25/08/2022
RICCARDO ZEGNA,
IN A SENTIMENTAL JAZZ
Riccardo Zegna è un pianista classico imprestato al jazz. Ovvero, invertendo l’ordine dei fattori, è un pianista jazz che non rinnega la propria formazione. Nell’esistenza del Riccardo uomo e nella carriera del Riccardo musicista, l’improvvisa e prematura scomparsa del padre ha prodotto una cesura profonda, prima della quale erano preminenti gli studi musicali e il pianismo classico e dopo la quale le esigenze pratiche hanno avuto un peso decisivo nell’orientare le scelte verso un recupero della giovanile passione per il jazz: una passione con radici addirittura nell’infanzia, quando il papà faceva ripetutamente ascoltare a Riccardo, sul giradischi di casa, la Rapsodia in blu di Gershwin e lui sognava di poterla un giorno suonare (sogno che si è poi più volte avverato). La scelta del jazz, insomma, non è stata un tradimento né tanto meno un ripiego. Si è trattato di un naturale ritorno al primo amore, all’amore dell’adolescenza e della prima giovinezza, laddove la classica è stata l’amore degli anni di studio e di formazione. Così classica e jazz si sono incontrati ed hanno coabitato nell’anima musicale di Riccardo. In questo dialogo-confronto, in questa amorevole convivenza tra classica e jazz – marchio inconfondibile del compositore e dell’esecutore – è il primo segreto del fascino della musica di Zegna, del suo mirabile tocco, intreccio di sapienza tecnica, rigore, creatività e una quota sempre alta di sentimento. “Sentimental jazz” è la formula nella quale si potrebbe riassumere lo stile musicale di Riccardo. Fra i principali punti di riferimento di Riccardo ci sono Duke Ellington e George Gershwin, i più classici fra i jazzisti, i più jazzisti fra i classici. Classica e jazz amoreggiano anche in questo album doppio, alla base del quale ci sono due registrazioni live di vent’anni fa rimaste fin qui inedite: la prima, a cura di Maurizio Natoli, avvenuta nell’aprile 2000 al Teatro Chiabrera di Savona, nel corso di un concerto di presentazione dell’album “Piccolo Valzer” (ed. Egea); la seconda, a cura dello stesso Zegna, nella primavera del 2002, nel corso di un concerto per piano solo di Riccardo nel Palazzo Taffini d’Acceglio di Savigliano. Il mixaggio e la realizzazione digitale, in entrambi i cd, sono di Alessandro Mazzitelli. “Suonare e registrare live – sottolinea Zegna – è molto più emozionante di una registrazione in studio, si tratti pure del più fantastico studio di registrazione. L’alchimia che si forma col pubblico è fondamentale e impareggiabile. Un’emozione che non si può spiegare a parole, ma è chiaramente percepibile nella musica, sia per chi suona sia per chi ascolta.