21/12/2024
PUBBLICHIAMO CON PIACERE L'ARTICOLO USCITO SULLA RIVISTA L'INGEGNERE UMBRO DEL MESE DI DICEMBRE 2024
Importante riconoscimento di opere di irrigazione e drenaggio realizzate in Umbria,da parte dell’ICID – “Strutture di irrigazione del Patrimonio Mondiale” (WHIS)
All’inizio del 2024, su idea del Prof. Ing. Lucio Ubertini, è stata predisposta tutta la necessaria documentazioneper poter richiedere il riconoscimento di opere umbre quale opere idrauliche patrimonio dell’Umanità, riconosciutedall’ICID.
L’Ufficio Centrale dell’ICID (Commissione Internazionale Irrigazione e Drenaggio) ha sede a New Delhi (India) con Segretario Generale Er. A.B. Pandya.
Tale organizzazione svolge attività, sia tecniche che scientifiche, con l’obiettivo di migliorare la gestione delle risorse idriche, è stata istituita nel 1950 da dodici fondatori, tra cui l’Italia, ed è composta da 63 Paesi membri.
La Commissione, dopo opportuna istruttoria, alla 9th Asian Regional Conference Irrigation&Drainage– 75th IEC Meeting che si è svolto a Sydney in Australia dal 1 al 7 Settembre (Presidente Mondiale Dott Marco Arcieri eletto nel 2023 e Presidente ICID Italia: Prof. Ing. Piergiorgio Manciola) ha comunicato l’inserimento delle seguenti strutture storiche di irrigazione e drenaggio realizzate in Umbria nell’elenco dei siti riconosciuti patrimonio dell’umanità:.
Cascata delle Marmore (TR);
Conservone Monte Pacciano (PG);
Sportone di Maderno - Bevagna (PG);
Fiume Clitunno - Spoleto (PG).
Aver inserito queste quattro opere “idrauliche” nell’elenco delle opere appartenenti al patrimonio delle opere idrauliche dell’umanità, rappresenta un notevole riconoscimento per la Regione Umbria, basti pensare che attualmente l’Italia, ad oggi, ne ha avute riconosciute soltanto quattro.
Cosa significa essere inseriti nell’elenco delle strutture di irrigazione ICID Heritage.
Per i siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, inclusione significa mantenere lo status quo per sempre.
Viceversa, per le strutture di irrigazione e drenaggio riconosciute dall’ICID, oltre al riconoscimento permanente le stesse potranno essere aggiornate e sostituite con altre più efficienti per un migliore utilizzo dell’acqua.
L’ICID attraverso vari tipi di materiale pubblicato renderà questi HIS di dominio pubblico.
La targa e il Certificato saranno consegnati ufficialmente nel 2025 al Congresso di Kuala Lumpur, uno dei tre Territori Federali della Malaysia.
Conservone Monte Pacciano
Il serbatoio di Monte Pacciano, vicino a Perugia, della capacità di circa 6.000 mc, fa parte di un antico acquedotto medioevale.
Il Vasari riporta che alla data del 17 febbraio 1280, esisteva un acquedotto, di due miglia realizzato in canali di piombo, che dal
Monte Pacciano alimentava la Fonte di Piazza della città di Perugia (“L’antico acquedotto della Fonte di Piazza di Perugia– dal 1254 al 1932” di Antonio De Felice, introduzione di Olindo Stefanucci).
I compiti che doveva assolvere erano: alimentare la Fonte di Piazza (oggi nota come la Fontana Maggiore) di Perugia, fornire acqua sia per uso agricolo (piccoli appezzamenti di terreno destinati alla produzione di frutti e vegetali), che rifornire i tanti fontanili lungo il percorso che lo collegava alla Fontana Maggiore, ove attingevano i cittadini e si abbeveravano gli animali.
I serbatoi di Monte Pacciano sono in effetti due, quello più antico medievale e quello più moderno del XIX secolo.
Sono ubicati sul monte Pacciano, in zona San Marco, a circa5 km dal centro storico di Perugia.
Il primo è formato da due volte a botte impostate sui due muri laterali e sul muro centrale (spessore 3.00 m).
La struttura ricorda in “piccolo” la Cisterna Romana denominata come Cisterna Basilica, conosciuta anche come Palazzo Sommerso a Istanbul.
Si ringrazi a per la significativa collaborazione: Il Comune di Bevagna, il Consorzio della Bonificazione Umbra, Il
Circolo Ponte d’Oddi-Perugia, il Comune di Perugia, il Consorzio Tevere Nera, il Comune di Terni e l’Arpa Umbria.