L'Alcooligano

L'Alcooligano Rivista culturale di controinformazione

05/02/2025

Dopo tre anni in cui Zelensky ha ripetuto il mantra che avrebbe sconfitto militarmente la Russia e che chi parlava di trattativa era un traditore filorusso sul libro paga del Cremlino, ecco che improvvisamente l'accattone si dice "Pronto a negoziati diretti con Putin!".

Peccato che non possa farlo a causa di un Decreto che vieta ogni trattativa con la Russia fatto approvare da un certo Zelensky nel 2022.

30/01/2025

Sono passati 53 anni dall'uccisione di 13 manifestanti e il ferimento di altri 15 persone da parte dei soldati britannici, una marcia ha onorato la memoria delle vittime del "Bloody Sunday" la "Domenica di Sangue" in Irlanda del Nord.
Oggi, ripercorrendo il percorso della manifestazione pacifica per i diritti civili conclusasi in un bagno di sangue il 30 gennaio 1972 nella città di Derry, la "Marcia del ricordo" ha riunito, tra gli altri, i parenti delle vittime per concludersi con una cerimonia al termine della mattinata presso il monumento che rende omaggio alle vittime.
Rendiamo omaggio ai 13 innocenti che morirono sotto il piombo inglese a Derry.

30/01/2025
27/01/2025

Visto che lo chiamano "Giorno della memoria" allora ricordiamo. Ricordiamo chi 80 anni fa aprí i cancelli di Auschwitz liberando i prigionieri.
No, non furono gli USA, come ormai molti credono, grazie a decenni di travisazioni e mistificazioni tipo quella di Benigni e del suo film farsa.
Fu lo stesso paese che già da mesi prima dello scoppio della guerra aveva cercato di creare un'alleanza antinazista, mentre le grandi democrazie lasciavano campo libero a Hi**er, assecondando o addirittura sostenendo le sue pretese territoriali, perché era nemico dei comunisti e considerato un utile e controllabile strumento contro lo spettro che si aggirava per l'Europa.
Fu lo stesso paese che, attaccato dai nazisti sul suo stesso suolo, ha reagito ricacciandoli indietro fino a marciare su Berlino.
Fu lo stesso paese che ha dato il piú grande contributo alla sconfitta del nazismo, pagando un tributo di sangue enorme.
Fu l'Unione Sovietica.
Fu lo stesso paese che oggi gli ipocriti servi del capitalismo globalizzato, seduti al Parlamento UE, vorrebbero equiparare al Terzo Reich.
Hi**er l'avrebbe chiamata "große lüge".
Sempre e proposito di memoria, non dimenticate mai come i liberali siano da sempre i primi a sostenere il fascismo di turno quando serve la mano pesante per schiacciare le classi popolari che cercano di alzare la testa, per poi sperticarsi a condannarlo una volta che ha esaurito il suo ruolo.

💦💦💦💦
26/01/2025

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JUST IN: US President Trump officially suspends military aid to Ukraine.

23/01/2025

Articolo molto interessante della Dottoressa Alessandra Cova

23/01/2025

«Descrive la mediocrità, la solitudine che c'è dietro questi poliziotti che vivono una vita estrema. Questo li porta ad agire seguendo istinti primordiali, quasi animaleschi, fino a perdere il senso stesso della realtà» così Adriano Giannini riassume il nocciolo della serie ACAB, disponibile su Netflix. Giannini interpreta Michele Nobili, un poliziotto dai principi democratici, che si disciplina alle leggi senza ricorrere alla violenza se non in situazioni inevitabili. Questo atteggiamento lo rende un outsider nel suo ambiente di lavoro, accentuato dalla delicata situazione personale dovuta a un incidente che coinvolge sua figlia.

Una scena che Giannini ricorda particolarmente è quella in cui il suo personaggio, in uno stato di ebbrezza, confessa al collega Mazinga (interpretato da Marco Giallini), «Sono diventato come voi, qui c'è il caos. Non è fratellanza, questa è vendetta». Questo momento segna una svolta per Michele, che si accorge di aver perso la direzione.

Riguardo al collegamento che la serie sembra avere con recenti eventi reali, come il caso di Ramy Elgaml o la discussione attorno allo scudo penale per le forze dell'ordine, Giannini esprime il suo disagio nell'affrontare questi argomenti senza le dovute competenze. Egli sottolinea che, anche se la serie può suscitare discussioni, non dovrebbe togliere valore a temi più ampi e complessi.

Sul confronto con il film del 2012 diretto da Stefano Sollima, che ha contribuito alla serie come produttore esecutivo, Giannini chiarisce che non si è sentito il bisogno di emularlo, mantenendo invece un approccio originale. Inoltre, apprezza la qualità tecnica della serie che si avvicina a produzioni cinematografiche di alto livello.

Ripensando a esperienze personali, Giannini ricorda un episodio spiacevole di quando, a 17 anni, fu fermato e perquisito da alcuni agenti alla ricerca di droga che non aveva. Questo evento ha influenzato profondamente la sua visione delle forze dell'ordine e riemerge nel suo lavoro odierno.

La Repubblica dei cialtroni.
22/01/2025

La Repubblica dei cialtroni.

Ricordiamo il mitico titolo dell'irreprensibile la Repubblica, il giorno successivo alla vittoria di Donald Trump negli USA.

Questi sono gli stessi che ci raccontavano dei travolgenti successi di Zelensky.

21/01/2025

Usa (Internazionale) "L'età dell'oro dell'America inizia proprio ora. Durante ogni singolo giorno dell'amministrazione Trump, metterò semplicemente l'America al primo posto". Di Donald Trump

21/01/2025

A pochi istanti dalla fine dell’incarico, il presidente Joe Biden ha commutato la condanna dall’ergastolo ai domiciliari dell’attivista nativo Leonard Peltier, riconosciuto colpevole dell’omicidio di due agenti dell’FBI nel 1975, al termine però di un processo farsa, come riconosciuto neg...

Maledetti infami e vigliacchi 😡🤬
19/01/2025

Maledetti infami e vigliacchi 😡🤬

Come reparti delle SS qualsiasi..

10/01/2025

CECILIA SALA, L'INFLUENCER DELLE CLASSI DOMINANTI.
di Roberto Vallepiano

Cecilia Sala è una influencer delle classi dominanti.
La sua missione esistenziale è trasformare in Vangelo le mistificazioni della propaganda coloniale al servizio del dominio e degli interessi altrui, specificatamente quelli di Washington e di Tel Aviv.

Una rampolla della razza padrona passata dai video di Tony Effe a diventare la beniamina del mondo femminista e progressista.
Il ritratto più verace di quella "Borghesia Compradora" nostrana, innamorata del dominatore straniero e sempre pronta a vendersi in cambio dei propri miserabili privilegi.

Sono umanamente contento del suo ritorno a casa ma non mi sono unito prima allo storytelling di emotività becera propagato dai media e non mi unirò ora al clima di giubilo che ha unito trasversalmente la nazione, dall'estrema sinistra a Casa Pound, ben riassunto nella grottesca copertina de il manifesto.

Mi interessa di più evidenziare il metalinguaggio emerso nelle parole e nelle azioni delle persone che roteano intorno a questa vicenda.

Partiamo dai suoi genitori:
Elisabetta Vernoni, madre di Cecilia Sala e Manager della Kraft, definisce la figlia: "Un’eccellenza italiana" aggiungendo "non lo sono solo vino e cotechini!"
E' agghiacciante sentire un genitore mercificare la propria figlia assimilandola a vini e cotechini.
Non una semplice distorsione semantica, ma l'essenza stessa della scala di valori della società capitalista.

Altrettanto scioccante è stata la prima frase pronunciata di Renato Sala, padre di Cecilia e Advisor della Banca JP Morgan, al suo ritorno. Quello snobistico e surreale: "Sai di minestrone!" che puzza di classismo oligarchico lontano chilometri.

Un'altra cosa che mi ha colpito negativamente è stato il linguaggio del corpo di Daniele Ranieri, fidanzato e collega di Cecilia Sala al Foglio, durante l'incontro in aeroporto.
Ci si aspetterebbe una gioia sfrenata nel riabbracciare la propria compagna dopo la detenzione in carcere e lo scampato pericolo, sarebbe una reazione umana. Vivida. Palpitante.
E invece no. Lui si presenta inespressivo, con le mani in tasca, facendo qualche passetto verso di lei a favore di telecamera per unirsi in un abbraccio di circostanza.

Il contrasto con il pathos del momento è stato stridente, a me ha evocato tanta anaffettività, freddezza e autismo emotivo.

Vediamo adesso se i maiali, anche con qualche dita in meno, riescono ancora a pi****re sui memorial sovietici....
05/01/2025

Vediamo adesso se i maiali, anche con qualche dita in meno, riescono ancora a pi****re sui memorial sovietici....

Il capo dell’organizzazione lituana Tarptautinis Ukrainos draugų fondas, che tradotto significa “Fondazione internazionale degli amici dell’Ucraina”*, Valdas Bartkevicius**, divenuto famoso per aver profanato pubblicamente il monumento agli eroi della Grande Guerra Patriottica a Sudzha, ha ...

31/12/2024

domenica si è votato in Croazia

ma a due giorni di distanza sui giornali mainstream italiani, non c'è manco un accenno

zero assoluto (sul cartaceo. online ovviamente qualche microagenzia è uscita)

come mai?

semplice: ha vinto il candidato sbagliato

anzi, ha stravinto

il presidente uscente Milanovic (critico di UE e NATO e contrario alle sanzioni alla Russia, che starebbe subendo "una guerra per procura della NATO") era dato dai sondaggi sotto al 35%. Con il 49,14% ha mancato per un pello la vittoria al primo turno

il candidato preferito da Washington e da Bruxelles si è fermato al 19

il partito unico della guerra e degli affari è alla canna del gas. per i giornali meglio dedicarsi al menù di fine anno

Indirizzo

Cascina Sedone
Pavia
27100

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