I libri portano lontano

I libri portano lontano ...ho vissuto in mezzo a boschi e palazzi incantati, riuscirò a rimettere i piedi per terra?

14/01/2025

Oggi su “Il Foglio” Andrea Marcenaro nella sua rubrica si è dispiaciuto che Sigfrido Ranucci non sia morto ai tempi in cui era inviato a Sumatra nel 2005.

Gli ha risposto, meravigliosamente, il figlio di Ranucci, Emanuele, con parole posate ma fermissime, in quella che è a tutti gli effetti una grande lezione di stile e di giornalismo.

“Caro Andrea,
fortunatamente mi sono imbattuto così poche volte nelle pagine del "giornale" in cui scrivi da non sapere né il tuo cognome né se tu - spero vivamente per la categoria di no - sia un giornalista professionista o un comico satirico, sono il figlio di Sigfrido Ranucci e nonostante alcune volte me ne sorprenda anche io, non sono ancora orfano di padre.

Vivo da sempre con il pensiero, il timore che ogni volta che saluto mio padre possa essere l'ultima, del resto credo sia inevitabile quando vivi per decenni sotto scorta, quando hai sette anni e ci sono i proiettili nella cassetta della posta di casa tua, quando vai a mangiare al ristorante e ti consigliano di cambiare aria perché non sei ben gradito nella regione, quando ti svegli una mattina e trovi scientifica, polizia, carabinieri e DIGOS in giardino perché casualmente sono stati lasciati dei bossoli, quando ricevi giornalmente minacce, pacchi contenenti polvere da sparo e lettere minatorie, o semplicemente quando ti abitui a non poter salire in macchina con tuo padre.

Ricordo perfettamente il periodo dello Tsunami e dell'isola di Sumatra, che giusto per precisione si trova in Indonesia e non India, quando papà con il parere contrario del suo Direttore Roberto Morrione decise di raccontare la vicenda in uno dei luoghi più martoriati dalle inondazioni, lontano dalle comodità e dai luoghi privilegiati dai quali tutti i media scrivevano.

È uno dei primi ricordi di cui ho contezza, avevo 5 anni, mia sorella 6, mio fratello forse 8, eravamo in macchina, erano circa 40 ore che nessuno riuscisse ad avere contatti con papà, mamma tratteneva le lacrime a fatica, sola con noi tre, faceva finta che andasse tutto bene, forse è stata la prima volta che ho avuto la sensazione che dovessi percepire la vita con papà come se fosse a tempo, con una data di scadenza.

Ebbene sì, è tornato sano e salvo e a distanza di 20 anni purtroppo per te, Andrea, per fortuna per noi e credo di poter dire per il paese è ancora qui, a svolgere il suo lavoro come sempre, vivo e vegeto anche se in tanti lo vorrebbero morto.
Il morto del giorno è il giornalismo italiano, ancora una volta, e chi è l'assassino è evidente a tutti.”

Non serve, credo, aggiungere altro.

📢 📆 martedì 14 gennaio 2025⏰ h. 21,00 il   👉 I libri portano lontano organizza la presentazione e la     di pagine tratt...
12/01/2025

📢 📆 martedì 14 gennaio 2025
⏰ h. 21,00 il
👉 I libri portano lontano organizza la presentazione e la di pagine tratte da "Che bello Vederti" di Valentina Bianco pubblicato da Infilaindiana Edizioni
👉 Sarà con noi l' 🌟
🎙️ Presenta Terry Lezzi
📖 Letture a cura di Gabriella Napolitano - Titti Basso - Marina De Sanctis - Monica Giovanna Binotto - Graziella Ferraccù - Daniela Pischetola
👇 Segui la diretta Facebook qui:
I libri portano lontano - Il gruppo ☀️
📖 Il libro:
Che bello vederti! narra una storia sospesa tra realtà e magia. La piccola Roberta prova un grande affetto nei confronti dell'amato nonno Ciccio ormai purtroppo defunto. Alla notizia che la casa in campagna dei suoi nonni, a cui è particolarmente legata, verrà presto venduta la nostra dolce protagonista viene quindi colta da un grande sconforto. Poi, però, riesce inaspettatamente a trovare un modo per rincontrare suo nonno, del resto è proprio vero che nessuno muore veramente fino a quando resta vivo nel cuore di chi lo ama. Tratto dalla vera storia dell'autrice il testo ci insegna infatti che ci sono legami che non si spezzano, proprio come quello tra l'autrice e il suo caro nonno Angelo. Angelo di nome e di fatto. Il libro è inoltre arricchito da una serie di pertinenti illustrazioni realizzate da Giorgia De Fano.

06/01/2025

La befana vien di notte….e la nostra Monica ci offre un piccolo racconto buffo sulla calza della befana!!

05/01/2025

Dal poeta romano Checco Durante Graziella Ferraccú vi legge un sonetto lieto per prepararsi all’arrivo ormai prossimo della Befana … e a voi cosa porterà stanotte?



E' aritornata la BefanaOggi, ch'è aritornata la Befana,ripenso a quanno ch'ero regazzino:vedo Piazza Navona, la buriana,rìsento er concertino fatto co' le trombettedentro l'orecchio de le regazzetteche a forza de risate e de strillettie facenno vedé de scappa via,pareveno 'no stormo d'ucelletti.Quanta semplicità! Quanta allegria.E me rivedo puro que la sera che nonna me se mise accosto al letto e, doppo detta assieme la prejera,me fece un discorsetto.Dice: - Stanotte ariva la Befana...Va in giro pe' li tetti ìnfagottata in una palandrana,e cià un sacco co' tanti regaletti pe' le creature bone pe' vedelle contente,e un antro co' la cenere e er carbonepe' quelle più cattive e impertinente.E gira... gira sempre, poverettalSe ferma solamente a 'gni camminope' poté mette dentro a la carzettaquello che ha meritato er regazzìno.Però, cocco mio bello, t'ho da dìche la Befana nun finisce qui,che la Befana nun è mai finitama t’accompagnerà tutta la vita,pronta a premiatte si fai |'azzione bone...si fai der male pronta gastigatteportannote la cenere e er carbone.Senti tu' nonna che te dice questo:Mantiette sempre onesto...ricordete che ar monno quer che vale è fa sempre der bene e mai der male.So passati tant’anni...N'ho fatto de cammino su 'sto monno...da la vita ciò avuto gioie e affanni...er nipotino è diventato nonno.Ma la voce de nonna, pora vecchia,ancora me risona nell'orecchia:- Ricordete che ar monno quer che fa sempre der bene e mai der male. -E mo, come quann'ero regazzino,me domanno co' un po' de commozione:- Si metto la carzetta ner camminoce trovo più regali... o più carbone?Checco Durante

03/01/2025

Il nuovo anno è già avviato..ma è bene riflettere su questi valori ..parole semplici che toccano l’anima e il cuore…ce le offre Monica Giovanna Binotto a voi in ascolto

📢 📆 venerdì 03 gennaio 2025 alle ⏰ h. 21,00 il   👉 I libri portano lontano organizza la presentazione e la     di pagine...
31/12/2024

📢 📆 venerdì 03 gennaio 2025 alle ⏰ h. 21,00 il 👉 I libri portano lontano organizza la presentazione e la di pagine tratte da "Periferie liquide" di Monica Buonanno, pubblicato da Armando De Nigris editore.
👉 Sarà con noi l' 🌟
🎙️ Presenta Daniela Pischetola
📖 Letture a cura di Terry Lezzi ~ Monica Giovanna Binotto ~ Gabriella Napolitano ~ Ilenia Filippetti ~ Elide Apice
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📖 Il libro:
Raccontare le periferie è difficile, smontare le falsità è complicato, ma contro gli stereotipi non c’è altro esercizio che la testimonianza. Dopo l'esperienza di Scampia ammaina la Vela. Siamo solo sognatori abusivi (De Nigris Editore), l’ex assessore alle Politiche Sociale e al Lavoro del Comune di Napoli, Monica Buonanno, ha pensato di riannodare il filo con altre città, altre visioni, altre prospettive, cercando di capire come si esercita il diritto all’abitare, allo spazio, all’identità e come collegarli a indicatori di disuguaglianze e ingiustizie sociali ponendo, a se stessa e alle coautrici e coautori, una serie di quesiti: è possibile coniugare benessere collettivo e periferie? Si possono tenere insieme le politiche ambientali e di welfare con i diritti individuali e collettivi? I luoghi individuati e narrati (Corviale, Zen, Begato, Grugliasco, Barriera di Milano, Arzano) sono il palcoscenico di esperienze diverse ma unite da un collante fondamentale: la centralità delle periferie, una prospettiva culturale, democratica, ampia e plurale riguardante luoghi spesso stereotipati. Un racconto che attraversa il nostro Paese, senza ambizioni accademiche.

26/12/2024

Marina DeSanctis con lo zampognaro di Gianni Rodari!!

26/12/2024

Riecco Daniela Pischetola
Il brano è tratto da una piece teatrale di J. Paul Sartre intitolata
"BARIONA O IL FIGLIO DEL TUONO", Racconto per cristiani e non credenti " scritta nel 1940 durante la sua prigionia nel lager di Trevor in Germania.
La scrisse su richiesta di due sacerdoti, compagni di prigionia,e venne messa in scena la notte di Natale di quell' anno

26/12/2024

Un Natale de guera di Trilussa, letto da Graziella Ferraccú, che allora c’era ed oggi ancora c’è….🥹🥲

25/12/2024

Ancora Daniela Pischetola con il suo testimone per la maratona di Natale!

25/12/2024

Daniela Pischetola ci fa riflettere sul Natale, giorno della libertà....

25/12/2024

La nostra Terry è inarrestabile con i suoi sonetti di Natale in leccese!
eccone un altro!

Sta giru tundu tundu
Comu nu ciucciarieddhu
Ma aggiu sbagliatu strata,
Sta scia allu mammineddhu
Cu ni portu sta frettata.
Ah povera capu mia
Ca gira comu na trozza,
prima era cucuzza
e mo' ha dentata ozza.
Quista è la strata,
se sbagliu n'autra fiata
me ssettu a nterra
e me mangiu sta frettata.

Sto girando in tondo
come un asinello
Ma ho sbagliato strada
Andavo al Bambinello
Per portargli questa frittata.
Oh povera testa mia
Che gira come una trottola,
Prima era zucca
Ora è diventata ozza
Questa è la strada
Se sbaglio un'altra volta
Mi siedo per terra
E mangio questa frittata

25/12/2024

La nostra Terry continua con i sonetti di Natale!





Mamminieddhru miu te core
Nu mangiare cchiui cecore
Ca se te ite la nunna Cenza
Te chiute intru la cretenza

Bambinello mio di cuore
Non mangiare più cicorie
Perché se ti vede nonna Vincenza
Ti chiude dentro la credenza.

25/12/2024

Continua la maratona! Questa volta Terry Lezzi ci regala una filastrocca in vernacolo..... a voi"!!



Mamminieddhru zuccaratu
Timme tie perce si natu
Tu si natu pe l'amore
Mamminieddhru miu te core

25/12/2024

La leggenda dell'abete, legge T***y Basso.
Un tenera storia piena di grandi verità... il povero uccellino scacciato da tutti gli alberi del bosco troverà riparo solo sotto le fronde del grande abete...
Buon Natale daTitti Basso

Indirizzo

Perugia
06123

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