09/08/2021
Cosa c’entra l’Iphone con il “Green Pass”?
La Apple comunica che a breve un proprio software setaccerà in automatico le nostre foto dentro al nostro spazio privato per la ricerca di eventuali notizie di reato.
Ma invece di preoccuparci di questo, le persone si sconvolgono perchè al “Green Pass” si deve (e lo sottolineo come un dovere) associare un valido documento di identitá, tanto da far contraddire il Ministro dell’Interno sullo stesso DPCM del 17/6/2021 e i seguenti provvedimenti legislativi, i quali introducono il “green pass” e le sue applicazioni.
Qui, però, non si strattoni il GDPR (EU) 2016/679 per mettere in bocca ‘divieti’ da parte del Regolamento europeo per dimostrare l’età o l’identità al pari di un accesso in un luogo riservato ai maggiorenni, alla vendita di tabacchi o alcool o alla associazione nominativa di un titolare alle carte di pagamento.
Il trattamento dei dati personali da parte di un soggetto per legge obbligato alla verifica del “green pass” e la conseguente verifica dell’identità è minimizzato, sicuro e necessario per la tutela della collettività ai sensi art. 6 comma d) e comma e) del Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 così come anche disposto, in Italia, nella sua esecuzione, dall’art 13 comma 4) DPCM 17 giugno 2021.
Gianni Bocchi