/2024

Lo stanno dicendo in tutti i modi possibili. È la gente che si deve spostare, non i fiumi. È la gente che si deve adattare, non i corsi d'acqua. La natura si sta semplicemente riprendendo quello che è suo. E se è verissimo che il clima è cambiato, è altrettanto vero che se non avessimo indebolito in maniera così estrema il territorio ora non ci troveremmo in queste condizioni.

https://www.radiocittafujiko.it/gli-ingegneri-sistema-idraulico-non-piu-allaltezza-ladeguamento-comporta-sacrifici/?fbclid=IwY2xjawGEbdpleHRuA2FlbQIxMQABHaR-fopGQqPdEINpW0F6AhZCijjeOB_z22xiXsLD3G62JvKWowC_1YoTyw_aem_YpHTCgxf8CE5rhTFoF9q3Q

I docenti di ingegneria dell'Università di Bologna concordano: il sistema idraulico del territorio non è più all'altezza del nuovo clima. Ecco cosa si può fare.

21/10/2024

Per prevenire drammi come quello che sta vivendo Rastignano bisogna comprenderne le motivazioni.
Publichiamo l'interessante articolo della Dott.ssa Alfonsina Capone, Ingegnere Civile Ambientale.

Fra i passi più interessanti:



Lo sviluppo delle aree urbanizzate ha comportato un disboscamento del territorio, questo ha favorito l’aumento delle aree a rischio di frane superficiali, colate rapide e piene rapide e improvvise capaci di generare devastanti alluvioni, soprattutto perché questo aumento e sviluppo del territorio urbano non sempre è avvenuto con una pianificazione territoriale corretta. La cementificazione crescente rende la superficie terrestre sempre meno permeabile comportando un aumento del quantitativo d’acqua che confluisce dai bacini idrografici in impluvi, torrenti e fiumi.

Inoltre, la crescente richiesta di terreni agricoli e pascoli, insieme all’uso smodato dei suoli per attività antropiche, ha portato all’abbattimento di svariati ettari di piante ad alto fusto che con le loro radici si opponevano ai dissesti più superficiali. A tutto ciò si somma il forte cambiamento climatico che si è sviluppato con l’incremento dell’inquinamento dalla seconda rivoluzione industriale e che in questi anni sta mostrando i primi effetti, tra cui l’aumento delle temperature e la maggiore frequenza di piogge intense.



Purtroppo sappiamo bene che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. E a Pianoro abbondano le groupies del disboscamento...

Il dissesto idrogeologico in Italia rappresenta una delle più gradi sfide ambientali del paese, amplificata dai fenomeni meteorologici estremi e dalle pratiche devastanti per il territorio. Nel 2024, il ministero dell'Ambiente ha stanziato oltre 1 miliardo di euro (a cui si potrebbero aggiungere al...